Crisi energetica in Cina: un problema per la produzione tecnologica?

Crisi energetica in Cina: un problema per la produzione tecnologica?

La Cina starebbe razionando l'uso dell'energia in alcune regioni altamente produttive, portando così a uno stop della produzione in diverse aziende, anche legate al comparto tecnologico. Le cause? Molteplici, dalla domanda ai prezzi in fortissima impennata, fino al tentativo di ridurre le emissioni.

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Mercato
 

Non solo il crac di Evergrande nel settore immobiliare cinese, le cui ripercussioni sul resto del mondo sono ancora da verificare, ma per l'Occidente si profila un nuovo spauracchio: la Cina sta razionando l'uso di energia, e questo potrebbe avere un forte impatto sulla produzione di beni, inclusi quelli tecnologici o comunque legati al mondo dei chip.

Perché il Dragone sta limitando l'uso di energia? Come sempre le informazioni dalla Cina sono poche e frammentarie, ma non dovrebbe esserci un'unica causa. Si parla di un aumento della domanda di elettricità, dei prezzi in salita del carbone e del gas, ma anche degli obiettivi di riduzione delle emissioni in vista delle Olimpiadi di febbraio 2022 (per offrire una buona immagine al mondo) e dell'annunciata neutralità carbonica fissata per il 2060. Da non dimenticare infatti che la maggior parte dell'energia nel Paese proviene dal carbone.

Quasi metà delle regioni cinesi non avrebbe rispettato gli obiettivi sul taglio dei consumi, in particolare i report citano Jiangsu, Zhejiang e Guangdong (quest'ultimo colpito anche da un'ondata di calore anomala), che insieme rappresentano quasi un terzo dell'economia cinese. Di conseguenza, il governo centrale sta prendendo contromisure forti che impattano sia sull'operatività delle aziende che sulla vita dei cittadini.

Per alcune fabbriche il taglio dei consumi significa chiusura (anche per quattro o cinque giorni alla settimana), e secondo il Nikkei alcuni fornitori di Apple e Tesla avrebbero interrotto la produzione in alcuni dei loro siti, ma si parla anche di altre realtà influenzate da queste misure come Intel, Nvidia, Qualcomm, NXP, Infineon e Pegatron. Gli impianti Foxconn a Longhua, Guanlan, Taiyuan e Zhengzhon non sarebbero stati al momento interessati dalle restrizioni sull'alimentazione. Nel frattempo un buon numero di piccole società avrebbe comunicato alla borsa di aver ricevuto l'ordine di rallentare o fermare l'attività.

Per i cittadini si parla di abitazioni illuminate solo con luce naturale, divieto di far funzionare il microonde e di impostare l'aria condizionata sotto i 26 °C. Chiusure, inoltre, anche per i centri commerciali e ascensori fuori servizio. Gli abitanti delle province settentrionali sarebbero già stati colpiti da svariati blackout, mentre nella provincia del Jiangsu le acciaierie avrebbero chiuso e alcune città spento i lampioni. Nello Zhejiang, invece, 160 aziende altamente energivore, tra cui quelle tessili, sarebbero state chiuse.

"Lo shock nella seconda economia più grande del mondo oltre a essere il maggiore Paese produttore si diffonderà e avrà un impatto sui mercati globali", hanno comunicato gli analisti di Nomura ai clienti.

13 Commenti
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le_mie_parole27 Settembre 2021, 14:30 #1
dubito che il consumo elettrico possa essere schizzato alla stelle di punto in bianco e senza una pianificazione a monte di centrali per la produzione di energia, se fosse vera sta notizia sarebbe a dir poco paradossale per un qualsiasi paese, figuriamoci uno come la cina che è praticamente il fulcro produttivo mondiale di quasi ogni bene di largo consumo. E cmq se fosse vero e in maniera così drammatica, a quel punto si spiegherebbe meglio la "guerra" al mining, e a sto punto, sarebbe ora normassero a livello mondiale i consumi anche in ambito informatico, a partire da vga e cpu, che ora come ora hanno raggiunto dei tdp che definire folli è fargli un piacere (anche se le cpu amd, almeno quelle, restano in un range accettabile, almeno per ora)
phmk27 Settembre 2021, 14:41 #2
Tornerà di moda il nucleare...
La "fame" scaccia il lupo "green " dal bosco ...
Eh già ...
lemming27 Settembre 2021, 15:23 #3
Uno dei motivi del giro di vite sul mining. Siccome il mining consuma tranta energia e non genera ricchezza per lo Stato, basta bloccarlo per risparmiare un sacco di corrente.
Mparlav27 Settembre 2021, 15:42 #4
Ci sono i limiti di emissioni da rispettare e molte province solo al di sopra dei valori previsti dal piano quinquennale.
MaxVIXI27 Settembre 2021, 16:45 #5
Questi stanno culo all aria, altro che 38 casi di covid al giorno… pensa te, bravi appena loro a contenere l epidemia, tutti gli altri incapaci.

