Una gesture per domarli tutti: Apple pensa a controllare più dispositivi con Apple Watch

Apple ha depositato una nuova richiesta di brevetto che descrive una modalità per gestire contemporaneamente più dispositivi insieme mediante le gesture e Apple Watch. "Multi-Device Gesture Control", questo il nome del sistema descritto nel brevetto, potrebbe consentire in futuro di agitare il braccio, come a compiere un cenno di saluto, per spegnere tutti i dispositivi associati.

"Il dispositivo elettronico può mettere a disposizione in maniera efficiente un controllo a gesture per altri dispositivi, mappando un insieme finito di gesture dell'utente ad un insieme specifico di elementi di controllo dei gesti per ciascuno dei molteplici altri dispositivi. In questo modo è possibile rilevare un singolo gesto per controllare potenzialmente varie funzioni diverse di vari dispositivi diversi" si legge nella documentazione della richiesta di brevetto.

Leggendo la descrizione sembra possibile, quindi, immaginare una situazione in cui l'utente, entrando in una stanza e compiendo un gesto con la mano o con il braccio, impartisca comandi eventualmente anche differenti ai vari dispositivi presenti, che oltre a quelli dell'ecosistema Apple potrebbero essere anche elementi integranti di una smarthome, come tapparelle e luci.

Nella descrizione fornita da Apple si legge una precisazione riferita ad "un insieme finito di gesti rilevabili su un primo dispositivo elettronico". E probabilmente l'elemento chiave dell'intero sistema è proprio quel "primo dispositivo elettronico", che di fatto evita che ogni dispositivo debba avere un sistema di sensori atto a rilevare le gesture dell'utente, ma ne basta uno solo che rilevi la gesture e trasmetta correttamente il comando ad essa associato.

La domanda di brevetto si concentra in particolare sul modo in cui quel "primo dispositivo" (che Apple stessa indica genericamente in "uno smartwatch o un altro dispositivo indossabile, uno smartphone o simili") possa rilevare un gesto di un utente. La Mela cita a tal proposito sensori come accelerometri, giroscopi e magnetometri, ma anche sensori elettromiografici per coprire quante più opzioni di rilevamento possibili.