UE e Giappone insieme dopo i limiti imposti dalla Cina all'esportazione di materie prime per i chip
L'Unione Europea ha stretto un accordo con il Giappone per contrastare la stretta cinese sull'esportazione di gallio e germanio, fondamentali per la produzione di chip. Le due parti condivideranno competenze, innovazioni e controllo sulla catena di approvvigionamento.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 05 Luglio 2023, alle 17:41 nel canale MercatoEuropa e Giappone hanno firmato un MOU (Memorandum of Understanding) per collaborare nello sviluppo e nella produzione di semiconduttori a seguito dei limiti alle esportazioni introdotte dalla Cina. L'UE unirà le forze con il paese del Sol Levante attraverso un interscambio di competenze e know-how, oltre che controllo sulla catena di approvvigionamento.
"L'UE è preoccupata che le restrizioni all'export non siano correlate alla necessità di proteggere la pace globale, la stabilità e l'attuazione degli obblighi di non proliferazione della Cina derivanti dai trattati internazionali" ha commentato una portavoce della Commissione europea. "Chiediamo alla Cina di adottare un approccio che preveda restrizioni e controlli all'export basati su chiare considerazioni di sicurezza, in linea con le regole del Wto".
Ma cosa è successo? Ebbene, la Cina pare abbia reagito alle restrizioni sulle esportazioni imposte dal governo statunitense. In particolare, quella cinese sembra una risposta alle limitazioni legate alla fornitura di macchinari per la produzione di chip alle quali si è unita anche l'Olanda nei giorni scorsi. Questo, naturalmente, ha ridotto drasticamente le capacità della nazione orientale di produrre semiconduttori.
Alla luce di questo, il governo cinese ha imposto restrizioni sull'esportazione di gallio e germanio, due metalli fondamentali per l'industria hi-tech di cui la Cina possiede importanti riserve. Dal 1° agosto, le aziende cinesi avranno bisogno di una licenza per l'esportazione tanto delle materie prime quanto dei prodotti che le contengono.
Questo avrà inevitabilmente un impatto importante sul mercato globale, poiché il mantenimento dei prezzi estremamente bassi ha consentito alla Cina di ritagliarsi una posizione di fornitore quasi esclusivo per questi metalli: il 94% del gallio commercializzato su scala mondiale, ad esempio, arriva dalle miniere cinesi.
Tuttavia, Christopher Ecclestone di Bloomberg sottolinea che non si tratta di metalli rari, ma semplicemente l'abbattimento del prezzo stabilito dalla Cina li ha resi sconvenienti da estrarre nei paesi occidentali. A fronte però di una eventuale crisi per la catena di approvvigionamento, la situazione potrebbe cambiare spingendo l'industria europea e americana all'estrazione di questi metalli.
Ciò che appare inevitabile è l'aumento dei costi e, a cascata, dei prezzi per i consumatori. Laddove i semiconduttori ad alte prestazioni come CPU, GPU e memorie non fanno uso di questi metalli, i dispositivi GaN e GaAs ne vedono un'ampia adozione, così come la produzione di LED e delle soluzioni per l'uso dell'energia solare.
Queste categorie rientrano tra i cosiddetti semiconduttori composti, ovvero una nuova frontiera della produzione di chip che sostituisce il silicio con la combinazione di materiali diversi. I transistor GaN adottano il nitruro di gallio, mentre quelli GaAs sfruttano l'arsenurio di gallio, due derivati dell'omonimo metallo.
In particolare, i primi si sono in grado di operare a tensioni piuttosto elevate e stanno trovando una sempre più ampia applicazione in diversi settori, soprattutto in quello dell'automotive. È chiaro quindi che questa mossa influenzerà significativamente l'insdustria occidentale che attualmente già fatica a tenere il passo con la produzione crescente di veicoli elettrici cinesi.
Il risvolto positivo per le economie occidentali sarebbe la redditività di queste risorse che aumenterebbe, generando un nuovo settore produttivo finora rimasto latente. Accordi analoghi come quello di oggi sono stati firmati anche tra Giappone e Stati Uniti e tra i vari stati membri dell'Unione Europea (Chips Act).
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