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Old 24-08-2012, 11:32   #61
unfaced12
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Originariamente inviato da Schernitore_Di_Paguri Guarda i messaggi
Non c'è scritto da nessuna parte che debba esistere abbastanza liquidità nel mondo per comprare tutte le azioni di ogni azienda del pianeta.
Sarebbe come pretendere che esista abbastanza liquidità al mondo per comprare tutte le case, le macchine, i cellulari, insomma tutti i BENI del mondo. Ovvio che non esiste.

D'altronde sarebbe proprio il tuo citato meccanismo di domanda-offerta (chiamiamolo così) a sistemare le cose: se simultaneamente nel mondo tutti vendessero le proprie azioni, queste varrebbero pochissimo e ci sarebbe la quantità di liquidità sufficiente per comprarle.

Allo stesso (assurdo) modo, se metà delle persone nel mondo decidessero di vendere la propria casa, auto, suocera e via dicendo, tutto ciò assumerebbe un valore irrisorio e ci sarebbe la liquidità perché l'altra metà di abitanti del pianeta possa comprare quei beni.
Se ci fosse anche un solo dollaro di liquidità nel mondo, i beni di metà mondo varrebbero quel dollaro.
Fortunatamente la cosa è diversa, e la liquidità nel mondo è sufficiente per le transazioni di ogni giorno (che sono appunto, un vendere e comprare).



La leva finanziaria è un normalissimo strumento finanziario, e permette a chi investe un capitale, invece di investirlo direttamente, di chiedere con quei soldi un prestito per poi investire quanto ottenuto, ed ottenere così un guadagno infinitamente maggiore. Ovviamente è un processo più rischioso ed utilizzato solo negli Hedge Funds, non nei fondi d'investimento normali (peraltro si può accedervi solo con certi capitali di rilievo).

A parte questo, cosa hanno a che fare i derivati con la Apple? Non è una banca mi sembra, si parla di CAPITALIZZAZIONE e valore delle azioni.



Cosa c'entra con quello che ho detto? Inizialmente tu hai parlato di DEFLAZIONE, citandola come "causa" o comunque fattore importante, quando è solo un EFFETTO della recessione (deflazione, il contrario di inflazione: la moneta acquista valore col passare del tempo).
Stendiamo un pietoso velo sul confondere gli asset con qualcosa che incide sul PIL, visto che per definizione quest'ultimo è il valore dei beni PRODOTTI in un'economia in un dato periodo (anno). Gli asset per definizione possono appartenre al passato (e per la maggior parte lo sono).



Sante parole.



Meno male che ci sei te dunque, che sai dove investire.
Moltissime aziende non distribuiscono dividendi, non è una cosa essenziale. Inoltre quanto dici sull'inflazione è una vaccata: le azioni di apple negli ultimi anni sono aumentate ben più dell'inflazione, quindi chi avesse investito nel 2008 comprandole avrebbe fatto l'affare della vita con una crescita a doppia cifra, altro che inflazione, si sarebbe sistemato per la vita. A prova di ciò considera un indicatore ROE del 44% (per farla breve significa che se investi 100 in azioni ricavi 144, stando agli ultimi dati), il più alto al mondo.



La capitalizzazione è solo una variabile? Senza dubbio, Warren Buffett ad esempio è diventato miliardario con un'idea geniale (per gli anni '40): invece che guardare ai grafici borsistici ha sempre guardato solo ai BILANCI di un'azienda, decidendo o meno se investirvi. Una volta investito in un'azienda con grandi potenzialità rivendeva anni dopo... ciò che qualsiasi Venture Capitalist prova a fare oggi. Ha costruito una fortuna senza mai aver guardato un grafico in borsa...

Però la capitalizzazione è il valore DI BORSA, quindi quello che conta ai fatti se vuoi vendere o comprare una parte di quell'azienda. E' quello che vale PER IL MERCATO.

Comunque noto che ora dal passare a delirare sul fatto che non ci sarebbe abbastanza moneta per comprare apple, sei passato a dire sostanzialmente che questo suo valore sia il frutto di una bolla.
Bene, peccato che come al solito la tua mancanza di nozioni o informazioni non ti sia d'aiuto.

