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OPPO Find X9 Pro: il camera phone con teleobiettivo da 200MP e batteria da 7500 mAh
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OPPO Find X9 Pro punta a diventare uno dei riferimenti assoluti nel segmento dei camera phone di fascia alta. Con un teleobiettivo Hasselblad da 200 MP, una batteria al silicio-carbonio da 7500 mAh e un display da 6,78 pollici con cornici ultra ridotte, il nuovo flagship non teme confronti con la concorrenza, e non solo nel comparto fotografico mobile. La dotazione tecnica include il processore MediaTek Dimensity 9500, certificazione IP69 e un sistema di ricarica rapida a 80W
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Anche DJI entra nel panorama delle aziende che propongono una soluzione per la pulizia di casa, facendo leva sulla propria esperienza legata alla mappatura degli ambienti e all'evitamento di ostacoli maturata nel mondo dei droni. Romo è un robot preciso ed efficace, dal design decisamente originale e unico ma che richiede per questo un costo d'acquisto molto elevato
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La nuova fotocamera compatta DJI spicca per l'abbinamento ideale tra le dimensioni ridotte e la qualità d'immagine. Può essere installata in punti di ripresa difficilmente utilizzabili con le tipiche action camera, grazie ad una struttura modulare con modulo ripresa e base con schermo che possono essere scollegati tra di loro. Un prodotto ideale per chi fa riprese sportive, da avere sempre tra le mani
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Old 28-06-2004, 22:14   #61
max1123
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Giudizi universali

Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote
ma doppiate.
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare,
lasciami sognare in pace...
Liberi com'eravamo ieri,
dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e
andare fuori
come Mastroianni anni fa,
come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già
Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza calpestare il cuore,
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi
come sulle aiuole.
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l'odio,
Torre di controllo aiuto,
sto finendo l'aria dentro al serbatoio...

Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più...

Vuoti di memoria, non c'è posto
per tenere insieme tutte le puntate di una storia,
piccolissimo particolare,
ti ho perduto senza cattiveria...
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace...
Libero com'ero stato ieri,
ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi,
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori...
come Mastroianni anni fa,
sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'è niente che mi sposta
o vento che mi sposterà...

Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più... non ci sei più...


(Sam Bersani)
__________________
Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno. (G. Falcone)
max1123 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-06-2004, 22:15   #62
tatrat4d
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Giorgio Gaber