È da un anno e mezzo che ci sono fabbriche accese (e intendo proprio accese, con macchinari e linee di produzioni funzionati, che non producono assolutamente nulla).

La mia migliore amica ha degli stabilimenti la (tessile appunto), è da giugno dell anno scorso che la produzione va a spizzichi e bocconi. La cosa funziona così:
- Lo stato, da degli obbiettivi sia sul contenimento della pandemia che sulla ripresa della produzione e della crescita.
- Ogni ente deve (e amministratore) risponde a quello superiore e controlla quello inferiore (con report molto serrati e fin qui tutto bene)
- Se non si rispettano i target sacconi sanzioni anche molto dure (ok peccato siano target irraggiungibili)
- Si arriva agli enti locali legati al territorio che hanno il controllo di quello che succede nell fabbriche ma anche della situazione epidemiologica.
- Per contenere la prima ci sono misure severissime che portano spesso a svuotare i siti produttivi, che però è qui il cortocircuito, devo mantenere i livelli produttivi, pena? Salta qualche testa.
- Ma come sono impostati i controlli? Si guarda si al fatturato ma gli enti controllano anche consumi energetici e vari altri indici
- Quindi per rispettare i target spesso si mantengono le linee accese su tutti i turni ma in realtà c’è personale solo per uno o per nessuno o per un terzo delle linee.

Ora, non è per fare il cospirazionista, a me di sta cosa frega poco, ma ahi me e noi orami il mondo è quello che è e la globalizzazione ci porta ad essere tutti dipendenti da tutti. Però dico, se ste notizie le ho io che sono un sig nessuno che non conta niente, gli economisti, i giornalisti o chi che sia non potrebbero reperirle nello stesso modo? Tipo parlando con qualcuno che ha la le fabbriche per esempio invece che informarsi sul Global Times?


Citando la mia amica qualche mese fa: “prima o poi dovranno trovare il modo o per farci tornare a lavorare a pieno ritmo e per abbassare i target di produzione perché non può andare ave ti così per sempre”. Ora, a pensare male si fa peccato ma guarda un po’, stanno andando a far lavorare a rii ridotti proprio quelle aziende che dichiaravano di lavorare quando in realtà erano già a ritmi ridotti…
euscar27 Settembre 2021, 16:52 #6
Un'altra (scusa)causa (per l')dell'innalzamento dei prezzi alla produzione ... se continua così ben venga la "decrescita felice".

Per quanto riguarda l'eccessivo consumo delle ultime cpu/gpu che ti richiedono complessivamente oltre 700/800W basta farne a meno, si gioca tranquillamente a (quasi) tutto anche consumando meno di 300W
MaxVIXI27 Settembre 2021, 17:03 #7
Originariamente inviato da: euscar
Un'altra (scusa)causa (per l')dell'innalzamento dei prezzi alla produzione ... se continua così ben venga la "decrescita felice".

Per quanto riguarda l'eccessivo consumo delle ultime cpu/gpu che ti richiedono complessivamente oltre 700/800W basta farne a meno, si gioca tranquillamente a (quasi) tutto anche consumando meno di 300W


Io sono passato ad un MacBook Air M1 come dispositivo principale… mai scelta più felice. 35 watt e faccio tutto (e molte cose pure meglio)
Gringo [ITF]27 Settembre 2021, 17:53 #8
Io sono passato ad un MacBook Air M1 come dispositivo principale… mai scelta più felice. 35 watt e faccio tutto (e molte cose pure meglio)

.... oltretutto ti salva la vita pure !
ghiltanas27 Settembre 2021, 18:51 #9
La situazione globale è tutt'altro che rosea...la Cina per arrivare a queste decisioni dev'essere veramente con l'acqua alla gola
Doraneko27 Settembre 2021, 20:48 #10
Originariamente inviato da: ghiltanas
La situazione globale è tutt'altro che rosea...la Cina per arrivare a queste decisioni dev'essere veramente con l'acqua alla gola


Chissà che l'acqua gli arrivi sopra alla testa.

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