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#121 | |||
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#122 | |
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Tranquillo, se per questo bastava che chiedessi Allora, innazi tutto il progetto, qui, col viadotto di Venaus sopraelevato che taglia da parte a parte la valle QUESTI SONO ALCUNI DOCUMENTI DA FONTI IMPARZIALI ---------------------------------------------------------------------- Povere Ferrovie! Lo stato di salute delle ferrovie oggi. ________________________________________________________________ Estratto del rapporto SETEC-ECONOMIE Qualche volta ci han chiesto da dove prendiamo le nostre cifre. Ecco da dove arriva la cifra che prevede lo spostamento di traffico da gomma a rotaia di solo l'1% del traffico. Copertina Pagina 55 Pagina 56 ___________________________________________________________ Amianto - Azienda ospedaliera San Luigi di Orbassano Lettera del dr. Edoardo Gays, Specialista Oncologo, Dirigente Medico Struttura Complessa a direzione Universitaria Medicina Interna 1 QUI ____________________________________________________________ Delibera 8/2005 della Corte dei Conti - Stralci e commenti (dedicato a chi ancora crede che le linee ad alta velocità ci verranno regalate dalla CEE) "Indagine sullo stato di attuazione della Legge-Obiettivo (legge 21 dicembre 2001, n. 443) in materia di infrastrutture e insediamenti strategici", elaborata dalla Sezione centrale di controllo della Corte dei Conti sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato (approvata con Delibera 8/2005 il 22 marzo 2005). Deliberazione n. 8/2005/G Relazione Allegati(testi integrali - reperibili anche su www.corteconti.it) Un sunto della delibera commentata Indagine costi e benefici a cura di: Stefano Lenzi, responsabile Ufficio istituzionale e legislativo WWF Italia - Onlus ________________________________________________________________ Sorgenti. Esempio di impatto descritto nello stesso progetto R.F.I. ________________________________________________________________ A.R.P.A. (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte) Dipartimento Subprovinciale di Ivrea Uranio: nel massiccio d'Ambin un prezioso minerale... ________________________________________________________________ Amianto. Ciò che estrarrebbe dalle gallerie in Valle di Susa (documento ufficiale R.F.I.). ________________________________________________________________ Sicurezza nelle gallerie. Estratto dai documento ufficiali di R.F.I. ________________________________________________________________ Vigili del Fuoco. Comunicato sulla sicurezza delle gallerie progettate. ________________________________________________________________ Polizia. Documento del sindacato COISP. ________________________________________________________________ I costi dell'opera: dal preventivo alla realizzazione un aumento del 300-420%. Fonte Quasco Bologna Dati estratti da “ settimanale Espresso” ________________________________________________________________ Corte dei Conti: dal 2009 cominceremo a pagare TUTTI (anche tu che leggi). ________________________________________________________________ Università degli Studi di Siena Dipartimento di Chimica Direttore Prof.Riccardo Basosi Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche XVI ciclo 2000-2001 ANALISI TERMODINAMICA INTEGRATA DEI SISTEMI DI TRASPORTO IN DIVERSI LIVELLI TERRITORIALI Impatti energetici dell'opera. ________________________________________________________________ Il traffico merci sull'autostrada Torino-Frejus dimunisce costantemente. Fonte SITAF s.p.a., società che gestisce il traforo -------------------------------------------------------------------------- ALCUNI DOCUMENTI DI CUI PUOI CONTESTARMI LA PROVENIENZA MA NON PER QUESTO MENO IMPORTANTI -------------------------------------------------------------------------- Le 7 criticità documento ufficiale della Comunità Montana Bassa Valle Susa e Val Cenischia Osservazioni tecniche al progetto preliminare e relativo SIA delle variazioni/integrazioni richieste dalla Regione Piemonte con DGR n. 68-10051 del 21/07/2003 al Progetto preliminare relativo al nodo urbano di Torino, potenziamento della tratta Bussoleno-Torino e cintura merci, già pubblicato il 10/03/03, depositato in data 10/12/03 ai sensi della L. 349/86. ________________________________________________________________ Bugie. Principali argomenti dei fautori dell'opera e le nostre osservazioni. _________________________________________________________________ Incubo Tav. Ancora un documento ricevuto da un amico che sintetizza le nostre ragioni. _________________________________________________________________ Coordinamento medici valsusini. Documento ufficiale approvato da più di 100 medici. _________________________________________________________________ Il metereologo Luca Mercalli ci descrive il rischio amianto legato ai venti della Valle di Susa. _________________________________________________________________ Mugello. Impatti esistenti dove ha già realizzato gallerie R.F.I. _________________________________________________________________ Quando è presente l’amianto non si può mai parlare di sicurezza perché non esiste un valore soglia al di sotto del quale non si corrano rischi. E qui il perchè: Relazione di un medico del lavoro specialista in autopsie. _________________________________________________________________ Estratto dalla esposizione della petizione alla commissione UE a Torino il 28.11.2005 _________________________________________________________________ Estratto dalla esposizione petizione alla commissione UE sul dissesto idrogeologico. _________________________________________________________________ Estratto dallo studio Polinomia. -------------------------------------------------------------------------- Qui di seguito un pò di documenti interessanti che spero vi facciano riflettere
