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Old 11-09-2012, 15:15   #1
Redazione di Hardware Upg
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Link all'Articolo: http://www.gamemag.it/articoli/3355/...chi_index.html

Può esserci una reale evoluzione del media videoludico se non c'è allo stesso tempo un miglioramento della tecnologica e un crescere delle capacità di elaborazione dei sistemi informatici? È un caso che avanzamento tecnologico e processo di innovazione nel mondo dei videogiochi si siano arrestati contemporaneamente?

Click sul link per visualizzare l'articolo.
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Old 11-09-2012, 15:54   #2
Murakami
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In poche parole, o ci date la potenza necessaria a fare dei film interattivi o non siamo più in grado di suscitare emozioni
Il tema trattato mi pare di una banalità spaventosa e, per di più, affrontato con estrema superficialità.
Rigiocatevi System Shock e vi accorgerete che il fotorealismo non è affatto necessario per evocare emozioni profonde.
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Old 11-09-2012, 15:56   #3
appleroof
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Sono d'accordo con quanto riportato nell'articolo, d'altra parte i 2 aspetti, sviluppo hardware e sviluppo software sono sempre andati a braccetto (su cosa girava Pacman?), sono quindi abbastanza convinto che ci voglia una svolta tecnologica lato hw sulle console (e perchè esse poi influenzano il mercato giochi su pc) poichè hw più potente possa offrire maggiori possibilità agli sviluppatori, senza ridurre il discorso al solito (e un pò snob devo dire) "che mi frega della grafica".

Speriamo che le nuove console possano dare questo, anche perchè a quel punto gli sviluppatori non avranno più alibi.
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le vga che ho avuto
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Old 11-09-2012, 16:25   #4
Lino P
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In poche parole, o ci date la potenza necessaria a fare dei film interattivi o non siamo più in grado di suscitare emozioni
Il tema trattato mi pare di una banalità spaventosa e, per di più, affrontato con estrema superficialità.
Rigiocatevi System Shock e vi accorgerete che il fotorealismo non è affatto necessario per evocare emozioni profonde.
ma non è neppure decente il regresso tecnico che ci propinano negli ultimi anni.
Non si può assolutizzare, per me il comparto tecnico è la prima cosa in un gioco, e quando vedo roba obsoleta a 70 euro sugli scaffali solo perchè è quanto di meglio ci sia (su console) al momento, mi girano non poco.
Si sa che il panorama gaming è costellato da "gameplaysti" e "tecnicisti" e imho bisogna rispettare entrambi, ma sarebbe doveroso da parte di chi sviluppa curare entrambi gli aspetti.
Del resto i "mafia" sono esistiti
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Old 11-09-2012, 17:35   #5
Murakami
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ma non è neppure decente il regresso tecnico che ci propinano negli ultimi anni.
Non si può assolutizzare, per me il comparto tecnico è la prima cosa in un gioco, e quando vedo roba obsoleta a 70 euro sugli scaffali solo perchè è quanto di meglio ci sia (su console) al momento, mi girano non poco.
Si sa che il panorama gaming è costellato da "gameplaysti" e "tecnicisti" e imho bisogna rispettare entrambi, ma sarebbe doveroso da parte di chi sviluppa curare entrambi gli aspetti.
Del resto i "mafia" sono esistiti
Per "roba obsoleta" intendi rispetto alle potenzialità dell'hardware fisso (in termini, quindi, di sfruttamento ottimale delle risorse a disposizione) o in senso assoluto, perchè nel 2012 ti aspetteresti il fotorealismo, visti anche i PC che circolano?
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Old 11-09-2012, 17:43   #6
Lino P
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Per "roba obsoleta" intendi rispetto alle potenzialità dell'hardware fisso (in termini, quindi, di sfruttamento ottimale delle risorse a disposizione) o in senso assoluto, perchè nel 2012 ti aspetteresti il fotorealismo, visti anche i PC che circolano?
non dico necessariamente a paragone con l'hardware dei desktop attuali, ma almeno ad un livello mediamente evoluto.
Considera che ram e cpu multicore hanno ormai prezzi irrisori, per cui è facile equpiaggiare delle botole con hardware decente senza farle pagare a tutti i costi 600 euro al day one.
Certo se poi vogliono marginare il 500% su ogni unità il discorso cambia.
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Old 11-09-2012, 19:14   #7
sbudellaman
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Inutile prendersi in giro.Per un innovazione tecnica seria (grafica e fisica) servono TANTI soldi. TANTI soldi li puoi investire se crei un prodotto che gira innanzitutto su console e poi su pc, perchè devi avere il maggior numero di clienti possibile per recuperare l'investimento. CONCLUSIONE: per avere l'innovazione tecnica dovete aspettare le nuove console, perchè quelle di oggi non ce la fanno !!!

