Prodotti riparabili per 10 anni, la proposta della Commissione europea

La Commissione europea vorrebbe che i produttori di dispositivi elettronici garantiscano la riparabilità dei beni dai 5 ai 10 anni. Il documento è ancora una bozza, però, e non tiene conto di alcuni aspetti.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 23 Marzo 2023, alle 18:21 nel canale MercatoUna nuova proposta di legge della Commissione europea - qui il documento - prevede la riparabilità dai 5 ai 10 anni di alcune categorie di prodotti. L'obiettivo è ridurre gli sprechi e soprattutto l'inquinamento degli scarti elettronici causati dalla sostituzione in favore di prodotti nuovi.
In sostanza, la CE intende proporre la riparazione come metodo di riferimento in caso di difetti o malfunzionamenti per i prodotti appartenenti alla categoria dell'elettronica di consumo. Questo significa che, anche nel caso dei prodotti nuovi, il produttore dovrà favorire la riparazione gratuita durante il periodo di garanzia al posto della sostituzione, a meno che non risulti eccessivamente esosa o impossibile.
Il produttore, inoltre, dovrà segnalare in anticipo la possibilità o meno di riparazione per il bene che immette sul mercato ed eventualmente garantirla entro i 5-10 anni in seguito alla scadenza della garanzia legale.
L'attenzione del provvedimento si rivolge soprattutto all'abitudine dei consumatori di sostituire volontariamente i propri dispositivi a distanza di pochi anni (e a volte neanche quelli) dall'acquisto. Le ragioni per cui allo stato attuale il mercato viaggia su questo binario sono diverse: i costi di riparazione sono eccessivi e soprattutto le opportunità di riparare il prodotto quasi inesistenti.
In particolare, allo scadere dei 24 + 2 mesi di garanzia legale prevista dal regolamento, la maggior parte delle aziende non offre alcun servizio di riparazione, obbligando il cliente all'acquisto di un prodotto completamente nuovo. Senza contare la scarsa presenza sul territorio dei centri di riparazione autorizzati.
Per garantire la trasparenza nei confronti dei consumatori, l'intenzione è quella di costruire una piattaforma a loro disposizione per verificare la presenza di riparatori nella propria zona o quantomeno quelli più vicini. Questi ultimi avranno anche una valutazione, così da consentire all'utente di individuare quelli più onesti e affidabili.
Ogni riparatore dovrà fornire su richiesta del cliente un modulo standard in cui vengono elencati i costi dei singoli componenti utilizzati per l'intervento, il costo della manodopera e le condizioni del servizio. In questo modo si intende garantire la confrontabilità delle tariffe senza che il cliente debba pagare un preventivo a ogni richiesta.
Tuttavia, l'associazione R2R (Right to Repair) europea sottolinea che il provvedimento, per quanto ben accolto, non interviene su alcuni aspetti critici legati alla riparabilità dei prodotti. In primis l'accesso ai ricambi e agli strumenti per la diagnosi e la risoluzione dei problemi che le aziende non forniscono, se non ai propri centri assistenza.
Nel (raro) caso contrario, il costo di riparazione risulta essere eccessivo spingendo il cliente ad acquistare un prodotto più nuovo, magari aggiornato e con nuove funzionalità a un costo di poco superiore. A questo andrebbe aggiunto anche un aspetto trascurato da entrambe le parti, dato che tra i prodotti in oggetto dovrebbero rientrare anche smartphone e tablet: il software.
Uno dei limiti maggiori legati a questo tipo di dispositivi, ma non solo, è il supporto da parte di produttori e sviluppatori che al termine di un certo periodo, smettono di fornire aggiornamenti o, come la storia ci insegna, ne forniscono di specifici per rendere il dispositivo meno performante nel corso del tempo. Ciò comporta l'abbandono del supporto verso gli apparecchi che spesso tendono a perdere parte delle loro funzionalità.
Insomma, per quanto il provvedimento spinga a ridurre gli sprechi e migliorare la durabilità dei prodotti, così come è strutturato sfocerebbe con tutta probabilità in un nulla di fatto. Va comunque concesso che si tratta di un passo nella giusta direzione e che potrebbe contribuire significativamente alla riduzione degli sprechi rendendo l'investimento in un prodotto elettronico più conveniente per il consumatore.
42 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTi conviene venderla per i pezzi rimanenti...
Hai rotto la batteria?
