La 'talpa' fallisce: la NASA rinuncia a misurare la temperatura interna di Marte

La NASA alza bandiera bianca e rinuncia a misurare la temperatura di Marte. La "talpa" che doveva posizionare una sonda termica a 3 metri di profondità per misurare la perdita di calore del Pianeta Rosso non è andata oltre i 3 centimetri.
di Manolo De Agostini pubblicata il 17 Gennaio 2021, alle 08:01 nel canale Scienza e tecnologiaNiente da fare, la sonda termica sviluppata dal German Aerospace Center (DLR) per il lander InSight della NASA su Marte non è riuscita a centrare il suo obiettivo, pur provandoci dal 28 febbraio 2019. La sonda, chiamata "mole" (talpa), aveva il compito di "bucare" il suo marziano fino a 3 metri di profondità per raccogliere informazioni sulla temperatura interna del Pianeta Rosso. Purtroppo, come annunciato dalla stessa NASA, "l'inaspettata tendenza del terreno a raggrumarsi ha privato la talpa dell'attrito di cui ha bisogno per posizionarsi a una profondità sufficiente". Spostare la talpa non è possibile e non dovrebbe aver incontrato un sasso, come spiegato dall'agenzia spaziale in un Q&A.
La talpa ha perforato la superficie solamente di 2 o 3 centimetri, e anche l'ultimo tentativo del 9 gennaio è andato a vuoto. Gli scienziati hanno provato a usare una paletta sul braccio robotico di InSight per raschiare il terreno sulla sonda e comprimerlo per fornire ulteriore attrito, ma dopo altri 500 colpi senza alcun progresso hanno preso atto dell'impossibilità di risolvere il problema.
Parte di uno strumento chiamato Heat Flow and Physical Properties Package (HP3), la sonda è un battipalo lungo 40 centimetri connesso al lander da un cavo con sensori di temperatura integrati deputati a misurare la perdita di calore di Marte non appena giunti ad almeno 3 metri di profondità. "Abbiamo dato tutto ciò che avevamo, ma Marte e la nostra eroica talpa rimangono incompatibili", ha affermato Tilman Spohn del DLR. "Fortunatamente, abbiamo imparato cose che serviranno alle future missioni che tenteranno di scavare nel sottosuolo".
Nessuna missione prima di InSight aveva provato a fare un buco del genere nel terreno marziano, il lander Phoenix aveva infatti raccolto uno strato superficiale, senza andare oltre. Entrare nel sottosuolo del Pianeta è utile per diversi aspetti, tra cui raccogliere informazioni utili ai futuri astronauti alla ricerca di acqua ghiacciata e capire se il terreno è adatto a supportare la vita microbica.
Pur ricordando che risolvere i problemi da milioni di chilometri di distanza è un'impresa incredibilmente difficile, è chiaro che c'è stato qualcosa che non ha funzionato. Il progetto della talpa si è infatti basato sul suolo visto nelle missioni precedenti su Marte (principalmente sabbioso), ma una volta sul campo ha trovato un terreno molto diverso dal previsto. In questi due anni gli scienziati hanno lavorato per adattare lo strumento alle nuove circostanze, senza successo.
Nella sfortuna, rimangono degli aspetti positivi (a tal proposito la NASA ha recentemente prolungato la missione InSight): maggiori informazioni sul suolo e una comprensione maggiore del funzionamento del braccio robotico di Insight e di come usarlo per compiti non programmati. È tutto fieno da mettere in cascina in vista delle future missioni: la storia spaziale è fatta sì di grandi conquiste, ma per arrivarci è necessario anche qualche passo falso.
Seguici sul nostro canale Instagram, tante novità in arrivo!
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo sapevo 5 metri in verità.
Anche io, d'altronde se lo scopo era capire quanto calore proviene dal nucleo del pianeta 5 metri non mi pare nemmeno molto.
QUi il buon Adrian ci spiega come avrebbe dovuto funzionare e cosa sia andato storto, anche sembrava che fino al mese scorso ci fosse ancora qualche speranza...
https://youtu.be/9Py1HO4BXN4?t=264
Michael Bay, sei tu? Ma a sto punto mandaci Bruce Willis e tutta la sua gang di minatori
Fosse per me manderei una scimmia con un piccone, ovviamente la scimmia sarebbe addestrata a trovare banane picconando il suolo sulla terra (lo so che non ci sono le banane sotto terra, ma ce le metto io a scopo di addestramento), quindi mi aspetto che quando sbarcherà su marte non vedendo una beata fava all'orizzonte si metta a picconare di brutto per trovare banane.
Mo mando il progetto alla nasa, vediamo cosa ne pensano.
QUi il buon Adrian ci spiega come avrebbe dovuto...
https://youtu.be/9Py1HO4BXN4?t=264
edito, potrebbe risultare offensivo, cosa che non voglio
comunque sono andato avanti col video
parla così uno addentro al team di monitoraggio rover... o no?
QUi il buon Adrian ci spiega come avrebbe dovuto funzionare e cosa sia andato storto, anche sembrava che fino al mese scorso ci fosse ancora qualche speranza...
https://youtu.be/9Py1HO4BXN4?t=264
Non conoscevo canale YouTube e pagina. Grazie!
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".