Dunque è inutile che vi scannate ora sul lato tecnico, è tempo perso, per cui dedicatevi interamente al resto! Avete (anzi, avete avuto) tutto il tempo per occuparvi di trama e gameplay... peccato che non sia stato così !
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Trattato positivamente con: jhon16, orso232, JacopoSr, cirano76, enrikinter, firestorm90, giulio81
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Old 11-09-2012, 20:44   #8
Raghnar-The coWolf-
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Dunque è inutile che vi scannate ora sul lato tecnico, è tempo perso, per cui dedicatevi interamente al resto! Avete (anzi, avete avuto) tutto il tempo per occuparvi di trama e gameplay... peccato che non sia stato così !
Esatto, cosa che ben pochi producer si degnano di fare.

Videogiochi permettono un livello di immersione a cui neppure i film possono aspirare. E avere tanto gamplay, e tante linee di dialogo disponibili, permette al contempo di affrontare tematiche spesse, trame complicatissime, livelli di dettaglio quasi paragonabili a un libro, senza il livello di distaccamento che il libro comporta, al contrario, con una immersione maggiore che in ogni altro medium.

Quando ho cercato di spiegare alla mia ragazza Deus Ex (HR), ci ho messo una vita, e ho solo grattato la superficie. Per spiegare un film di solito ci metto una frazione e più o meno riesco a dire gli elementi salienti della storia.

Inoltre abbiamo il gameplay, che rimane uno degli aspetti principali di un GIOCO e che aspetta ancora innovazione e su cui non servono di certo giochi fotorealistici quadrupla A (perchè i tripla A non saranno abbastanza data la complicazione che comporterebbe la programmazione di un videogioco open-world fotorealistico come supposto nell'articolo), al contrario le grandi produzioni rallentano e basta lo sviluppo nel cercare soluzioni di gioco che intrighino, aiutino e aumentino l'immersione.

Slender fa cagare sotto più di qualsiasi altro horror anche se il fotorealismo non è di certo prerogativa del gioco indipendente.
Andatelo a spiegare a quelli di Resident Evil 25 che il loro fotorealismo non vale quanto un ritmo di gioco ben dosato e una giocabilità scarna ma efficace.

E' vero, tecnologia e innovazione nei videogiochi vanno a braccetto, ma ci sono tante innovazioni che possono fare a meno dell'ultimissima tecnologia che dovrebbero essere prese d'assalto in un periodo di stagnazione di commercio delle nuove tecnologie come questo, ma in cui i produttori continuano a rifiutarsi di investire.
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Old 12-09-2012, 06:51   #9
Murakami
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Certo se poi vogliono marginare il 500% su ogni unità il discorso cambia.
Penso tu sappia bene che le cose non stanno affatto così
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Old 12-09-2012, 08:58   #10
bonzoxxx
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"Slender fa cagare sotto più di qualsiasi altro horror anche se il fotorealismo non è di certo prerogativa del gioco indipendente"

parole sante.
un gioco deve essere bello, e fin qui siamo d'accordo, ma quando ciò di tramuta in un crysis 2 allora fermi tutti, c'è qualcosa che non và.

