Idrogeno come soluzione di 'backup' per i datacenter: una novità per la scena europea
L'olandese NorthC sta sostituendo i generatori ausiliari dei suoi datacenter passando dalle soluzioni diesel alle fuel cell che funzionano con l'idrogeno. L'obiettivo è la sostenibilità delle operazioni in ogni frangente, anche nel caso di assenza di corrente.
di Manolo De Agostini pubblicata il 15 Febbraio 2022, alle 13:22 nel canale Scienza e tecnologiaIl primo datacenter in Europa con fuel cell (pile a combustibile) basate su idrogeno verde sorgerà a Groningen, nel nord dell'Olanda. Si tratta del datacenter di NorthC, azienda del settore, pronta a valutare l'idrogeno come soluzione per ridurre le emissioni di CO2. Se la sperimentazione dovesse andare a buon fine, la tecnologia potrebbe essere adattata anche su altri datacenter.
"C'è un forte dibattito sulla sostenibilità dei datacenter", sottolinea l'azienda ricordando come la domanda di nuovi centri dati sia in forte crescita. "La crescita necessaria può essere raggiunta in modo sostenibile solo guardando a forme di energia alternative. Il settore europeo dei datacenter ha deciso di raggiungere operazioni completamente neutre dal punto di vista climatico entro il 2030. Le celle a idrogeno sono una tecnologia promettente per raggiungere questo obiettivo".
A cosa serviranno le fuel cell? I datacenter solitamente sono dotati di diversi gruppi elettrogeni di emergenza alimentati a diesel per garantire la disponibilità dei servizi digitali anche in caso di interruzione di corrente.
Sebbene questi generatori diesel siano raramente necessari, devono essere controllati regolarmente, su base mensile, per assicurarsi che funzionino correttamente. Questo processo si traduce in un consumo di gasolio che, tenuto conto del numero di datacenter diffusi, può assumere una proporzione non trascurabile.
"Il modulo a celle a idrogeno da 500 KW che sarà installato nel nuovo datacenter NorthC a Groningen farà risparmiare decine di migliaia di litri di diesel su base annua. Bruciare questa quantità di diesel produrrebbe più di 78.000 chilogrammi (78 tonnellate) di CO2, l'equivalente di 24 auto che percorrono il numero medio di chilometri per gli olandesi (32 km al giorno) per un anno, o 20.000 smartphone caricati ogni giorno per un anno". Bruciando l'idrogeno verde, invece, viene rilasciata solo dell'acqua ed è possibile aggiungere ulteriori moduli quando necessario.
"Il settore dei datacenter ha la responsabilità di garantire un funzionamento nel modo più sostenibile possibile. Ad esempio, tutti i nostri datacenter regionali funzionano interamente con energia verde. Siamo inoltre attivamente impegnati in ulteriori iniziative di sostenibilità, come progetti che usano il calore residuo dei nostri datacenter per riscaldare case e aziende della zona. Un importante passo successivo è il passaggio da generatori di emergenza alimentati a diesel ad alternative sostenibili. Riteniamo che l'idrogeno verde offra le migliori possibilità in tal senso e abbiamo quindi stretto una partnership con Nedstack, uno dei leader nel campo delle celle a idrogeno di grandi dimensioni", ha affermato Jarno Bloem, COO di NorthC Datacenters.
Le celle a idrogeno installate comportano costi maggiori rispetto ai tradizionali generatori alimentati a diesel ma si prevede che i costi "diminuiranno rapidamente a causa del rapido aumento dei prezzi del carburante e dell'ulteriore sviluppo e crescita del settore dell'idrogeno". Inoltre, le celle a idrogeno hanno una vita utile molto lunga di 20 anni o più.
NorthC sta studiando se sia possibile ed economico adattare all'idrogeno i generatori a diesel esistenti. "Sebbene sia meno efficiente delle celle a combustibile a idrogeno, che convertono l'H2 direttamente in energia elettrica, ridurrebbe significativamente le emissioni di oltre l'80% e contribuirebbe ulteriormente alla sostenibilità". Le celle a idrogeno di Groningen dovrebbero essere operative entro la metà di giugno.
L'idrogeno è considerato un combustibile pulito perché produce solo acqua come sottoprodotto. Tuttavia, la maggior parte dell'idrogeno che esiste sulla Terra è combinato con altri elementi e separarlo può essere un processo ad alta intensità energetica.
Per essere classificato come idrogeno verde, deve essere prodotto scindendo l'acqua in idrogeno e ossigeno usando principalmente energia rinnovabile. L'idrogeno grigio viene prodotto dal metano utilizzando il vapore per dividerlo in CO2 e idrogeno, mentre l'idrogeno blu utilizza un processo simile ma cattura la CO2 prodotta.
"L'idrogeno ha sempre avuto produzione ad alta intensità energetica e costi di distribuzione", ha commentato Andrew Buss di IDC. "Ciò è in parte dovuto al fatto che le molecole di idrogeno sono così piccole che possono fuoriuscire dai contenitori, rendendo lo stoccaggio e il trasporto una sfida oltre all'energia necessaria per produrlo".
NorthC non è l'unica azienda al mondo a pensare alle fuel cell come soluzione di backup per i datacenter: anche Microsoft ne ha parlato nel 2020.










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