Abbonamenti pirata a Pay-TV: a Varese oltre 1.800 clienti denunciati

C'era chi offriva abusivamente contenuti internet da piattaforme a pagamento ed è stato accusato di frode informatica. Ad essere però denunciati sono stati anche i clienti, oltre 1.800, che sono stati accusati di ricettazione. Ecco cosa è successo.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 18 Ottobre 2021, alle 09:36 nel canale Apple
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoToh non credevo che il mio vicino fosse iscritto su hwupgrade! Guarda il caso!
Fai bene a cercare giustificazioni elencandole su più punti… non sia mai che qualcuno del sud creda che davvero ci mettiamo a fare i “pezzotti” anche noi… sai la figura da ciaparat!
Fai bene a cercare giustificazioni elencandole su più punti… non sia mai che qualcuno del sud creda che davvero ci mettiamo a fare i “pezzotti” anche noi… sai la figura da ciaparat!
La classe innanzitutto !
Eh !
Si continua a guardare alla punta dell'iceberg quando invece è la parte sott'acqua dell'iceberg che ci affonda la nave!
Con l'arrivo di netflix finalmente c'era UNA piattaforma di streaming dove trovavi quasi tutto e dove con UN abbonamento avevi risolto tutti i tuoi problemi.
Tira via amazon prime dove hai il prime a prescindere per gli ordini quindi tutto sommato l'abbonamento lo pagheresti comunque.
Però poi c'è stato il degenero: disney+, premium, DAZN, SKY.... adesso ci sono N piattaforme tutte con qualcosa di interessante e tutte con il proprio abbonamento e morale della favola sei punto e a capo.
Sia chiaro non giustifico il pezzotto perché che dietro vi sia un balordo qualsiasi o criminalità organizzata comunque sia è dare soldi a gente fuorilegge ma sarebbe miope non parlare del problema a monte e cioè che l'eccessiva frammentazione ha riacceso e dato forza alla pirateria dopo che era stata molto ma molto ridimensionata.
Se la situazione rimarrà invariata le notizie sul pezzotto ci saranno e ci saranno sempre perché tanto nessuno è disposto a pagare 20 abbonamenti per magari quelle 2 serie a piattaforma che ti interessano. Poi ci sarà chi è onesto e rinuncia a vedere la serie e aspetta di poterla vedere legalmente e chi si prende il pezzotto (sbagliando sia chiaro ma lo prendono).
La conclusione è che il mercato dello streaming andava regolamentato con un'unica piattaforma in cui tutti caricavano i propri contenuti, con un unico abbonamento e poi a seconda delle visualizzazioni venivano ripagati. In questo modo la pirateria sarebbe ridotta ai minimi termini.
Da ora in poi per non confonderci con il sud invito tutti ad usare questo termine, che elargisce anche più classe all'atto stesso!
E come suggeriva l'utente ieri si evita di fare la figura dei poveryh!
Cisnsbsjsnsjsnsjsjsnsn
Cisnsbsjsnsjsnsjsjsnsn
per "noi" forse sono cose facili, ovvie
ma non tutti sanno nemmeno cosa sia un torrent oppure come vedere in streaming film e sport
mentre invece con lo scatolotto, paghi, accendi e vedi.
Si continua a guardare alla punta dell'iceberg quando invece è la parte sott'acqua dell'iceberg che ci affonda la nave!
Con l'arrivo di netflix finalmente c'era UNA piattaforma di streaming dove trovavi quasi tutto e dove con UN abbonamento avevi risolto tutti i tuoi problemi.
Tira via amazon prime dove hai il prime a prescindere per gli ordini quindi tutto sommato l'abbonamento lo pagheresti comunque.
Però poi c'è stato il degenero: disney+, premium, DAZN, SKY.... adesso ci sono N piattaforme tutte con qualcosa di interessante e tutte con il proprio abbonamento e morale della favola sei punto e a capo.
Sia chiaro non giustifico il pezzotto perché che dietro vi sia un balordo qualsiasi o criminalità organizzata comunque sia è dare soldi a gente fuorilegge ma sarebbe miope non parlare del problema a monte e cioè che l'eccessiva frammentazione ha riacceso e dato forza alla pirateria dopo che era stata molto ma molto ridimensionata.
Se la situazione rimarrà invariata le notizie sul pezzotto ci saranno e ci saranno sempre perché tanto nessuno è disposto a pagare 20 abbonamenti per magari quelle 2 serie a piattaforma che ti interessano. Poi ci sarà chi è onesto e rinuncia a vedere la serie e aspetta di poterla vedere legalmente e chi si prende il pezzotto (sbagliando sia chiaro ma lo prendono).
La conclusione è che il mercato dello streaming andava regolamentato con un'unica piattaforma in cui tutti caricavano i propri contenuti, con un unico abbonamento e poi a seconda delle visualizzazioni venivano ripagati. In questo modo la pirateria sarebbe ridotta ai minimi termini.
In realtà con un click disattivi e attivi ogni mese e vedo solo quello che vuoi, mica devi avere 100 abbonamenti attivi contemporaneamente
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