IL SUICIDIO


Com’è cambiata questa camera. Prima era un casino di fogli, foglietti, tutto al muro, manifesti Marx, Hengel, attaccati male; partiva un chiodo e ‘PLUFF’ giù un testone! E poi prima che torni la giornata del chiodino… Ah una bella imbiancata e via, fa tristezza? Abitudine, il mio bel armadione, lo specchio… vabbè spogliamoci va. Che faccia ragazzi! Le spalle curve, le gambe magre e queste mutande, pervinca. Mah, questa volta va a finire che lo faccio davvero, certo che senso ha? Magari davanti allo specchio, nudo, sì via anche le mutande. Ecco questo sono io, gli specchi non servono a niente, non so neanche che faccia avrò con gli occhi chiusi. non riesco a fregarlo, non importa. Questa volta mi ammazzo davvero! Mi ricordo che una volta volevo ammazzarmi per amore, mi aveva detto che non mi amava più… un attimo prima che glielo dicessi io, quel tanto che basta per farti impazzire, ti senti escluso, abbandonato e lei non si accorge neanche dell’ingiustizia che ti ha fatto, e tu ti ammazzi… così impara. Educativo. E dopo ti ama per tutta la vita… la sua vita. Cazzate, suicidi a caldo. Ma tu guarda che faccia ragazzi, non c’ho mica la faccia di uno che soffre, è il mondo. Suicidio a freddo, di contro informa…, ‘PUM’, e tutto cambia e il mondo tremendo e ostile viene subito a rotolarsi sui tuoi piedi come una palla docile, sorniona, scodinzolante, affettuosa… un cocker. Vabbè, sembra che poi nessuno c’abbia avuto la soddisfazione di vederlo… il cocker. Quasi quasi mi rivesto e vado da Giuseppe. Giuseppe è sensibile, so già cosa mi dice: "Ci sono mille modi di reinteressarsi alla vita", lui ci crede ciecamente nelle passioni, "mille modi. C’è gente che fotografa gli uccelli nei loro nidi e fa dei corsi meravigliosi per impadronirsi di questa tecnica speciale!", …ci sono davvero questi corsi! C’è tutto! No, non devo andare da Giuseppe, non posso distrarmi con la fotografia. Siamo così futili che le distrazioni ci possono impedire di morire. Ah, meglio Athos, Athos è obiettivo, non sta mica a tirarmi su di morale con delle cazzate, dai. Vado lì, gli racconto tutto, tutto-tutto fino alla fine e: "…ecco lo vedi anche tu, sono un fallito!", e lui: "Sì" e mi indica la scogliera, sto deficiente, insensibile, ma che si ammazzi lui, la scogliera. Casomai il modo melo scelgo io, un modo che sia mio, un modo giusto per…, bisogna essere prudenti quando ci si ammazza. La scogliera! La scogliera va bene per Bergman, nordico, religioso… già, come si ammazzerà la gente importante? Non so, la Mina? Aspidi, maledetta non ne sbaglia una. E Antonioni il regista? Gas, gas a bombole ‘BSSS’. E Arbasino? Svenamento, un classico. E Moravia? Moravia si prepara calmo, sereno, sobrio, due righe, quattro righe, dodici volumi e si fa murare vivo e dopo si sente ‘PUM’, ‘PUM’. E Lucio Battisti? A fari spenti, con Mogol, questa era facile. E Pannella, Marco Pannella? Eccolo me lo vedo, piccola conferenza stampa, la stanza circondata da amici, la cicuta. E lui che parla calmo con Adele Faccio, con Spadaccia e questa volta muore davvero. Eh sì, ognuno c’ha la propria estetica. E io con questa faccia, questa camera, queste mutande potrei buttarmi sotto un… come se fosse un forte attrazione fisica, una cosa bella, un momento di gioia. Troppo vitale, esteticamente vecchio, sa di poeti. Oppure potrei uccidermi senza nessun dolore, nessuna rabbia, nessuna passionalità, senza nessuna voglia di riscatto, un suicidio svedese, più adeguato a quello che succede. Eppure sento che anche questo è già vecchio esteticamente. Forse oggi esteticamente mi rimetto gli slip pervinca, mi rivesto, esco e vedremo come va a finire. C’è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte!
__________________
G.G. "Il tutto è falso"
In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta
tatrat4d è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-06-2004, 22:17   #63
max1123
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Poster


Seduto con le mani in mano
sopra una panchina fredda del metro
sei lì che aspetti quello delle 7.30
chiuso dentro il tuo paletot
Un tizio legge attento le istruzioni
sul distributore del caffè
e un bambino che si tuffa dentro a un bignè.

E l'orologio contro il muro
segna l'una e dieci da due anni in qua
il nome di questa stazione
è mezzo cancellato dall'umidità
Un poster che qualcuno ha già scarabocchiato
dice "Vieni in Tunisia:
c'è un mare di velluto ed una palma
e tu che sogni di fuggire via...

di andare lontano, lontano...

E da una radiolina accesa
arrivano le note di un'orchestra jazz
Un vecchio con gli occhiali spessi un dito
cerca la risoluzione a un quiz.
Due donne stan parlando
con le braccia piene di sacchetti dell'UPIM
E un giornale è aperto sulla pagina dei films.

E sui binari quanta vita che è passata e quanta che ne passerà
E due ragazzi stretti stretti
che si fan promesse per l'eternità.
Un uomo si lamenta ad alta voce
del governo e della polizia.
E tu che intanto sogni ancora
sogni sempre, sogni di fuggire via...

di andare lontano, lontano...
andare lontano, lontano...

Sei li che aspetti quello delle 7,30
chiuso dentro il tuo paletot
seduto sopra una panchina fredda del metro.


(Claudio Baglioni)
__________________
Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno. (G. Falcone)
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Old 28-06-2004, 22:19   #64
hikari84
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Un altro mio angolino di paradiso...

