Qimonda: terminano le trattative con un potenziale investitore

Secondo fonti cinesi, un potenziale investitore per Qimonda avrebbe concluso le trattative. Se l'azienda non dovesse riuscire a trovare realtà disposte a finanziarla, andrà incontro alla liquidazione
di Andrea Bai pubblicata il 18 Marzo 2009, alle 11:32 nel canale MemorieSembra volgere al peggio la situazione di Qimonda, con almeno uno dei potenziali investitori con i quali l'azienda è in trattativa per recuperare il proprio business a seguito della dichiarazione di insolvenza che si è chiamato fuori dai giochi.
Si tratta di Inspur International, un'azienda con sede in Cina, che ha dichiarato di non essere più interessata all'acquisizione del 50% di Qimonda AG. La possibilità che una realtà cinese acquistasse parte di Qimonda è emersa all'inizio del mese di febbraio quando il presidente del consiglio di amministrazione di Infineon (dalla quale Qimonda si è staccata dal 2006) ha parlato della presenza di potenziali investitori nel territorio del Celeste Impero.
Inspur Group, la parent company di Inspur International, ha così interrotto i confronti con Qimonda. Lio Xueheng, portavoce dell'azienda cinese, avrebbe inoltre dichiarato nel corso di un'intervista telefonica che le trattative sono saltate a seguito della dichiarazione di insolvenza depositata da Qimonda alla fine dello scorso mese di gennaio.
Come già abbiamo evidenziato in una notizia pubblicata nel corso dei giorni passati, Qimonda dovrà andare incontro alle procedure di liquidazione nel caso non venga trovata alcuna realtà disposta ad effettuare investimenti per il recupero delle attività dell'azienda entro il prossimo 1 Aprile.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoProprio una brutta stroria!!
PS: purtroppo non si campa solo con le memorie video, Se ben ricordo anche la PS3 e la xbox usano memorie grafiche di Qimonda
QI PD
Ciao Spacio! A giudicare dal nickname penso di sapere anche di chi sei figlio (ex collega/sottoposto di papàIl problema di QI è stato fondamentalemente il management che fece a suo tempo scelte sbagliate e la crisi mondiale che l'ha colpita duramente essendo, a differenza degli altri big, un'azienda mono prodotto..
Per questo è fallita, il prezzo al consumatore (aziende di schede grafiche) è calato dell' 89/90% in due anni, i costi di produzione di certo non hanno subito lo stesso calo.. Semplicemente chi fa solo memorie si è trovato a doverle vendere a un decimo di quanto non facesse prima, non avendo altre cose da cui attingere soldi ovviamente si fallisce. Anche se hai dei gran prodotti, ma il mercato ti impone prezzi che ti fanno produrre in perdita. Perchè i grandi big delle meorie ora come ora hanno guadagni scarsissimi sulle memorie, se non producono in perdita, aspettando che la tecnologia si adegui e riduca i costi di produzione. Nel frattempo ammortizzano con altre categorie produttive. Crisi del genere in questo campo sono cicliche, ogni tot anni (come del resto la tecnologia ogni tot anni fa il "balzo"
anche intel ha le sue belle grane quanto ad utili sulle memorie, come tutti del resto. Il fatto è che da buoni furbetti hanno un milione di altre cose con cui colmare i mancati guadagni, come quella miniera d'oro di Atom! Che può piacere o non piacere, ma dati alla mano sta vendendo tipo fiorista al cimitero l'1 di novembre..
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