NASA Perseverance: il primo campione di roccia marziana è al sicuro

NASA Perseverance: il primo campione di roccia marziana è al sicuro

Gli ingegneri del team che segue NASA Perseverance ha annunciato che il primo campione di roccia raccolto è al sicuro all'interno dello chassis del rover. Questo è un grande successo come ricordato dalla squadra del JPL.

di pubblicata il , alle 13:55 nel canale Scienza e tecnologia
NASA
 

Nella giornata di domenica è arrivata la conferma che NASA Perseverance aveva raccolto effettivamente il primo campione di roccia marziana. Dopo il primo tentativo andato a vuoto (anche se la provetta sarà utilizzata per analizzare l'atmosfera di Marte), il secondo è stato invece un successo.

campione marte

Buona parte del merito è dovuto al cambiamento di obiettivo, con una roccia meno friabile e più simile a quelle impiegate nei test sulla Terra. Questo ha permesso di avere materiale più compatto e facilmente prelevabile dal sistema automatizzato. Anche la nuova strategia di raccolta dei campioni ha avuto il suo peso, consentendo agli ingegneri con maggiore sicurezza senza dover utilizzare altre provette "a vuoto".

Il primo campione raccolto da NASA Perseverance su Marte

Il sottile cilindro di materiale ottenuto dal carotaggio della roccia, chiamata Rochette, è ora all'interno di una provetta ermetica realizzata in titanio. Sia Bill Nelson (amministratore NASA) che Thomas Zurbuchen (amministratore associato NASA) hanno sottolineato il momento storico per la missione Mars 2020.

nasa perseverance

Come scritto sopra, il JPL aveva già confermato di aver raccolto il primo campione con successo, ma mancavano ancora alcuni passaggi affinché il frammento di roccia fosse messo al sicuro nello "pancia" di NASA Perseverance.

Per riuscire a capire se effettivamente il campione fosse stato raccolto, prima di essere inserito nella zona di stoccaggio sono state scattate diverse fotografie con la fotocamera Mastcam-Z. Questa è una parte che inizialmente non era prevista, ma è stata aggiunta dopo il primo fallimento.

nasa marte

La provetta impiegata è quella siglata come 266 che ora è sigillata e sistemata nella zona di stoccaggio in attesa degli altri campioni. Secondo quanto riportato dal JPL quando il rover marziano tornerà verso la zona di atterraggio (per proseguire la missione) dovrebbe aver raccolto fino a otto campioni. Le provette a disposizione, complessivamente, sono 43.

Le altre provette saranno tenute per la seconda parte della missione. Questa esplorerà la zona del delta dell'antico fiume che riempiva il lago formatosi all'interno del cratere Jezero. Lì ci saranno dei minerali argillosi che potrebbero aver preservato forme fossili di vita biologica che sarà possibile analizzare sulla Terra.

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