Altroconsumo: ricorso alla Commissione Europea contro il decreto Bondi

L'associazione Altroconsumo intraprende una battaglia contro il decreto Bondi rivolgendosi direttamente alla Commissione Europea
di Andrea Bai pubblicata il 10 Febbraio 2010, alle 12:48 nel canale Multimedia
54 Commenti
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La tassa imposta da Bondi non ha alcun senso perchè sui supporti non vengono scritti solo dati protetti da CopyRight, vedasi il caso dei server.
Chi lo prende in quel posto siamo noi "comuni mortali", consumatori che devono pagare indipendentemente dall'utilizzo che faremo di un determinato supporto...
Comprare un HDD ormai conviene di più prenderlo in Germania (spedizioni incluse), via Ebay in cui molti venditori non ufficiali non fatturano o nelle fiere dell'elettronica dove il discorso è pressocchè identico.
La siae è un organo inutile, detto anche da amici con piccole band che per incidere i loro album in nemmeno un migliaio di copie devono pagare centinaia di euro a loro...
Se non ci fosse, i cantanti potrebbero vendere i dischi a minor prezzo e avere comunque lo stesso ricavo.
Invece di essere un organo di controllo è una dittatura, i pirati intanto ci sono comunque, anzi grazie a loro si scarica più volentieri un brano illegalmente proprio per farla franca a sti banditi, così uno non deve neppur pensare a chi è più bandito tra chi scarica e chi fa la cresta...
e per giunta subire la tassa"pirata" dopo che compro 2/3 cd originali e un videogame al mese...( già ogni mese rompo il porcellino
uffa di siae
c'è chi la siae la paga 3-4-5 volteesempio una emittente radiofonica (non parlo dei grandi network ma di radio locale)
paga la siae quando acquista un cd audio , paga la siae quando compra un cd per fare il backup , paga la siae quando compra un hd per metterci il cd da far suonare con il software di automazione, paga la siae una volta l'anno un tot % sui ricavi , paga la siae se fa streaming-podcast etc
per non parlare di quanto domanda la siae per proiettare un film , se fai pagare il biglietto è un tot % (30-40% del biglietto), se lo fai a gratis vuole tipo 1 euro a sedia (vuoi proiettare un film in oratorio? son 200 euro + o -)
sei un dj ti fanno compilare un menabò su carta( dove tutti scrivono il contrario di quello che hanno suonato)
fai podcast con musica etc su internet 700 euro l'anno + occhio a non trasmettere più del 75% del brano e ogni anno compila un report su carta (excel questo sconosciuto) dei brani trasmessi e occhio a non mettere celentano che non è iscritto alla siae
direi che alla siae hanno proprio bisogno di soldi e quando gli si domanda qualcosa non si ottengono risposte o non si trovano le persone a cui chiedere
che dire SIAE I love YoU!!!
e come farci pagare una multa per eccesso di velocita prima ancora di eccedere , e poi quando avviene il fatto si ripaga ancora..
volete la tassa sui dvd e sugli hd e mettere libero allora il p2p. PUNTO .
in questo scenario mi sembra corretto notare che le associazioni dei consumatori o sono impotenti o sono incapaci. io protendo per la prima...
Tivuì . non è sky che non concedeva compatibilità?
Premesso che è una domanda, non una polemica: per quel che riguarda tivùsat, non era sky che non concedeva il diritto di usare il suo sistema di ciptatura? Se è così tivùsat non poteva fare decoder compatibili, per cui è assurdo dare la colpa a detto consorzio della mancata compatibilità.si chiama borderau/borderò http://it.wikipedia.org/wiki/Border%C3%B2
Vedo che tutti parlano da consumatori, mettetevi nei panni di chi lavora per produrre brani, film ecc..
non che questa tassa mi faccia piacere, ma c è un motivo a mio parere abbastanza giustificato per cui questa legge possa ritenersi corretta.
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