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#1 | |
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Dagored Modding LAB (Laboratorio a tema)
Home sweet Home DAGO RED MODDING LAB ![]() Il modding è, ahimè, una pratica in linea di massima poco compatibile con le mura domestiche. :redrock: Il rumore degli utensili, gli odori intensi delle vernici, i trucioli e residui di lavorazione di vari materiali non vanno tanto d'accordo con i vicini di casa e le pulizie casalinghe della moglie/morosa. :sisi: Aggiungete anche che se il posto a disposizione per moddare è la cameretta del vostro futuro figlio e il vostro futuro figlio inizia a bussare alla porta, il rischio di sfratto esecutivo si fa dannatamente concreto. ![]() L'ideale sarebbe disporre di un locale non confinante con altre abitazioni, (e il più lontano possibile dalla donna di casa ![]() Ho iniziato a progettare mentalmente ogni dettaglio all'inizio dell'anno e ora i tempi sono maturi per iniziare i lavori; in questo luogo realizzerò i miei futuri mod e cercherò di creare numerose guide sull'argomento. Quote:
Ultima modifica di Dagored : 21-08-2014 alle 08:57. |
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#2 |
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BASE DI PARTENZA Il box misura 17,5 metri quadri, distribuiti in 7 m di profondità e 2,5 m di larghezza, il soffitto si erge a poco più di due metri 2 metri dal suolo. Ecco come si presenta allo stato attuale, dopo aver smontato alcuni armadi ad ante, sul quale erano riposti tutti gli scatoloni che ora ingombrano la parete sinistra. ![]() ![]() L'aspetto del box è grezzo, le pareti perimetrali sono realizzate principalmente da mattoni prefabbricati in cemento ad eccezione di quella in fondo che è costituita da una colata di cemento a vista; come potete vedere il pavimento è rivestito da mattonelle di tipo economiche ed infine il locale è completamente sprovvisto di rete elettrica. :redrock: FORNITURA ENERGIA ELETTRICA Dopo essermi documentato presso il sito dell'Enel, ho dedotto che l'unica soluzione possibile per rimediare fosse la richiesta e l'installazione di un contatore con potenza erogabile massima di 3 kW e relativo contratto con tariffa BTA2: "usi diversi in bassa tensione". Nel caso qualcuno si ritrovi nella stessa situazione, avviso che il costo per la messa in opera è di 550 euro e il piano tariffario varia da 0,06880 €/kWh, ad un massimo di 0,116960 €/kWh, in base a determinate fasce orarie e giorni della settimana. Oltre a questo, poiché la strada nel quale è ubicato il box è proprietà privata, dovrò accollarmi le spese della canalina esterna all'interno della quale scorreranno i cavi, che andranno dalla centralina più vicina al contatore nel box. :redrock: Per posare la canalina, mi occorreva anche il permesso da parte di tutti i comproprietari della via, cosa che non è stata affatto semplice... :sisi: Alla fine, dopo aver fatto indire un'assemblea straordinaria nella quale mi sono lanciato in un lungo e appassionato discorso, sono riuscito ad avere il pieno consenso! ![]() Quindi ho provveduto a posare la canalina e successivamente i tecnici Enel hanno installato il contatore. Ecco una rappresentazione in 3D dei lavori svolti, nella quale si può inoltre notare la precisa dislocazione del box. http://youtu.be/HXf_3SqJTaQ ILLUMINAZIONE Una volta tirati i fili dal contatore al locale, attraverso le dette canaline, ho realizzato il primo impianto relativo all'illuminazione di base. Per l’impianto ho usato del filo da 2,5 (fase, neutro e massa) fatto scorrere all’interno di una guaina flessibile nera da 16mm, il tutto preceduto da un magnetotermico da 10A, (più che sufficiente per questa linea), preceduto a sua volta dal magnetotermico differenziale da 16A. Questo è il risultato: http://www.youtube.com/watch?v=U9yCh...eature=related Successivamente, un quinto neon più corto verrà posizionato sulla parte in fondo per fornire la giusta illuminazione alla parete attrezzata e il sottostante banco di lavoro. RIFINITURA PARETE FRONTALE La parete frontale, posta in fondo al box non subirà trattamenti insonorizzanti, ma per renderla un minimo più decorosa, ho deciso di intonacala. Contrariamente a quanto immaginavo, la procedura non è affatto difficile e in poche ore sono riuscito a completare l’intera facciata, che originariamente si presentava in questo stato inguardabile.:redrock: ![]() Per prima cosa, ho