Alimentazione senza fili: il Wireless Power Consortium alle specifiche 0,95

Passi avanti nella definizione di uno standard per i sistemi di alimentazione e ricarica senza cavi
di Andrea Bai pubblicata il 19 Agosto 2009, alle 09:05 nel canale PortatiliIl Wireless Power Consortium, realtà nata nel mese di dicembre dello scorso anno al fine di definire uno standard per l'alimentazione wirelesse conseguentemente promuoverne l'adozione, ha rilasciato nel corso della giornata di ieri la versione 0,95 delle specifiche tecniche ed ha annunciato una fase di test di interoperabilità per i prossimi 15-17 settembre 2009, in occasione del prossimo incontro del consorzio.
Il consorzio ha inoltre annunciato la scelta de logo Qi (da pronunciarsi "cii" e che sta a significare "flusso di energia") per rappresentare il primo standard internazionale di alimentazione wireless. Camille Tang, co-presidentessa di Wireless Power Consortium, ha dichiarato: "In appena sette mesi il Wireless Power Consortium ha portato lo standard alla versione 0,95 per il test di interoperabilità e ha scelto il marchio "Qi" per il primo standard universale di alimentazione wireless. Questi importanti traguardi sono stati raggiunti grazie alla collaborazione tra tutti i membri del consorzio e hanno preparato la strada per velocizzare il rilascio della versione 1.0 dello standard".
Il test di interoperabilità si svolgerà ad Eindhoven, nei Paesi Bassi, e sarà aperto ai membri esistenti e alle nuove realtà che aderiranno prima del 15 settembre 2009. Camille Tang ha sottolineato che il nome "Qi", riferito all'energia vitale nella cultura asiatica, è stato scelto per rappresentare lo standard a seguito di una indagine svolta tra i consumatori di cinque diversi Paesi.
Il 90% degli intervistati ha espresso la volontà di poter avere a che fare con un solo simbolo il quale, posto su un dispositivo elettronico, permetta di far capire immediatamente la presenza di un sistema di alimentazione wireless. La visione del consorzio è quella di un mercato i cui tutti i dispositivi elettronici che recano il simbolo Qi possano essere ricaricati su una qualsiasi superficie contrassegnata dallo stesso logo Qi.
Lo standard è al momento in definizione e destinato all'applicazione a tutti quei dispositivi che consumano fino ad un massimo di 5 watt, come palmari, telefoni cellulari, riproduttori musicali e via discorrendo.
83 Commenti
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Poi magari sbaglio....
Si sta parlando di ricaricare dispositivi a distanze di centimetri (o millimetri).
Il campo é confinato a quelle distanze lí. Un pó come quando usi un badge per "timbrare al lavoro".
Peró, effettivamente vorrei sapere qualcosa sulla efficienza!!!
tu pensala come vuoi io davanti a me non ce lo terrei , radiazioni capaci di ricaricar a distanza una batteria o far funzionare una perifarica ,
no propio non ce literrei , so che dicono che non fanno nulla , come dicono che non fanno nulla le reti wireless ,i telefonini , ma pero i tumori le leucemie ,le sm , e quantaltro vengono , io sono del parere che meno se ne fa e meglio è , ma il consumismo o oppostamente il risparmio ci porta oltre questo , basti vedere le reti wirelesss nelle scuole per risparmiare il cablaggio o le antenne dei cellulari sopra i condmimi senza un minimo di skermatura,(poi la telecom pagava anke)
poi merretsi anche in casa dei caricabatterie wi.fi , no propio non mi va!!!
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