Nuovi fondi per Galileo

La costellazione di satelliti Galileo riceverà nuovi fondi dall'Unione Europea, ma la decisione non trova d'accordo la Germania
di Roberto Colombo pubblicata il 26 Novembre 2007, alle 13:36 nel canale PortatiliLa costellazione di satelliti Galileo riceverà nuovi fondi dall'Unione Europea, ma la decisione non trova d'accordo la Germania
di Roberto Colombo pubblicata il 26 Novembre 2007, alle 13:36 nel canale Portatili
27 Commenti
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IL pragmatismo tedesco sarebbe da seguire.Purtroppo vari interessi privati(lobby)uniti alla solita efficenza nostrana favoriranno un ulteriore spreco.
Un così innovativo sistema GPS rischia di essere affondato per i litigi fra i ministeri dei differenti paesi CEE...Se continua così fanno prima i Cinesi a lanciare il loro GPS.
In quattro anni hanno già realizzato un ponte più lungo di quello dello stretto di Messina, dall'idea all'inaugurazione, e noi dopo più di 10 anni ancora ci sbattiamo con la politica... Certo che lo faranno prima.....
Tanto per farvi capire
http://www.mareinitaly.it/notizie_v.php?id=1485
Ok siamo capaci anche noi europei a fare i GPS, ma visto che gentilmente gli USA ci lasciano accesso al loro, chi ce lo fa fare?
Meglio usare i soldi per pere e patate, o abbassare un po' le tasse così abbiamo qualche soldo in più per farci un bella vacanza in auto... guidati dal TomTom!
Tanto per farvi capire
http://www.mareinitaly.it/notizie_v.php?id=1485
Sì, non è esattamente lo stesso genere di ponte.
Somiglia più alla "diga" olandese, o al susseguirsi di ponti (quasi 200 km!) che collegano le isole Keys in USA (http://www.e-isle.com/key_west/seven_mile_bridge.htm)
Lungo, ma tecnicamente semplice. Quello di Messina sarebbe a campata unica, più simile al Golden Gate di San Francisco.
Dettaglio tecnico che avevo omesso, ma quello che volevo sottolineare non era il tempo di costruzione del ponte, anche se comunque è degno di nota, ma nel fatto che loro in quattro anni hanno fatto tutto, quindi la parte, diciamo, politica ha preso al massimo qualche mese, mentre noi ce la tiriamo da moltissimi anni.
In un paese dove la politica regna sovrana come nel nostro paese, dove per aprire un'azienda devi firmare 7kg di carte, e dove i politici si aumentano lo stipendio portandoselo a 19.000€ al mese, che speranze potrai mai avere di far valere i diritti del cittadino rispetto a quello delle grandi aziende, specialmente in campi dove i vecchetti politici non capiscono una cippa, e pensano solo a pigliarsi più soldi possibili?
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Wimax scordatevelo... passeremo direttamente (si spera) alla generazione successiva di connessione, quando verrà pubblicizzata con le videochiamate ad alta definizione, dato che a questo serve, per gli italiani...
I governanti britannici sono leggermente spaventati dal Galileo, che contrariamente a quanto dichiarato ufficialmente (ma ormai non ci si sforza neanche più di negarlo) è un sistema anche e soprattutto militare che ha lo scopo di rendere indipendente l'Europa in un campo fondamentale come questo. La decisione di procedere all'autonomia anche nei sistemi GPS va sostanzialmente in parallelo con lo sviluppo dei primi missili da crociera europei: gli stessi inglesi e gli olandesi, le cui marine hanno in servizio il Tomahawk USA, non possono letteralmente usare i loro missili senza l'autorizzazione USA e quindi sono stati sviluppati in Europa due missili stealth, lo Storm Shadow - adottato anche dall'Italia - e l'Apache, che hanno bisogno di sistemi GPS per raggiungere la massima precisione, senza dimenticare l'importanza dello stesso ruolo primario fondamentale di questi sistemi.
Sono contrari perchè anche se il Galileo è molto più avanzato del NAVSTAR (questo è il vero nome del "GPS" USA) gli USA cercavano di affossare il progetto dicendo che concederanno una maggiore precisione del NAVSTAR per gli usi civili, in modo da rendere meno appetibile il rivale europeo sul mercato, che invece offrirà anche ai civili le sue massime prestazioni. Quindi dal punto di vista britannico il gioco non vale la candela, dato che fosse per loro militarmente continuerebbero tranquilli a dipendere dagli USA. Per quello insistono a far finta di non capire che Galileo non è un semplice doppione commerciale del NAVSTAR.
Ne approfitto per dare qualche spiegazione tecnica su Galileo, tanto per capire di cosa stiamo parlando esattamente.