Apple vale davvero 600 e rotti miliardi di dollari?
  • Al momento il valore dell'azienda in borsa è circa 4 volte il suo fatturato annuo (tipico parametro che si valuta per vedere eventuali bolle). E' tanto, a prima vista, ma pensa che Facebook all'IPO aveva raggiunto una cifra di 100 VOLTE il suo fatturato. E facebook non aveva (né ha) prospettive serie di crescita né niente delle caratteristiche che elencherò di seguito di Apple);
  • Apple non ha prestiti da parte di banche (se è per questo ha più liquidità di qualsiasi banca privata), né emette obbligazioni, né ha conti da saldare con fornitori o altro (li paga in tempo zero grazie all'enorme cash disponibile). Significa che il suo bilancio è costituito praticamente da SOLI ASSET, e nella parte delle Liabilities ha solo ammortamenti e stipendi (116miliardi di asset contro 35 di liabilities). Un caso unico.
  • Non dimentichiamoci dei 100 miliardi di dollari di liquidità: come detto, oltre a permetterle di non avere debiti con banche o fornitori, e di non pagare interessi su obbligazioni (che non emette), è la riserva di liquidi PIU' GRANDE DEL MONDO... nessuno stato ha riserve simili, né tantomeno nessuna azienda o privato. Una simile quantità di denaro può coprire qualsiasi costo o imprevisto senza sforzi, invasioni aliene a parte.
  • Ultimo e non meno importante punto: Apple è un'azienda con prospettive di crescita, ecco perché il titolo cresce ancora. Sarebbe lecito gettare dubbi su una bolla se fosse un'azienda al suo climax, ma considerando progetti in cantiere come la iTv e il Mini Ipad, ci sono i presupposti per pensare a crescite del fatturato future non da poco.

Per tutti i succitati punti, di quei 600 e rotti miliardi di valore di mercato, ce ne sono quindi 100 di cash, più un valore degli asset di circa 116 miliardi (il solo BRAND APPLE, è valutato come il più di valore del mondo, superando Coca Cola e Google tra gli altri) a cui vanno "sottratti" appena 35 miliardi di liabilities, un futuro ancora luminoso per qualche anno e infine un fatturato che è allucinante, oltre ad un profitto incredibile.

Insomma, una bolla? Costruita su solide fondamenta ancora per un po', per quanto mi sembra. Saresti così gentile da elencarmi gli elementi per cui questo valore non sarebbe adatto ad apple secondo te??

PS: e basta con scoprire l'acqua calda nel dire "ah se tutti vendessero apple si svaluterebbe". Non ci sono motivi per cui dovrebbe avvenire un fuggi fuggi generale, e un investitore che domani voglia vendere UN MILIARDO DI DOLLARI di azioni Apple state sicuri che le piazzerà tutti circa al prezzo di oggi, poiché sono appena UN SEICENTESIMO del totale delle azioni. Ora, voi pensate seriamente che sia probabile lo scaturire di un panico da bolla-apple? Dovrebbe verificarsi una vendita simultanea di almeno 200 miliardi di dollari, all'incirca la META' del valore di mercato dell'intera Borsa Italiana.
Posso solo quotare parola per parola e farti i complimenti per aver perso il tuo tempo a rispondere a chi cmq non ha voglia di capire e continua a inventarsi teorie sulla finanza davanti a dati impressionanti e certificati!
unfaced12 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 24-08-2012, 11:37   #62
unfaced12
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Falso, la capitalizzazione è solo una misura del valore di mercato di un'azienda. Ce ne sono altre, e comunque perdono significato nel momento in cui il valore calcolato è superiore a quello che chiunque può comprare.
600-900 miliardi di dollari significano più di quanto hanno messo in piedi in Europa per il fondo Salva Stati, più di quanto messo in campo dagli USA per salvare le banche e l'intero mondo occidentale nel 2007 (TARP).

