Il prototipo del drone NASA Dragonfly, che volerà su Titano, è stato mostrato in un nuovo video

Il prototipo del drone NASA Dragonfly, che volerà su Titano, è stato mostrato in un nuovo video

Il drone NASA Dragonfly che volerà su Titano (satellite di Saturno) è in fase di sviluppo e negli scorsi giorni sono state mostrate nuove immagini e video dei prototipi in test. Lancio previsto per il 2028, arrivo su Titano per il 2034.

di pubblicata il , alle 16:42 nel canale Scienza e tecnologia
NASA
 

Il piccolo drone marziano NASA Ingenuity (della missione Mars 2020, la stessa del rover Perseverance) ha dimostrato come questo genere di veicoli possano essere importanti per l'esplorazione spaziale, ovunque ci siano le condizioni idonee. Il Mars Helicopter è riuscito a realizzare ben 72 voli su Marte coprendo una distanza di ben 17 km e volando circa 129 minuti prima di arrendersi per un possibile guasto tecnico. Questo però ha dato una spinta alle missioni similari e la prossima che vedremo utilizzare un drone sarà NASA Dragonfly che volerà nei cieli di Titano, la luna di Saturno.

nasa dragonfly drone

Il modello del drone in scala ridotta. La versione definitiva sarà grande il doppio (fonte)

Dopo alcune incertezze circa il suo costo e la fattibilità tecnica, un rapporto da parte dell'OIG (Ufficio dell'ispettore generale) in attesa di pubblicazione e un rinvio, il drone è in fase attiva di sviluppo e recentemente sono mostrate nuove immagini e un video dei prototipi e dei modelli per i test. Attualmente NASA Dragonfly dovrebbe essere lanciata a luglio 2028 e arrivare a destinazione nel 2034.

Grazie all'atmosfera di Titano, formata al 95% (circa) da azoto e al 5% (circa) da metano oltre ad altre molecole in traccia come etano, propano, acetilene, acido cianidrico, monossido di carbonio e anidride carbonica, il drone dovrebbe essere in grado di alzarsi in volo e compiere diverse analisi percorrendo grandi distanze.

Il drone NASA Dragonfly in un nuovo video

Cambiando la destinazione e aumentando i costi è stato possibile anche integrare diverse novità rispetto al più semplice Ingenuity. NASA Dragonfly avrà infatti lo strumento DraMS (Dragonfly Mass Spectrometer), ossia uno spettrometro di massa per analizzare la composizione chimica del suolo e dell'atmosfera. Non mancherà poi DraGNS (Dragonfly Gamma-Ray and Neutron Spectrometer) per analizzare gli elementi del terreno per cercare carbonio, idrogeno e azoto.

DraGMet (Dragonfly Geophysics and Meteorology Package) sarà una suite di sensori per pressione atmosferica, temperatura, direzione e velocità del vento, umidità e attività sismica. La DragonCam saranno invece il sottosistema di fotocamere per acquisire immagini destinate alla parte scientifica e di navigazione. DraGHS (Dragonfly Geophysics and Heat Flow Suite) misurerà le proprietà fisiche della superficie studiando i flussi di calore all'interno di Titano.

Altra differenza rispetto a Ingenuity è che NASA Dragonfly sarà alimentato non da un pannello solare ma da un RTG, generatore termoelettrico a radioisotopi con Plutonio, similare a quello di Curiosity e Perseverance. Questo è legato al fatto che su Titano la luce del Sole è troppo fioca per essere un efficiente mezzo per produrre energia elettrica e per assicurare che la missione sia in grado di essere svolta per un lungo periodo di tempo. Per riuscire ad avere energia a sufficienza sarebbero stati necessari grandi pannelli solari, vanificando l'aerodinamica e il risparmio di peso.

nasa dragonfly drone

Il drone utilizzerà 8 rotori disposti su quattro supporti. Questo consentirà una certa ridondanza dei sistemi consentendo di volare anche se ci dovessero essere dei guasti. La sua massa sarà pari a circa 450 kg (Ingenuity aveva una massa di 1,8 kg) ma Titano ha una gravità ridotta rispetto alla Terra.

Per comunicare con il Deep Space Network (DSN) verrà impiegata l'antenna ad alto guadagno installata a bordo non essendoci sonde in grado di funzionare come "ponti radio" in orbita intorno al satellite e al pianeta. Per evitare gli ostacoli sarà installato un LIDAR che funzionerà insieme alle fotocamere e alle antenne a medio e basso guadagno. A mostrare nuovi video e immagini è stata la professoressa Jani Radebaugh su X indicando anche come il modello definitivo del drone NASA Dragonfly sarà grande il doppio rispetto a quanto mostrato.

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