Montagne verdi

Mi ricordo montagne verdi
e le corse di una bambina
con l'amico mio più sincero
un coniglio dal muso nero.
Poi un giorno mi prese il treno
l'erba il prato e quello che era mio
scomparivano piano piano
e piangendo parlai con Dio.
Quante volte ho cercato il sole
quante volte ho mangiato sale
la città aveva mille sguardi
io sognavo montagne verdi.
Il mio destino è di stare accanto a te
con te vicino più paura non avrò
e un po' bambina tornerò.
Mi ricordo montagne verdi
quella sera negli occhi tuoi
quando hai detto s'è fatto tardi
t'accompagno se tu lo vuoi.
Quella nebbia le tue parole
la tua storia è la mia storia
poi nel buio senza parlare
ho dormito con te sul cuore.
Io ti amo mio grande amore
io ti amo mio primo amore
quante volte ho cercato il sole
quante volte ho cercato il sole
la la la...
Il mio destino è di stare accanto a te
con te vicino più paura non avrò
e un po' più donna io sarò.
Montagne verdi nei tuoi occhi rivedrò.

Marcella Bella
__________________
Se ho un leone che mi mangia il cuor, se ho una bissa che memagna i piè, se cerco il mare di Shangai e Hong Kong, o se una volta mi innamoro di te, non ho l'arma che uccide il leone, e per la bissa non ho il bastone, verso Hong Kong non possiamo volare, se risposta c'è non è certo controllare... Video meliora proboque: deteriora sequor... Gutta cavat lapidem... Say the words I want to hear for all eternity...
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Old 29-06-2004, 01:16   #65
palombaro
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prima

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbraccia l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.

seconda

Chi va dicendo in giro
che odio il mio lavoro
non sa con quanto amore
mi dedico al tritolo,
è quasi indipendente
ancora poche ore
poi gli darò la voce
il detonatore.
Il mio Pinocchio fragile
parente artigianale
di ordigni costruiti
su scala industriale
di me non farà mai
un cavaliere del lavoro,
io son di un'altra razza,
son bombarolo.
Nel scendere le scale
ci metto più attenzione,
sarebbe imperdonabile
giustiziarmi sul portone
proprio nel giorno in cui
la decisione è mia
sulla condanna a morte
o l'amnistia.
Per strada tante facce
non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza
si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia
per non piangere da solo,
io son d'un altro avviso,
son bombarolo.
Intellettuali d'oggi
idioti di domani
ridatemi il cervello
che basta alle mie mani,
profeti molto acrobati
della rivoluzione
oggi farò da me
senza lezione.
Vi scoverò i nemici
per voi così distanti
e dopo averli uccisi
sarò fra i latitanti
ma finché li cerco io
i latitanti sono loro,
ho scelto un'altra scuola,
son bombarolo.
Potere troppe volte
delegato ad altre mani,
sganciato e restituitoci
dai tuoi aeroplani,
io vengo a restituirti
un po' del tuo terrore
del tuo disordine
del tuo rumore.
Così pensava forte
un trentenne disperato,
se non del tutto giusto
quasi niente sbagliato,
cercando il luogo idoneo
adatto al suo tritolo,
insomma il posto degno
d'un bombarolo.
C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali.
Ma ciò che lo ferì
profondamente nell'orgoglio
fu l'immagine di lei
che si sporgeva da ogni foglio
lontana dal ridicolo
in cui lo lasciò solo,
ma in prima pagina
col bombarolo.
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Old 29-06-2004, 01:17   #66
Ufobobo
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Old 29-06-2004, 01:18   #67
palombaro
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terza

Tito
- Non avrai altro Dio all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Non nominare il nome di Dio
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano
davvero lo nominai invano.

Onora il padre. onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice non devi rubare
e forse io l'ho rispettato
vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato:
ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame
lo, forse, ho confuso il piacere e l'amore.
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice non ammazzare
se del cielo vuoi essere degno.
Guardatela oggi, questa legge di dio,
tre volte inchiodata nel legno:
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno
Guardate la fine di quel nazareno.
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo
Lo sanno a memoria il diritto divino
e scordano sempre il perdono:
ho spergiurato su dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri ,
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti :
io , nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore
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Old 29-06-2004, 01:18   #68
palombaro
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e tutte le altre di Fabrizio ma queste son quelle che mi gustano di più
palombaro è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-06-2004, 01:46   #69
fabius00
 
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a quest'ora


Ancora
Eduardo De Crescenzo
E' notte alta e sono sveglio,
sei sempre tu il mio chiodo fisso
insieme a te ci stavo meglio,
e più ti penso e più ti voglio
tutto il casino fatto per averti,
per questo amore che era un frutto acerbo,
adesso che ti voglio bene, io ti perdo.