Del resto, chi non ha da dimostrare che ce l'ha più lungo vantandosi di profitti virtuali in borsa, ricorda bene che è solo l'ennesimo caso di valutazioni slegate dal mondo reale.
Al top dell'espansione del mercato immobiliare Nipponico, nel 1990, l'area del Palazzo Imperiale a Tokio era stata calcolata pari al costo delle case di tutta la California. Ovviamente, tutti calcoli teorici: nessuno ha venduto la California per comprare un'area a Tokio, e ora quell'area credo che "valga" migliaia di volte meno. E' quel che succede quando si gioca al videogame della finanza virtuale. Visto che quei soldi non li tira fuori nessuno, ogni cifra ha la sua brava cittadinanza, e tutti si sentono di aver ragione.

Buona serata
Suppongo tu non ti sei preso nemmeno 2 minuti a visionare il bilancio di Apple linkato. Non serve neanche leggerlo a fondo, basta guradare le tabelle per capire al volo che stai dicendo cose non attinenti alla realtà. Fai confusione e mischi fischi con fiaschi per avvalorare una tesi assurda.
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Old 24-08-2012, 11:38   #63
Raghnar-The coWolf-
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Falso, la capitalizzazione è solo una misura del valore di mercato di un'azienda. Ce ne sono altre, e comunque perdono significato nel momento in cui il valore calcolato è superiore a quello che chiunque può comprare.
600-900 miliardi di dollari significano più di quanto hanno messo in piedi in Europa per il fondo Salva Stati, più di quanto messo in campo dagli USA per salvare le banche e l'intero mondo occidentale nel 2007 (TARP).

Del resto, chi non ha da dimostrare che ce l'ha più lungo vantandosi di profitti virtuali in borsa, ricorda bene che è solo l'ennesimo caso di valutazioni slegate dal mondo reale.
Al top dell'espansione del mercato immobiliare Nipponico, nel 1990, l'area del Palazzo Imperiale a Tokio era stata calcolata pari al costo delle case di tutta la California. Ovviamente, tutti calcoli teorici: nessuno ha venduto la California per comprare un'area a Tokio, e ora quell'area credo che "valga" migliaia di volte meno. E' quel che succede quando si gioca al videogame della finanza virtuale. Visto che quei soldi non li tira fuori nessuno, ogni cifra ha la sua brava cittadinanza, e tutti si sentono di aver ragione.

Buona serata
esattamente quello che volevo esprimere.

Quote:
Originariamente inviato da Schernitore_Di_Paguri Guarda i messaggi
Non c'è scritto da nessuna parte che debba esistere abbastanza liquidità nel mondo per comprare tutte le azioni di ogni azienda del pianeta.
pardon, non solo liquidità cash, ma anche asset e beni.
Quando il valore del mercato azionario supera di un fattore 10 il valore del resto del mercato di beni mobili e immobili e liquidi c'è qualcosa che non va.

Volevo citare il report dell'IEEE sulla finanza ma non ce l'ho dietro...
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Old 24-08-2012, 11:53   #64
unfaced12
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esattamente quello che volevo esprimere.



pardon, non solo liquidità cash, ma anche asset e beni.
Quando il valore del mercato azionario supera di un fattore 10 il valore del resto del mercato di beni mobili e immobili e liquidi c'è qualcosa che non va.