Galileo comprende altri paesi oltre all'UE nella sua partecipazione finanziaria e/o tecnologica perchè fin dai primi tempi è stato in parte frutto di collaborazione internazionale, pur rimanendo la guida del programma e il suo nucleo fondamentale una decisione e creazione tecnologica europea, e il controllo saldamente nelle nostre mani. Alcuni paesi, come Cina (fin'ora partner estero principale con 230 milioni di Euro) e Russia concorrono con aiuti prevalentemente finanziari perchè sono molto interessati alle ricadute tecnologiche e alle prospettive commerciali e in futuro militari di Galileo.
E' proprio la Russia che fornisce il maggior contributo tecnologico estero all'impresa: i primi dei 30 satelliti della costellazione Galileo saranno basati sulle carrozze di quelli del corrispondente russo del NAVSTAR, il GLONASS (Globanaya Navigatsionaya Sputnikovaya Sistema), anch'esso aperto all'uso civile. Anche le orbite e i tempi di riferimento saranno unificati per consentire la massima interoperatività iniziale fra i 2 sistemi, inoltre la Russia userà per il GLONASS il sistema europeo terrestre di miglioramento del segnale.
Perchè gli USA hanno osteggiato così tanto il Galileo? Per alcuni buoni (per loro) motivi e per altri molto meno nobili: oltre a fornire l'Europa di capacità autonome in questo campo, Galileo è superiore in modo schiacciante al NAVSTAR, oltre ad interferire con le zone USA di "Selective Availability" e "Selective Deniability" per l'oscuramento controllato in caso di guerra, a meno che anche il "Galileo Security Board" non decida di collaborare oscurando le stesse zone.
La prima cosa che distingue i sistemi europeo e americano è che i segnali del NAVSTAR non forniscono nessuna garanzia sull'integrità del flusso dei dati in arrivo: l'unico modo per cercare di averla è usare un "RAIM" (Receiver Autonomus Integrity Monitoring) che però per funzionare ha bisogno di almeno 5 satelliti in modo continuato e con una data posizione, il che non è sempre possibile.
Invece Galileo in qualsiasi configurazione per gli utenti garantirà sempre l'integrità dei dati, con 2 satelliti, e unendo a questo una maggiore precisione dei dati di posizionamento fra l'altro si verrà a creare una fortissima tentazione per le agenzie di assicurazione o le autorità dell'aviazione civile ad obbligare le compagnie aeree ad adottare i segnali del Galileo al posto o in aggiunta di quelli del NAVSTAR.
Se poi andiamo nel campo militare questa caratteristica tecnica pesa ancora di più: l'affidabilità e la continuità dei segnali è fondamentale per i sistemi di navigazione ed atterraggio automatico di aerei, UAV (veicoli aerei telecomandati), navi, veicoli cacciamine e in generale tutto ciò che funziona anche solo parzialmente in automatico. Queste funzioni si studiano già oggi ma richiedono comunque complicati e costosi sistemi satellitari o terrestri di miglioramento dei segnali come quello che citavo prima.
Altro fattore che ha allarmato gli USA sono le frequenze dei segnali, che si sovrappongono quasi totalmente: Le frequenze E1 ed E2 di Galileo sono a cavallo della banda L1 di NAVSTAR, che in particolare comprende il cosiddetto "M-code", il segnale militare criptato del NAVSTAR. La E5 del sistema europeo si sovrappone anche alle L5 ed L2 di quello USA.
L'UE ha fatto di tutto per mantenere quelle frequenze sia per motivi commerciali che militari: sono le migliori per la propagazione dei segnali e in questo modo ci si mette anche al riparo da un eventuale jamming (azione di disturbo elettronico) degli USA.
Dopo varie discussioni si è deciso di creare un'interoperabilità totale dei due sistemi, con l'impegno delle due parti a non bloccare o disturbare i segnali dell'altra nell'interesse della sicurezza reciproca. Uno dei motivi per cui gli USA non hanno messo più in discussione l'avvio del Project Galileo, pur sperando che esso non prosegua, è che l'UE ha accettato un compromesso tecnologico su alcuni apparati che avrebbero reso la costellazione europea meno vulnerabile al jamming: è anche per ammorbidire l'opposizione USA che si è scelta la via dell'interoperabilità.
Per quanto riguarda il settore NavWar (Navigation Warfare), ovvero l'utilizzo militare del Galileo il discorso è un po' complesso, ma c'è una cosa importante da specificare: anche se almeno inizialmente il Galileo sarà gestito solo da un'agenzia civile si è deciso dietro fin dall'inizio dietro le quinte che avrà in ogni caso applicazioni anche militari, sia per la navigazione che per la guida satellitare delle armi che la prevedono. Ci si sta orientando alla futura produzione di ricevitori "dual-users" che potranno utilizzare entrambi i segnali, e magari anche tripli per avere anche quelli del GLONASS.
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