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#121 | |
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#122 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Io però al corteo (quando non sono il portabandiera ufficiale dell'Anpi) vado con la bandiera rossa. Se uno vuole portarne una gialla a pallini verdi sono affari suoi. Libertà significa anche che ognuno si veste del colore che vuole. |
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#123 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
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Ciaozzz
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FINCHE' C'E' BIRRA C'E' SPERANZA !!!
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#124 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Varese
Messaggi: 2369
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Tutto rigorosamente IMHO Per i messaggi contrassegnati da *: IMHO un par di balle! Salva un albero, uccidi un castoro. |
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#125 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Roma Status:Superutente Messaggi totali:38335 Auto:Fiat Stilo 1.9 MJT Moto:Ducati Sport 900 IE
Messaggi: 1524
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Chi è che vuole cancellare il 25 aprile? Qui sul forum sembra in molti.
Ma io mi chiedo, come mai il PDC non era alle celebrazioni, al Quirinale? Anche se non di propaganga, evitiamo comunque le citazioni da siti di partito. Prio. Leggo dal sito di FI che i giovani di forza italia si limiteranno a celebrare i morti USA nello sbarco, presso il cimitero di Nettuno e la MO Salvo D'Acquisto. Tutto chiaro, per loro sono stati solo loro (ed io li ricordo come eroi, comunque!) i liberatori d'Italia. LuVi P.S. I riassunti personali vanno bene? Donalduck, le segnalazioni si fanno usando l'apposito tastino Ultima modifica di Lucio Virzì : 25-04-2006 alle 14:42. |
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#126 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Cittadino di un mondo libero dalla spazzatura
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#127 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
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La guerra civile è sempre un disastro,ma delle volte è necessaria.Penso anche che giorni come questi è inutile parlare di "buoni" o "cattivi" in termini individuali.Certamente anche fra i partigiani ci saranno stati anche delle mele marce.
Ma quel che conta oggi ,per me ,dovrebbe essere la scelta di campo.Bene o male,i due campi c'erano.Forse alcuni erano coi fascisti per paura di rappresaglia,e va bene,infatti a livello individuale non si possono mettere tutti nello stesso sacco.Allo stesso modo che per me un soldato tedesco della Wermacht non è tanto "cattivo" quando un SS,che notoriamente prendevano tutti i lavori sporchi nei paesi occupati.E non posso mettere allo stesso livello un morto SS con un partigiano,come non posso ritenere uguale la morte di Himler con quella di un partigiano.C'è differenza fra quelli che sono "capitati" nel campo dei cattivi e quelli che si trovavano li perchè proprio convinti ideologicamente. Per questo,IMHO,è preferibile non scendere al livello individuale,ma parlare piuttosto delle 2 fazioni come 2 ideologie.E mi dispiace,allora quelli che si sono trovati nel campo dei cattivi sono "cattivi".Era la guerra,non puoi star li a chiederti se l' altro è fascista vero oppure uno che è stato costretto a prendere l' arma.Per cui trovo i commenti sulle frasi di quel racconto che usa termini "bestie" per descrivere i fascisti,fuori luogo.In caso di guerra,il nemico è nemico,non puoi star a pensare che forse gli hanno minacciato la madre etc.Questo si può fare solo in caso di prigionieri,quando non sei più col dito sul griletto.Per uccidere devi odiare il nemico.Tutti i paesi in guerra usano la loro macchina di propaganda per fermentare l' odio verso il nemico,ridicolizzarlo e d' altro canto fare guerra psicologica alla popolazione nemica. La cosa grave sarebbe se OGGI ,qualcuno uscisse a dire che tutti quelli che combattevano nel campo fascista erano bestie,millepiedi etc.Perchè oggi uno ha il lusso di pensare con calma senza dover uccidere nessuno. Ma all' epoca,uno deve pensare con le condizioni dell' epoca.Uno ha chiesto pure come facevano i partigiani a mettere a posto la coscienza quando i Tedeschi uccidevano 10 Italiani per ogni morto Tedesco.Ancora una volta,per me si tratta di domanda che non si poteva mettere all' EPOCA,specie quando interessava un' azione di resistenza importante.Se si tratta di attaccare due Tedeschi che marciano per strada,un capo partigiano può fare a meno,ma se si tratta di far saltare un ponte o cosa simile,non poteva pensare per primi gli Italiani uccisi dopo.Se no,non ci sarebbe resistenza da nessuna parte del mondo.Entra di nuovo il concetto che in una guerra,ci sono 2 campi.Non puoi essere neutro.Quindi anche gli "innocenti" in realtà,ci sono nella guerra fino al collo.Se