Volevo citare il report dell'IEEE sulla finanza ma non ce l'ho dietro...
Anche ci fosse qualcosa che non va, sicuramente non è da cercare nella capitalizzazione di Apple, per i motivi già ripetuti 10 volte che ti ostini a non voler capire.
Potresti dirmi perché Apple non può valere più del fondo salva stati se ha solo di Cash quello che è stato stanziato per salvare la Spagna? vediamo di ragionare al vostro modo.... il risultato non cambia!
unfaced12 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 24-08-2012, 14:05   #65
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Anche ci fosse qualcosa che non va, sicuramente non è da cercare nella capitalizzazione di Apple, per i motivi già ripetuti 10 volte che ti ostini a non voler capire.
Potresti dirmi perché Apple non può valere più del fondo salva stati se ha solo di Cash quello che è stato stanziato per salvare la Spagna? vediamo di ragionare al vostro modo.... il risultato non cambia!
1- Cash and securities...
2- Non sto parlando nello specifico di Apple, non ti preoccupare che non sto facendo pubblicità negativa al tuo titolo preferito...
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Old 24-08-2012, 14:20   #66
unfaced12
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1- Cash and securities...
2- Non sto parlando nello specifico di Apple, non ti preoccupare che non sto facendo pubblicità negativa al tuo titolo preferito...
Certe battute solo perché da fastidio una notizia è meglio evitarsele..... in 2 giorni non hai portato un argomento valido a supportare le assurdità che vai sostenendo, e appena ti si forniscono i dati passi sul personale.
Io ci ho investito soldi veri e posso ricavare soldi veri cosa che tu stai cercando di negare..... buona fortuna. Fine.

Riposto le mie fonti visto che vengono ignorate e prese per dati scritti a caso.
http://investor.apple.com/secfiling....113&CIK=320193

Sempre in attesa di altre fonti che dicano altro

Ultima modifica di unfaced12 : 24-08-2012 alle 14:23.
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Old 24-08-2012, 16:17   #67
Raghnar-The coWolf-
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se vabbeh -.-
io ho postato fonti e ragionamenti, quello che mi sembra andare sul personale, senza supportare tesi, sei tu.
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Old 24-08-2012, 19:44   #68
adapting
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Originariamente inviato da Schernitore_Di_Paguri Guarda i messaggi

La leva finanziaria è un normalissimo strumento finanziario,
La leva finanziaria è il male assoluto, è la moltiplicazione illusoria dei pani e dei pesci che è stata la causa di tutti gli ultimi crack: LTCM (1998, leva media: 25:1), la mitica Lehman Brothers (2008, leva media: 30:1) e di tutte le banche rottame che purtroppo il TARP ha salvato. Io tutti quelli che ci lavoravano li avrei mandati in miniera in Mongolia Interna.

Quote:
A parte questo, cosa hanno a che fare i derivati con la Apple? Non è una banca mi sembra, si parla di CAPITALIZZAZIONE e valore delle azioni.
Molte azioni (sarebbe interessante sapere quante) sono acquistate a margine, ovvero con effetto leva. Inoltre la quotazione di Apple è anche supportata da Options che sono un tipico strumento finanziario a leva con leverage ancora più alto.


Quote:
Cosa c'entra con quello che ho detto? Inizialmente tu hai parlato di DEFLAZIONE, citandola come "causa" o comunque fattore importante, quando è solo un EFFETTO della recessione (deflazione, il contrario di inflazione: la moneta acquista valore col passare del tempo).
Falso: ho scritto:
" E la moneta "derivata" come si crea, si annichilisce nel momento delle crisi. Ti chiedono i soldi indietro. Ti chiedono di coprire i margini. Devi pagare gli interessi. Restituire gli yen. Non riesci a vendere una casa e devi ripagare il mutuo. Ecco l'immensa deflazione del 2008. Dove tutti sono stati costretti a vendere tutto perché la liquidità è sparita. Cash is king."

Dove avrei scritto che la deflazione è una causa?


Quote:
Stendiamo un pietoso velo sul confondere gli asset con qualcosa che incide sul PIL, visto che per definizione quest'ultimo è il valore dei beni PRODOTTI in un'economia in un dato periodo (anno). Gli asset per definizione possono appartenre al passato (e per la maggior parte lo sono).
Su "asset", c'è stata una mia omissione che riconosco.
Riscriviamola così: "meno asset, meno servizi soprattutto finanziari correlati ad asset spariti, meno GDP".


Quote:
Però la capitalizzazione è il valore DI BORSA, quindi quello che conta ai fatti se vuoi vendere o comprare una parte di quell'azienda. E' quello che vale PER IL MERCATO.

Il "prezzo di mercato" (peraltro ci sono mille mercati stiamo parlando del Nasdaq) è il corrispondente della vendita di un lotto di N azioni (in genere il minimo transabile, UNA AZIONE), NON DI TUTTA L'AZIENDA, UN MILIARDO DI AZIONI!.