Ancora, ancora, ancora,
perché io da quella sera, non ho
fatto più l'amore senza te,
e non me ne frega niente, senza te
anche se incontrassi un angelo, direi
non mi fai volare in alto quanto lei.

E' notte alta e sono sveglio,
e mi rivesto e mi rispoglio
mi fa smaniare questa voglia,
e prima o poi farò lo sbaglio
di fare il pazzo e venir sottocasa
tirare sassi alla finestra accesa
prendere a calci la tua porta, chiusa, chiusa.

Ancora, ancora, ancora,
perché io da quella sera, non ho
fatto più l'amore senza te,
e non me ne frega niente, senza te
anche se incontrassi un angelo, direi
non mi fai volare in alto quanto lei.

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Old 29-06-2004, 01:50   #70
Theradin
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giorgio gaber
il dilemma

In una spiaggia poco serena
camminavano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra
di un dilemma.
L'uomo era forse più audace
più stupido e conquistatore
la donna aveva perdonato
non senza dolore.
Il dilemma era quello di sempre
un dilemma elementare
se aveva o non aveva senso
il loro amore.

In una casa a picco sul mare
vivevano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra di un dilemma.
L'uomo è un animale quieto
se vive nella sua tana
la donna non si sa
se è ingannevole o divina.
Il dilemma rappresenta
l'equilibrio delle forze in campo
perché l'amore e il litigio
sono le forme del nostro tempo.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
come una cosa normale e ricorrente
perché morire e far morire
è un'antica usanza
che suole aver la gente.

Lui parlava quasi sempre
di speranza e di paura
come l'essenza
della sua immagine futura.
E coltivava la sua smania
e cercava la verità
lei l'ascoltava in silenzio
lei forse ce l'aveva già.
Anche lui curiosamente
come tutti era nato da un ventre
ma purtroppo non se lo ricorda
o non lo sa.

In un giorno di primavera
mentre lei non lo guardava
lui rincorse lo sguardo
di una fanciulla nuova.
E ancora oggi non si sa
se era innocente come un animale
o se era come instupidito dalla vanità.
Ma stranamente lei si chiese
se non fosse un'altra volta il caso
di amare e di restar fedele
al proprio sposo.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
con le parole che ognuno sa a memoria
sapevan piangere e soffrire
ma senza dar la colpa
all'epoca o alla storia.

Questa voglia di non lasciarsi
è difficile da giudicare
non si sa se è una cosa vecchia
o se fa piacere.
Ai momenti di abbandono
alternavano le fatiche
con la gran tenacia che è propria
delle cose antiche.
E questo è il sunto di questa storia
per altro senza importanza
che si potrebbe chiamare
appunto resistenza.
Forse il ricordo di quel Maggio
gli insegnò anche nel fallire
il senso del rigore
e il culto del coraggio.
E rifiutarono decisamente
le nostre idee di libertà in amore
a questa scelta non si seppero adattare.
Non so se dire a questa nostra scelta
o a questa nostra nuova sorte
so soltanto che loro si diedero la morte.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
non per una cosa astratta
come la famiglia
loro scelsero la morte
per una cosa vera come la famiglia.

Io ci vorrei vedere più chiaro
rivisitare il loro percorso
le coraggiose battaglie
che avevano vinto e perso.
Vorrei riuscire a penetrare
nel mistero di un uomo e una donna
nell'immenso labirinto di quel dilemma.
Forse quel gesto disperato
potrebbe anche rivelare
come il segno di qualcosa
che stiamo per capire.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
come una cosa
normale e ricorrente
perché morire e far morire
è un'antica usanza
che suole avere la gente.
__________________
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Theradin è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-06-2004, 01:51   #71
Puccio Bastianelli
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L'Avatar di Puccio Bastianelli
 
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Messaggi: 1252
SAMUELE BERSANI - REPLAY