Hai rotto la batteria?
io al massimo ho rotto il serbatoio del liquido refrigerante
il tizio è questo (ho sbagliato pure le cifre... gli hanno chiesto 80k per una macchina da 49)
https://www.repubblica.it/motori/se...9000-392400817/
In un caso del genere spesso le auto elettriche o termiche che siano possono non essere riparabili o costarti una fortuna.
Per ricevere 80000 di preventivo in pratica devono ricostruirla l’auto.
In un caso del genere spesso le auto elettriche o termiche che siano possono non essere riparabili o costarti una fortuna.
Per ricevere 80000 di preventivo in pratica devono ricostruirla l’auto.
marò ecco un altro teslaro.
secondo te è normale quindi che il costo della riparazione coincida con quasi il doppio del costo del prodotto?
tira un respiro profondo, ripeti tre volte "non vale solo per la sacra tesla, ma per qualunque articolo" e poi, se lo ritieni opportuno, rispondi.
secondo te è normale quindi che il costo della riparazione coincida con quasi il doppio del costo del prodotto?
tira un respiro profondo, ripeti tre volte "non vale solo per la sacra tesla, ma per qualunque articolo" e poi, se lo ritieni opportuno, rispondi.
Mi ricordo tempo fa, almeno 15 anni, un mio collega si è comprato la Punto nuova pagata 16'000€. Dopo nemmeno un mese ha fatto un incidente contro un albero, distrutta. Un officina autorizzata FIAT gli fece un preventivo di 24'000€.
Considera che le macchine nuove hanno un costo perché vengono costruite con un altissimo livello di automazione, se una macchina danneggiata devi smontarla quasi tutta e rimontarla sostituendo i pezzi danneggiati hai un costo della manodopera enorme perché viene ricostruita a mano mica nella catena di montaggio. Ora quante ore di lavoro complessive servono per smontare e rimontare una macchina intera? 100 ore, 200 ore? divise tra più operai? 200 ore a 75€/h sono 15'000€ di manodopera.
Ho subito un piccolo danno sul montante sotto la portiera posteriore sinistra della mia 500L, il danno ha preso anche leggermente la portiera e ci sono un po' di graffi superficiali qua e la. Per la riparazione della carrozzeria, della portiera, la riparazione del montante e la riverniciatura mi hanno chiesto 6'000€ la metà di quanto l'ho pagata e l'unica cosa da cambiare è la vernice. Tutta manodopera.
Ho subito un piccolo danno sul montante sotto la portiera posteriore sinistra della mia 500L, il danno ha preso anche leggermente la portiera e ci sono un po' di graffi superficiali qua e la. Per la riparazione della carrozzeria, della portiera, la riparazione del montante e la riverniciatura mi hanno chiesto 6'000€ la metà di quanto l'ho pagata e l'unica cosa da cambiare è la vernice. Tutta manodopera.
se mi permetti....
è una carrozzeria fiat o sei andato a chiedere al concessionario dove l'hai acquistata?
in entrambi i casi scappa a gambe levate, poi al primo carrozziere "generico" che trovi per strada la fai vedere e chiedi un preventivo, che non credo potrà superare le 1000 euro...
p.s.: se hai subito un danno immagino che c'è una botta o cmq con gli strisci si è piegata la lamiera, quindi non è solo da riverniciare ma è anche da "ribattere" la lamiera, o nei casi peggiori tagliano via la lamiera rovinata, acquistano il pezzo necessario da sostituire e lo risaldano al telaio e infine verniciano. perciò non è proprio un lavoretto da nulla, ma comunque 6000 mi sembrano esageratissimi...
esatto, il bello è che la gente li appoggia pure
ma scusate, un pc di 10 anni fa per dire, quanto consuma a pari potenza di calcolo rispetto a uno nuovo?
tanto per, mi sono riguardato le cpu del 2013... amd bulldozer... amd richland... intel haswell...
secondo te è normale quindi che il costo della riparazione coincida con quasi il doppio del costo del prodotto?
tira un respiro profondo, ripeti tre volte "non vale solo per la sacra tesla, ma per qualunque articolo" e poi, se lo ritieni opportuno, rispondi.
Costi di riparazione periziati che superano il valore di mercato dell'auto usata?
Tutt'altro che insolito.
Si arriva al doppio?
Se sfondi una monoscocca in carbonio o anche solo un pianale un po' più serio, ci arrivi.
Tant'è che vengono vendute a pezzi le parti recuperabili, c'è un bel mercato dell'usato.
Vedessi che "fortuna" quando capita su auto quasi pronte all'iscrizione al registro ASI dei 20 anni...
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