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elect86 TAV: le ragioni liberali del no PARTECIPA AI PROGETTI DI CALCOLO DISTRIBUITO CON BOINC.Italy! Ultima modifica di elect : 10-12-2005 alle 11:15. |
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#123 |
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Senior Member
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Altro post per gli altri documenti visto che il massimo numero è 3
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#124 |
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Lo studio Polinomia
LA VERSIONE INTEGRALE DELLO STUDIO COMMISSIONATO DALLA COMUNITA' MONTANA ALLA SOCIETA' "POLINOMIA" DI MILANO. LA CONCLUSIONE, BASATA SU 180 PAGINE DI STUDIO INGEGNERISTICO, E' UNA SOLA: LA TORINO-LIONE E' INUTILE E COSTOSA. - Formato Word (2455 KB) - Formato zip (795KB) Potete verificare l'integrità del documento tramite i DIGEST SHA-1: - studio_polinomia_integrale.doc: E05E7AEA 25AB9B8B 36700BC7 3B58B76D 3A3808D6 -studio_polinomia_integrale.zip: CF58B5CD 38296E54 365836EA 279C30BA CA1B4F69 Disponibili due tipi di sintesi: - versione in 36 pagine - versione in 1 pagina |
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#125 | |
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Bè se con la parola treno intendi il TAV, stai tranquillo che economico il prezzo del biglietto non sarà, questo è poco ma sicuro La velocità si paga, oltremodo se alle spalle hai una spesa di 15miliardi di euro per soli 53km + tutte le altre tratte |
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#126 | |
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Lunardi e tutti i politici che lo seguono sono tutt'altro che fessi a voler il TAV, chi vuole intendere intenda... |
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#127 | ||
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"Non ci vedi nulla di strano"? Sei per caso un parente di Lunardi? Lo sai vero che il materiale che si estrarrà sarà pari al volume di un grattacielo con la base di 50x50m e alto 450/500 e taglierà tutte le falde della zona, con il pericolo che se scoppi un incidente le inquini pure e i terreni ne subiscano le conseguenze? E tu mi vieni a dire che è normale che i calcoli geologici siano sbagliati? Lo sai che se l'opera parte e poi si fermano per problemi geologici-ambientali i responsabili sono processabili di disastro ambientale? Forse è meglio che dai un'occhiata a questo, Estratto dalla esposizione petizione alla commissione UE sul dissesto idrogeologico. |
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#128 |
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Ah, eccoti i primi due capi di imputazioni:
TAV: effetti collaterali. Sabato 19 novembre 2005 “Per avere danneggiato con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro i seguenti corsi d'acqua [segue un elenco di 24 corsi d’acqua]. Condotte tutte più volte reiterate, così causando una grave perdita di potabilità e qualità delle acque e con una sostanziale compromissione ed alterazione della vita vegetale e animale all'interno dei corsi d'acqua, nonché una alterazione degli stessi corsi d'acqua mediante accumulo nel loro alveo e sulle sponde di limi fangosi, tali da distruggere, limitare e comunque alterare il normale sviluppo dell'ecosistema dei luoghi. Con le aggravanti di avere commesso il fatto su cose destinate a pubblico servizio e utilità, di aver agito con il concorso di più di cinque persone, di avere cagionato un danno anche patrimoniale di rilevante gravità”. “Per avere, in concorso tra loro e con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, nelle rispettive qualità indicate, danneggiato i seguenti fiumi, torrenti, fossi [segue un elenco di 17 fiumi, torrenti e fossi], le seguenti sorgenti [51 unità], i seguenti pozzi [28 unità], i seguenti acquedotti [2 unità]. In particolare per averli prosciugati o comunque disperdendone le acque limitandone le portate e pregiudicandone anche in modo irreversibile il loro utilizzo sia in relazione all'approvvigionamento idrico di acque potabili, sia in relazione ad ogni altro uso antropico, sia economico che di svago che, infine alle funzioni proprie negli ecosistemi locali e ciò in difetto di previe specifiche richieste alle autorità competenti e quindi in difetto delle relative autorizzazioni. Complessivamente per aver drenato e disperso