Dentro al replay
fra miliardi di altri ci sei
e non hai scia
luminosa d'auto
anche di periferia
come i sogni che farai
o prenderai a noleggio
quando ti addormenterai
con le scarpe sul letto
Dentro al replay
con la testa girata un po' in su
da fotografia
ci sei anche tu prima di andare via
"se rimango ancora qui
è come se morissi
e guardandomi allo specchio
ad un tratto sparissi"
Cadono le stelle e sono cieco
e dove cadono non so
cercherò, proverò, davvero
ad avere sempre su di me il profumo delle mani
riuscire a fare sogni tridimensionali
non chiedere mai niente al mondo
solo te
come una cosa che non c'è
cercando dappertutto anche in me
ti vedo
Dentro al replay
per un attimo c'ero e anche lei
ma in quel momento
qualcosa ho cancellato
si è fermato il tempo, la sua regolarità
e come se morissi
è sparita anche la luna,
è cominciata l'eclissi
Cadono le stelle
allora è vero
e io non so se ci sarò
dove andrò
non lo so se lo merito o no
se correggerò gli effetti dei miei guasti nucleari
se troverò il coraggio ti telefono domani
e più sarò lontano e più sarò da te
dimenticato e muto
come uno che non c'è
tornerò, tornerò davvero
a sentire su di me profumo delle mani
di notte io farò sogni tridimensionali
senza chiedere mai niente al mondo
neanche a te
senza chiedermi perché
ti vedo dappertutto
anche in me
ti vedo
Puccio Bastianelli è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-06-2004, 01:53   #72
*Interista_Mel*
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L'Avatar di *Interista_Mel*
 
Iscritto dal: Jan 2004
Messaggi: 43
Re: I migliori testi delle canzone italiane

[quote]Originariamente inviato da Deppe
Postate qui i testi per voi più belli, più emozionanti, più significativi della musica italiana. Comincio io:



Tutte le canzoni di Biagio Antonacci
__________________
*La mia anima è colorata come la ali delle farfalle..Le fiabe di ieri crescono ma non moriranno mai..Avanti con lo spettacolo...*
*Interista_Mel* è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-06-2004, 02:16   #73
Pugaciov
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L'Avatar di Pugaciov
 
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Macerata
Messaggi: 7645
Come molti hanno detto, anch'io direi tutto De André.
Ma in particolare, qualche canzone, di quelle divertenti, di Fabrizio:

Carlo Martello Ritorna Dalla Battaglia Di Poitiers
Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra cingendolo d'allor.
Al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura del Sire vincitor.
Il sangue del Principe e del Moro
arrossano il cimiero d'identico color
ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite le bramosie d'amor.
"Se ansia di gloria, sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore.
Chi poi impone alla sposa soave
di castità la cintura ahimè è grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave".
Così si lamenta il re cristano
s'inchina intorno il grano, gli son corona i fior.
Lo specchio di chiara fontanella
riflette fiero in sella dei Mori il vincitor.
Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione il simbolo d'amor
nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde ignudo in pieno sol.
"mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse re carlo scendendo veloce di sella.
"Deh, cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate".
Sorpreso da un fare sì deciso
sentendosi deriso re Carlo s'arrestò
ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno il sire si levò.
Codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata in gran difficoltà
alla donna apparve un gran nasone
un volto da caprone, ma era Sua Maestà.
"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano.
Ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore".
Cavaliere lui era assai valente
ed anche in quel frangente d'onor si ricoprì
e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione tentò di risalir.
Veloce lo arpiona la pulzella
repente una parcella presenta al suo signor
"deh, proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire, è un prezzo di favor".
"E' mai possibile, porco d'un cane,
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane.
Anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire".
Ciò detto, agì da gran cialtrone
con balzo da leone in sella si lanciò
frustando il cavallo come un ciuco
tra i glicini e il sambuco il re si dileguò.
Re Carlo tornava dalla guerra
l'accoglie la sua terra cingendolo d'allor.
Al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura del sire vincitor.

