Il New Jersey vuole modernizzare la sua rete elettrica con lavori da 1 mld di dollari
La Jersey Central Power and Light (JCP&L), che serve oltre 1 milione di clienti nel New Jersey centrale e settentrionale, effettuerà il più grande aggiornamento della rete elettrica nella storia dell'azienda, con costi da 1mld di dollari
di Giulia Favetti pubblicata il 10 Novembre 2023, alle 16:03 nel canale Scienza e tecnologiaL’arrivo delle auto elettriche, con la loro richiesta di energia, ha portato alla ribalta un “problema” ignorato per decenni: la necessità di modernizzare le reti elettriche di tutto il mondo che, nate nel ‘900, non sono più in grado di gestire e soddisfare le moderne domande ed offerte.
Ad esempio, chi si schiera contro l’auto elettrica sfila dal cilindro i sempiterni black-out legati all’uso massiccio dei condizionatori durante l’estate, strumentalizzando questi episodi per giustificare il boicottaggio verso la mobilità elettrica (palesando invece una profonda ignoranza su come funzioni le centraline di ricarica).
Eppure, anche le FER hanno provocato dei black-out nei momenti di picco di produzione, quando non c’era abbastanza richiesta elettrica da parte degli utenti. Tenendo in considerazione entrambi gli scenari, va da sé che il problema a monte non sia la disponibilità o meno di energia, ma nei “canali” che tale energia trasportano, e che devono quindi essere modernizzati.
D’altronde, anche senza auto elettriche in circolazione, è palese che la nostra domanda di energia sia aumentata a dismisura, e che, pertanto, la rete che mezzo secolo fa era in grado di gestire i carichi di domanda/offerta senza problemi, oggi mostri segni di cedimento.
Come tutti i lavori strutturali, c’è molta resistenza nel farli partire, ma JCP&L, ovvero la Jersey Central Power and Light il maggior fornitore elettrico del New Jersey (USA), ha deciso di fare il primo passo, presentando un nuovo programma di miglioramento delle infrastrutture al Board of Public Utilities del New Jersey per aggiornare la propria rete elettrica.
Conosciuta come "EnergizeNJ", la proposta quinquennale da 935 milioni di dollari comprende investimenti nella modernizzazione della rete e delle sottostazioni e nella resilienza del sistema.
Alcuni dei piani straordinari del progetto EnergizeNJ includono:
- Aggiornamento di oltre 600 miglia di linee elettriche aeree con cablaggi più robusti che supportino una maggiore capacità e una maggiore resistenza alle tempeste
- Sostituzione di circa 46 miglia di linee sotterranee obsolete con cablaggi moderni e maggiormente protetti
- Aggiornamento di 18 sottostazioni per aumentare la capacità complessiva del sistema e supportare ulteriori alimentazioni di riserva che aiuteranno a mantenere le luci accese se i cavi o le apparecchiature sulla linea normale sono offline
- Gli aggiornamenti e l’aumento della capacità prepareranno la rete per la transizione all’energia pulita per accogliere nuove infrastrutture di ricarica solare ed elettrica
Se la proposta verrà approvata, l’utenza domestica media potrebbe aspettarsi un aumento totale di circa 4,16 dollari, ovvero del 3,6%, sulla bolletta elettrica mensile nell'arco del piano quinquennale.
Secondo lo strumento di stima dei costi di interruzione del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, la proposta da 935 milioni di dollari dovrebbe fornire un ritorno sull'investimento stimato in 3,08 miliardi di dollari in vantaggi di affidabilità del servizio elettrico per i clienti JCP&L.
In altre parola, i black out saranno sensibilmente meno frequenti e, in caso di interruzioni del servizio non legate a fenomeni atmosferici, il ripristino dell'energia elettrica sarà molto più veloce.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLe "vecchie" reti sono molto semplici: produci in pochi punti tanta elettricità e la distribuisci un po' in ciascuno dei (tanti) utenti.
Oggi hai un mix che include produzione puntiforme (centrali) e distribuita (FV domestico e industriale, eolico ecc.), autoproduzione e autoconsumo, flussi pluridirezionali da gestire, picchi non facili da prevedere, talvolta sovraproduzione da incanalare da qualche parte...
Negli anni ci si è concentrati (giustamente) sulla generazione dell'elettricità da fonti rinnovabili, ma ora la vera sfida è gestirla al meglio tramite reti nuove altrimenti il rischio è quello di ottenere solo parte dei benefici dalle FER.
mi pare giusto che i teorici benefici delle FER vadano sempre dalla parte dell'aumento dei costi..
è così in Europa, è giusto sia così anche negli States.. più FER = più costi in bolletta.. da 30 anni a questa parte.. almeno è lavoro per 1 miliardo di dollari che qualcuno farà
A parte questo, proprio oggi sul 24ore leggo di uno studio IEA secondo cui per adeguare le reti elettriche mondiali serviranno 600mld di dollari all'ANNO (non ricordo per quanti anni), bisognerà stendere 80mn di km di cavi tra nuovi e rifacimento dei vecchi, l'equivalente di quanto c'è ora, in pratica è come rifare tutti gli impianti elettrici del pianeta (dicono).
Siamo sicuri che il costo in co2 si ammortizzi in tempi ragionevoli?
Il rame sarà il nuovo oro? intanto comprerei rame e azioni prysmian...
Vanno bene anche quelle Nexans, Tratos, Brugg, ...
Di come si vede va devastato tutto e rifatto tutto perché non si accettano i limiti attuali e quindi si consuma molto più pianeta di prima per un risultato ridicolmente inferiore
Alla fine della transizione sarà sotto gli occhi di tutti il costo che ha avuto per il pianeta la nostra smania di “green”
Al posto di piantare alberi si fanno nuove miniere e si consuma acqua potabile ad uso industriale
anzi a lui bastava metà
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".