La Francia spegne un'altra centrale nucleare: una crepa ha compromesso la sicurezza del reattore

 La Francia spegne un'altra centrale nucleare: una crepa ha compromesso la sicurezza del reattore

Una crepa di dimensioni considerevoli ha compromesso il sistema di sicurezza del reattore dell'impianto di Penly, nel nord del Paese. L'evento è stato classificato come rischio al livello 2, un gradino sotto quello che viene definito "incidente grave", e il reattore è stato fermato

di pubblicata il , alle 17:17 nel canale Scienza e tecnologia
 

Secondo quanto riportato dall'ASN (Autorité de Sûreté Nucléaire), la crepa (155 mm di lunghezza per 23 di profondità) scoperta in uno dei reattori della centrale nucleare di Penly, nel nord dela Francia, non ha avuto conseguenze per il personale o l'ambiente circostante, ma ha indebolito la resistenza della tubazione, compromettendo il sistema di raffreddamento del reattore.

Francia nucleare crepa

Il rischio è stato classificato stato classificato al livello 2, poco sotto il livello pari a un "incidente grave", ed è stato deciso di fermare il reattore.

Il sito ufficiale di ASN fornisce ulteriori informazioni circa la vicenda, tramite un comunicato stampa, pubblicato ieri, Martedì 7 Marzo alle 18.24.

Due giorni fa, il 6 marzo 2023, EDF (Électricité de France, la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia) ha inviato all'ASN un aggiornamento riguardante la presenza di crepe da tensocorrosione su diversi reattori in alcune centrali nucleari francesi, ovvero il reattore 3 della centrale nucleare di Cattenom e i reattori delle centrali nucleari di Civaux, Chooz B e Penly.

Francia nucleare crepa

In particolare, la comunicazione poneva l'attenzione sul rilevamento di una crepa "situata vicino a una saldatura in una linea situata nella gamba calda del sistema di iniezione di sicurezza (RIS BC) del reattore 1 della centrale elettrica di Penly. La fessura si estende per 155 mm, ovvero circa un quarto della circonferenza del tubo, e la sua profondità massima è di 23 mm, per uno spessore del tubo di 27 mm."

EDF ha dichiarato che il danno non rischia un processo di tensocorrosione [ndr, un fenomeno di degrado di un materiale dovuto all'azione combinata di corrosione e applicazione di un carico costante che può portare alla rottura improvvisa ed inaspettata dei materiali metallici, specialmente a temperature elevate] in forza della sua geometria.

"Tuttavia questa saldatura ha subito una doppia riparazione durante la costruzione del reattore, che probabilmente ne modificherà le proprietà meccaniche e le sollecitazioni interne in questa zona", ha aggiunto la società elettrica.

Come detto ad inizio articolo, l'ASN ha rassicurato in merito alla sicurezza del personale e dell'ambiente circostante la centrale; dal momento che però il rischio di una rottura improvvisa è concreto e reale, l'agenzia ha posto l'incidente al livello 2 della scala INES (International Nuclear Event Scale), un sistema di classificazione introdotto dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) a partire dal 1989.

Francia nucleare crepa

Gli altri reattori di cui fa menzione il report di EDF, anche loro colpiti da crepe, sono invece stati classificati nel livello 1.

Nel corso del 2023 EDF intende ispezionare tutti i reattori attualmente attivi in Francia, implementando i controlli sulle oltre 150 saldature riparate dei sistemi RIS e RRA, valutandone la corrosione da sforzo tramite controlli ultrasonici, come da protocollo in atto dal 2021.

La severità e la frequenza dei controlli è una necessità vitale per la Francia, che si ritrova a dover fare i conti con un parco reattori vecchio e gravi buchi di bilancio che ne hanno frenato gli investimenti.

La crisi energetica ha scoperto gli altarini, mostrando tutta la fragilità dei piedi d'argilla del gigante nucleare francese: non solo i vecchi impianti, ma anche quelli di più recente costruzione hanno cominciato a mostrare segni di corrosione.

Basti pensare che la centrale di Penly è al suo quarto incidente:

  1. 9 giugno 2004 - Acqua debolmente radioattiva è fuoriuscita in mare dal serbatoio di riserva del circuito secondario di un reattore.
  2. 11 ottobre 2011 - Un dipendente di una ditta in subappaltato ha riscontrato segni di contaminazione localizzata sul viso.
  3. 5 aprile 2012 - 10 autopompe hanno sedato due piccoli incendi all'interno di un reattore. La società operativa ha successivamente riferito che la causa era collegarsi a un tubo dell'olio che perdeva (durante l'incendio e le conseguenti operazioni di spegnimento non ci sono stati né morti né feriti).Il rilevamento del fumo ha causato l'arresto automatico del reattore.
  4. 6 aprile 2012 - A seguito dell'incidente del 5 aprile 2012 un giunto aveva fatto fuoriuscire acqua radioattiva nei serbatoi di raccolta all'interno dell'edificio del reattore.L'incidente è stato classificato come 1 sulla scala INES

EDF si è trovata ad operare per tutto il 2022 con la metà dei 56 reattori fermi per manutenzioni ordinarie e/o straordinarie e ad oggi "vanta" un debito di 64 miliardi di euro.

Francia nucleare crepa

Lo Stato d'Oltralpe ha quindi visto il suo ruolo energetico ribaltarsi: dipendendo per il 70% dal nucleare, da esportatore netto ha dovuto importare elettricità dai Paesi confinanti.

