In arrivo le batterie "stampabili"?

Grazie ai nanotubi di carbonio è possibile realizzare batterie sottilissime che possono essere letteralmente stampate su qualunque superficie
di Andrea Bai pubblicata il 19 Novembre 2007, alle 12:18 nel canale MultimediaPresso la University of California è stata condotta una dimostrazione della possibilità di realizzare batterie sottilissime che possono essere letteralmente "stampate" su qualunque superficie, diventando così una possibile soluzione per quanto riguarda l'alimentazione di dispositivi elettronici di piccole dimensioni, come trasmettitori RFID o piccoli display.
George Gruner, responsabile del progetto, ha approntato infatti una particolare batteria costituita da tre diversi strati: due caratterizzati dalla presenza di nanotubi di carbonio e uno contenente zinco. In virtù dei materiali impiegati, dal punto di vista chimico queste particolari batterie sono di fatto identiche alle normali pile non ricaricabili presenti sul mercato. Lo spessore complessivo è inferiore al millimetro.
Uno strato di nanotubi di carbonio, denominato "nanotube ink" (inchiostro di nanotubi) è depositato su di una superficie ed assume la funzione di collettore di carica. Al di sopra di esso viene disposto un altro strato di nanotubi di carbonio con aggiunta di ossido di manganese ed elettroliti ed infine un ulteriore strato di zinco viene collocato al di sopra di questi. "Si tratta di batterie simili alle soluzioni convenzionali con una rete di strutture nanoscopiche che rimpiazzano i tradizionali elementi metallici e gli elettrodi" sono state le parole di Gruner.
Un aspetto importante è rappresentato dal fatto che la realizzazione di queste batterie avviene a temperatura ambiente, il che consente di poter avviare la produzione su larga scala semplicemente utilizzando le tecnologie produttive già esistenti.
Si tratta solamente di uno stadio iniziale del progetto, dal momento che la soluzione dimostrata è in grado di produrre energie e potenze piuttosto contenute. La tecnica consente inoltre, almeno sul piano teorico, la produzione di superconduttori ed il gruppo di ricerca è ora al lavoro per progettare un modo che consenta di interconnettere due o più batterie tra loro per quegli impieghi che richiedono maggiore energia e potenza.
Fonte: NewScientistTech
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe coprissimo i nanotubi con uno strato di resina? Ci sono già migliaia di sostanze più o meno dannose dannose disciolte nell'aria. Tempo fa dalle mie parti c'è stato l'incendio della fabbrica di una nota azienda di elettrodomestici, quanto materiale plastico è bruciato e i fumi finiti in mezza provincia?
Solo per curiosità...
... si sa quanto erogano questi prototipi?è un prototipo ancora
Magari se trovo qualche dettaglio in più potrò capire...
http://www.nanosolar.com
LOL
nanotubi di carbonio e zinco....ehehhehehhe
pile allo zinco carbone in veste moderna
MAH!!!!!!
Direi che il problema di quelli chew si disperdono nell'aria è marginale.. piuttosto direi che va male se le pile non sono ricaricabili!!
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