Il mercato in effetti funziona in modo diverso.
- Se Apple va da Foxconn e chiede di produrgli un iPad, il prezzo unitario sarà di 300$.
- Se chiede a Foxconn di produrgli un milione di iPad, il prezzo unitario sarà di 50$.
- Se chiede a Foxconn di produrgli dieci milioni di iPad, il prezzo unitario sarà di 8$.

Un finanziere sa solo fare moltiplicazioni, non conosce la curva della domanda e dell'offerta, e quindi calcola il prezzo di dieci milioni di iPad pari a: 300 x 10M = 3 miliardi di $.
Un industriale conosce invece il potere della scala, e sa che nelle trattative la curva della domanda e dell'offerta si muovono (offerta elastica), più ne vendi meno spendi unitariamente, e otterrà un costo di 8 x 10M = 80 milioni di $!

Prova a buttare un miliardo di azioni Apple sul mercato e raccontami poi a che prezzo medio le vendi.


Quote:
Comunque noto che ora dal passare a delirare sul fatto che non ci sarebbe abbastanza moneta per comprare apple, sei passato a dire sostanzialmente che questo suo valore sia il frutto di una bolla.
Mai scritto. Il valore di Apple, che per me è una grande azienda, è calcolato dalla curva della domanda e dell'offerta. Mi sai dire quanto stanno offrendo o quanto potrebbero offire per acquisire l'intera azienda? Non un'azione ma tutto il pacchetto da un miliardo.
Se non c'è alcuna offerta il prezzo è semplicemente indeterminato, e le operazioni elementari dei finanzieri che moltiplicano il prezzo di vendita di un'azione per un miliardo fanno semplicemente sorridere se non ci fosse da piangere.
adapting è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 25-08-2012, 13:42   #69
unfaced12
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Quote:
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Mai scritto. Il valore di Apple, che per me è una grande azienda, è calcolato dalla curva della domanda e dell'offerta. Mi sai dire quanto stanno offrendo o quanto potrebbero offire per acquisire l'intera azienda? Non un'azione ma tutto il pacchetto da un miliardo.
Se non c'è alcuna offerta il prezzo è semplicemente indeterminato, e le operazioni elementari dei finanzieri che moltiplicano il prezzo di vendita di un'azione per un miliardo fanno semplicemente sorridere se non ci fosse da piangere.
A parte il fatto che fai parecchia confusione tra cose molto differenti. Lehman Brothers è un'entità che vende aria, non la puoi paragonare con Apple, e cmq siamo d'accordo che andavano mandati in una miniera mongola!
Tu sostenevi che il valore di Apple non sia reale, ed hai citato un rapporto di 50:1, e quando ti si è chiesto che valore daresti all'azienda non hai risposto.
Cmq i dati sono stati riportati, ed è stato spiegato perché il valore di capitalizzazione è anche inferiore a quello che qualcuno veramente interessato potrebbe pagare.
Spero che almeno qualcuno dia un valore e lo argomenti....
Ah si i 600mld li pagherebbe un imprenditore, un finanziere mai e poi mai!
unfaced12 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 25-08-2012, 14:02   #70
adapting
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Sono sorpreso dal tuo commento: non ti eri tirato fuori dalla discussione perché il sottoscritto ti ha dato del fanboy? E non lo scrivo a caso: sono certissimo che se stessimo parlando di Microsoft o di Google o di Petrochina (la cui capitalizzazione aveva superato anche quella di Apple, oltre mille miliardi di dollari inesistenti), non avresti mai scritto in questo thread.

Sto ancora aspettando di sapere chi sarebbero i possibili compratori di Apple a 600-900 miliardi di dollari. Visto che lo sapevi, nomi, please!

Quote:
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A parte il fatto che fai parecchia confusione tra cose molto differenti. Lehman Brothers è un'entità che vende aria, non la puoi paragonare con Apple, e cmq siamo d'accordo che andavano mandati in una miniera mongola!
E dove avrei confrontato Apple con Lehman Brothers?