dall’inizio dei lavori la somma complessiva di non meno di 44.933 milioni di metri cubi di acqua nel territorio della Comunità Montana del Mugello. Con l'aggravante di aver commesso il fatto su acque superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, pubbliche ai sensi della l.n. 36/94 e comunque su acque destinate per loro natura a pubblico servizio e per avere agito in più di cinque persone”. Passaggi relativi ai primi due capi di imputazione derivanti dai danni ambientali attribuiti ai cantieri TAV fra Monte Morello e Firenzuola negli anni che hanno preceduto il processo penale apertosi presso il Tribunale di Firenze il 23 febbraio 2004 (tuttora in corso, con udienza calendarizzate fino a luglio 2006). Risultano rinviati a giudizio esponenti del CAVET (Consorzio Alta Velocità Emilia Toscana: Impregilo S.p.A., CMC-Cooperativa Muratori e Cementisti, FIAT Engineering S.p.A., CRPL-Consorzio Ravennate di Produzione e Lavoro). Si tratta del consorzio al quale il general contractor FIAT ha affidato la progettazione e l’esecuzione dei lavori per la costruzione della tratta ferroviaria ad Alta Velocità fra Bologna e Firenze. |
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#129 | |
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E' per questo che Berlusconi dice che non c'è alcun pericolo mentre medici di mezzo Piemonte continuano a ripetere che non c'è la sicurezza al 100% Dato che non c'è una soglia minima e gli strumenti rilevano zero anche con una fibra di amianto per ogni 2 litri d'aria? "Noi respiriamo 18.000 litri d’aria al giorno e questo vuol dire che si possono respirare fino a 9000 fibre di amianto in un giorno con apparecchi che segnano zero fibre. La prova più evidente è che l’amianto che non si trova nell’aria viene poi ritrovato nei polmoni dei soggetti che sono stati operati per un tumore". |
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#130 | |
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salvo poi rendersi conto che la società pre-industriale aveva una vita media assai più corta della nostra. |
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#131 | |||||
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Le linee Tav....scoperte, ed anche qui non mi pronuncio perchè non conosco la situazione, ma posso immaginare che tu abbia ragione |
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#132 |
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Iscritto dal: Mar 2001
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elect si parlava di TAV in genere non del caso specifico.
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#133 |
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Iscritto dal: Mar 2001
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comunque il dato sui 70 km/h è del tutto inattendibile io vorrei sapere da che documento UFFICIALE è stato preso. In tutti i documenti che ho letto si parla di 220 Km/h
http://www.lom.camcom.it/trasporti/t...r/ie001100.htm |
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#134 |
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Elect perdona ma fra tutta la marea di documenti che hai postato non mi pare di trovare il progetto alternativo del comitato no-tav... o forse sono diventato orbo...
Avrei postato, sull'altro thread, un paio di questioni: forse ti sono sfuggite, ma gradirei mi facessi sapere qualcosa |
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#135 | |
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Se, vabbè và |
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#136 |
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Vi giro email e allegato arrivatimi, ocio che il testo è in english
"Questo testo è tratto da una Brochure informativa della Commissione Trasporti dell’Unione Europea. Come già detto dall’instancabile Fulvio Senore, quanto scritto e detto da giornali e politici, e cioè corridoio 5, rischio isolamento e via dicendo, non corrisponde propriamente alla realtà delle cose. Credo che tutti noi siamo favorevoli ad un progressivo passaggio da una rete di trasporti quasi esclusivamente stradale ad un sistema integrato che sia anche più sostenibile dal punto di vista ambientale oltre che economicamente più vantaggioso. Questo testo evidenzia quindi la volontà dell’Unione Europea di costruire una rete integrata di trasporti di tipo locale, che garantisca il trasporto delle merci delle regioni interessate senza che poche linee debbano trasportare enormi quantità di merci. In poche parole quello che si vuole evitare (perché economicamente sconveniente) è la concentrazione delle merci su direttrici privilegiate. In questo modo ad ognuno degli assi qui menzionati verrebbe garantita un equa e ragionevole capacità, che nel nostro caso si traduce nell’inutilità di una nuova linea in Valle di Susa. Va poi ricordato che nessuna delle opere citate nel proseguo della Brochure, se non quelle in costruzione, sono state approvate da alcun organo dell’Unione. Nelle tabelle si possono vedere i fondi destinati alla Torino Lyon, utilizzati per eseguire i “sondaggi” tanto discussi in questi giorni. E a proposito di sondaggi si parla della possibile apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per la mancanza della Valutazione di Impatto Ambientale per il tunnel di Venaus. Simone La Brochure completa è visionabile all’indirizzo: http://www.europa.eu.int/comm/ten/tr...5_ten_t_en.pdf "
