Le major e Apple nel mirino di un'indagine UE

L'Unione Europea sta indagando sul sistema di vendita nazionalizzato di iTunes Store: secondo l'Unione sarebbe necessaria l'istituzione di un servizio pan-europeo che rispetti la libera circolazione delle merci
di Andrea Bai pubblicata il 03 Aprile 2007, alle 17:02 nel canale AppleApple
Apple e le major discografiche sono oggetto di un'indagine avviata dall'Unione Europea in merito al sistema di vendita dei brani sul mercato Europeo. Il Financial Times riporta che nel mirino non vi sarebbero quindi i vincoli che legano a doppio filo iPod e iTunes, ma l'impossibilità, per i cittadini dell'Unione, di acquistare i brani musicali dallo store che preferiscono.
In altri termini l'Unione Europea contesta il fatto che un cittadino italiano, per fare un esempio, non ha modo di acquistare brani musicali dallo store tedesco o francese o qualunque store di nazionalità diversa. Secondo l'Unione Europea, infatti, un meccanismo simile violerebbe le norme della libera circolazione delle merci in ambito EU ed è convinta che Apple dovrebbe istituire uno store pan-europeo, al di sopra delle singole nazioni, che venda musica a prezzo identico per tutti i paesi.
In realtà, pur se con la suddivisione nazionale degli store, i brani su iTunes vengono già commercializzati al prezzo unitario di 0,99 euro. Fa eccezione il Regno Unito, dove i brani sono commercializzati a 0,79 sterline, ovvero circa 1,16 Euro.
Apple, dal canto suo, ha sempre espresso il desiderio di poter fornire un unico servizio sovranazionale. Questo modello, tuttavia, risulta essere in contrasto con il cosiddetto "Accordo di Santiago", sancito nel 2001, il quale stabilisce che la società autorizzata a concedere i diritti di usufrutto e vendita delle opere (come ad esempio la SIAE) ha il permesso di poter effettuare la cessione di questi diritti solamente in ambito territoriale.
Ed è proprio l'Accordo di Santiago ad aver costretto Apple a disporre di una serie di filiali nazionali per la vendita della musica: in caso contrario le società detentrici dei diritti avrebbero potuto garantire solamente licenze limitate in ambito extra-nazionale, con potenziali problemi per la vendita dei brani musicali.
Per poter arrivare a quanto auspicato dalla UE si renderebbe quindi necessaria la stesura di un nuovo sistema per la cessione dei diritti che, appunto, risulti essere gerarchicamente superiore a tutte le piccole realtà nazionali.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChissà che non volendo la UE riesca a sbloccare questo monopolio della siae...
Io spero che sparisca
Ne hanno regalati di rolex per far essere l'antitrust così puntuale...
Basterebbe che Apple o concorrenti, stornassero la parte dovuta di diritti alle società detentrici dei diritti nel paese in cui si va ad effettuare il download.
Ma forse si perderebbero quei 0.16 euro (tutti per il gestore) dalla "ricca" Inghilterra...
Quoto.
c'è sicuramente un conflitto... difficile che la UE possa arrivare a contrastare SIAE e consorelle... più probabile che trovino una specie di "metodo misto" (un papocchio in stile italiano insomma...) e siccome ora apple presenterà il catalogo EMI senza DRM, non mi sorprenderei se i prezzi a causa del "metodo misto" si alzeranno...
ma magari sono solo un pessimista che non ha fiducia nel mondo
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".