non vogliono andare sulle montagne è una scelta loro,ma rimane il fatto che esiste una fazione dei "buoni" e una dei "cattivi" che DEVONO combattere fra di loro. E uno dovrebbe essere GRATO ai partigiani,che ci sono stati,se no,l' Italia sarebbe passata nei libri di storia ,come un normale paese dell' Asse,come la Germania e il Giappone,dove movimenti simili non sono stati apparsi.Perchè la non esistenza di movimenti simili,li mette tutti nello stesso campo,quello dei "cattivi",anche se non tutti lo fossero forse nella loro mente.Insomma,rimane un fatto distintivo dell' Italia rispetto agli altri due e questo lo dovreste tener presente.Erano i "buoni" in questa storia,non importa se fra di loro c'erano anche individui cattivi.Anche nel mio paese c'è stata la guerra civile per 4 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale,e anzi da noi le cose più complicate,visto che molti della resistenza contro i Tedeschi ,sono poi passati nel campo dei cattivi.Di nuovo,l' unico modo per trattare una cosa così è separare i due periodi,perchè il movente era diverso,e questa era la causa del cambiamento di campo.E triste pensare quelli che erano nel campo dei cattivi senza essere convinti ideologicamente.Nono trovo nessuna tristezza per quelli che ne erano convinti.Li ritengo traditori e nemici del paese. Buona festa della Liberazione e W l' Italia democratica. |
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#128 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Cittadino di un mondo libero dalla spazzatura
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#129 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Intendo dire che il tricolore io mi aspetto di trovarlo fuori dagli edifici pubblici ad ogni ricorrenza civile, ma questo non significa che io debba per forza avere in mano un tricolore... Quote:
Ovviamente non mi aspetto di vedere bandiere della rsi... |
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#130 |
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Member
Iscritto dal: Nov 2001
Messaggi: 206
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Candellare la storia non si può. Cancellare il ricordo si. Il 25 aprile si ricorda e basta. Ognuno porta con se un pezzo di storia, e molto spesso questi pezzi non coincidono! Ma questo non è un problema.
Ad esempio, di resistenza ce ne furono di diversi tipi. Io personalmente mi ritrovo nella resistenza a guida americana. L'unica che ha dato inizio a tutto il processo di vera liberazione nel mondo dal nazifascismo. La resistenza partigiana dei comunisti non è la mia. Essi volevano togliere una dittatura per istaurarne un'altra. Anche se contribui a liberarci dalle dittature, la sua base ideologica era e resta sbagliata! |
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#131 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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La resistenza poi ebbe diverse cose al suo interno, e ci fu anche l'elemento della lotta di classe rivoluzionaria che a te può anche non piacere, ma aveva un suo senso storico determinato dal fatto che il fascismo fu anche una dittatura voluta dalla borghesia reazionaria per fermare il movimento operaio. Se non riconosci questo elemento e il 25 aprile parli di "comunisti che volevano portare la dittatura" il passo logico successivo è giustificare la marcia su Roma come "male minore" e mi auguro che tu non voglia arrivare a questo. |
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#132 | |
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Member
Iscritto dal: Nov 2001
Messaggi: 206
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La lotta di classe è proprio quello che intendevo quando parlavo di un'altra resistenza. Quella dei comunisti non fu resistenza contro la pura dittatura. La loro fu una guerra a vasto raggio che interesso anche coloro che erano dalla stessa parte. Quanti partigiani furono uccisi solo perchè ritenuti presunti fiancheggiatori dei nazisti. Quante persono civili furono uccise perchè avevano aiutato soldati feriti italiani e tedeschi. Per non parlare poi delle tante rivincite personali contro preti,borghesi,imprenditori. Qui sta la differenza. C'è chi combatteva per la libertà dell'italia dalla dittatura e chi combatteva gli italiani per un'idea che si è sempre dimostrata sbagliata. Io il 25 aprile festeggero sempre la prima! |
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#133 |
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Member
Iscritto dal: Apr 2005
Messaggi: 156
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“NON SI PUO‘, NE’ SI DEVE DIMENTICARE“
