Apple e Qualcomm: la Corte Suprema nega alla Mela la richiesta d'invalidare due brevetti
La Corte Suprema conferma la decisione già presa in passato dalla Corte d'Appello, negando la richiesta di Apple di invalidare due brevetti di Qualcomm
di Andrea Bai pubblicata il 04 Ottobre 2022, alle 14:31 nel canale AppleQualcommApple
La Corte Suprema degli Stati Uniti d'America ha rifiutato la proposta di Apple di rendere nulli i brevetti su 5G e tecnologie wireless di Qualcomm, confermando quindi la decisione che un tribunale di grado inferiore aveva già espresso contro la Mela dopo che la società aveva avanzato una richiesta simile lo scorso mese di giugno.
Tutto risale al 2017, quando Qualcomm ha intentato una causa contro Apple sostenendo che iPhone e altri dispositivi dell'azienda violassero alcuni brevetti legati a tecnologie di comunicazione mobile. Nel 2019 le due parti hanno raggiunto un accordo che ha consentito alla Mela di continuare ad utilizzare i modem Qualcomm nei propri smartphone.
L'accordo includeva non solo le licenze per molti dei brevetti di Qualcomm, ma dava modo ad Apple di poter provare a contestare la validità di due brevetti presso il Patent Trial and Appeal Board dell'Ufficio brevetti degli USA.
Apple ha ovviamente provato a percorrere la strada, ma l'Ufficio brevetti si è pronunciato a favore di Qualcomm e la Mela ha quindi presentato ricorso alla Corte d'Appello. Apple ha sostenuto di avere la legittimazione ad impugnare la decisione perché Qualcomm potrebbe citare nuovamente in giudizio Apple alla scadenza naturale dell'attuale accordo, ovvero nel 2025.
La Corte d'Appello ha respinto il ricorso, affermando che in realtà la stipula dell'accordo con Qualcomm le impedisce di fatto di invalidare i suoi brevetti. A giugno la Corte Suprema ha quindi rifiutato la proposta di Apple, confermando la sentenza nel corso della giornata di ieri.
La Mela potrebbe ora trovarsi ad affrontare un'altra causa da parte di Qualcomm alla scadenza dell'accordo: Apple afferma che il produttore di chip è noto per proteggere aggressivamente i suoi brevetti, anche se Qualcomm stessa ha negato l'intenzione di procedere con una nuova causa legale.
3 Commenti
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Si chiama karma: PAGARE!
Letto l'articolo ho pensato la stessa cosa. Ma anche a quando hanno minacciato azioni legali a quell'azienda, se non ricordo male si chiama Pear (credo si occupi di cibo), perché aveva il logo troppo simile a quello della Apple, e cioè una pera!
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