riempito i dislivelli più accentuati della parete, utilizzando sabbia e cemento a presa rapida, un composto che contrariamente all’intonaco, non si crepa se utilizzato in spessori rilevanti. :sisi: Successivamente ho tirato fuori gli “ingredienti” principali per la mia operazione: malta fina e cemento bianco. ![]() Una sacchetta di malta fine contiene tutti gli elementi per essere utilizzata subito (acqua compresa) e basta aggiungere un po’ di cemento bianco per aumentare la sua presa e la sua resistenza. ![]() ![]() Una volta impastata, risulta molto “plastica” e facile da stendere sulla superficie interessata anche per chi, come me, non è molto pratico in questo genere di operazioni. ![]() Il risultato finale è stato di gran lunga superiore alle mie aspettative. ![]() La triste colata di cemento grigia e irregolare si è trasformata con poco sforzo in un muro bello liscio.:rock: Nella foto, l’asciugatura non è completa e quindi il colore non risulta uniforme, ma posso assicurare che a distanza di qualche ora il risultato è decisamente migliore.:Sisi: Qualche giorno dopo, ho ho dato una bella mano di ducotone alla parete intonacata, al fine di migliorare ulteriormente la superficie e prepararla a quella che sarà la colorazione finale. ![]() IMPIANTO PRESE ELETTRICHE Dopo aver realizzato la linea elettrica per l’illuminazione, mi sono concentrato su quella dedicata alle prese di corrente, utilizzando della canalina rigida sulla parete di fondo e della canalina flessibile sulle pareti laterali. L’impianto è diviso in due rami, (parete dx e parete sx) che partono dai rispettivi magnetotermici 16 A con un cavo da 4mmq; dopo esser giunti ai primo gruppo di prese, proseguono il resto del percorso con del cavo da 2,5 mmq. In totale ho posato di 12 schuko universali e 8 prese bipasso distribuite maggiormente in prossimità della zona dove verrà posizionato il banco di lavoro ad angolo. ![]() Un ulteriore gruppo di prese è stato approntato sulla parete sinistra, per ogni eventuale e aggiuntiva evenienza. ![]() ISOLAMENTO TERMOACUSTICO - 1 (Pianificazione) Visto che l’insonorizzazione del box, ricopre forse la parte più ostica da affrontare nella realizzazione del LAB, ho deciso di studiare la sua attuazione in ogni dettaglio. In questa riproduzione dall’alto del box, si può capire come sono strutturate le pareti del locale. ![]() 1 Parete di fondo. E’ costituita da una colata di cemento pieno e alle sue spalle c’è solo terra (il box è al disotto del livello stradale), quindi non necessita di nessuna lavorazione.:rock: 2-3 Pareti laterali. Come detto, sono costituite da mattoni prefabbricati di cemento armato, che attutiscono in maniera minima le onde sonore.:redrock: Mi sono documentato molto sulla rete e ho scoperto che i pannelli di piombo o di gomma piombo, sarebbero stati l’ideale per insonorizzare l’interno locale, ma visti i costi :redrock:, e considerato che questi pareti confinano con altri box (usati solo per le auto) una contro-parete in cartongesso, imbottita di lana di roccia, è stata l’unica alternativa valida; anche perché costituisce una buona soluzione termoisolante. La procedura è semplice ma laboriosa, come prima cosa creerò un telaio con dei listelli di legno 40mmx40mm. ![]() In seguito, posizionerò altri listelli all’interno della cornice creata, distanziati di 60 cm circa. ![]() In questo modo avrò delle intercapedini, all’interno delle quali sarà posizionata la lana di roccia. ![]() Infine coprirò tutto con i pannelli di cartongesso. ![]() Come potete vedere tutto l’impianto elettrico verrà nascosto e affioreranno dalla parete, solo le prese e gli interruttori. ![]() 4 Basculante. E’ di certo la parte più importante considerato che risulta posizionata verso la facciata della palazzina vicina, di conseguenza non potrò scendere a compromessi.:Sisi: Userò uno strato di gomma piombo spesso 7 mm, preceduto e seguito da materiale fonoassorbente. Soffitto. Infine per diminuire il riverbero molto forte in un ambiente cos’ stretto, tutto il soffitt Ultima modifica di Dagored : 22-08-2014 alle 10:47. |
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#3 |