Giornata grigia, piovosa, e la tristezza è mia compagna. Ho trovato un vecchio album di fotografie. Con mani tremanti lo sfoglio. E tutto il mio passato ritorna veemente. Il caro zio Ernesto, che tanto amava noi nipoti, mi sorride, con dolcezza da una vecchia foto. La mia mente torna al lontano 1944, quando in Italia vigeva il caos. Sfollati a Montalto Pavese, ove avevamo una bella villa. Un giorno, mamma e Angelo, mio fratello, vanno a Casteggio, con il calesse. Ed io a giocare a tennis dai conti Balduino nel loro castello. Al ritorno a casa una amara sorpresa: la nostra domestica mi avvisa che sono arrivati i partigiani per prendere la mamma. Papà è lontano nelle Petrolifere di Fornovo Taro, essendo dirigente. I mezzadri mi consigliano di scappare per paura che i partigiani possano rivalersi su di me. Ho 14 anni, però incosciente, prendo la bicicletta e corro incontro ai miei cari per avvisarli, e ci riesco. Però torno a casa e trovo tutte le finestre e le porte aperte e la casa spoglia di tutto. I partigiani “garibaldini“, i più criminali comunisti, hanno rubato tutto. Io non so che fare. E’ buio. E’ notte. L’incoscienza della gioventù mi fa scendere a Casteggio dai miei cari, sempre in bicicletta. Quando sento delle voci maschili mi butto, istintivamente, in un fossato. E, col cuore in gola, odo dire: “Peccato non abbiamo preso la figlia del commendatore. Anche se giovane ci saremmo divertiti tutti quanti“. Questa frase non la dimenticherò mai più! Dopo varie peripezie riusciamo ad arrivare a Nizza Monferrato, dai miei nonni materni, i quali appena ci vedono ci scongiurano di scappare perché hanno già preso lo zio Ernesto e cercano anche noi. Una giovane madre e due ragazzi di 14 e 16 anni… La grave colpa imputataci è l’essere una famiglia “Fedele al Duce!”. Dopo varie fughe e soste in vari posti, arriviamo a Cittiglio, un paesino del Varesotto Ove papà ha trovato una bella casa. Lo zio Ernesto Arzani (cognome di cui sono molto fiera) 31 anni, con un braccio anchilosato per frattura giocando a calcio, indi esente dal militare è stato preso in un agguato, portato in un bosco dai partigiani comunisti “garibaldini“, amici d’infanzia di mio zio, lo hanno portato in un cascinale. Ove vi erano tre ufficiali della R. S. I., prigionieri. Ciò che è stato perpetrato a mio zio è inenarrabile. Per prima cosa gli hanno rotto gli occhiali (lui così miope), poi per ore, gli mettevano il capo nel liquame di un gabinetto. Seviziato in tutti i sensi, rotti gli arti a bastonate, torturato per due giorni. Con secchi d‘ acqua lercia e denudato. Con una scure gli hanno spaccato il cranio ed ancora in vita gettato in una fossa con i tre ufficiali e sepelliti vivi!!! Quei bastardi, assassini non soddisfatti di ciò, hanno chiesto ai nonni del denaro, adducendo a scusa che lo zio era vivo e in un campo di concentramento. I miei cari nonni si sono spogliati di tutto, senza sapere che lo zio dopo quattro giorni era già stato ucciso. Il partigiano chiamato il “boia” per gli assassinii perpetrati, compreso lo zio , è stato castigato da Dio. Ed una bomba a mano, con cui si trastullava, è scoppiata e prima di morire ha avuto atroce agonia. Dio è giusto! Solo dopo due mesi si è saputo tutto questo e si è potuto andare a riprendere le spoglie (con difficoltà ) dello zio e portarlo nella tomba di famiglia. Ma, quei maledetti non hanno finito di torturarci! Finita la guerra, il 25 aprile 1945, e persa malgrado gli illusi pensino di aver vinto... dopo alcuni giorni mamma ed io siamo andate a Milano per vedere la nostra casa. Quando suona il campanello ed io vado ad aprire la porta mi sento sbattere contro il muro con il calcio di un fucile che mi fa cadere a terra. E vedo orribili ceffi che prendono la mamma e la portano via, dopo averla picchiata con il fucile. Sola, impaurita torno a Cittiglio. Mamma è stata portata nelle carceri di San Vittore, in una piccola cella stipata di uomini e donne, senza potersi sedere, con un bugliolo per tutti, 2 giorni senza acqua e vitto. Poi portata nelle “famigerate scuole di via Palmieri“ (ricordo indelebile per i milanesi per le atrocità che si facevano) ove vi è anche il seguito romano di Mussolini e vari attori famosi. Io non saprò mai ciò che successe in quei locali, perché mamma ha sempre taciuto su quello che le hanno fatto subire i partigiani. Ogni mattina li caricano a centinaia su camion scoperti e li fanno girare per le vie di Milano. I cittadini che sino a pochi giorni prima osannavano al Duce ed al Fascismo, come orde di barbari lanciano su quei poveretti escrementi umani, bottiglie, pietre, sassi, tutto ciò che poteva ledere. Di notte i bastardi partigiani entrano nelle camerate e li avvisano che l’indomani saranno tutti uccisi, con ghigno satanico. Dopo 2 mesi di torture mamma, tramite avvocati, viene liberata, mentre i suoi compagni di carcere vengono quasi tutti uccisi nelle camere di tortura. Perché i giovani debbono essere ignari di ciò che hanno fatto i partigiani? A te, caro zio Ernesto, mai dimenticato, ed a te mamma che hai tanto sofferto, tu che hai sempre fatto del bene a tutti e sei stata una fervente cattolica praticante, dico arrivederci in Paradiso, ove saremo nuovamente uniti, finalmente felici! |
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#134 |
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15:38 Rame e Fo: "E' una rinascita".
