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24-07-2012, 08:21 | #1 |
www.hwupgrade.it
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Messaggi: 75175
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Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/...cla_43158.html
La possibilità di realizzare celle solari trasparenti permetterà in futuro di usare le finestre per generare energia elettrica da erogare alle abitazioni Click sul link per visualizzare la notizia. |
24-07-2012, 08:59 | #2 |
Senior Member
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Messaggi: 20411
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E' chiaramente una ottima cosa ma purtroppo siamo lontani da qualcosa di utile.. finestre fotovoltaiche con una efficienza del 4% in condizioni ottimali (sole sparato diretto alla giusta angolazione) sono pressochè inutili..
Spero piuttosto che si arrivi presto a produrre pannelli NON trasparenti ma con elevato rendimento e possibilmente basso costo!
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24-07-2012, 09:05 | #3 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Varees
Messaggi: 8969
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Questi ipotetici pannelli hanno uno spettro di assorbimento vicino all'IR, o comunque in quella direzione. Gli altri pannelli?
Perchè SE gli spettri non sono sovrapponibili, ALLORA è possibile fare un pannello multistrato. |
24-07-2012, 09:24 | #4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Saronno (VA)
Messaggi: 20411
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Quote:
Però se guardi l'immagine vedi bene che il vetro è un po' oscurato (quasi inevitabile direi) e questo impatterebbe parecchio su un eventuale strato fotovoltaico tradizionale posto dietro.
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24-07-2012, 09:33 | #5 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Pavia
Messaggi: 24340
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Diminuiresti la necessità di climatizzazione e contemporaneamente avresti una minima ma significativa, date le metrature a disposizione, produzione elettrica.
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//\\ Vendo => Asus DSL-AX82U Ultima modifica di TheDarkAngel : 24-07-2012 alle 09:35. |
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24-07-2012, 09:55 | #6 | |
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24-07-2012, 10:02 | #7 |
Utente sospeso
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 20087
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Ci sono le pellicole fotovoltaiche con un rendimento maggiore, ma la fregatura è che contengono cadmio.
Trovo molto più interessante questo studio dell'Idaho National Laboratory: http://www.inl.gov/pdfs/nantenna.pdf nanoantenne che captano la radiazione infrarossi, ma al solito i problemi sono: efficienza di conversione, costo di produzione, riciclaggio. |
24-07-2012, 10:06 | #8 |
Senior Member
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Messaggi: 14713
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Se avessimo un rendimento del 90% a costo dimezzato e fosse possibile la produzione industriale in grandi quantità avremo probabilmente risolto buona parte dei problemi energetici mondiali.
Per cui quelle cifre mi sembrano un po' esagerate... hai qualche link a riguardo? Questi pannelli, con un rendimento così basso, diventerebbero interessanti solo se il costo fosse davvero basso, in modo da poterli integrare in ampie vetrate. Certo, la presenza dei nanocavi d'argento potrebbe far pensare ad un costo non così irrisorio, ma tutto dipende dalle quantità. |
24-07-2012, 10:06 | #9 | |
Senior Member
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24-07-2012, 10:58 | #10 |
Senior Member
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Bello, ora potrebbero anche spiegarci perchè se l'angolo ottimale di zenit per la nostra latitudine in estate è di 32° (picco di produzione) e per l'inverno è di circa 15° (picco di produzione), a zero gradi dovrebbe essere conveniente produrre energia...