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ISOLAMENTO TERMOACUSTICO - 2 (Posa poliuretano espanso e listelli di abete) Dopo aver pianificato tutto, ho iniziato rivestendo la parete sinistra con uno strato di circa 3mm di poliuretano espanso, che contribuirà ad isolare termicamente il locale e ad impedire che i listelli di legno ricevano eventuale umidità dalla parete. Inoltre questo polimero ha anche discrete funzioni fonoassorbenti, che si andranno ad aggiungere alla lana di roccia. ![]() Una volta ricoperta tutta la parete con il Poliuretano ho posato i listelli di abete. Non tutti i travetti sono stati distanziati di 60 cm visto che ho intensione di fissare i pannelli in cartongesso “di lungo”, e considerato che misurano 200x 120, ho fatto in modo che il 4° listello, cadesse precisamente a 2 metri dal primo. ![]() ![]() ![]() MESSA A TERRA Prima di procedere con le fasi successive dell'insonorizzazione, ho realizzato la messa a terra, un componente essenziale per l'impianto elettrico. Il primo giorno di lavoro, non avevo la disponibilità del demolitore:redrock: e ho quindi deciso di realizzare il pozzetto con mazzetta e scalpello. Sono partito con foga e coraggio e dopo aver rimosso la piastrella, sono andato avanti a scavare. ![]() Ho incontrato un tondino in ferro che correva di lungo sotto il pavimento, quindi mi sono spostato di qualche cm e ho proseguito con lo scavo fin' quando non incontrato il terreno soffice nel quale far sprofondare la puntazza a colpi di mazzetta. ![]() Credevo di aver fatto gran parte del lavoro, invece quando sono andato a conficcare la puntazza nel terreno, sono riuscito a farla sprofondare solo per metà.:redrock: Non vi dico il nervoso, ma dopo qualche giorno, munito di demolitore, ho stabilito di riprovarci. Anche il secondo tentativo non è andato a buon fine e allora ho deciso di spostarmi di un metro buon verso l’interno del box… ![]() … e qui finalmente la puntazza ramata è sprofondata interamente!:rock: ![]() Di conseguenza ho scavato un pozzetto intorno alla puntazza, largo circa 15cmx15cm e profondo un paio di palmi, e ho spinto la puntazza al disotto del livello del terreno. ![]() Ho quindi congiunto i cavi di messa a terra dell’intero impianto, ad un cavo di 10mme prima di collegare quest’ultimo alla puntazza, ne ho spellato un paio di cm che ho arrotolato e saldato al tondino in ferro, trovato al primo tentativo di scavo e che in realtà non è altro che l’armatura del cemento posto sotto il pavimento. ![]() Ecco una foto della traccia pronta ad essere coperta, subito sotto la parete si può notare una piccola scatola grigia che serve appunto a coprire il punto in cui il cavo da 10mm si collega alla griglia. ![]() Per rendere più chiaro il percorso della messa a terra dell’impianto ho creato questo video/modello in 3d esemplificativo, nel quale potete notare come il cavo si collega alla griglia inglobata (in rosso) nel cemento sotto le piastrelle e poi termini sulla cima della puntazza interrata (in rosso). http://www.youtube.com/watch?v=cg4Fu...eature=related Un mio amico elettricista è venuto a verificare la dispersione della messa ha terra... Solitamente una messa a terra ottimale deve fornire una resistenza inferiore ai 50 ohm. La mia è risultata di solo 17 ohm, un valore più che ottimo, che permette al salvavita di scattare in meno di 20 millisecondi!:rock::tajo: Verificata la capacità di dispersione ho cementato la traccia e sfruttando un tubo per impianti idrici civili ho realizzato un pozzetto ispezionabile per la puntazza. ![]() ![]() Come ho già accennato ho anche suddiviso in due l’impianto delle prese, avendo cura di utilizzare cavi da 4mmq per il primo tratto che va dal magnetotermico fino alla prima scatola. Inoltre, visto che il vecchio quadro poteva contenere un massimo di 4 moduli, ho deciso di sostituirlo con uno più grande. ![]() Ecco un video che riassume l’operato. http://www.youtube.com/watch?v=srFTYdPh96Q Ultima modifica di Dagored : 22-08-2014 alle 10:47. |
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#4 |
