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#141 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Pieve a Nievole (PT), Granducato di Toscana
Messaggi: 7755
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dubito che la maggior parte degli elettori si ricordi le malefatte di Ciarrapico che gli sono valse una condanna a 30 anni di galera... e ovviamente nessun telegiornale vi ha minimamente fatto accenno...
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Quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere, ma il qualcosa che ti porti dentro, cioè vivere - Twitter ![]() |
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#142 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 821
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Già, infatti Fini davanti ai giornalisti ha detto che Ciarrapico ha smentito questo, smentisce quello... Un giornalista con le palle gli avrebbe chiesto se smentiva anche la sua fedina penale. Sempre più convinto che la politica e la gestione del potere in italia siano questione di polizia, ma siccome anche le FdO ormai sono inglobate nel medesimo modus operandi...
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese) "Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?" Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia. |
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#143 | |
Member
Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 154
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"la scelta giusta non è sempre la più saggia,ma è quella che non porta con sè rimpianti" . pietro84 |
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#144 |
Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 58
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#145 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Trentino
Messaggi: 1084
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"Ma questa destra smacchiata a Fiuggi chi la vole? La verità é che An é diventata 'na monnezza, gliel'ho detto a Fini: "Alle prossime elezioni i nostri, che son rimasti fascisti nell'anima, non ti voteranno più, mejo Berlusconi"... Sono troppo fascista per assistere a questi bla bla... Creda a me. An potrà pure sedere a tavola ma non al tavolo che conta. A me la gente che cambia idea nun me piace. Nell''83 Fini faceva il saluto romano... E i nostri non lo voteranno più. Voteranno Berlusconi. Sul piano umano é meglio. E' uno che non ha mai celebrato la Resistenza, mentre Fini non si é perso un 25 aprile... Sò amico de Gasparri... Nessun dubbio. Il mio idolo é Bertinotti. Se fossi dall'altra parte lo voterei" (Giuseppe Ciarrapico, "La Repubblica", 11 luglio 2005)
"Non esistono, i diari di Mussolini. Dunque non é possibile che siano quelli adesso al centro dell'attenzione. Mi sono occupato a lungo del Duce e posso assicurare che questa storia non sta né in cielo né in terra... Stimo moltissimo Dell'Utri. E' un amico di grande qualità. Magari stavolta rischia di essere un po' imprudente" (Giuseppe Ciarrapico, "L'Espresso", 22 febbraio 2007) "'sta destra imbalsamata... Ma chi la vole? E' 'na monnezza... Del resto diciamocelo in faccia, la democrazia non é certo il migliore dei sistemi... Fini é un ometto impettito e deprecabile, un islamico-sionista, un furbetto... Guardi, io quell'uomo l'ho sempre detestato, An non esiste più, finita. La destra nn esiste più, e Fini non é il colpevole unico, il resto della truppa non é diversa da lui, Gasparri tiene famiglia, La Russa poi. Gli altri? Francamente li trovo impresentabili" (Giuseppe Ciarrapico, "La Stampa", 14 marzo 2007) "Fare il senatore di Roma a chi per una vita ha studiato e onorato la bandiera della Civiltà romana ha il senso del coronamento finale, del passo che conclude un cammino lungo... Il fascismo mi ha dato sofferenze e gioie. Mai rinnegato, mai confuso, mai intorpidita la mente da pensieri sconclusionati e antistorici... Di Fini non conservo alcun interesse politico. La sua alleanzuccia non mi è mai piaciuta. Mi sono tenuto lontano e ho fatto bene... Con Berlusconi l'amicizia è di antica data. E il suo ingegno è davvero raro. Sabato al Palalido di Milano ho conosciuto la potenza di questo movimento" (Giuseppe Ciarrapico, "La Repubblica", 10 marzo 2008) http://www.repubblica.it/2003/k/rubr...ar/12-mar.html |
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#146 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Paris
Messaggi: 535
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così ci finalmente ci liberiamo di sta scuola comunista ![]() |
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#147 |
Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: Vicenza
Messaggi: 297
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ue abbiamo trovato il nuovo ministro degli italiani all estero
![]() Circoscrizione Estero: al via la campagna elettorale http://www.newsitaliapress.it/artico...a%20elettorale Il Pdl comincia la campagna elettorale La Circoscrizione Estero è in fermento. Cominciano già i primi commenti a caldo su candidature, esclusioni e programmi. La polemica forte della giornata porta il nome e la voce di Luciano Neri, del Coordinamento Nazionale del PD per gli italiani nel mondo. “Il Popolo della libertà ha riservato agli elettori del Sudamerica una incredibile sorpresa: la lista per il Senato è guidata da Esteban Juan Caselli, detto “Cacho”, un personaggio perfettamente sconosciuto negli ambienti della comunità italiana, anche d’Argentina, ma molto noto, anche troppo, nel mondo della politica e di affari che definire “chiacchierati” è un eufemismo”, afferma. L’ex ministro dell’Economia e padre dell’Argentina economica e finanziaria moderna, Domingo Cavallo, avrebbe, secondo le dichiarazioni di Neri, “incluso l’aspirante senatore italiano Caselli in una ‘’mafia’’ legata ad Alfredo Yabran, personaggio collegato tra l’altro all’uccisione di Josè Luis Cabezas, fotografo del settimanale politico argentino “Noticias”.” Neri riporta l’intervista del quotidiano argentino Critica, di due giorni fa, in cui Caselli ha detto di avere avuto l’offerta del seggio al Senato “da Berlusconi in persona”. Un’accusa forte, quella di Luciano Neri, ancora sostanzialmente accolta dal silenzio delle reazioni
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Sono contrario al matrimonio dei preti: se fanno figli, siamo finiti. (cit) |
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#148 | |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2004
Città: Firenze
Messaggi: 1983
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#149 |
Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Barletta (BT)
Messaggi: 66
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Stiamo parlando di uno condannato per bancarotta fraudolenta. Io non so come si fa a votare gente del genere. I suoi saluti romani sono solo la ciliegina sulla torta.
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"La media degli italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco... É a loro che devo parlare" ( Silvio B. - 10 dicembre 2004) |
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#150 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Trentino
Messaggi: 1084
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Che sia fascista, lo dice pure lui. E sarebbe pure una cosa grave, se non fosse per la fedina penale, che è molto più nera della camicia nera. Giuseppe Ciarrapico in arte Ciarra, stando al casellario giudiziario, vanta una collezione di condanne, arresti, rinvii a giudizio, prescrizioni e processi in corso da non temere rivali. Le condanne definitive, confermate dalla Cassazione, sono quattro, per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta alla ricettazione fallimentare, dallo sfruttamento del lavoro minorile alla truffa pluriaggravata, ma potrebbero presto aumentare: in primo grado, il camerata pregiudicato è stato di recente condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni in una delle sue cliniche. Insomma il Cavaliere è stato di parola. Aveva promesso di non candidare “supposti autori di reati”: infatti candida quelli sicuri.
La carriera penale del futuro senatore del Popolo della Libertà Provvisoria inizia nel 1973, quando la Corte di Appello di Roma conferma la sentenza del Tribunale di Cassino e lo condanna per truffa aggravata e continuata ai danni di Inps, Inail e Inam per non aver registrato sui libri paga gli stipendi dei dipendenti. La Cassazione conferma la truffa, ne dichiara prescritta una parte e incarica la Corte d’appello di rideterminare la pena per l’altra. Nel 1974 altra condanna: il pretore di Cassino gli infligge una multa di 623.500 lire per aver violato per quattro volte la legge che tutela “il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti”, sentenza poi confermata in Cassazione. Poca roba, rispetto a quel che verrà con Tangentopoli e anche dopo. Nel marzo ’93 viene arrestato dal gip Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa, per lo scandalo Italsanità dal quale verrà poi assolto (condannato però il figlio): la Cassazione stabilisce che la signora Vespa l’ha incarcerato su elementi insussistenti. Aprile ’93: Di Pietro lo fa di nuovo arrestare per una stecca di 250 milioni di lire