L'ONU propone un piano internazionale per la regolamentazione dell'IA, tra cooperazione e competizione

L'ONU propone un piano internazionale per la regolamentazione dell'IA, tra cooperazione e competizione

Le Nazioni Unite pubblicano un documento contenente raccomandazioni e proposte per agevolare un confronto politico internazionale sulla governance dell'IA, approcciando il tema allo stesso modo del cambiamento climatico

di pubblicata il , alle 09:22 nel canale Scienza e tecnologia
 

L'Organizzazione per le Nazioni Unite ha pubblicato nei giorni scorsi il rapporto "Governing AI for Humainty"che delinea una proposta per la supervisione del primo sforzo globale per il monitoraggio e l'amministrazione dell'intelligenza artificiale.

L'obiettivo di questo documento è l'istituzione di un organismo simile a quello che le Nazioni Unite hanno già creato per affrontare il fenomeno del cambiamento climatico, che sia però ovviamente dedicato alla raccolta di informazioni aggiornate sullo stato dell'IA e dei suoi rischi, evidenziando l'importanza dell'esistenza di una base di una base di conoscenze condivise e costantemente aggiornata per informare le decisioni politiche a livello globale.

La rapidissima evoluzione e lo sviluppo degli strumenti di intelligenza artificiale avvenuti nel corso dell'ultimo anno hanno sollevato una serie di preoccupazioni in particolar modo rivolte alla facilità ed efficacia con cui le IA generative riescono ad alimentare la disinformazione, con la creazione di deepfake video e audio che spesso sono ormai impossibili da riconoscere ad occhio nudo. Continua inoltre ad aleggiare lo spettro dell'eliminazione di molti posti di lavoro e anche il timore che l'uso indiscriminato dell'IA porti ad amplificare pregiudizi e bias cognitivi.

Le proposte dell'ONU arrivano proprio in risposta a queste preoccupazioni, cercando di prevenire uno sviluppo incontrollato e con il tentativo di bilanciare opportunità e rischi, come sempre accade quando si affacciano al mondo tecnologie rivoluzionarie e dirompenti che hanno effetti incisivi sulla società.

Il rapporto invita ad avviare un nuovo confronto politico sull'intelligenza artificiale che coinvolga tutti i 193 membri dell'assemblea, allo scopo di agevolare le discussioni approfondite sui rischi potenziali dell'IA e concordare azioni comuni per mitigarli, promuovendo al contempo un approccio inclusivo allo sviluppo e all'utilizzo di questa tecnologia. In particolare è proprio l'aspetto dell'inclusività che viene sottolineato nel rapporto, con raccomandazioni esplicite a creare un contesto in cui i paesi del Sud del mondo possano raccogliere i benefici dell'IA e partecipare attivamente al dialogo sullo sviluppo di un quadro politico globale. In tal senso il Global Digital Compact dell'ONU, il piano esistente che si pone l'obiettivo di colmare il digital divide tra le nazioni, potrebbe rappresentare una via per attuare alcune delle raccomandazioni.

Si tratta di raccomandazioni permeate da concretezza, ad esempio suggerendo l'istituzione di un fondo dedicato all'IA per sostenere progetti nelle nazioni in via di sviluppo, la creazione di standard condivisi per l'IA e sistemi di condivisione dei dati, lo sviluppo di risorse formative per assistere le nazioni nella governance dell'IA, la creazione di un ufficio specifico per l'IA all'interno dell'ONU che abbia il compito di coordinare gli sforzi esistenti per raggiungere gli obiettivi delineati.

L'interesse in direzione di un consenso internazionale è già emerso nel corso dei mesi precedenti, quando tutti gli stati membri dell'ONU hanno firmato due risoluzioni che sono state presentate dapprima dagli USA, a marzo, e successivamente dalla Cina, a luglio. Le due risoluzioni sono relativamente generiche, con gli Stati Uniti che invitano allo sviluppo di un'IA che sia "sicura, protetta e affidabile", mentre il paese della Grande Muraglia sostiene un lavoro di cooperazione nello sviluppo e nella diffusione della tecnologia. Certo è che l'intelligenza artificiale rappresenta un tema su cui le due superpotenze si trovano in competizione e pare improbabile che in futuro potrà esserci un accordo su tutti gli aspetti. In tutto ciò giocherà un ruolo anche il blocco europeo, con l'UE che di recente ha mostrato fermezza nel rispetto delle regole relative all'uso di dati sensibili e personali per l'addestramento dei modelli IA. Si tratta e si tratterà quindi di differenze non solo di interesse economico, ma anche culturali, di valori e di diritti.

6 Commenti
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Doraneko22 Settembre 2024, 13:39 #1
A parte che l'ONU non è famosa per la sua capacità di essere utile quando serve...
Tutta questa preoccupazione per fake news e disinformazione sembra che sia una cosa dell'ultima ora, quando invece è da decenni che i media dicono/occultano le informazioni in base alla loro inclinazione politica, idem per i governi stessi.
Idem per quelli che chiamano bias cognitivi e pregiudizi, che una volta si chiamava "probabilità".
Hiei360022 Settembre 2024, 14:33 #2
Agli "Esperti" importa più:

- La disinformazione
- Il terrorismo
- La discriminazione (perché la "discriminazione" non spunta mai quando si tratta di assumere un laureato verso un diplomato?; ah, vogliono dire "razzismo", ma allora perché non usano quella parola? uhm?)
- Altra roba

E dopo questa lista c'è anche:

- La violazione dei diritti umani (concetto inventato tra l'altro ma vabbé )

Questo per dire l'ordine delle priorità di questa gente, i diritti umani sono una cosa secondaria...
Max Power22 Settembre 2024, 19:12 #3
Probabilmente servirà un terza guerra mondiale per togliere il veto ai paesi "permanenti".

Non si capisce perché l'hanno dato alla Francia e Cina...si sono presi solo mazzate dai loro antagonisti.

Bha...
marcorrr22 Settembre 2024, 20:06 #4
Originariamente inviato da: Max Power
Probabilmente servirà un terza guerra mondiale per togliere il veto ai paesi "permanenti".

Non si capisce perché l'hanno dato alla Francia e Cina...si sono presi solo mazzate dai loro antagonisti.

Bha...


Francia e Cina sono membri permanenti perché erano dalla parte giusta del tavolo al momento delle trattative di pace.
Per quanto riguarda il diritto di veto, beh è stata un'invenzione sovietica che si sentiva isolata.
Gnubbolo23 Settembre 2024, 00:07 #5
ok l'ONU dopo avere organizzato il tavolo di lavoro per l'approccio sostenibile all'utilizzo consapevole dell'AI emanerà una supercazzola di 200 pagine scritta da una manica di fenomeni patentati, ovviamente l'unibo sarà in prima linea mandando al tavolo i suoi migliori esperti in genderism e affini.

insomma tante stronzate per legittimare a livello mondiale le leggi anti-meme che i governi merdosi dei paesi fantoccio dovranno fare appena la junta harris avrà il potere.
Notturnia23 Settembre 2024, 08:44 #6
sarà un successone..
come le leggi contro la proliferazione delle armi nucleari
come tutte le leggi che coinvolgono le nazioni che vogliono avere la meglio sugli altri..

l'idea è carina.. romantica.. ma ovviamente inapplicabile..

vedi pecora Molly.. tanto per dirne una.

l'uomo vuole lasciare la firma prima di andarsene.. che sia bella o brutta nessuno vuole sparire senza essere ricordato e queste IA sono un modo per lasciare il segno (o fare soldi) per cui.. allegria con le leggi di carta per frenare le IA

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