Quote:
Tu sostenevi che il valore di Apple non sia reale, ed hai citato un rapporto di 50:1, e quando ti si è chiesto che valore daresti all'azienda non hai risposto.
Esistono al mondo entità che non si possono stimare. Fa parte della complessità e deriva dal Teorema di Incompletezza di Godel e dal principio di Indeterminazione di Heisenberg. O meglio, la misura non ha senso perché ha un tasso di errore medio superiore alla misura stessa.
Aldilà di questo, secondo la MIA teoria del Valore, il prezzo di Apple è al momento indeterminato. Finché non c'è un'offerta sul piatto, ovvero qualcuno che può permettersi di spendere una cifra X, ogni numero è buono. E falso allo stesso momento.
Quanto vale il Colosseo? E la Luna?
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Old 25-08-2012, 14:30   #71
tonyxx
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650 miliardi di dollari, un terzo del PIL dell'Italia
no, l' italia è circa 2600 miliardi,cioè 4 volte tanto
Quote:
Il mercato in effetti funziona in modo diverso.
- Se Apple va da Foxconn e chiede di produrgli un iPad, il prezzo unitario sarà di 300$.
- Se chiede a Foxconn di produrgli un milione di iPad, il prezzo unitario sarà di 50$.
- Se chiede a Foxconn di produrgli dieci milioni di iPad, il prezzo unitario sarà di 8$.

Un finanziere sa solo fare moltiplicazioni, non conosce la curva della domanda e dell'offerta, e quindi calcola il prezzo di dieci milioni di iPad pari a: 300 x 10M = 3 miliardi di $.
Un industriale conosce invece il potere della scala, e sa che nelle trattative la curva della domanda e dell'offerta si muovono (offerta elastica), più ne vendi meno spendi unitariamente, e otterrà un costo di 8 x 10M = 80 milioni di $!

Prova a buttare un miliardo di azioni Apple sul mercato e raccontami poi a che prezzo medio le vendi.
q8

Ultima modifica di tonyxx : 25-08-2012 alle 14:34.
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Old 25-08-2012, 15:12   #72
unfaced12
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Quote:
Originariamente inviato da adapting Guarda i messaggi
Sono sorpreso dal tuo commento: non ti eri tirato fuori dalla discussione perché il sottoscritto ti ha dato del fanboy? E non lo scrivo a caso: sono certissimo che se stessimo parlando di Microsoft o di Google o di Petrochina (la cui capitalizzazione aveva superato anche quella di Apple, oltre mille miliardi di dollari inesistenti), non avresti mai scritto in questo thread.

Sto ancora aspettando di sapere chi sarebbero i possibili compratori di Apple a 600-900 miliardi di dollari. Visto che lo sapevi, nomi, please!



E dove avrei confrontato Apple con Lehman Brothers?



Esistono al mondo entità che non si possono stimare. Fa parte della complessità e deriva dal Teorema di Incompletezza di Godel e dal principio di Indeterminazione di Heisenberg. O meglio, la misura non ha senso perché ha un tasso di errore medio superiore alla misura stessa.
Aldilà di questo, secondo la MIA teoria del Valore, il prezzo di Apple è al momento indeterminato. Finché non c'è un'offerta sul piatto, ovvero qualcuno che può permettersi di spendere una cifra X, ogni numero è buono. E falso allo stesso momento.
Quanto vale il Colosseo? E la Luna?
Beh le tue certezze le puoi tenere per te. Cmq vedo che continui a dare del fanboy solo perchè non hai nessun argomento valido a sostenere le cavolate che vai ripetendo da giorni. Secondo te non c'è gente al mondo con capitali per 900mld di dollari? E fai tanti discorsi sulla finanza e non sai queste cose elementari?
Ah si, potresti fornirci le TUE credenziali per cui qualcuno dovrebbe prendere in considerazione la TUA teoria? Siccome quelle di persone sicuramente più autorevoli di te dicono oggettivamente che il valore è di 630Mld.... le motivazioni sono state argomentate, se vuoi fartene una ragione bene, se non te la fai pazienza.
Quanto vale il Colosseo? Niente,visto che non è in vendita, e non mi risulta che abbia in cassa 100mld di dollari e non genererà ricavi netti per 40mld di dollari nel 2012... ma cosa c'entri con Apple (o Google, Exxon, Microsoft, McDonalds etc) non si è ben capito!
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Old 25-08-2012, 15:21   #73
adapting
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Quote:
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Beh le tue certezze le puoi tenere per te. Cmq vedo che continui a dare del fanboy solo perchè non hai nessun argomento valido a sostenere le cavolate che vai ripetendo da giorni. Secondo te non c'è gente al mondo con capitali per 900mld di dollari? E fai tanti discorsi sulla finanza e non sai queste cose elementari?
No, visto che sono così incompetente, mi elenchi chi ha 900 miliardi di dollari per acquistare Apple? Te l'ho già chiesto due volte ma non hai mai risposto, aspetto la tua risposta con grande interesse.