Il testamento
Quando la morte mi chiamerà
forse qualcuno protesterà
dopo aver letto nel testamento
quel che gli lascio in eredità
non maleditemi non serve a niente
tanto all'inferno ci sarò già

ai protettori delle battone
lascio un impiego da ragioniere
perché provetti nel loro mestiere
rendano edotta la popolazione

ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana
ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana

voglio lasciare a Bianca Maria
che se ne frega della decenza
un attestato di benemerenza
che al matrimonio le spiani la via

con tanti auguri per chi c'è caduto
di conservarsi felice e cornuto
con tanti auguri per chi c'è caduto
di conservarsi felice e cornuto

sorella morte lasciami il tempo
di terminare il mio testamento
lasciami il tempo di salutare
di riverire di ringraziare
tutti gli artefici del girotondo
intorno al letto di un moribondo

signor becchino mi ascolti un poco
il suo lavoro a tutti non piace
non lo consideran tanto un bel gioco
coprir di terra chi riposa in pace

ed è per questo che io mi onoro
nel consegnarle la vanga d'oro
ed è per questo che io mi onoro
nel consegnarle la vanga d'oro

per quella candida vecchia contessa
che non si muove più dal mio letto
per estirparmi l'insana promessa
di riservarle i miei numeri al lotto

non vedo l'ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli tutti sbagliati
non vedo l'ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli tutti sbagliati

quando la morte mi chiederà
di restituirle la libertà
forse una lacrima forse una sola
sulla mia tomba si spenderà
forse un sorriso forse uno solo
dal mio ricordo germoglierà

se dalla carne mia già corrosa
dove il mio cuore ha battuto un tempo
dovesse nascere un giorno una rosa
la do alla donna che mi offrì il suo pianto

per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore
per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore

a te che fosti la più contesa
la cortigiana che non si dà a tutti
ed ora all'angolo di quella chiesa
offri le immagini ai belli ed ai brutti

lascio le note di questa canzone
canto il dolore della tua illusione
a te che sei costretta per tirare avanti
costretta a vendere Cristo e i santi

quando la morte mi chiamerà
nessuno al mondo si accorgerà
che un uomo è morto senza parlare
senza sapere la verità
che un uomo è morto senza pregare
fuggendo il peso della pietà

cari fratelli dell'altra sponda
cantammo in coro già sulla terra
amammo tutti l'identica donna
partimmo in mille per la stessa guerra
questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore si muore soli
questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore soli.

Bellissime
__________________
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Old 29-06-2004, 10:14   #74
cCUCAIO
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Antonello Venditti - ROMA CAPOCCIA -

Quanto sei bella Roma quann'è sera,
quando la luna se specchia dentro ar fontanone
e le coppiette se ne vanno via,
quanto sei bella Roma quando piove.
Quanto sei bella Roma quann'è er tramonto,
quando l'arancia rosseggia ancora sui sette colli
e le finestre so' tanti occhi
che te sembrano dì : quanto sei bella!
Ah, quanto sei bella.
Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui.
Vedo la maestà der Colosseo,
vedo la santità der Cuppolone,
e so' più vivo, e so' più bono, no, nun te lasso mai,
Roma capoccia der monno infame.
Na carrozzella va co' du' stranieri,
un robivecchi te chiede un po' de stracci,
li passeracci so' usignoli, io ce so' nato, Roma,
io t'ho scoperta, stamattina.
Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui.
Vedo la maestà der Colosseo,
vedo la santità der Cuppolone,
e so' più vivo, e so' più bono, no, nun te lasso mai,
Roma capoccia der monno infame.
Roma capoccia der monno infame.

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Old 29-06-2004, 10:17   #75
kikki2
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Via del Campo

Via del Campo c’è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.

Via del Campo c’è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c’è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano
e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.

Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone è chiuso.
Ama e ridi se amor risponde
pingi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior...
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior...
__________________
Benedetto sia il Signore,la mia Roccia,che insegna alle mie mani a fare la guerra e alle mie dita a combattere
Meglio 1 giorno da Zeman che una vita da Elkann ( qualsiasi ).
Ciao pierpo!
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Old 29-06-2004, 11:47   #76
Er Paulus
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VITA MIA- ZetaZeroAlfa-


Ti ricordi l'altra sera quando abbiam parlato
mi hai detto "scusa caro, il nostro amore ormai e finito"
il tempo di tirare su le braghe, e sono partito
con in tasca soltanto il tuo bellissimo sorriso


e mi son reso conto che
questa vita mia vola via
in un'altra sera passata in birreria

e mi son reso conto che
questa vita mia vola via
in un'altra notte piena di polizia