io gioco ancora a diabloII, mi ci faccio delle chiuse da paura (quando posso) perchè è bello, musiche spettacolari, e soprattutto e difficile ed anti BMBK.
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Old 12-09-2012, 09:52   #11
Lino P
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Penso tu sappia bene che le cose non stanno affatto così
chiaro, il 500 era per estremizzare, ma sul fatto che tendono al massimo margine realizzando prodotti + "massificati" possibile è vero.
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Old 12-09-2012, 09:53   #12
cronos1990
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Quindi in parole povere lo sviluppo dei videogiochi deve portare ad ottenere qualcosa che non ha nulla a che vedere con i "giochi"? Quello che conta è narrazione, aspetti emotivi, pathos e quant'altro?

Ora mi domando: ma se lo scopo dei videogiochi è quello di replicare i film... non è meglio fare direttamente un film?

Videogiochi e Film sono 2 media distinti; posso anche comprendere l'eventuale creazione di un genere "ibrido" tra i 2 (quale può essere lo stesso Heavy Rain che, per quanto ben fatto, non è un videogioco ma una sorta di film interattivo). Non capisco, anzi detesto, il tentativo di far assomigliare i videogiochi ai film. Si perderebbe uno dei media, andando ad invadere il campo di un altro.
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Old 12-09-2012, 10:30   #13
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Quindi in parole povere lo sviluppo dei videogiochi deve portare ad ottenere qualcosa che non ha nulla a che vedere con i "giochi"? Quello che conta è narrazione, aspetti emotivi, pathos e quant'altro?

Ora mi domando: ma se lo scopo dei videogiochi è quello di replicare i film... non è meglio fare direttamente un film?

Videogiochi e Film sono 2 media distinti; posso anche comprendere l'eventuale creazione di un genere "ibrido" tra i 2 (quale può essere lo stesso Heavy Rain che, per quanto ben fatto, non è un videogioco ma una sorta di film interattivo). Non capisco, anzi detesto, il tentativo di far assomigliare i videogiochi ai film. Si perderebbe uno dei media, andando ad invadere il campo di un altro.
e perchè mai? si può creare una buona trama, offrire un ottimo gameplay e un'atmosfera coinvolgente, dotando il tutto di una veste grafica degna del 2012, anche se non siamo a livelli cinematografici, ma semplicemente commisurata al momento.
Ripeto, un mafia è esistito, quindi si può.
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Old 12-09-2012, 11:00   #14
cronos1990
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Il punto (rispondo a LinoP) non è quello di non ricercare un progresso tecnologico. Anzi, a mio modo di vedere anche io ritengo che questo aspetto dovrebbe andare di pari passo con i videogiochi.

Quello che contesto io del discorso è la finalità di questo processo.

Aumentare le potenzialità hardware vuol dire permettere di avere non solo una "grafica" migliore, ma anche una IA migliore, livelli di gioco più ampi, mappe di gioco più ampie, un level-design più articolato, un maggior numero di "personaggi virtuali", la gestione di più meccaniche di gioco, un'interattività più avanzata e precisa, una capacità di "percepire" il mondo circostante più immediata e chiara, etc. etc.

Il problema è che questo "avanzamento tecnologico" quasi mai è proiettato sotto questi aspetti. Personaggi come Christoph Hartmann del quote dell'articolo (ma è un esempio, quasi tutti ragionano come lui) hanno bisogno di questo progresso NON per creare videogiochi migliori, ma per sfruttare tecnologie in grado di aumentare sensazioni emotive, trame narrative più articolare, stupire semplicemente il giocatore con scene visive d'antologia, creare una storia in cui l'unico scopo è quello di vedere come evolve e finisce.

Tutto questo a discapito di tutti quegli elementi che definiscono il "GIOCO" in un videoGIOCO.