"E' una rinascita". Lo hanno affermato la neosenatrice Franca Rame e il marito Dario Fo, alla manifestazione del 25 aprile a Milano. Il premio Nobel ha sostenuto che oggi è un giorno "liberatorio di un'angoscia che abbiamo avuto per molto tempo. Soprattutto ci fa venire in mente tutte le speranze che avevamo dopo la guerra". Franca Rame ha aggiunto che "questo è un bellissimo 25 aprile. Io ho sempre partecipato alla manifestazione ma sono anni che non vedevo questa folla entusiasmante". |
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#135 |
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15:26 Pezzotta: "Toccare Costituzione
va contro questa giornata" "Non accetto le polemiche della vigilia perchè il 25 aprile appartiene alla coscienza di tutti i democratici. Siamo qui perchè crediamo nella democrazia. Questo è il primo fatto. Poi siamo qui oggi per ricordare che la Costituzione è il risultato della lotta di liberazione e ogni qualvolta si tocca in modo sostanziale la Costituzione si va contro questa giornata". Lo ha detto il segretario generale uscente della Cisl Savino Pezzotta. 15:15 Epifani: "E' una festa di tutti" "La liberazione del Paese, la sua democrazia, parlano oggi soprattutto ai giovani, a coloro che domani saranno il futuro del Paese. Tutte le bandiere vanno bene, devono però condividere i valori della Resistenza. In questo senso è una festa di tutti perchè tutto il Paese, la sua Democrazia, sono figli di quella liberazione e della Costituzione". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani arrivando a Milano alla manifestazione del 25 aprile. 14:51 Rognoni: "Inaccettabile parificare partigiani e Rsi" "E' inaccettabile qualsiasi parificazione tra partigiani e combattenti della repubblica di Salò". Così ha detto il vicepresidente del consiglio della magistratura, Virginio Rognoni, cha ha partecipato alle celebrazioni del 25 Aprile a Monza. "Allo stesso modo si annullerebbe la storia di questo paese mettendo sullo stesso piano l'antifascismo e l'anticomunismo in un unico indistinto antitotalitarismo - ha aggiunto Rognoni -. Alla resistenza e alla scrittura della costituzione hanno contribuito soggettività di gruppi e persone diverse, con l'obiettivo prevalente della libertà". 14:46 Pecoraro: "Berlusconi dia a Calderoli biglietto per Tahiti" "Il biglietto che Berlusconi ha per Tahiti, lo dovrebbe regalare a Calderoli e lui resti a darci una mano come opposizione": così commenta Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi, prima della partenza del corteo del 25 Aprile a Milano. "Frasi come quella di Calderoli sulle bandiere a mezz'asta - aggiunge - sono cose che non hanno mai detto nemmeno i fascisti. E penso che Bossi, che la Lega, dovrebbe scusarsi". 13:16 Bertinotti: "Antifascismo è religione civile" L'antifascismo è la religione civile dell'Italia e il 25 aprile "è il ricordo di coloro che hanno costituito la Repubblica con la Costituzione". Lo ha detto il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti nella manifestazione di Marzabotto. "Per questo, il 25 aprile giorno della liberazione con il ricordo della Resistenza, è una pagina fondativa del nostro stare insieme, della nostra convivenza". |
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#136 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2000
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Come diceva il miglior amico di mio nonno che la resistenza l'ha fatta davvero: " Avevo 2 fucili: uno per i tedeschi e un altro lo tenevo da parte in cantina nel caso fossero arrivati i russi..."