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ISOLAMENTO TERMOACUSTICO - 3 (Posa lana di roccia e cartongesso) Prima di procedere alla posa del cartongesso, ho dovuto prendere alcuni accorgimenti. Per prima cosa, ho aggiunto delle tavole di legno, fra i listelli che formeranno la parete limitrofa al banco di lavoro. ![]() Queste tavole mi permetteranno di fissare con maggiore sicurezza, delle mensole o altro alla parete in cartongesso. Inoltre ho modificato anche l’impianto d’illuminazione, munendo i neon di spine e posizionando vicino ad esse delle prese. ![]() In questo modo potrò rimuovere del tutto i neon dalla parete per la pulizia e la manutenzione. Infine, sulla parete opposta ho posizionato due reggi mensola al muro e ho creato una specie di nicchia che non sarà ricoperta dal cartongesso… ![]() … il perché di questa modifica sarà chiaro più avanti. ![]() E veniamo finalmente alla posa della lana di roccia e dei pannelli di cartongesso. Come anticipato nello schema in 3D, ho riempito le prime intercapedini con la lana di roccia, facendo attenzione a non lasciare scoperto neanche un centimetro di muro. Visto che questo materiale può provocare irritazioni alla pelle, ho preferito coprire subito la zona con un pannello di cartongesso. ![]() In questo modo sono andato avanti, rallentato dall’esigenza di dover tagliare i pannelli di cartongesso in prossimità delle prese, ma alla fine ho completato la parete destra. ![]() Il giorno successivo, mi sono messo al lavoro sulla parete sinistra, con la stessa collaudata procedura. ![]() ![]() ![]() Ecco una foto del risultato globale. ![]() Sulla parete destra ho anche applicato la rete adesiva, nelle zone dove si congiungono i pannelli di cartongesso e come si può notare, ho steso anche la prima mano di stucco; successivamente ho eseguito la stessa operazione anche sulla seconda parete e il prossimo passo sarà la verniciatura. Ultima modifica di Dagored : 22-08-2014 alle 10:50. |
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#5 |
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ISOLAMENTO TERMOACUSTICO - 4 (Telaio della basculante) Dopo le pareti laterali, l’opera di insonorizzazione è proseguita sulla parete che sorregge la basculante e più precisamente, sulla fascia che sormonta l’intera struttura e che precedentemente avevo ricoperto con la gomma-piombo. ![]() Visto che in questo punto i tubi che contengono i cavi elettrici sono a vista e considerato che questa parete è da insonorizzare il più possibile, ho deciso di posizionare del cartongesso anche in questo punto.:Sisi: Per prima cosa ho realizzato dei supporti e ho fissato un listello in abete proprio sopra la zona. ![]() ![]() Successivamente ho ancorato il listello ai supporti con delle viti, ho fissato i primi pannelli in cartongesso (sulla parte inferiore della struttura) e ho riempito l’intercapedine con della lana di roccia. ![]() Fatto ciò ho chiuso tutto con altri ritagli di cartongesso. ![]() Quindi ho posizionato la rete adesiva… ![]() … e ho stuccato le giunture. ![]() RIFINITURE INTERNI - 2 Ho dato l’ultima mano di stucco (in totale sono state 4) e ho scartavetrato tutto con cura. Anche questa fase, mi ha sottratto più tempo del previsto, ma ci tenevo particolarmente ad uniformare per bene l’intera superficie, in modo che dopo aver verniciato non ci sia traccia delle giunture dei pannelli.:Sisi: ![]() ![]() ![]() Ecco la “misteriosa” nicchia rifinita e stuccata, successivamente verrà foderata con della gomma piombo, per evitare che il suono trovi in questo punto un spiraglio verso l’esterno. ![]() Infine la scatola dei magnetotermici e la presa munita di pulsante, posta in prossimità dell’ingresso. ![]() Come potete notare, ho già provveduto a ricoprire le prese con della carta da imbianchino e ho anche rimosso le scatole elettriche, poste sulla parete in fondo. In questo modo, potrò applicare senza ulteriori indugi la prima mano di fissativo, in modo tale che non si notino differenze fra i pannelli di cartongesso e le zone stuccate. VERNICIATURA DELLE PARETI Terminate le rifinitura è finalmente giunto il momento di dare un po’ di colore al LAB. Questo è il primo dei due colori che adorneranno le pareti.:rock: Fin da quando ho iniziato ad immaginare questo progetto ho sempre pensato di realizzare le pareti argentate, quasi fossero pannelli in alluminio.:Sbav: In commercio ho trovato diverse soluzioni disponibili, alcune troppo costose, altre troppo laboriose, alla fine ho scelto questa vernice , che si può applicare con il classico rullo e pennello. ![]() Mi sono messo all’opera, subito dopo l’opportuna essicazione del fissativo ed ecco il risultato. ![]() Preciso che la vernice in questo scatto, è ancora fresca e quindi s’intravede ancora lo stucco fra i pannelli, ma spero che una volta asciutta le pareti risultino più omogenee, in caso contrario procedo con la seconda mano. ![]() In ogni caso, l’effetto di questa vernice è fantastico, in foto non si capisce tanto, ma dal vivo è uno spettacolo, in questa immagine ho cercato di carpire i riflessi sulle pareti in cartongesso. ![]() Lo spazio sembra raddoppiato e i riflessi sono bellissimi, l’unica pecca è che ogni imperfezione della superficie si nota il doppio, ma non tornerei indietro neanche morto.:Sisi: Sulla parete intonacata (quella in fondo) poi l’effetto è ancora più evidente, grazie alle imprecisioni e la ruvidezza dell’intonacatura, che enfatizzano maggiormente l’effetto “metallo liquido”.:rock: ![]() Soddisfatto del risultato posso iniziare i preparativi per il secondo colore. ![]() Ultima modifica di Dagored : 28-08-2014 alle 17:13. |