E adesso a me cosa mi resta,
il tuo ricordo, tanti amici e una sbornia nella testa
forse è meglio per te o forse è meglio anche per me
e cosa vuoi che io ti dica, lo sai,
LA VITA GIRA E VA MA SE ERA VERO AMORE CI RIVEDREMO QUA


e mi son reso conto che
questa vita mia vola via
in un'altra sera passata in birreria

e mi son reso conto che
questa vita mia vola via
in un'altra notte piena di polizia
__________________
Non devo avere paura.La paura uccide la mente.La paura è la piccola morte che porta con sè l'annullamento. Guarderò in faccia la mia paura e la affronterò; e quando sarà passata non ci sarà più nulla.Soltanto io ci sarò. --->www.chebios.it <---
Er Paulus è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-06-2004, 11:52   #77
Hyperion
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Città: Pistoia
Messaggi: 10104
Quote:
Originariamente inviato da kikki2
o magari da Linea Gotica, con quella chitarra torcibudella



Ciao!!
__________________
"Inquietante non è che il mondo si trasformi in un unico apparato tecnico-economico. Ancora più inquietante è che non siamo ancora preparati a questa radicale trasformazione del mondo. Ma ancora più inquietante è che non abbiamo alternative al pensiero unico capace solo di fare di conto (denken als rechnen)." Heidegger
Hyperion è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-06-2004, 12:00   #78
kellone
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Città: Genova
Messaggi: 11586
Autogrill - Francesco Guccini

La ragazza dietro al banco mescolava birra chiara e Seven-up,
e il sorriso da fossette e denti era da pubblicità,
come i visi alle pareti di quel piccolo autogrill,
mentre i sogni miei segreti li rombavano via i TIR...

Bella, d' una sua bellezza acerba, bionda senza averne l' aria,
quasi triste, come i fiori e l' erba di scarpata ferroviaria,
il silenzio era scalfito solo dalle mie chimere
che tracciavo con un dito dentro ai cerchi del bicchiere...

Basso il sole all' orizzonte colorava la vetrina
e stampava lampi e impronte sulla pompa da benzina,
lei specchiò alla soda-fountain quel suo viso da bambina
ed io.... sentivo un' infelicità vicina...

Vergognandomi, ma solo un poco appena, misi un disco nel juke-box
per sentirmi quasi in una scena di un film vecchio della Fox,
ma per non gettarle in faccia qualche inutile cliché
picchiettavo un indù in latta di una scatola di té...

Ma nel gioco avrei dovuto dirle: "Senti, senti io ti vorrei parlare...",
poi prendendo la sua mano sopra al banco: "Non so come cominciare:
non la vedi, non la tocchi oggi la malinconia?
Non lasciamo che trabocchi: vieni, andiamo, andiamo via."

Terminò in un cigolio il mio disco d' atmosfera,
si sentì uno sgocciolio in quell' aria al neon e pesa,
sovrastò l' acciottolio quella mia frase sospesa,
"ed io... ", ma poi arrivò una coppia di sorpresa...

E in un attimo, ma come accade spesso, cambiò il volto d' ogni cosa,
cancellarono di colpo ogni riflesso le tendine in nylon rosa,
mi chiamò la strada bianca, "Quant'è?" chiesi, e la pagai,
le lasciai un nickel di mancia, presi il resto e me ne andai...
__________________
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Old 29-06-2004, 12:24   #79
palombaro
Senior Member
 
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Casteddu
Messaggi: 532
dimenticavo questa
Al ballo mascherato