Tra l'altro è insensato pensare che la superficie delle finestre, in una classe energetica di tipo A o gold sia supriore alle superfici esposte di tetto e pareti (limite minimo di ufficio igiene 1/3 di apertura finestra rispetto all'area della stanza servita) (<,<)'' |
24-07-2012, 11:37 | #11 | |
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24-07-2012, 15:24 | #13 | |
Senior Member
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Messaggi: 2764
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I moduli fotovoltaici sono unioni di più cellule fotovoltaiche, mentre i moduli stanno fra di loro in serie. Ora, l'immagine mostra una cellula fotovoltaica grande quanto una mano...quindi più cellule fotovoltaiche per finestra o per singolo vetro costituente di una vetrata e le giunzioni di alimentazione che collegano la cellula al modulo od alla rete sono visibili. Ok, pensiamo pure di rendere invisibili anche questi collegamenti metallici... a questo punto si scopre che una qualsiasi ombra che coinvolge un modulo fotolvoltaico abbassa la potenza prodotta su questo, e dato che più moduli su una stringa sono in serie, la produzione della serie è costretta ad essere di caratteristiche elettriche pari al modulo di potenza inferiore perchè ombreggiato. E' il tipico problema che avviene negli impianti con gli alberi che in 20 anni crescono e oscurano qualche modulo o con l'effetto comignolo di un camino. Tuttavia se spostiamo questo ad una parete che riceve magari l'ombreggiamento di edifici vicini le cose si complicano, anche perchè non esiste a tutt'oggi una legge che impedisce al vicino di costruire un rilevato che provoca l'ombreggiamento nel vicino impianto FW. Direi quindi che nella maggior parte delle costruzioni, costituite da superfici chiuse e non aperte come vetri, la soluzione tubolare stile solyndra per l'azimut zero potrebbe già essere migliore (appoggi non inclinati ad inclinazione zero), meglio ancora se affiancata ad un'adeguata superficie di riflessione inferiore oppure la soluzione a film sottile su supporto in gomma, tutt'oggi molto vantaggiosa per prezzi di installazione su capannoni, ma decisamente pessima per efficienza (5% d'altra parte è costituita da silicio amorfo). Inoltre il grosso problema è far entrare nella testa dura di certi architetti che oggi si costruiscono moduli fotovoltaici con un altro materale per i conduttori P-n, e non si usa più l'arseniuro. Per cui fra 20 anni non è niente vero che sarà costotissimo smaltire i moduli fotovoltaici (arsenico sostanza tossica che non dovrebbe essere rilasciata nell'ambiente), come invece blaterano spesso ai committenti. Tra l'altro se a 20 anni l'efficienza dei moduli resta all'80% dell'originale non ha nemmeno senso smaltire l'impianto Al contrario le celle a produzione maggiore, le Ga-As hanno questo problema, e per questo sono bandite dalle sovvenzioni. |
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24-07-2012, 17:20 | #14 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2009
Messaggi: 611
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Ma non c'è bisogno di nessuna fonte per capire che quelle percentuali non stanno in piedi.
Se esistono si riferiscono sicuramente a qualcosa d'altro e non al rendimento totale dell'impianto. Altrimenti davvero avremmo risolto tutti i nostri problemi da qui all'eternità. |
24-07-2012, 20:49 | #15 |
Bannato
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 6246
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aggiustiamo il tiro:
si parla di IR vicino, ossia con lunghezza d'onda sopra il visibile (700microm) e comunque sotto le microonde (meno di 1000microm); radiazione che comunque non sono per ora sfruttate. se consideriamo l'energia della radiazione solare da ultavioletto a IR vicino, anche il rendimento delle tradizionali celle fa' pena (il 25% e' riferito appunto alla sola energia del visibile ristretto, che non e' nemmeno il 50% di quella totale, diversamente siamo sotto il 13% per le migliori celle, mentre diventa il 17% se non consideriamo l'UV corto, schermato dalla ionosfera). percio' se mi dicono che e' il 4% della radiazione totale, dico che e' un ottimo risultato, perche' e' equiparabile all' 8% in riferimento al dichiarato sul solo visibile (quel 25% citato sopra) e al circa 6% su UV+visibile (in confronto al 17% citato sopra); se fosse il 4% seguendo la stessa filisofia del 25%.... e' un po' scarsino. altra cosa: da come ho capito la tecnologia (nonaltro che l'inverso della tecnologia OLED, se