E' come se tu prendesti "System Shock 2" e facessi un gioco identico al giorno d'oggi con l'aggiunta di tutte queste migliorie tecnologiche: avresti un capolavoro in cui al gioco si inseriscono elementi di carattere meno "ludico" che però esaltano ai massimi livelli l'intero prodotto.
All'opposto, prendi proprio "Heavy Rain" e ricrealo con le possibilità tecnologiche offerte 20 anni fa; dato che Heavy Rain ha un gameplay "ridicolo" ti troveresti con un prodotto mediocre senza alcun interesse. Questo perchè si tratta di un gioco che, in quanto tale, ha ben poco da dire (pur venendo definito Videogioco) che assume un aspetto esteriore di livello perchè han ricamato su tutti quegli aspetti "secondari"; ed agiscono così consapevoli del fatto che questo attira il pubblico, o meglio la massa.

E' per certi versi la critica che rivolgo, tanto per fare un esempio attuale, al nuovo Tomb Raider. Non si stanno concentrando nel creare un gioco che fornisca soddisfazioni in quanto tale. Si stanno concentrando nel creare da un lato una storia avvincente, e dall'altro nel creare un personaggio (Lara) che trasmetta durante tutto il tempo le sue emozioni, le sue sensazioni, il suo stato d'animo, quello che pensa e che vorrebbe. La "Tecnologia" (e di conseguenza gli investimenti, in tutti i sensi) è soprattutto sfruttata per questi aspetti.
Se permetti, e scuso la ripetizione, tanto vale che mi fai un film anzichè un videogioco, dove ogni 2 minuti mi devo fermare a guardare una cut-scenes, a seguire il respiro della protagonista, a vedere la sua espressione affrante e dove pressochè tutte le parti di "gioco" sono banali e pure scriptate per non fartele fallire.

Se questo è quello che comporta il progresso tecnologico in campo videoludico... beh, torno a giocare a Tetris.


Il problema NON è avere un'evoluzione del genere videoludico che va di pari passo con il progresso tecnologico.
Il problema è come tale progresso tecnologico viene poi sfruttato. Perchè avere hardware più avanzato e potente è solo uno strumento, che di per se non è bene o male. Diviene bene o male le azioni che portano al suo sfruttamento (o meglio: i risultati di tali azioni).
E non credo di vivere sulla Luna quando reputo che a pensar male, in questi casi, ci si azzecca quasi sempre.

Ultima modifica di cronos1990 : 12-09-2012 alle 11:09.
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Old 12-09-2012, 11:09   #15
Murakami
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Quindi in parole povere lo sviluppo dei videogiochi deve portare ad ottenere qualcosa che non ha nulla a che vedere con i "giochi"? Quello che conta è narrazione, aspetti emotivi, pathos e quant'altro?

Ora mi domando: ma se lo scopo dei videogiochi è quello di replicare i film... non è meglio fare direttamente un film?

Videogiochi e Film sono 2 media distinti; posso anche comprendere l'eventuale creazione di un genere "ibrido" tra i 2 (quale può essere lo stesso Heavy Rain che, per quanto ben fatto, non è un videogioco ma una sorta di film interattivo). Non capisco, anzi detesto, il tentativo di far assomigliare i videogiochi ai film. Si perderebbe uno dei media, andando ad invadere il campo di un altro.
Quoto in tutto, o quantomeno: un certo filone di videogames potrà anche svilupparsi in tal senso, ma ne rimangono tanti altri che non possono e non devono richiedere questo genere di elementi, fattori e, di conseguenza, potenza elaborativa.
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Il punto (rispondo a LinoP) non è quello di non ricercare un progresso tecnologico. Anzi, a mio modo di vedere anche io ritengo che questo aspetto dovrebbe andare di pari passo con i videogiochi.

Quello che contesto io del discorso è la finalità di questo processo.