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#6 |
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VERNICIATURA DELLE PARETI 2 Come ho già detto, il colore argento delle pareti ha superato le mie aspettative, ma serviva un colore più aggressivo per e vivace per trasformare un box in un laboratorio di modding. Ho immaginato più volte come suddividere i due colori sulle pareti, ma alla fine ho optato per un classico da officina, ovvero due fasce alte un metro, che avvolgono l’intero locale. Per prima cosa ho tracciato sul muro delle linee con l’aiuto di un battifilo. ![]() Seguendo fedelmente queste linee, ho applicato sul muro del nastro per mascheratura. ![]() In questo modo ho delimitato in maniera precisa la zona da verniciare… Il colore scelto? ![]() Smalto all’acqua rosso vivo! Munito di rullo specifico per smalti, mi sono dato da fare e questo è il risultato sulla parete sinistra. ![]() E questo è quello che ho visto, quando terminata anche la parete destra. mi sono girato. ![]() E’ proprio il risultato che volevo e che avevo immaginato per tanto tempo! ![]() Ecco come si presenta il LAB terminata la verniciatura. ![]() Come potete vedere ho fissato anche dei pannelli porta utensili rossi, sulla parete in fondo. ![]() Inoltre ho terminato definitivamente l’impianto elettrico, divertendomi a fare anche un po’ di sleeving ai tubi in pvc. ![]() Per illuminare la zona dei pannelli portautensili e il relativo banco da lavoro sottostante, al posto del previsto quinto neon ho usato due blocchi da tre faretti; la scelta è stata dettata dagli spazi, ma alla fine credo che il risultato estetico sia anche superiore. ![]() Ultima modifica di Dagored : 01-09-2014 alle 11:46. |
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#7 |
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#8 |
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#9 |
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#10 |
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#11 |
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#12 |
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#13 |
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#14 |
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#15 |
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#16 |
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Eheh ti capisco benissimo.
Io di figli poi ne ho due. Io oramai lavoro al 90% in garage, ho da poco preso anche un bel compressorino da 24 litri. Ho aggiunto delle prese al muro. Devo ancora sistemare illuminazione e banco da lavoro ,ma sono ancora lontano per poter parlare di laboratorio. Mi piacerebbe anche prendere una piccola sega a nastro. Seguo con interesse il tuo 3d. ![]()
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#17 |
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Grazie per l'interesse DIDAC.
![]() A essere sincero l'inizio dei lavori è avvenuto parecchio tempo fa e nel frattempo sono arrivato anche io a quota due figli! ![]() Mi sono riservato i primi post proprio per poter descrivere in maniera ordinata tutte le lavorazioni effettuate nel box, un po' per volta li aggiornerò fino a portarmi allo stato attuale. ![]() |
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#18 |
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Aggiornati i primi post!
![]() P.S. Domanda da niubbo: Come faccio su questo forum ad inserire le anteprime video di Youtube? |
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#19 |
Senior Member
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Lavoro da professionista! Seguo senza più disturbare
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#20 |
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Grazie!
![]() Ma no, altro che disturbare, ogni commento è sempre gradito. ![]() |
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