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elect86 TAV: le ragioni liberali del no PARTECIPA AI PROGETTI DI CALCOLO DISTRIBUITO CON BOINC.Italy! Ultima modifica di elect : 13-12-2005 alle 21:02. |
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#137 |
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Ballarò, rai3, veloci, non perdetevela
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#138 |
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Adesso porta a porta
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#139 |
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TAV - Il corridoio 5 non esiste più
"Questa mattina ho fatto quello che a quanto pare politici e giornalisti
non hanno trovato il tempo di fare: mi sono fatto un giro per il web. In allegato trovi i risultati. Fai girare per favore. Fulvio Senore" Qualche informazione sul Corridoio 5 In televisione e sulla carta stampata abbiamo visto tutti le carte dell'Europa con una linea tracciata da Lisbona a Kiev, passando per Lione e Torino: il famoso corridoio 5, di cui sarebbe coordinatrice la signora Loyola de Palacio. Politici e giornalisti hanno ripetuto fino alla nausea che è stato un risultato importante il fatto che l'Unione Europea abbia fatto passare questo corridoio a sud delle Alpi invece che a nord, cosa che ci avrebbe tagliato fuori dalle rotte commerciali. Ebbene, sembra che le cose non stiano esattamente così. Il nome "corridoio 5" è stato dato nella conferenza di Helsinki del 1997 al percorso Trieste - Lubiana - Budapest - Leopoli (fonte http://www.lavoce.info/news/view.php?id=&cms_pk=392) e si è poi progressivamente allungato verso ovest. Al momento attuale il sito che contiene i piani dell'Unione Europea relativi alle reti di trasporto si trova a questo indirizzo: http://www.europa.eu.int/comm/ten/tr...t/index_en.htm. Visitando il sito si scopre che non esiste più nessun "corridoio 5" da Lisbona a Kiev. La comunità Europea ha invece definito 30 assi prioritari di trasporto: si tratta di percorsi di media lunghezza che coprono l'Europa come una ragnatela. Gli assi prioritari sono descritti in questo documento (pdf, 15MB) che è probabilmente troppo grande per essere scaricato da chi dispone di una connessione a internet tramite modem. La tratta che interessa la Valle di Susa è compresa nell'asse 6, "Lione - Trieste - Lubiana - Budapest - Confine ucraino", di cui è coordinatrice la signora Loyola de Palacio. Il percorso che va da Lisbona a Lione fa parte dell'asse 3, si tratta di un percorso grossomodo a Y che si biforca a Madrid e che va da una parte a Lione costeggiando il Mediterraneo e dall'altra a Parigi costeggiando l'Atlantico. Il coordinatore di questo asse è il signor Etienne Davignon. La documentazione dice che questo asse complementerà gli assi prioritari 8 (Portogallo e Spagna occidentale) e 19 (Spagna), ma non fa assolutamente riferimenti all'asse 6. I 30 assi prioritari sono stati scelti in modo da coprire l'Europa in modo flessibile, per cui è possibile definire percorsi più lunghi combinandone più di uno come si fa con i mattoncini Lego. Il documento contiene anche una mappa che chiarisce bene la situazione. Secondo il documento ufficiale nessuno di questi assi prioritari è privilegiato rispetto agli altri: è possibile creare un percorso da Lisbona a Budapest unendo gli assi 3 e 6 e attraversando il Nord Italia, ma è altrettanto possibile creare lo stesso percorso utilizzando parti degli assi 3, 24, 17 e 22, passando a nord delle Alpi. Sembra quindi che l'Unione Europea non sostenga affatto un percorso a sud delle Alpi a scapito di un percorso a nord, ma che al momento dia loro la stessa importanza. Il documento che definisce i 30 assi prioritari è stato pubblicato il 16 novembre 2005: ne esiste anche una versione precedente, pubblicata nel 2002. L'asse prioritario 6 (Lione - Torino) era già presente in quella versione mentre mancavano gli assi prioritari che ora permettono il passaggio a nord delle Alpi. Nella versione del 2002, sempre riguardo all'asse prioritario 6, si leggeva testualmente "Guardando ulteriormente verso il futuro, il progetto serve come asse portante per un percorso Atlantico-Adriatico, e come piattaforma per l'espansione verso est in direzione degli stati che si uniranno all'Unione" ("Looking further ahead, the project serves as a backbone of an Atlantic-Adriatic route, and a platform for its eastward development towards the accession countries"). Questa frase è scomparsa dal documento del 2005: questa scomparsa, insieme alla nascita di assi prioritari a nord delle Alpi sembra testimoniare che la Lione Torino abbia perso importanza agli occhi dell'Unione Europea. |
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#140 |
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Sulla TAV ci sono tutte le garanzie ambientali" (Berlusconi). Idra le elenca....
