L'italiana Avio Aero scelta da Airbus per i motori dell'Eurodrone

Airbus ha selezionato un'azienda italiana per la fornitura dei motori del nuovo Eurodrone un velivolo UAS senza pilota da dedicare a missioni ISR - Intelligence, Surveillance and Reconnaissance - ricoprendo un ruolo simile ai Northrop Grumman RQ-4 Global Hawk di produzione statunitense
di Roberto Colombo pubblicata il 25 Marzo 2022, alle 15:01 nel canale Scienza e tecnologiaAirbusAvio Aero
In questi giorni si sta parlando molto di droni e del ruolo che stanno avendo nella guerra in Ucraina. Da un lato è salito alle cronache l'importante ruolo dei droni Bayraktar TB2 di produzione turca per la difesa aerea Ucraina, dall'altro tutti hanno seguito le missioni dei droni da ricognizione statunitensi Global Hawk (missioni Forte 10 e Forte 11) partiti dal territorio italiano, per la precisione dalla base di Sigonella.
La situazione contingente ha risvegliato le voci di chi chiede armamenti di produzione europea per evitare di dover dipendere da potenze straniere per la fornitura di dispositivi che possono rivelarsi strategici. In particolare si è notata la mancanza di velivoli a guida remota prodotti all'interno dell'Unione Europea.
Manca al momento l'equivalente UAS - Unmanned Aerial Systems - degli Eurofighter, per intenderci. Airbus punta a colmare il vuoto e sta lavorando al progetto Eurodrone, un velivolo senza pilota da dedicare a missioni ISR - Intelligence, Surveillance and Reconnaissance - ricoprendo un ruolo simile ai
Northrop Grumman RQ-4 Global Hawk di produzione statunitense.
La notizia di oggi è che Airbus ha selezionato, dopo una estesa fase di analisi tecnica, un'azienda italiana per la fornitura dei motori turboelica del nuovo Eurodrone. Avio Aero si è infatti aggiudicata la fornitura con il suo sistema Catalyst, costituito da motore ed elica, già testato in volo e completamente sviluppato e prodotto all'interno dei confini dell'Europa.
Inoltre il componente è al 100% ITAR-free (International Traffic in Arms Regulation), come il resto dei componenti del progetto Eurodrone, aprendo quindi alla possibilità, per Airbus, di esportare il suo drone sui mercati internazionali senza dover fornire ulteriori requisiti.
Avio Aero ha sede a Rivalta di Torino (TO) e fa parte del colosso GE Aviation e oltre alla sede di Rivalta di Torino (TO), ha impianti di produzione a Borgaretto (TO), Brindisi (BR), Cameri (NO), Pomigliano d’Arco (NA), Sangone (TO), Praga (Repubblica Ceca) e Bielsko-Biala (Polonia).
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoesatto credo anche io
senza contare che la Piaggio aveva prodotto un drone similare anni fa
vero.
ma dipende anche se il know-how è nostro o estero cioè se la progettazione avviene in italia o se si fa mero montaggio...
perchè un conto è montare roba progettata altrove, un conto avere le competenze per farlo anche se la proprietà è estera.
nel caso specifico non so in che situazione si ricada.
ma dipende anche se il know-how è nostro o estero cioè se la progettazione avviene in italia o se si fa mero montaggio...
perchè un conto è montare roba progettata altrove, un conto avere le competenze per farlo anche se la proprietà è estera.
nel caso specifico non so in che situazione si ricada.
La progettazione è totalmente europea e totalmente ITAR free. Per un sistema europeo, dover dipendere dall'autorizzazione statunitense per l'esportazione è stato ritenuto incompatibile. Non fosse stato così la scelta sarebbe ricaduta sul motore proposto dalla francese Safran
Però non capisco una cosa. Se è di proprietà dell'americana General Electric allora quest'ultima non può bloccare nulla se andasse contro gli interessi USA? O il governo USA non potrebbe fare pressioni su General Electric?
Non sono un esperto di questi problemi legali/politici però di sicuro l'azienda non è di proprietà europea. Boh...
Per quanto riguarda la concorrenza con gli equivalenti droni, l'articolo già lo spiega : quelli prodotti in USA sono export controlled ITAR e quindi non di libero commercio. Per GE questa è una espansione dell'offerta e non una segmentazione. Nessuno si lamenterà dell'aumento di fatturato!
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