non fosse che non sono diodi), non e' necessaria la perpendicolarita' ai raggi; la non perfetta normale con i raggi ne diminuisce solo la superfice irradiata, ma non la capacita' di assorbire la radiazone, come nelle celle tradizionali, perche' non sono sistemi multistrato (non celle multistrato, ma la sessa cella e' un multistrato di silicio, in cui sopra c'e' una griglia metallica che fa' da elettrodo), quindi non si comportano come tubi illuminati (in cui il cono di luce deve collimare sui due strati), ma solo come superfice; quindi questi pannelli sono decisamente piu' efficenti dei tradizionali per quanto riguarda il posizionamento statico, ma anche nell'irradiazione, in quanto gli IR vicini arrivano a terra anche attraverso uno strato di nuvole. sempre se quel rendimento non consideri anche queste altre variabili; diversamente avrebbero un rendimento reale realmente basso. c'e' da trovare un po' di notizie piu' precise.... |
24-07-2012, 21:57 | #16 | |
Senior Member
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Senza entrare nel dettaglio fornisco alcuni dati interessanti (direttamente dal corso di energie rinnovabili tenuto al Politecnico di Milano) Per le celle al Silicio: - il 30,2% dell'energia si perde per l'incapacità si sottratte al fotone più di 1,12 eV; - il 20,2% dell'energia si perde poichè i fotoni non hanno sufficiente energia per originare l'effetto fotovoltaico; Perciò il rendimento teorico (teorico di solito è lontano dalla realtà...) è del 49,6%. A queste perdite si aggiungono: - perdite ohmiche; - perdite per ricombinazione - ecc.. Le celle monocristalline arrivano quindi a efficienze massime del 18% (o poco più al massimo). Le celle a film sottile hanno rendimenti inferiori generalemente. Ovviamente le celle citate non sfruttano la radiazione IR, ma cmq non credo sia semplice avere un rendimento maggiore (di molto). Ultima modifica di Ranzo : 24-07-2012 alle 22:40. |
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25-07-2012, 10:29 | #17 | |
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Finestre delle case, vetri delle auto, schermi di portatili/tablet/smartphone... Addirittura gli occhiali da sole, che se gia' sono un po' opachi rende piu' facile la realizzazione (IMHO)... Bisogna dare tempo al tempo
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25-07-2012, 11:23 | #18 |
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Sono triste perché non ne permetteranno la commercializzazione se non in un futuro molto lontano, per ovvi motivi.
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25-07-2012, 13:23 | #19 | |||||
Bannato
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In realtà già oggi si studiano celle che sfruttano contemporaneamente diverse parti dello spettro (integrate già come unica struttura) per migliorare il rendimento: sono le cosiddette celle a multigiunzione, solo che non è detto sia un bene avere un rendimento altissimo se poi il modulo viene a costare un'enormità a parità di Watt prodotti, rispetto ad altre tecnologie perché lo devi anche ammortizzare sulla sua vita e magari venderlo ai comuni mortali, occhio! Quote:
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25-07-2012, 14:51 | #20 |
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@lucusta
le radiazioni IR sono fortemente influenzate dall'umidità dell'aria. Certo con una fonte immensa come il sole arrivano comunque radiazioni IR anche con le nuvole, ma in diversa quantità. Basta anche solo fare riferimento alla taratura di una telecamera ad infrarossi. Indipendenza della potenza dall'inclinazione?! se non vedo non credo ^_^'' @baboo85 >vetri delle auto già meglio, una ricarica durante la corsa delle auto elettriche permetterebbe di ridurre le ore di ricarica degli attuali veicoli elettrici. @Chelidon Si la Ga-As non è effettivamente il massimo. Il massimo per ora è stato raggiunto con un triplostrato di cui ho dimenticato gli elementi. Dovrei riprendere in mano l'articolo scientifico. Diciamo che ho citato la Ga-As per l'alta efficienza e la presenza dell'Arsenico, i cui composti sono tutti tossici. I problemi si possono avere anche con un incendio che fonderebbe i moduli e libererebbe o l'arsenico od il cadmio. Ma una cosa è considerare lo smaltimento di questi moduli o dei moduli CIS, CIGS, CdTe o CDS, un'altra considerare i classici moduli in silicio e alluminio o fosforo (quadrivalenti boro alluminio, pentavalenti fosforo o arsenico). |
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