Batterie litio-zolfo migliori con il grafene italiano

L'italiana Directa Plus, azienda con sede a Lomazzo (Como), fornirà il grafene per le batterie litio-zolfo di NexTech Batteries. Le batterie litio-zolfo, grazie alla densità elevata e alle migliori caratteristiche, potrebbe soppiantare le classiche soluzioni agli ioni di litio.
di Manolo De Agostini pubblicata il 04 Novembre 2020, alle 09:51 nel canale Scienza e tecnologiaDirecta Plus, realtà italiana con sede nel comasco a Lomazzo, ha siglato un protocollo d'intesa (memorandum of understanding) con NexTech Batteries, realtà statunitense con sede in Nevada impegnata nello sviluppo di batterie litio-zolfo, soluzioni che dovrebbero garantire una densità energetica cinque volte maggiore rispetto alle tradizionali soluzioni agli ioni di litio, oltre che vantaggi sul fronte dei costi, della produzione e una maggiore sicurezza (non mostra instabilità termica).
In base ai termini dell'accordo, Directa Plus fornirà a NexTech Batteries delle "nano piastrine" in grafene G+ per la creazione del catodo delle batterie litio-zolfo. Prima di siglare l'intesa, NexTech ha completato una serie di test per convalidare l'idoneità del materiale di Directa Plus. Secondo quanto riportato da "La Provincia di Como", NexTech godrà di un periodo di esclusiva d'uso del grafene G+ di cinque anni nel settore delle batterie.
"Facendo alcune analisi di mercato", ha dichiarato l'AD di Directa Plus Giulio Cesareo al giornale, "la nostra attenzione è stata catturata da questa piccola società del Nevada che si è aggiudicata un brevetto molto significativo: il nostro accordo commerciale, firmato due settimane fa, è molto rilevante anche in termini di quantità fornite. Con questa intesa entriamo in un mercato di enormi dimensioni e caratterizzato da uno sviluppo importantissimo nei prossimi anni".
La diffusione dell'elettronica di consumo, ma soprattutto il passaggio alle automobili elettriche, potrebbe aprire scenari di crescita davvero importanti per l'azienda italiana. NexTech Batteries è stata fondata all'inizio del 2016 e ha ottenuto la licenza esclusiva della tecnologia delle batterie litio-zolfo sviluppata dal Lawrence Berkeley National Laboratory degli Stati Uniti.
16 Commenti
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Quel "5 volte maggiore" credo sia una stima del limite teorico che possono raggiungere, ma credo siano ancora lontani da quello.
Io mi accontenterei di un vero smartwatch (non uno sportwatch) che duri almeno una settimana.
Per le auto, bellissimo, ma non scordiamoci che se hai 200 kWh a bordo, devi anche riuscire a spararglieli dentro tutti quei kWh, possibilmente senza fare esplodere o prendere fuoco nulla.
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