Cristo drogato da troppe sconfitte
cede alla complicità
di Nobel che gli espone la praticità
di un eventuale premio della bontà.
Maria ignorata da un Edipo ormai scaltro
mima una sua nostalgia di natività,
io con la mia bomba porto la novità,
la bomba che debutta in società,
al ballo mascherato della celebrità.
Dante alla porta di Paolo e Francesca
spia chi fa meglio di lui:
lì dietro si racconta un amore normale
ma lui saprà poi renderlo tanto geniale.
E il viaggio all'inferno ora fallo da solo
con l'ultima invidia lasciata là sotto un lenzuolo,
sorpresa sulla porta d'una felicità
la bomba ha risparmiato la normalità,
al ballo mascherato della celebrità.
La bomba non ha una natura gentile
ma spinta da imparzialità
sconvolge l'improbabile intimità
di un'apparente statua della Pietà.
Grimilde di Manhattan, statua della libertà,
adesso non ha più rivali la tua vanità
e il gioco dello specchio non si ripeterà
"sono più bella io o la statua della Pietà"
dopo il ballo mascherato della celebrità.
Nelson strappato al suo carnevale
rincorre la sua identità
e cerca la sua maschera, l'orgoglio, lo stile,
impegnati sempre a vincere e mai a morire.
Poi dalla feluca ormai a brandelli
tenta di estrarre il coniglio della sua Trafalgar
e nella sua agonia, sparsa di qua, di là,
implora una Sant'Elena anche in comproprietà,
al ballo mascherato della celebrità.
Mio padre pretende aspirina ed affetto
e inciampa nella sua autorità,
affida a una vestaglia il suo ultimo ruolo
ma lui esplode dopo, prima il suo decoro.
Mia madre si approva in frantumi di specchio,
dovrebbe accettare la bomba con serenità,
il martirio è il suo mestiere, la sua vanità,
ma ora accetta di morire soltanto a metà,
la sua parte ancora viva le fa tanta pietà,
al ballo mascherato della celebrità.
Qualcuno ha lasciato la luna nel bagno
accesa soltanto a metà
quel poco che mi basta per contare i caduti,
stupirmi della loro fragilità,
e adesso puoi togliermi i piedi dal collo
amico che mi hai insegnato il "come si fa"
se no ti porto indietro di qualche minuto
ti metto a conversare, ti ci metto seduto
tra Nelson e la statua della Pietà,
al ballo mascherato della celebrità.

e questa

La ballata dell' amore cieco

Un uomo onesto, un uomo probo,
tralalalalla tralallaleru
s'innamorò perdutamente
d'una che non lo amava niente.
Gli disse portami domani,
tralalalalla tralallaleru
gli disse portami domani
il cuore di tua madre per i miei cani.
Lui dalla madre andò e l'uccise,
tralalalalla tralallaleru
dal petto il cuore le strappò
e dal suo amore ritornò.
Non era il cuore, non era il cuore,
tralalalalla tralallaleru
non le bastava quell'orrore,
voleva un'altra prova del suo cieco amore.
Gli disse amor se mi vuoi bene,
tralalalalla tralallaleru
gli disse amor se mi vuoi bene,
tagliati dei polsi le quattro vene.
Le vene ai polsi lui si tagliò,
tralalalalla tralallaleru
e come il sangue ne sgorgò,
correndo come un pazzo da lei tornò.
Gli disse lei ridendo forte,
tralalalalla tralallaleru
gli disse lei ridendo forte,
l'ultima tua prova sarà la morte.
E mentre il sangue lento usciva,
e ormai cambiava il suo colore,
la vanità fredda gioiva,
un uomo s'era ucciso per il suo amore.
Fuori soffiava dolce il vento
tralalalalla tralallaleru
ma lei fu presa da sgomento,
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato,
quando a lei niente era restato,
non il suo amore, non il suo bene,
ma solo il sangue secco delle sue vene.
palombaro è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-06-2004, 12:32   #80
Theradin
Member
 
L'Avatar di Theradin
 
Iscritto dal: Dec 2003
Città: Roma
Messaggi: 119
Antonello venditti

sora rosa

A Sora Rosa me ne vado via,
ciò er core a pezzi pe'lla vergogna,
de questa terra che nu mm'aiuta mai
de questa gente che te sputa n'faccia,
che nun'ha mai preso na farce in mano,
che se distingue pe na cravatta.
Me ne vojo annà da sto paese marcio,
Che cià li bbuchi ar posto der cervello,
che vò magnà dull'ossa de chi soffre,
che pensa solo ar posto che po' perde.
Ciavemo forza e voja più de tutti
Annamo là dove ce stanno i morti,
anche se semo du ossa de prosciutti
ce vedrà chi cià li occhioni sani
che ce dirà: "venite giù all'inferno
armeno ciavrete er foco pell'inverno".
Si ciai un core, tu me poi capì
Si ciai n'amore, tu me poi seguì
Che ce ne frega si nun contamo gnente
Se semo sotto li calli della ggente.
Sai che ti dico, io mo' me butto ar fiume,
così finisco de campà sta vita
che a poco a poco m'ha ‘succato l'occhi
più delle pene de satana immortale.
Annamo via, tenemose pe'mano,
c'è solo questo de vero pe'chi spera,
che forse un giorno chi magna troppo adesso
possa sputà le ossa che so' sante
__________________
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