Sulla TAV ci sono tutte le garanzie ambientali" (Berlusconi). Idra le elenca....
Associazione di volontariato Idra Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail: [email protected] web: http://associazioni.comune.firenze.it/idra/inizio.html; http://idra.dadacasa.supereva.it/ COMUNICATO STAMPA Firenze, 8.12.’05 Berlusconi: sulla TAV (“irrinunciabile”) ci sono “tutte le garanzie ambientali”. Idra le elenca dall’osservatorio del Mugello. Titolano oggi i tg: “Berlusconi: la TAV è un’opera fondamentale e irrinunciabile, ci sono tutte le garanzie ambientali”. Idra ne elenca alcune, dall’osservatorio del Mugello. · 24 corsi d’acqua danneggiati “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro (...) Condotte tutte più volte reiterate, così causando una grave perdita di potabilità e qualità delle acque e con una sostanziale compromissione ed alterazione della vita vegetale e animale all'interno dei corsi d'acqua, nonché una alterazione degli stessi corsi d'acqua mediante accumulo nel loro alveo e sulle sponde di limi fangosi, tali da distruggere, limitare e comunque alterare il normale sviluppo dell'ecosistema dei luoghi. Con le aggravanti di avere commesso il fatto su cose destinate a pubblico servizio e utilità, di aver agito con il concorso di più di cinque persone, di avere cagionato un danno anche patrimoniale di rilevante gravità”. · 17 fiumi, torrenti e fossi, 28 pozzi, 2 acquedotti danneggiati “con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso” (i costruttori della TAV fra Firenze e Bologna sono imputati al Tribunale di Firenze “in particolare per averli prosciugati o comunque disperdendone le acque limitandone le portate e pregiudicandone anche in modo irreversibile il loro utilizzo sia in relazione all'approvvigionamento idrico di acque potabili, sia in relazione ad ogni altro uso antropico, sia economico che di svago che, infine alle funzioni proprie negli ecosistemi locali e ciò in difetto di previe specifiche richieste alle autorità competenti e quindi in difetto delle relative autorizzazioni”). · “Drenata e dispersa dall’inizio dei lavori la somma complessiva di non meno di 44.933 milioni di metri cubi di acqua nel territorio della Comunità Montana del Mugello, con l'aggravante di aver commesso il fatto su acque superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, pubbliche ai sensi della l.n. 36/94 e comunque su acque destinate per loro natura a pubblico servizio e per avere agito in più di cinque persone”. Sono alcuni dei passaggi relativi ai soli primi due capi di imputazione derivanti dai danni ambientali che hanno provocato i cantieri TAV fra Monte Morello e Firenzuola negli anni precedenti l’apertura (febbraio 2004) del processo penale a carico del consorzio di grandi imprese costruttrici (fra cui la CMC della Val di Susa) oggi in corso nell’Aula Bunker del Tribunale di Firenze. · Nel frattempo i metri cubi di acqua drenata sono saliti da 44 milioni a 115 milioni, e si teme che siano state intaccate riserve idriche profonde e strategiche. · 570 litri di acqua al secondo vengono ancora oggi intercettati dalle gallerie della TAV sul versante toscano. · All’attenzione del Tribunale di Firenze, inoltre, una quantità industriale di danni ambientali legati alla gestione dei fanghi e delle terre di scavo inquinate. · 53 milioni di euro sono stati stanziati per una prima ricucitura dei danni ambientali, anch’essi a carico del contribuente, che ha visto salire la bolletta TAV fra Firenze e Bologna da 2.100 mld di vecchie lire (nominalmente private al 60%) a oltre 10.000 interamente pubbliche. · I lavori sono ben lontani dall’essere terminati: una galleria è in demolizione e necessita del rifacimento. 60 km di tunnel sono privi della galleria parallela di soccorso. |
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