Lo strumento italiano LuGRE a bordo di Firefly Aerospace Blue Ghost ha rilevato i satelliti di geolocalizzazione

Un risultato storico per la NASA e l'ASI quando lo strumento italiano LuGRE installato sul ander Firefly Aerospace Blue Ghost ha stabilito la connessione con i satelliti di geolocalizzazione terrestri mentre si trova sulla superficie della Luna.
di Mattia Speroni pubblicata il 05 Marzo 2025, alle 10:29 nel canale Scienza e tecnologiaNASAASIArtemis
Nelle scorse ore avevamo riportato lo stato delle missioni dei tre lander lunari commerciali che stanno operando nello Spazio. Tra questi c'è lo statunitense Firefly Aerospace Blue Ghost che è attualmente sulla superficie della Luna per condurre una serie di esperimenti scientifici utili anche al programma Artemis, in vista delle future missioni con equipaggio umano. Tra gli esperimenti è presente anche LuGRE o Lunar GNSS Receiver Experiment, uno strumento sviluppato in collaborazione con l'agenzia spaziale italiana ASI, Qascom e del Politecnico di Torino pensato per utilizzare i satelliti di geolocalizzazione pensati per la Terra sul nostro satellite.
Secondo quanto riportato dalla NASA e dall'ASI lo strumento LuGRE sta funzionando correttamente anche dalla superficie lunare riuscendo a rilevare i dati di quattro differenti satelliti. Avere la possibilità di sfruttare sistemi già esistenti per poter localizzare con precisione sonde e/o missioni in orbita lunare o sulla superficie della Luna sarà fondamentale in futuro (con l'unico limite che il segnale non è disponibile sulla faccia nascosta).
Kevin Coggins (vice amministratore associato del programma Space Communications and Navigation della NASA) ha dichiarato "sulla Terra possiamo usare i segnali GNSS per poter navigare con tutto, dagli smartphone agli aerei. Ora, LuGRE ci mostra che possiamo acquisire e tracciare con successo i segnali GNSS sulla Luna. Questa è una scoperta molto eccitante per la navigazione lunare e speriamo di sfruttare questa capacità per le future missioni".
Il primo segnale è stato acquisito alle e 7:48 del 3 marzo quando LuGRE, a bordo del lander Firefly Aerospace Blue Ghost, il segnale del satellite GPS G25 sulle frequenze L1 e L5. Successivamente, analizzando i dati, ci si è accorti che lo strumento era riuscito a rilevare anche il segnale dei satelliti G18 ed E2 e E3 del sistema Galileo.
Questo risultato è un primato per diversi motivi. LuGRE è il primo strumento GNSS che opera oltre l'orbita bassa terrestre, è il primo ad aver operato oltre i 200 mila km dalla Terra (con la prima acquisizione di prova) e ora è il primo a operare a una distanza di 410 mila km, sulla superficie della Luna. Ora LuGRE sarà utilizzato per tutta la durata della missione, di circa 14 giorni complessivi, così da raccogliere quanti più dati possibili.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPero bisognerebbe fare i calcoli...
Pero bisognerebbe fare i calcoli...
Se i dati ricevuti sono corretti*, penso che con una buona dose di matematica e geometria si possa calcolare la posizione ma, IMHO, la precisione risulta inferiore che sulla terra; ma probabilmente non è un grosso problema.
*
Credo che la difficoltà maggiore sia la sincronizzazione temporale, a meno che LuGRE sia equipaggiato con un orologio atomico.
Non so che calcoli tu abbia fatto, e la cosa dei 2.000 km fra i satelliti non ha riscontro.
In ogni caso, con numeri reali: i satelliti Galileo orbitano a circa 24.000 km di quota, il diametro terrestre è di circa 13.000 km, quindi due satelliti opposti sono separati da circa 61.000 km. Visti da 400.000 km hanno una separazione angolare di circa 8,5 gradi, che non è il massimo per la precisione ma evidentemente se ci stanno lavorando è utilizzabile. C'è anche il vantaggio che i segnali si propagano soltanto nel vuoto fra trasmettitori e ricevitore, senza i problemi dovuti all'atmosfera come attenuazione, rifrazione, scattering, ecc.
I ricevitori non hanno orologi atomici, ovviamente. Gli orologi atomici dei satelliti sono sincronizzati fra loro, e ciascun satellite trasmette un segnale che contiene i suoi dati orbitali e un marcatore temporale della trasmissione. Il ricevitore confrontando i dati di almeno 4 satelliti riesce a calcolare il tempo di volo di ciascun segnale e quindi la distanza da ciascun satellite e poi, conoscendo le posizioni dei satelliti, calcolare la propria posizione.
Più dettagliatamente qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Globa...ation_equations
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