Apple al lavoro per ripensare iTunes: versione per Android e brani in alta definizione?

La Mela sta cercando una strada per contenere la flessione delle vendite di musica digitale: numerose operazioni al vaglio, tra cui un'evoluzione del servizio iTunes Radio verso lo streaming on-demand e l'offerta di brani ad alta qualità
di Andrea Bai pubblicata il 12 Aprile 2014, alle 12:01 nel canale AppleAppleAndroid
Circolano in questi giorni varie indiscrezioni legate ad iTunes Music Store ed in particolare riferite alla possibilità che Apple stia operando un sostanzioso cambiamento dietro le quinte con lo scopo di contrastare la flessione delle vendite dei brani musicali, causate da un maggior utilizzo da parte degli utenti dei servizi di streaming musicale come Spotify o Pandora.
La Mela starebbe attualmente valutando varie opzioni, a partire proprio da un servizio di streaming on-demand simile a Spotify, evolvendo quindi il servizio iTunes Radio fino a giungere alla possibilità di sviluppare una versione di iTunes Store per Android, che attualmente è la piattaforma dominante a livello globale.
E in linea con queste indiscrezioni prende nuovamente vigore una voce di corridoio che circola da qualche tempo, ovvero la possibilità che Apple decida di offrire anche brani musicali in alta definizione a 24-bit e 96kHz. La Mela già dispone di tutta l'infrastruttura necessaria per poter offrire file musicali in alta qualità e in formato lossless, dal momento che richiede agli studi discografici i master di musica non compressa a 24-bit nel contesto dell'iniziativa "Mastered for iTunes". Apple inoltre già fa uso di un formato lossless open source supportato da iTunes, ALAC (Apple LossLess Audio Code) che è capace di gestire contenuti a 24-bit e 96kHz.
L'iniziativa porterebbe anche a qualche modifica dell'offerta commerciale, con i brani in alta definizione che potrebbero costare 1 dollaro in più, per compensare l'incremento di larghezza di banda necessaria per la distribuzione di file di maggiori dimensioni. Secondo le informazioni che circolano in questi giorni, Apple potrebbe decidere di avviare la distribuzione della musica ad alta definizione in concomitanza con il debutto delle versioni rimasterizzate di tre album dei Led Zeppelin, previsto per la primavera o per l'inizio dell'estate.
Ad alimentare ulteriormente le speculazioni vi è la comparsa sul sito ufficiale di Apple, di alcune offerte di lavoro per posizioni legate al mondo iTunes: Senor Software Engineer iTunes Radio, iTunes Reccomendation Plafrorm Software Engineer e Software Engineer iTunes.
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuoto; inoltre un bel client per Android con sincronizzazione dal client Mac/PC sarebbe estremamente comodo
pgp
Inutile avere musica in alta definizione su un dispositivo portatile, l'unico è il Pono ma è grosso almeno come un pacchetto di sigarette, nell'iphone e nei telefoni attuali non c'è spazio per un dac adatto a sfruttare l'audio hd
Perchè non c'è lo spazio?
Il DAC è un chippettino, ne trovi anche con conversione 384/32 all'interno di simil chiavette USB da usare col pc e già è un'altro mondo rispetto al chippettino integrato sulla scheda madre.
Mettono tante cose inutili nei telefoni tipo fotocamere da millemila megapixel, potrebbero metterci anche questo e qualche millemila megapixel in meno... tanto per dire...
Se poi lo smartphone si potesse usare con connettore USB per fare da DAC esterno sarebbe anche una cosa nuova e per alcuni aspetti interessante.
EDIT:
e poi non è vero che sugli smarphone i FLAC sono inutili. Lo sono per chi non sente la differenza dagli mp3 o perchè ora non sono in grado di leggerli decentemente per limitazioni audio di natura hardware. Ma con degli auricolari che non siano da 9.90 euro e un buon FLAC la differenza si sente eccome dagli mp3.
Su altri lidi, direbbero che è un blanket statement.
Se facessimo tutti dei blind test con AAC compressi con un buon encoder (Nero > q0.65), ed hardware moderno di media caratura (sia computer che smartphone) anche qualche audiofilo rischierebbe di prendere sonore cantonate. Diciamo che anche la "gratificazione" psicologica di avere tutta una libreria in lossless, gioca la sua parte, anche se non lo ammetteremmo mai.
Poi, è chiaro, è possibilissimo che tu sia in grado di individuare i file lossless nel 100% dei blind test condotti con gli stessi file compressi a 320kbps o VBR intorno ai 250kbps, però non è cosa diffusa, anzi...
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