Quote:
Ah si, potresti fornirci le TUE credenziali per cui qualcuno dovrebbe prendere in considerazione la TUA teoria? Siccome quelle di persone sicuramente più autorevoli di te dicono oggettivamente che il valore è di 630Mld.... le motivazioni sono state argomentate, se vuoi fartene una ragione bene, se non te la fai pazienza.
Non so come fai tu ma io uso la mia testa con le mie teorie, non chiedo ad altri più titolati se non per ragionare se le loro teorie sono accettabili o meno: ragionare con la testa di altri è il primo segno di pigrizia mentale. Il secondo è accendere la televisione.

Quote:
Quanto vale il Colosseo? Niente,visto che non è in vendita,
Non avevi scritto che Apple non era in vendita? Se necessario ti quoto.


Quote:
e non mi risulta che abbia in cassa 100mld di dollari e non genererà ricavi netti per 40mld di dollari nel 2012... ma cosa c'entri con Apple (o Google, Exxon, Microsoft, McDonalds etc) non si è ben capito!
Grazie per la partecipazione.
adapting è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 25-08-2012, 19:30   #74
Schernitore_Di_Paguri
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Originariamente inviato da adapting Guarda i messaggi
Il "prezzo di mercato" (peraltro ci sono mille mercati stiamo parlando del Nasdaq) è il corrispondente della vendita di un lotto di N azioni (in genere il minimo transabile, UNA AZIONE), NON DI TUTTA L'AZIENDA, UN MILIARDO DI AZIONI!.
[...]

Un finanziere sa solo fare moltiplicazioni, non conosce la curva della domanda e dell'offerta, e quindi calcola il prezzo di dieci milioni di iPad pari a: 300 x 10M = 3 miliardi di $.
Un industriale conosce invece il potere della scala, e sa che nelle trattative la curva della domanda e dell'offerta si muovono (offerta elastica), più ne vendi meno spendi unitariamente, e otterrà un costo di 8 x 10M = 80 milioni di $!

Prova a buttare un miliardo di azioni Apple sul mercato e raccontami poi a che prezzo medio le vendi.

Quote:
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Mi sai dire quanto stanno offrendo o quanto potrebbero offire per acquisire l'intera azienda? Non un'azione ma tutto il pacchetto da un miliardo.
Se non c'è alcuna offerta il prezzo è semplicemente indeterminato, e le operazioni elementari dei finanzieri che moltiplicano il prezzo di vendita di un'azione per un miliardo fanno semplicemente sorridere se non ci fosse da piangere.
Stando a sentirti chi lavora in finanza non ha studiato nulla, ignora i principi della macro e microeconomia, ed insomma è poco più che un buffone con una calcolatrice in mano.
Libero di pensarlo, però lascia a me la libertà di dire che hai un po' rotto i cosiddetti con la tua supponenza, e che la tua ignoranza (nel puro senso di non conoscenza) in materia economica è ABISSALE e la si evince da ogni singola frase che scrivi probabilmente unendo teorie complottistiche, ricerche su wikipedia e tuo buonsenso personale.

