Ecco gli obiettivi delle prime immagini del telescopio spaziale James Webb

Finalmente ci siamo quasi! Il 12 luglio (alle 16:30 ora italiana) verranno svelate le prime immagini e i primi dati catturati dal telescopio spaziale James Webb. Le agenzie spaziali però hanno voluto dare un'anticipazione su cosa vedremo!
di Mattia Speroni pubblicata il 08 Luglio 2022, alle 22:12 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Solamente pochi giorni fa abbiamo scritto della nuova immagine dell'FGS del telescopio spaziale James Webb che ci ha fatto intuire quali saranno le potenzialità di questo nuovo strumento scientifico. NASA, ESA e CSA però non volevano farci rimanere troppo con il "fiato sospeso" e per questo hanno anticipato quali saranno gli obiettivi delle prime immagini e dei primi dati del JWST.
Come sappiamo, questo telescopio spaziale permette di catturare le frequenze dell'infrarosso e le sue potenzialità spaziano in diversi campi consentendo per esempio di caratterizzare gli esopianeti ma anche di conoscere l'Universo primordiale, poche centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang. Inoltre JWST potrà collaborare a esaminare il centro della Via Lattea e molto altro ancora. E così ingegneri e scienziati hanno voluto darci solo un primo assaggio delle sue potenzialità nell'evento che si terrà il 12 luglio 2022 dalle ore 16:30 (alle 15:45 inizierà invece la diretta di ESA) ora italiana. E poi potremo assistere al rilascio di dati e studi per i prossimi cinque anni (e potenzialmente fino a 20 anni grazie al lancio preciso di Ariane 5).
Gli obiettivi delle prime immagini del telescopio spaziale James Webb
Come scritto sopra, le agenzie che hanno collaborato alla realizzazione del telescopio spaziale hanno voluto anticiparci quali saranno i soggetti che vedremo nelle prime immagini (e nei primi dati). Le squadre che collaborano alla gestione del telescopio spaziale James Webb hanno voluto scegliere un ventaglio di obiettivi da lasciarci a "bocca aperta", stando alle premesse.
Stando all'elenco ufficiale vedremo le immagini e i dati di:
- Nebulosa della Carena - una nebulosa tra le più grandi e luminose nel cielo che si trova a 7600 anni luce di distanza dalla Terra nella costellazione della Carena. In particolare al suo interno si trovano stelle massicce, molto più grandi del nostro Sole.
- Esopianeta WASP-96 b - di questo esopianeta di generose dimensioni vedremo lo spettro che dovrebbe assomigliare a quello di un gigante gassoso (metà massa di Giove). L'esopianeta si trova a 1150 anni luce dalla Terra e orbita intorno alla sua stella in 3,4 giorni.
- NGC 3132 (Nebulosa Anello del sud) - si tratta di una nebulosa planetaria dove una nuvola di gas in espansione circonda una stella morente. La sua distanza dalla Terra è pari a 2000 anni luce.
- Quintetto di Stephan - si trova a 290 milioni di anni luce dalla Terra e si trova nella costellazione di Pegaso. La sua scoperta risale addirittura al 1877 e un'immagine famosa è stata realizzata grazie alla WFC3 di Hubble.
- SMACS 0723 - si tratterà una visione in campo profondo dello Spazio, come già anticipato in passato. Questo è possibile grazie a una lente gravitazionale creata da ammassi di galassie che si trovano a una distanza (relativa) inferiore. Questo consente di vedere anche oggetti relativamente deboli.
Idee regalo,
perché perdere tempo e rischiare di sbagliare?
REGALA
UN BUONO AMAZON!
Iscriviti subito al nostro canale Instagram! Perché? Foto, video, backstage e contenuti esclusivi! |
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa forse, complice la mia ignoranza, mi stupisco per poco...
Ma forse, complice la mia ignoranza, mi stupisco per poco...
Non direi affatto che ti stupisci per poco: è stata realmente un'impresa tecnologica e scientifica di altissimo livello.
esattamente. Forse siamo abituati a vedere le cose svolte troppo facilmente.
Immagino tutto il lavoro e la preparazione che ci sono stati per il JWST, e sicuramente ce ne sarà stato immensamente di piu'.
Poi non sono ammessi errori (oppure veramente molto piccoli), non puoi andare a metterlo a posto a 1,5 milioni di km. Hubble l'hanno piu volte riparato.
Non per niente il lancio molto preciso, permetterà una vita operativa piu lunga rispetto alle previsioni, dato il risparmio di carburante nella fase iniziale del viaggio.
Comunque impresa eccezionale.
Ma forse, complice la mia ignoranza, mi stupisco per poco...
Ti stupisci perché sei abituato a vedere le cose fatte in altra maniera rispetto a quello che è necessari per queste missioni.
Non è un caso che questi oggetti costano miliardi di dollari. E ci sono voluti più di 20 anni per realizzarlo.
Ogni singola vite è passata al microscopio per verificare che non sia difettosa.
Quando c'è il giusto budget il risultato (teorico) può essere perfetto.
Ovvio, c'è sempre il rischio che qualcosa non vada per il verso giusto.
Sono sistemi estremamente complicati e delicati. E sono soggetti a dipendenza in una catena lunghissima di causa-effetto.
Pensiamo a quanto lavoro è stato fatto su questo telescopio, dove ogni parte dipende da altre, magari realizzato perfettamente, e poi pensiamo se il razzo di lancio avesse avuto un problema di qualsiasi natura.
O pensiamo se questo oggetto che oggi consideriamo perfettamente funzionante venisse colpito domani da un micrometeorite che trafora una scheda elettronica/batteria uccidendolo.
Missione fallita.
Miliardi "buttati", direbbe qualcuno.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".