Aumentare le potenzialità hardware vuol dire permettere di avere non solo una "grafica" migliore, ma anche una IA migliore, livelli di gioco più ampi, mappe di gioco più ampie, un level-design più articolato, un maggior numero di "personaggi virtuali", la gestione di più meccaniche di gioco, un'interattività più avanzata e precisa, una capacità di "percepire" il mondo circostante più immediata e chiara, etc. etc.

Il problema è che questo "avanzamento tecnologico" quasi mai è proiettato sotto questi aspetti. Personaggi come Christoph Hartmann del quote dell'articolo (ma è un esempio, quasi tutti ragionano come lui) hanno bisogno di questo progresso NON per creare videogiochi migliori, ma per sfruttare tecnologie in grado di aumentare sensazioni emotive, trame narrative più articolare, stupire semplicemente il giocatore con scene visive d'antologia, creare una storia in cui l'unico scopo è quello di vedere come evolve e finisce.

Tutto questo a discapito di tutti quegli elementi che definiscono il "GIOCO" in un videoGIOCO.

E' come se tu prendesti "System Shock 2" e facessi un gioco identico al giorno d'oggi con l'aggiunta di tutte queste migliorie tecnologiche: avresti un capolavoro in cui al gioco si inseriscono elementi di carattere meno "ludico" che però esaltano ai massimi livelli l'intero prodotto.
All'opposto, prendi proprio "Heavy Rain" e ricrealo con le possibilità tecnologiche offerte 20 anni fa; dato che Heavy Rain ha un gameplay "ridicolo" ti troveresti con un prodotto mediocre senza alcun interesse. Questo perchè si tratta di un gioco che, in quanto tale, ha ben poco da dire (pur venendo definito Videogioco) che assume un aspetto esteriore di livello perchè han ricamato su tutti quegli aspetti "secondari"; ed agiscono così consapevoli del fatto che questo attira il pubblico, o meglio la massa.

E' per certi versi la critica che rivolgo, tanto per fare un esempio attuale, al nuovo Tomb Raider. Non si stanno concentrando nel creare un gioco che fornisca soddisfazioni in quanto tale. Si stanno concentrando nel creare da un lato una storia avvincente, e dall'altro nel creare un personaggio (Lara) che trasmetta durante tutto il tempo le sue emozioni, le sue sensazioni, il suo stato d'animo, quello che pensa e che vorrebbe. La "Tecnologia" (e di conseguenza gli investimenti, in tutti i sensi) è soprattutto sfruttata per questi aspetti.
Se permetti, e scuso la ripetizione, tanto vale che mi fai un film anzichè un videogioco, dove ogni 2 minuti mi devo fermare a guardare una cut-scenes, a seguire il respiro della protagonista, a vedere la sua espressione affrante e dove pressochè tutte le parti di "gioco" sono banali e pure scriptate per non fartele fallire.

Se questo è quello che comporta il progresso tecnologico in campo videoludico... beh, torno a giocare a Tetris.


