Intel, rivoluzione interna per la produzione: si sta preparando il terreno a uno spin-off?

Intel, rivoluzione interna per la produzione: si sta preparando il terreno a uno spin-off?

Intel ha annunciato una rivoluzione nel modo in cui gestisce, sia fattivamente che economicamente, le attività di produzione interna: le sue business unit saranno trattate come clienti esterni, e quindi tutto il carrozzone produttivo riporterà utili e perdite a bilancio, come se si trattasse di un'entità separata.

di pubblicata il , alle 08:31 nel canale Mercato
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Negli ultimi due anni Intel ha intrapreso un percorso di profonda trasformazione per tornare, almeno così auspica il CEO Pat Gelsinger, saldamente al vertice del mercato, sia in termini prestazionali che di leadership tecnologica.

L'apertura alla produzione per conto terzi con IFS (Intel Foundry Services), gli enormi investimenti in nuove Fab produttive per rendere la filiera dei semiconduttori meno legata all'Asia e resiliente agli imprevisti, l'obiettivo di introdurre 5 processi produttivi in 4 anni ma, soprattutto, una revisione di come Intel pensa e opera al suo interno, sono i punti chiave dell'azione di Gelsinger.

Il CEO vuole che Intel faccia proprio il lavoro che la sta portando ad aprirsi a clienti esterni, acquisendo anche internamente maggiore flessibilità di azione (tecnologica e non), velocità di esecuzione e attenzione ai costi. Ed è proprio in quel solco che il direttore finanziario David Zinsner e il general manager della pianificazione aziendale Jason Grebe hanno annunciato un'importante novità: la divisione produttiva di Intel, inclusi quelli che vengono definiti "Internal Foundry Services", sarà incanalata in una voce di bilancio a sé stante con profitti e perdite.


Qualcuno potrebbe dire che con questa mossa Intel sta ricercando una maggiore "accountability", cioè dare maggiori responsabilità alle divisioni che ha in pancia: per questo motivo Intel inizierà a trattare le sue business unit interne in modo simile a come gestisce i clienti esterni fabless che bussano alla sua porta.

Ciò significa che i ricavi di IFS e dei suoi clienti interni formeranno una voce di bilancio che riporterà l'andamento della vendita dei chip sia a clienti esterni che alle divisioni interne di Intel, in particolare quelle che sceglieranno di usare chip realizzati da Intel nelle sue Fab e quelli di altre società. Pensate al futuro processore Meteor Lake, il primo processore client disaggregato di Intel che prevede un mix di chip prodotti internamente da Intel ma anche esternamente da TSMC.

Tornando al tema della responsabilità, viene da pensare che dopo una profonda analisi interna, nata in seguito alle ultime trimestrali in perdita, Intel abbia concluso che le sue divisioni abbiano approfittato di prezzi diversi da quelli di mercato per troppo tempo. In passato per Intel questo non è stato un problema perché aveva una chiara leadership e poteva imporre margini maggiori per i suoi prodotti. Oggi lo scenario è cambiato.

In una slide, Intel ha evidenziato come è passata dalla leadership con i suoi 14 nm contro i 16 nm di TSMC, perdendola nella transizione ai 10 nanometri, troppo lunga, e che ha dato modo ai 7 nm di TSMC di imporsi. Intel ritiene che bisognerà attendere il confronto tra Intel 18A e i 2 nm di TSMC per rivederla al vertice dei processi produttivi, con le tecnologie Intel 3 e 20A che sembrerebbero dietro ai 3 nm di TSMC dalle proiezioni.

Per far fronte alla situazione, oltre al fatto che con il passaggio alla progettazione basata su chiplet i processi produttivi verranno usati più a lungo, Intel inizierà a trattare le sue unità interne come se fossero un cliente esterno di Intel Foundry Services. Con questo cambiamento, la società ritiene che passerà da un margine operativo negativo a uno positivo, anche se non c'è una tempistica chiara né una cifra.

Per molti osservatori, la nuova configurazione interna di Intel farebbe presagire un possibile spin-off dell'attività produttiva tra qualche anno. D'altronde questi sono passaggi che la rendono più indipendente. Creare una voce di bilancio ad hoc dovrebbe contribuire a fare maggiore chiarezza nel percorso per raggiungere quelle efficienze annuali di 8-10 miliardi di dollari che la società mira a ottenere.

Al momento i vertici di Intel non hanno parlato di spin-off e vedono vantaggi nel mantenere le attività produttive integrate con quelle di progettazione, perché le business unit interne faranno da banco di prova per i vari processi produttivi prima di renderli disponibili ai clienti esterni. Di cambiamenti improvvisi ne abbiamo però visti parecchi negli anni e diciamo che quest'ultima novità dà sicuramente maggiori margini di manovra a Intel qualora volesse nuovamente rimescolare le carte in tavola.

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