Alla luce di quanto emerso in queste ultime 24 ore, l'invito di Parigi alla kermesse europea pro-atomo (qui l'articolo) assume tutto un altro valore.

149 Commenti
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Saturn08 Marzo 2023, 17:21 #1
Giustamente seguiranno scrupolosamente i protocolli previsti per queste evenienze. E Dio non voglia che non sia così.
0sc0rpi0n008 Marzo 2023, 17:31 #2
E intanto in Italia si parla di voler tornare alla produzione di energia elettrica con il nucleare, tanto i nostri politici dicono che ora i reattori sono sicuri al 100%. Per non parlare delle scorie radioattive...
azi_muth08 Marzo 2023, 17:40 #3
Originariamente inviato da: 0sc0rpi0n0
E intanto in Italia si parla di voler tornare alla produzione di energia elettrica con il nucleare, tanto i nostri politici dicono che ora i reattori sono sicuri al 100%. Per non parlare delle scorie radioattive...


Magari!
R@nda08 Marzo 2023, 17:52 #4
Originariamente inviato da: azi_muth
Magari!


Ma tu pensa come godono i redattori quando decidono di pubblicare le notizie qui su Hwu
Immagina soltanto la quantità abnorme di popcorn che consumano ogni giorno!
Gringo [ITF]08 Marzo 2023, 18:01 #5
L'Italia quando ci stava da produrre le centrali Non Era Pronta e Giustamente il Popolo ha dato la sua volontà, farlo ora è più sicuro ma se ne parlerà tra MINIMO 10 anni, il che ormai la rende una strada NON PIU APPLICABILE e nel nostro caso sarebbe diretta dal solito FIGLIO DI POLITICO messo li con una LAUREA E MASTER presa all'università di PvChoSkujovicivap.
E saremmo quasi sicuramente con i TERMOSIFONI con dentro le SCORIE.

Comunque l'Eolico e BRUTTO e TRITA I PASSERI quindi NO (CAPRE!)
Comunque Il Fotovoltaico e BRUTTO e CONSUMA SPAZIO quindi NO (CAPRE!)
Comunque il Carbone ed il GAS Inquina a Valanga e quindi SI
Quasi quasi investiamo in Inceneritori per Plastica SI DAI sono Esteticamente Fighi

andbad08 Marzo 2023, 18:08 #6
Originariamente inviato da: Gringo [ITF]
Quasi quasi investiamo in Inceneritori per Plastica SI DAI sono Esteticamente Fighi


Si chiamano termovalorizzatori.

By(t)e
Cappej08 Marzo 2023, 18:20 #7
Originariamente inviato da: 0sc0rpi0n0
E intanto in Italia si parla di voler tornare alla produzione di energia elettrica con il nucleare, tanto i nostri politici dicono che ora i reattori sono sicuri al 100%. Per non parlare delle scorie radioattive...


dipende "quale" nucleare!
Un nucleare a Fusione sarebbe cosa buona e giusta, per quanto lontano sia ancora il processo di realizzazione di un impianto stabile con una produzione di energia maggiore di quella utilizzata per avviarlo.
Una cosa è certa... se non inizi a pianificarlo, pensarlo, contribuirne alla creazione ecc... tra 20-30 anni saremo ancora con i pannelli solari, magari alla 10° generazione ma che non saranno mai come un generatore a fusione, anche come inquinamento.
IMHO
Cappej08 Marzo 2023, 18:30 #8
Originariamente inviato da: Gringo [ITF]
L'Italia quando ci stava da produrre le centrali Non Era Pronta e Giustamente il Popolo ha dato la sua volontà, farlo ora è più sicuro ma se ne parlerà tra MINIMO 10 anni, il che ormai la rende una strada NON PIU APPLICABILE e nel nostro caso sarebbe diretta dal solito FIGLIO DI POLITICO messo li con una LAUREA E MASTER presa all'università di PvChoSkujovicivap.
E saremmo quasi sicuramente con i TERMOSIFONI con dentro le SCORIE.

Comunque l'Eolico e BRUTTO e TRITA I PASSERI quindi NO (CAPRE!)
Comunque Il Fotovoltaico e BRUTTO e CONSUMA SPAZIO quindi NO (CAPRE!)
Comunque il Carbone ed il GAS Inquina a Valanga e quindi SI
Quasi quasi investiamo in Inceneritori per Plastica SI DAI sono Esteticamente Fighi


Dimentichi
il GEOTERMICO che è brutto da vedersi quindi NO! (CAPRE)

(anche se interamente realizzato da Privati-SORGEN*A e disegnato da un architetto di grido del Bosco verticale di Milano di cui non ricordo il nome)

https://www.recoverweb.it/impianto-...schini-ricorre/
Ginopilot08 Marzo 2023, 18:34 #9
Originariamente inviato da: 0sc0rpi0n0
E intanto in Italia si parla di voler tornare alla produzione di energia elettrica con il nucleare, tanto i nostri politici dicono che ora i reattori sono sicuri al 100%. Per non parlare delle scorie radioattive...


Ed hanno pienamente ragione.
bonzoxxx08 Marzo 2023, 18:36 #10
Alla luce dei fatti, la chermesse assume DECISAMENTE TANTO un altro valore...

64 miliardi di buco.
Bisogna aggiungere altro?

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