versata al segretario del Psdi Antonio Cariglia su richiesta di Andreotti. “Era vero, li diedi per arruolare Domenico Modugno alle feste dei socialdemocratici”, dirà lui anni dopo. Passa un mese e torna dentro, stavolta per un presunto miliardo alla Dc andreottiana nello scandalo delle Poste. A giugno, condanna in primo grado a 6 mesi per diffamazione: aveva affisso a Fiuggi un manifesto in cui dava a un consigliere comunale del “mentitore diffamatore mestatore”. Nel 1997 la Procura di Roma lo fa rinviare a giudizio per peculato, abuso e falso nella sua attività di re delle acque minerali: secondo il pm Maria Cordova, mentre era custode giudiziario dell’Ente Fiuggi, Ciarrapico omise di versare 20 miliardi al Comune e si appropriò di somme di denaro per spese pubblicitarie, interessi passivi e acquisto di beni capitalizzati, rinnovando il contratto di vendita dell’acqua Fiuggi a una sua società che offriva prezzi inferiori rispetto a un’altra (danneggiando il Comune, che percepiva un tot a bottiglia). Nel 1995 viene condannato con rito abbreviato per falso in bilancio delle Terme Bognanco. Ma questi processi finiscono in nulla. Nel 1998, però, arriva la prima mazzata: condanna in Cassazione a 4 anni e 6 mesi per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano. La sua “Fideico”, nel 1982, aveva ottenuto dalla Banca di Roberto Calvi e della P2 un improvviso aumento della linea di credito da 4 a 39 miliardi, restituendo solo le briciole. Nel 1999, il kappaò: altra condanna definitiva a 3 anni per il crac da 70 miliardi della società che controllava la “Casina Valadier”, il palazzetto liberty romano trasformato in ristorante. Ma il Ciarra, pur dovendo scontare 7 anni e mezzo, non finisce in carcere: grazie all’età e agli acciacchi, ottiene l’affidamento ai servizi sociali. Intanto i processi avanzano, con qualche botta di fortuna. Nel ’99, condannato in appello per emissione di assegni, il nostro eroe è assolto in Cassazione perchè il reato è stato appena depenalizzato. Nel 2000 cade in prescrizione la condanna in primo grado per violazione della legge sulle assunzioni obbligatorie di invalidi. Nel 2001, condanna in primo grado a Perugia per abuso d’ufficio insieme al giudice fallimentare di Frosinone che nel ’93 regalò l’amministrazione controllata alla sua capogruppo “Italfin 80” in crisi nera, evitandogli il crac: reato poi estinto per prescrizione. Intanto lui s’è dato alle cliniche private. E anche in quel ramo riesce a dare lavoro alla Giustizia. Nel 2002 il Tribunale di Roma lo condanna a 1 anno e 8 mesi per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni: insieme ad alcuni dirigenti della “Quisisana”, avrebbe imposto a una cinquantina di pazienti sottoposti a trasfusioni parcelle gonfiate per 3-400 mila lire l’una. E nel 2005 è rinviato a giudizio per ricettazione nella vecchia vicenda delle tangenti al ministero delle Poste. Ma ci sono pure questioni recentissime, come quella che lo investe per la sua ultima vocazione: editore di giornali locali, undici “cocoperative” tra la Ciociaria e il Molise, finanziati dallo Stato. Del novembre 2007, il Ciarra è indagato a Roma per truffa ai danni di Palazzo Chigi: pare che tra il 2002 e il 2005 abbia incassato il doppio dei contributi dovuti, attestando falsamente che le società “Editoriale Ciociaria Oggi” e “Nuova Editoriale Oggi” hanno una gestione separata. In attesa di sapere come stanno le cose, il Gip gli ha sequestrato i 2,5 milioni che stavano arrivando dalla Presidenza del Consiglio. Ma ieri Berlusconi ha detto di averlo candidato per avere finalmente qualche giornale amico: tra qualche mese, se tutto va bene, Fedina Nera a Palazzo Chigi potrà entrare quando gli pare. http://voglioscendere.ilcannocchiale...t/1826295.html Due cose possiamo capire dalla storia di quest'uomo: 1. il curriculum è di tutto rispetto per entrare nel PDL. 2. Berlusconi non fa leggi solo per sè, ma anche per gli altri delinquenti, negli ultimi dieci anni tra prescrizioni e depenalizzazioni il "signore" in questione ha evitato i suoi bei anni di galera. Complimenti Silvione, e grande Travaglio. ![]() |
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#151 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 366
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Quote:
![]() Capisco la devozione per Silvio, se al 2001 non fosse andato al governo emanando poi le depenalizzazioni e l'accorciamento delle prescrizioni ora Ciarra, Cesarone e Silviolo sarebbero compagni di cella a Rebibbia. Ultima modifica di sander4 : 13-03-2008 alle 19:02. |
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