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La mia config: Asus Z170 Pro gaming, Intel i5 6600k @4.5Ghz, cooler master 212x, corsair vengeance 8Gb ddr4 2133, SSD sandisk ultra II 480Gb, Gainward GTX960 4Gb, Soundblaster Z, DVD-RW, ali Corsair CX750M, Case Thermaltake Suppressor F31 |
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#137 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
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Eccolo, quello che non vuole festeggiare il 25 aprile.
16:18 Prodi: "Da Berlusconi una scelta sbagliata" "Una scelta sbagliata". Il leader dell'Unione, Romano Prodi, definisce così l'atteggiamento di Silvio Berlusconi, che per tanti anni non ha partecipato alle celebrazioni di anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Per il professore, che oggi partecipa al corteo milanese, Berlusconi ha sbagliato "anche perchè ci dobbiamo identificare con quello che il 25 aprile rappresenta". Diverso, per il professore, il caso degli esponenti del centrodestra che hanno deciso di partecipare al corteo. Politici che a suo giudizio "non meritano i fischi. Se sono presenti - ha spiegato Prodi - significa che riconoscono l'importanza del 25 aprile, altrimenti non sarebbero venuti". LuVi |
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#138 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 20046
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Prodi difende la Costituzione, per Calderoli è «tragica festa»
Un 25 Aprile di asprezze polemiche A Vicenza i “neri” contro l’oratrice Il 25 aprile. Mentre si ricorda in tutta Italia l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo (alla manifestazione milanese è atteso anche il leader dell’Unione), scoppia la polemica sulla devolution: parlando della Costituzione del 1948, Prodi invita i cittadini a votare «no» al referendum costituzionale sulla riforma dello Stato voluta dal centrodestra. Per il leghista Calderoli, l’Unione trasforma la ricorrenza in «tragica festa di regime». Le reazioni, oltre che dal centrosinistra, arrivano anche dall’Udc Follini, che parla di «dichiarazioni dissennate». A Vicenza. Sulla ricorrenza si abbatte - come l’anno scorso ma con segno politico opposto - un’altra pesantissima polemica all’ombra della Basilica palladiana. I due partiti dell’estrema destra che erano nella Casa delle libertà alle elezioni di due settimane fa, Alternativa sociale e Fiamma tricolore, ironizzano in toni xenofobi contro Sung Ae Bettenzoli, designata dal sindaco vicentino Enrico Hüllweck - oggi assente per ferie - a rappresentare il Comune alla manifestazione in Piazza dei Signori.(alle pagine 5 e 13) E questi li avremmo avuti al governo... Ciaozzz
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FINCHE' C'E' BIRRA C'E' SPERANZA !!!
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#139 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 367
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il problema è che concorreranno, con la cdl, anche nelle amministrative e forse regionali .. |
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#140 | |
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Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
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Messaggi: 3161
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Fischi e insulti, la Moratti lascia il corteo La manifestazione non è ancora partita da piazza Oberdan ma le proteste contro il ministro Moratti e la sua riforma della scuola sono già iniziate. Tra i primi striscioni, un enorme cartello con la scritta «Moratti ministra delle controriforme, Milano ti ripudia». E al collo di tantissimi giovani è appeso un cartello su cui si legge «Blocca gli stage della precarietà, cancella la riforma. Moratti, Milano ti ripudia». Lungo la strada verso via Buenos Aires, altri banchetti informativi con depliant contro la riforma Moratti. Intorno alle 15,30 la candidata sindaco di Milano per il centrodestra si è aggregata al corteo in corso Vittorio Emanuele ed è stata accolta al grido «scuola pubblica» quando. La Moratti, contestata da un coro di fischi e insulti, partecipa alla manifestazione per la Liberazione come privata cittadina: spinge sulla sedia a rotelle il padre Paolo Brichetto, ex deportato al campo di concentramento di Dachau e decorato con medaglie alla Resistenza dal presidente Ciampi. Al corteo partecipa anche il suo rivale politico, Bruno Ferrante: «È la festa di tutti gli italiani - ha detto iil candidato sindaco dell'Unione per Palazzo Marino. E sulla presenza della Moratti, Ferrante sottolinea che «ha fatto molto bene a essere qui oggi e invito tutti a dimostrare in maniera pacifica e senza contestazioni». |
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