Apple conferma: il chip T2 dei nuovi Mac impedisce alcune riparazioni da parte di terzi

Apple ha confermato che il chip T2 installato sui nuovi Mac impedisce alcune riparazioni da parte di terzi non certificati: è necessario utilizzare uno strumento diagnostico di Apple non disponibile pubblicamente
di Riccardo Robecchi pubblicata il 13 Novembre 2018, alle 16:21 nel canale AppleApple
Con i nuovi Mac, Apple ha introdotto un chip chiamato T2: tale chip si occupa di verificare l'affidabilità del sistema controllando le firme crittografiche dei componenti software e hardware. L'azienda ha confermato che proprio il controllo delle componenti hardware renderà impossibili alcune riparazioni da parte di terzi.
Era emerso nelle scorse settimane che il chip T2 impedirebbe alcune riparazioni, quali ad esempio la sostituzione del Touch ID o della scheda madre. Il modo in cui ciò avviene sta nei controlli che il chip T2 fa nel processo di avvio del sistema: dopo la riparazione, il chip controlla le firme delle componenti installate e le accetta solo se viene utilizzato uno speciale software diagnostico di Apple, senza il quale il chip impedisce del tutto l'avvio della macchina.
Apple sembra quindi intenzionata a esercitare un controllo molto maggiore rispetto al passato sulle riparazioni dei computer con il suo marchio, impedendo di fatto che queste vengano effettuate da terzi senza certificazione. Riparare un computer in proprio o tramite negozi terzi diventa, dunque, impossibile.
A confermarlo è la stessa Apple, che però non fornisce alcun dettaglio su quali siano le componenti che richiedono lo strumento diagnostico per poter funzionare. Al momento vige una certa confusione in merito e l'azienda non sembra intenzionata, almeno per ora, a diffondere dettagli specifici su quali componenti siano coinvolte dal chip T2, come scrive The Verge.
Il problema più ampio, però, è quello della riparazione dei dispositivi e del diritto degli utenti a riparare i propri oggetti in autonomia o, comunque, rivolgendosi liberamente al mercato senza dover passare per dei rivenditori ufficiali. Ciò è particolarmente importante per i dispositivi fuori dal periodo di garanzia: se Apple decidesse di non offrire più riparazioni per un certo modello dotato di chip T2, non ci sarebbe modo di ripararlo una volta rotta una componente che richiede il software diagnostico. Ciò rappresenta una restrizione della libertà dell'utente non da poco, oltre al fatto che può portare ad aumenti di prezzo per le riparazioni .
L'esigenza di garantire la sicurezza del sistema non può che essere positiva, ma questa non deve scontrarsi con l'esigenza degli utenti di poter riparare liberamente i propri dispositivi senza dover necessariamente passare per Apple o per i suoi rivenditori autorizzati. Una simile limitazione appare come una spada di Damocle sulla testa degli utenti, e rappresenta inoltre l'ennesima spinta verso un modello completamente contrario alla riduzione degli sprechi: se non si può riparare, si sostituisce, ma il vecchio finisce nelle discariche aumentando lo spreco di risorse e l'inquinamento.
Per quanto sia comprensibile la volontà di maggiore controllo, questo modello non può essere accettabile - che si tratti di Apple o di chiunque altro.
43 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSempre meglio
APPLE: se la conosci la eviti(se guardate firma avatar e nome noterete che sono un simpatizzante Dell, non Apple)
(se guardate firma avatar e nome noterete che sono un simpatizzante Dell, non Apple)
Perchè non sarebbe sufficiente a garantire la sicurezza la possibilità di certificare il pezzo da parte dell'utente/riparatore?
Qui la discriminante è solo chi paga per essere riparatore apple ufficiale, i pezzi son gli stessi per tutti.
aspetta che vada in mano a qualche crew ucraina e poi trovi già il rimedio
aspetta che vada in mano a qualche crew ucraina e poi trovi già il rimedio
La cosa più banale, corretta e razionale, per non dire intelligente, è lasciare sugli scaffali quel ciarpame.
Non è che assecondando e poi cercando escamotage la situazione può migliorare per il consumatore.
Non è che assecondando e poi cercando escamotage la situazione può migliorare per il consumatore.
conta che l'utente Apple non sa assolutamente nulla di tecnologia
Si come no.... Ma per piacere!!!
infatti chi se ne intende se lo assembla da solo il pc ,con prestazioni doppie e spendendo meta
x quanto riguarda i portatili io resto sempre su alienware,circa 4 volte più potenti di un mac portatile a parità di prezzo
Questo non lo so, tuttavia spero che si renda conto che non sta comprando una macchina ma in parte noleggiandola (ad ogni generazione ti levano qualcosa) e spero che la notizia abbia sufficiente eco da eliminare l'alibi "ma io che ne sapevo e adesso come faccio?"
Poi se questo modello di business farà utili a pacchi ci armeremo, si cercheranno referenti politici che garantiscano a suon di leggi il diritto alla proprietà e alla riparabilità dei propri strumenti. In fondo bastano pochi stati con leggi decenti per garantire i consumatori di tutta Europa.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".