MacBook Pro 2026: rivoluzione OLED, design ultrasottile e chip M6 – Tutto ciò che sappiamo

Il MacBook Pro 2026 introdurrà per la prima volta un display OLED, un design più sottile e il potente chip Apple Silicon M6, segnando la più grande rivoluzione della gamma negli ultimi anni.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 18 Giugno 2025, alle 08:31 nel canale AppleAppleMacBook
Il 2026 si prospetta come un anno di svolta per gli utenti professionali Apple. Dopo anni di evoluzioni incrementali, il MacBook Pro dovrebbe subire un restyling radicale che coinvolgerà ogni aspetto del portatile: dal display alla scocca, fino al cuore hardware. Le indiscrezioni più autorevoli convergono su tre pilastri: schermo OLED di nuova generazione, chassis ancora più sottile e leggero, e il debutto del processore Apple Silicon M6 costruito con il nuovissimo processo produttivo a 2 nanometri di TSMC.
Il primo MacBook Pro con schermo OLED
Il cambiamento più evidente sarà il passaggio ai pannelli OLED, una novità assoluta per la gamma MacBook Pro. Apple sfrutterà la tecnologia Tandem OLED, già apprezzata sugli ultimi iPad Pro, che prevede due strati RGB sovrapposti. Questo approccio consente di ottenere una luminosità superiore, contrasti più profondi e una resa cromatica ancora più fedele, senza sacrificare la durata del pannello.
Ma i vantaggi degli OLED non si fermano qui: rispetto ai mini-LED, questi display permettono di ridurre ulteriormente lo spessore del portatile e abbattere i consumi energetici, fattori cruciali per chi lavora in mobilità. In più, la tecnologia ibrida adottata da Apple combina un substrato in vetro con un incapsulamento a film sottile, massimizzando la robustezza e la resa visiva.
Addio notch: più spazio allo schermo, meno distrazioni
Un altro elemento destinato a sparire è il tanto discusso notch, introdotto nel 2021 per ospitare la webcam. Secondo fonti affidabili, il MacBook Pro 2026 adotterà una soluzione molto meno invasiva: un foro circolare di dimensioni ridotte, posizionato nella parte superiore del display, oppure un sistema simile alla Dynamic Island degli ultimi iPhone. Questo permetterà di recuperare spazio utile nella barra dei menu e offrire un’esperienza visiva più immersiva e moderna.
Nonostante queste novità, non sono previsti cambiamenti sostanziali per la sicurezza: l’autenticazione biometrica continuerà a basarsi sul sensore d’impronte digitali, senza l’integrazione di Face ID.
Design ultrasottile, ma senza compromessi su porte e tastiera
Apple punta a rendere il MacBook Pro 2026 uno dei portatili più sottili e leggeri della sua categoria, grazie anche ai nuovi pannelli OLED. Tuttavia, l’azienda sembra intenzionata a non ripetere gli errori del passato: dopo le critiche ricevute dalle generazioni Intel ultra-sottili, penalizzate da tastiere poco affidabili e dalla scarsità di porte, la casa di Cupertino vuole trovare il giusto equilibrio tra portabilità e funzionalità.
L’obiettivo dichiarato è mantenere la solidità e la qualità costruttiva tipiche della linea Pro, senza sacrificare elementi fondamentali come la tastiera e la dotazione di porte, aspetti irrinunciabili per i professionisti.
Apple Silicon M6: potenza e efficienza mai viste prima
Il cuore pulsante del nuovo MacBook Pro sarà il chip Apple Silicon M6, il primo processore Apple realizzato con il processo produttivo a 2 nanometri di TSMC. Questa tecnologia rappresenta un salto generazionale: i chip a 2nm promettono un incremento delle prestazioni fino al 15% a parità di consumo energetico, oltre a una maggiore efficienza e minori emissioni termiche.
Come da tradizione, la gamma comprenderà varianti M6, M6 Pro e M6 Max, disponibili nei formati da 14 e 16 pollici, per soddisfare le esigenze di ogni professionista, dal creativo al programmatore. Non è escluso che Apple possa integrare anche un proprio modem 5G direttamente nel chip, riducendo ulteriormente la dipendenza da fornitori esterni e migliorando l’efficienza complessiva del sistema.
Per chi ha bisogno di cambiare portatile nel breve termine, il 2025 porterà solo un aggiornamento incrementale: i MacBook Pro riceveranno i nuovi chip M5, ma il design e le altre caratteristiche resteranno invariati rispetto ai modelli attuali. Il vero salto di qualità, quindi, sarà riservato a chi potrà attendere il 2026.
Prezzi: la rivoluzione avrà un costo?
Se da un lato l’upgrade hardware e il nuovo design promettono di ridefinire gli standard della categoria, dall’altro c’è il rischio concreto di un aumento dei prezzi. L’introduzione dei display OLED, come già visto sugli iPad Pro, potrebbe spingere verso l’alto il listino dei nuovi MacBook Pro. Resta da vedere se Apple riuscirà a contenere i costi o se la rivoluzione tecnologica si tradurrà in una spesa più elevata per i professionisti che vorranno il meglio.
Il MacBook Pro 2026 si preannuncia come il portatile Apple più innovativo degli ultimi anni: schermo OLED di nuova generazione, chassis ultrasottile, addio al notch e chip M6 a 2nm sono solo alcune delle novità che promettono di ridefinire l’esperienza d’uso per i professionisti. Chi cerca un vero salto di qualità farebbe bene ad aspettare: il 2026 segnerà un punto di svolta nella storia dei portatili Apple.
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