Il problema NON è avere un'evoluzione del genere videoludico che va di pari passo con il progresso tecnologico.
Il problema è come tale progresso tecnologico viene poi sfruttato. Perchè avere hardware più avanzato e potente è solo uno strumento, che di per se non è bene o male. Diviene bene o male le azioni che portano al suo sfruttamento (o meglio: i risultati di tali azioni).
E non credo di vivere sulla Luna quando reputo che a pensar male, in questi casi, ci si azzecca quasi sempre.
Non avrei potuto scriverlo meglio
Usano tutte le risorse per gli "abbellimenti", e sembrano intenzionati a continuare sulla stessa falsariga anche con 10 volte la potenza computazionale attualmente disponibile
Serve solo a questo l'hardware più potente? Non può essere usato in altro modo? Se la risposta è SI, allora le nuove console non sono strettamente necessarie.
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Ultima modifica di Murakami : 12-09-2012 alle 11:17.
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Old 12-09-2012, 11:40   #17
robymas78
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NON solo assolutamente d'accordo con l'articolo , premetto che il gioco che mi ha emozionato di più in assoluto è stato Final Fantasy 7 , quindi fondali a scorrimento e "omini"in 3D deformer , gioco di circa 15 anni fà ! Ormai ci si è buttati a capofitto sullo sviluppo della grafica e le software house devono sempre più investire su di essa se vogliono attrarre pubblico , purtroppo a discapito di storie sterili e personaggi altrettanto "inutili"e piatti !
Il giocatore può, e dovrebbe essere stimolato invece all'immaginazione , preferisco personaggi deformer i quali lasciano spazio a creazioni personali , danno sfogo alla fantasia , e con grafiche meno pompate chi di dovere ha più tempo per sviluppare la STORIA e la caratterizzazione dei personaggi appunto ! e poi non per ultimo non avremmo bisogno di cambiare console così spesso , purtroppo probabilmente a qualcuno NON conviene ! Vi fate pilotare nelle scelte e nemmeno ve ne accorgete...non giudicate un videogioco dalla grafica//non giudicate le cose dall'aspetto , vale quì , e vale la fuori !
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Old 12-09-2012, 13:23   #18
cerbert
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E' per me quasi difficile esprimere su quanti livelli io mi trovi in completo disaccordo con l'articolo, al punto che onestamente sono persino un po' preoccupato dal fatto che il destino del nostro intrattenimento sia affidato a professionisti come il signor Harmann.

Partiamo da quello che secondo me è il primo, madornale, errore, ovvero il paragone con il cinema.
Il problema non è nella scelta di un altro medium per riflettere sul proprio, questa è una cosa abbastanza normale, il problema è quando dimostri di non conoscere il medium di riferimento e non conoscere anche il panorama complessivo dei media.
Pensare che il cinema riesca a riproporre emozioni grazie all'immagine fotorealistica è come pensare che i veicoli vadano avanti grazie ai pistoni... trascuri qualcosa come il 90% del totale.
Sceneggiatura, dialoghi, colonna sonora, ma anche la regia stessa, ovvero la "messa in scena", ed il montaggio. E' grazie a questo che il cinema "produce" emozioni e di questo insieme, come testimoniano i titoli di coda, la Fotografia è solo UNO degli elementi..

E l'arte visiva "sorella" del cinema (la cui nascita data allo stesso periodo, poi, esattamente come il cinema, arriva da più lontano) il fumetto, come fa, povero fumetto, senza "fotorealismo"?
Non emoziona il fumetto?

La realtà è che ogni arte visiva, per esprimere emozioni, ha bisogno di arrivare ad un livello di cura del rappresentato che si può riassumere in "quanto basta".
Per il cinema l'avvento del colore, del sonoro e degli effetti speciali hanno permesso di arrivare a creare un "immaginario". Il fumetto ha dovuto passare dalla struttura anarchica dei primissimi fumetti a quella eccessivamente pomposa e rigida delle strips fino alla scrittura "ibrida" e polivalente moderna, che ha unito i classici, i visionari, i supereroistici ed i giapponesi ed ha messo a disposizione sufficienti configurazioni da permettere di raccontare qualunque cosa.
Nel videogame questo livello, a mio parere, lo si è raggiunto già alle soglie del 2000, ed in questa teorizzazione sono confortato dal fatto che, ogni volta che in giochi per PC si apre la ciclica discussione "I vostri giochi preferiti", più di metà delle nomination cade in prossimità del 2000, con presenze fisse come "Planescape: Torment", "Deus Ex", "Half Life" e "Max Payne". Giochi che a più di 10 anni di distanza continuano ad essere ricordati e giocati con un livello di "investimento emotivo" che non si riscontra in titoli successivi.
Cosa è successo?

