Cooler Master denuncia (quasi) tutti: il design dei dissipatori a liquido è copiato!

Cooler Master ha citato in giudizio Enermax, SilverStone e Apaltek per una presunta violazione di tre brevetti dei suoi dissipatori a liquido AIO in merito al design della pompa inclusa nel radiatore e ai mini-controller ARGB.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 22 Febbraio 2024, alle 10:52 nel canale PerifericheCooler MasterEnermaxSilverStonegaming hardware
Cooler Master ha citato in giudizio Enermax, SilverStone e Apaltek per la violazione di alcuni brevetti dei suoi dissipatori a liquido AIO. In particolare, le suddette società avrebbero sfruttato il medesimo design della pompa e dei mini-controller ARGB, infrangendo tre brevetti detenuti dal produttore taiwanese.
I brevetti a cui fa riferimento Cooler Master sono: 10.509.446; 11.061.450; D856.941. Più nello specifico, sarebbe stato riprodotto il progetto della pompa contenuta all'interno del radiatore che prende le distanze dal tradizionale design che la posiziona direttamente nel blocco della CPU.
In realtà sono numerose le aziende che sfruttano questo design, ritenuto più conveniente per diverse ragioni: maggiore flessibilità di progettazione, semplificazione dell'installazione, riduzione del rischio di guasti della pompa. Non a caso alcuni grandi nomi del settore come MSI o NZXT adottano questa soluzione.
Tuttavia, queste ultime non compaiono nella richiesta di risarcimento e copertura delle spese legali che Cooler Master ha depositato presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti nel Distretto Centrale della California. Ad essere "incriminati" al momento sono solo alcuni dispositivi come l'IceMyst 240 AIO e IceGem 360 AIO di SilverStone o Aquafusion ADV AIO - che peraltro abbiamo recensito - e Liqmax III AIO di Enermax.
Va comunque chiarito che le questioni sui brevetti sono decisamente complesse, in quanto sono sufficienti variazioni minime al design per far sì che questi non vengano violati. La parte ironica di tutta questa vicenda è che nel 2015 Cooler Master fu citata in giudizio, perdendo la causa, da Asetek, il maggiore produttore di pompe per sistemi a liquido AIO che collabora con nomi del calibro di ASUS o la stessa MSI.
Nel 2017, invece, si invertirono i ruoli e fu Cooler Master a vincere una causa contro Asetek per la violazione di alcuni brevetti. Non rimane, insomma, che attendere la valutazione della corte per capire se effettivamente il design sia stato riprodotto in toto o meno.
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