Apple (non) è la società più capitalizzata di sempre

La Mela raggiunge una capitalizzazione di oltre 620 miliardi di dollari, che la renderebbe la compagnia di maggior valore nella storia. Se non si considera l'inflazione...
di Andrea Bai pubblicata il 21 Agosto 2012, alle 10:30 nel canale MercatoApple
94 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infose fai una ricapitalizzazione di jp morgan che conti fai?
fai conti farlocchi ovviamente!
Esatto.
La sola JP Morgan ha un'esposizione in derivati pari a:
70.100.000.000.000.000.000 di dollari (non è un errore).
Si tratta di 70 trilioni di dollari, più del PIL di tutto il mondo. Il giorno che dovesse smobilizzare tutto questo denaro finto dubito che trovi sufficienti acquirenti, a meno di non includere acquirenti di altri universi.
se fai una ricapitalizzazione di jp morgan che conti fai?
fai conti farlocchi ovviamente!
Il bilancio di un'azienda non ha nulla a che vedere con la sua capitalizzazione e quindi il suo valore.
Ovviamente influisce sul valore delle azioni (se il bilancio indica che la bancarotta è imminente le azioni varranno niente), ma non c'è una correlazione tra le due cose nel senso che intendi tu.
Ripeto che il valore di un'azienda per com'è considerato qui (ovvero da un punto di vista prettamente finanziario) è semplicemente il valore di UNA azione moltiplicato per tutte le azioni dell'azienda medesima.
Che poi i derivati siano strumenti criticabili e quant'altro possiamo anche starne a discutere, ma il loro funzionamento è complicato e non ha niente a che fare con il valore dell'azienda (o persona) che li possiede.
La sola JP Morgan ha un'esposizione in derivati pari a:
70.100.000.000.000.000.000 di dollari (non è un errore).
Si tratta di 70 trilioni di dollari, più del PIL di tutto il mondo. Il giorno che dovesse smobilizzare tutto questo denaro finto dubito che trovi sufficienti acquirenti, a meno di non includere acquirenti di altri universi.
Sì ma il discorso è più complicato di così, anche perché ho seri dubbi che tu sappia cosa sia e come funziona un derivato (non che voglia criticarti, ma è difficile comprenderne il funzionamento se non si lavora nell'ambito o lo si ha quantomeno studiato).
E sopratutto, cosa c'entrano i derivati con il discorso sul valore di capitalizzazione della apple che stavamo affrontando?
Personalmente sono anche contrario all'utilizzo improprio di questi strumenti, ma non è un argomento affrontabile qui sul forum in un articolo che peraltro non c'entra niente.
Ti chiedono i soldi indietro. Ti chiedono di coprire i margini. Devi pagare gli interessi. Restituire gli yen. Non riesci a vendere una casa e devi ripagare il mutuo. Ecco l'immensa deflazione del 2008. Dove tutti sono stati costretti a vendere tutto perché la liquidità è sparita. Cash is king.
Non è complottismo, è realtà che ha superato tutte le previsioni, e se sei rimasto a beppe grillo, ti consiglio di cambiare fornitore di obiezioni.
Quello che hai fatto è un cocktail di cause-effetti macroeconomici condito da frasi ad effetto tipo "cash is king". Cominciando dal fatto che la "deflazione del 2008" è solo un effetto della recessione e del calo dei consumi, non ha collegamenti con la bolla immobiliare.
Poi, da che mondo è mondo, il PRIMO modo per le banche centrali di determinare la moneta è agire tramite le obbligazioni.
Ciò che dici tu, ovvero che l'immissione di moneta avverrebbe attraverso chi si fa fare credito dalle banche, è un assurdo: se fosse vero, non sarebbe uno strumento controllato dalla banca centrale, ma dalle banche private, e da quando le banche private decidono sulla politica monetaria di un paese?
Ti sei risposto da solo: se tutti vendessero allo stesso tempo (assurdo), ovviamente il valore dell'azienda scenderebbe vertiginosamente, e quindi automaticamente troverebbero un compratore tutte le azioni. Non ci sarebbe quindi nessun problema di "mancanza di moneta" o come l'avevi chiamata tu. E' il principio basilare della domanda e dell'offerta. Wow.
Ma il punto è proprio: perché dovrebbe succedere un'assurdo come il fatto che tutti comincino a vendere le proprie azioni? Non c'è razionale motivo perché questo avvenga, se poi la tua grande rivelazione voleva essere "se tutti vendessero le azioni apple, l'azienda non varrebbe certo un decimo di quel che vale oggi", beh wow, che grande scoperta. E' ciò che è avvenuto nel '29 con l'esplosione della bolla borsistica: le azioni avevano raggiunto un valore ben oltre quello reale dell'azienda che rappresentavano. Ed è ciò che è avvenuto con facebook, o con la bolla tecnologica del NASDAQ a inizio 2000. Tutto ciò non ha NIENTE a che vedere con ipotetiche teorie sul fatto che non ci sarebbe abbastanza moneta per comprare quelle azioni o amenità simili.
Cmq adapting, se io domani vendo le mie azioni Apple stai tranquillo che incasso 630$ per azione, in moneta, non contante ma sul mio C/C il numero che segna l'attivo salirebbe di parecchio
Quindi se ho capito bene, hai chiesto all'oste se il vino è buono, e lui ti ha detto che è ottimo?
Peccato che non immagini quanto bene quell'oste mi faccia mangiare e bere.....
Divertente come questo implichi praticamente come ci sia una verità "nascosta" da chiunque lavori nell'ambito economico e/o ne capisca qualcosa. Vorrei essere pagato dalla massoneria o magari dal gruppo Bilderberg per perpretare queste falsezze, ma purtroppo non è così
Su dai...
E sopratutto, cosa c'entrano i derivati con il discorso sul valore di capitalizzazione della apple che stavamo affrontando?
I derivati sono alcuni degli strumenti che permettono di creare una liquidità fittizia (effetto leva medio: 50 a 1).
Ci sono opzioni, futures, acquisti in margine o meno che compongono la base della cosiddetta capitalizzazione di Apple (o di Microsoft o del mercato del rame). Si tratta di una piramide finanziaria: 50 dollari di leva per ogni dollaro "vero" (o quasi).
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