Sarò abbastanza brutale, quello a cui assistiamo nel mondo videoludico, con questa rincorsa a mostrare "i muscoli" tecnologici lo si è visto e lo si vede tutt'ora nel cinema ed è stato già oggetto di innumerevoli analisi, articoli e persino ricerche che riportano alla fine ad una semplice teoria: "le persone prima di tutto cercano di convincere sè stesse".
E un CEO che si trovi a sottoscrivere (non fare) scelte che significano budget milionari (in Euro o in Dollari) vuole autoconvincersi che farà la scelta giusta e, a seconda di quanto "profonda" è la sua conoscenza di ciò che vende (normalmente: molto poco), sarà attirato da cose appariscenti e misurabili.
Per il cinema erano le star, gli effetti speciali e ora il 3D.
Per il videogioco è la grafica.
Un CEO o un Consigliere in del Consiglio di Amministrazione difficilmente ha tempo di GIOCARE le beta, per cui quello a cui si affida per dimostrarsi di "aver avuto ragione" sarà ciò che può vedere in un quarto d'ora e che in un quarto d'ora può poi mostrare agli azionisti. E più aumenterà i budget per la grafica, più cercherà di convincere che quello è quello che vuole il pubblico, quando invece questo potrebbe non essere vero ("Diamo alla gente quello che la gente vuole" è una frase che nasconde il fatto che a decidere è sempre e solo chi dà).

Questo introduce un altro problema ed una ulteriore, preoccupante, dimostrazione della superficialità di queste affermazioni. Il "fotorealismo" nei videogames non è una variabile influenzata solo dalla potenza di calcolo a disposizione. Anche la più semplice delle textures richiede del "tempo uomo" per essere realizzata, più si aumenta la definizione della texture, più aumentano le ore uomo necessarie per realizzarla. Stessa cosa per un modello 3D: più aumento la perfezione teorica del modello, più ore saranno necessarie al modellatore per rifinirlo. I software per la grafica, pur avendo fatto passi da gigante NON possono ancora costruire da zero un modello.
Questo significa che, fatto 100 un budget, aumentando la potenza dedicata al "fotorealismo" il budget necessario per la grafica aumenterà in maniera proporzionale, obbligando a scelte tra grafica, gameplay, testing (sbaglio o una delle lamentele ricorrenti degli ultimi anni è che non c'è praticamente più titolo "AAA" che non esca buggato a livelli quasi insultanti?).

Poi, quando il gioco "inspiegabilmente" non renderà giustizia ai massicci investimenti, la colpa sarà della pirateria.

Riassumendo il mio pensiero: questa rincorsa tecnologica è frutto più di una pulsione a "mostrare i muscoli" motivata più da una ansia dettata dall'incomprensione del medium da parte di chi produce, che non da una reale esigenza del pubblico che, impiegando (anzi VOLENDO IMPIEGARE: vedasi anche alla voce "riduzione drastica della longevità dei giochi dagli anni 2000 ad oggi") ore sul gioco, alla fine lo valuta a 360 gradi e non solo dal marketing.

Riassumendo il riassunto: se questi continuano così, non la vedo bene.
__________________
Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning.
Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...

Ultima modifica di cerbert : 12-09-2012 alle 15:09.
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Old 12-09-2012, 13:35   #19
Murakami
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Bravo cerbert; analisi approfondita e calzante.
Lo vedo davvero buio e triste il futuro dei videogames
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Old 15-09-2012, 15:15   #20
AleK
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L'Avatar di AleK
 
Iscritto dal: Jun 2002
Messaggi: 338
Fa piacere vedere che ci sono persone e cervelli in movimento come cronos e cerbert, che non si lasciano condurre per mano nelle fuorvianti congetture di qualche benpensante con poche idee. Stavo per commentare l'articolo, quando mi sono imbattuto nei vostri commenti. Preferisco quindi fare i complimenti a voi ed astenermi dal fare il coro alle vostre esaurienti argomentazioni. Farebbe piacere leggere più articoli come i vostri, piuttosto che digerire i soliti voli pindarici costruiti sul principio giustificativo del "cosa non sappiamo fare o per colpa di chi o di cosa".
Il mercato dei videogiochi ha un disperato bisogno di tornare alle sue origini ludiche altro che filmini interattivi e fotorealismo.
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