Quello che tu DALL'INIZIO stai cercando di spiegare con esempi assurdi è la semplice legge della domanda e dell'offerta.
Te l'ho già detto più volte, E' VERO che se METTESSI SUL MERCATO TUTTE LE AZIONI APPLE ALLO STESSO TEMPO QUESTE DIMINUIREBBERO DI VALORE ENORMEMENTE. Devi smetterla però di pensare che questo significhi che i finanzieri sono dei lobotomizzati o che tu abbia trovato il bug nel sistema della finanza mondiale.
Perché MAI E POI MAI AVREBBE SENSO che tutte le azioni apple vengano messe sul mercato allo stesso tempo.
Ecco i perché:
  • Prima di tutto, una messa in vendita simultanea di un intero pacchetto azionario di un'azienda come Apple è umanamente impossibile: le migliaia di azionisti apple non riuscirebbero a mettersi d'accordo (anche ammesso volessero) per vendere il proprio pacchetto contemporaneamente. Al massimo potrebbe verificarsi una vendita di azioni veloce e repentina da parte di tutti gli azionisti, ma non simultanea. E comunque anche questa ipotesi è ai fatti, anche se non impossibile, improbabilissima, leggi dopo.
  • Ipotizzando quindi non una vendita simultanea (impossibile) ma una vendita repentina di azioni da parte di tutti, dietro una tale motivazione ci dovrebbe essere un calo della fiducia in Apple enorme, cosa che non ha senso avvenga per tutte le motivazioni che ho spiegato nel mio precedente post (in una parola: Apple è sana e ben al riparo dallo scoppio di una bolla).
  • Anche assumendo che tale vendita prendesse luogo, le uniche motivazioni dietro potrebbero essere solamente serissime, come una crisi come quella del '29 oppure la scoperta che la apple è un mezzo degli alieni per controllare le nostre menti.
  • In ultima istanza un titolo viene sospeso in borsa dopo che ha subito un tracollo eccessivo, quindi questo assurdo shock che scuoterebbe domanda e offerta è IMPOSSIBILE.

Per tutte queste ragioni il tuo è un semplice ASSURDO. Tu asserisci praticamente "se non vedo non credo": ovvero, se non c'è nessuno ipoteticamente disposto a comprare tutti i 600 miliardi di dollari di azioni in blocco, allora apple non può valere questa cifra. Ripeto, è un assurdo, per tutte le ragioni sopracitate: nel mondo reale non deve esistere per forza un singolo offerente perché questa sia una vautazione onesta dell'azienda. L'offerta per le transazioni di tutti i giorni c'è eccome, ed è alta, anche se nessuno potrebbe comprarla tutta in blocco, innegabile.

La più realistica delle ipotesi è che si verifichi una vendita enorme (da parte di un solo azionista), diciamo di 50 MILIARDI DI DOLLARI IN AZIONI, ma anche così apple non tracollerebbe in borsa.
Il perché è presto detto: da una parte perché, per tutte le ragioni citate al fondo del mio precedente post, la sua è una valutazione congrua all'azienda. Secondariamente perché un azienda o privato che volesse disfarsi di una quantità tale di denaro in una sola volta avrebbe le sue ragioni, indipendenti dal TITOLO. In una parola: non se ne starebbe disfando per mancanza di fiducia nel titolo.

Per concludere, avere letto su wikipedia un articolo di microeconomia sul funzionamento del meccanismo di domanda-offerta non fa di te un esperto di finanza, né, con tutto il rispetto, ti pone in condizione di poter insultare chi lavora nell'ambiente (per la cronaca, non ci lavoro se vuoi saperlo) ed ha studiato e ne sa ben più di te.
Così come io non mi oserei mai venire a discutere con te di fisica (immagino ti occupi di quello, ricordando un post in cui citavi improbabili principi di indeterminazione come variabili economiche), dovresti evitare a mio parere di discutere su argomenti che richiedono anni di studi esattamente come la fisica, e che evidentemente non possono essere appresi appieno a livello amatoriale (quantomeno: possono essere appresi, ma nel tuo caso manca questa volontà).

Capisco anche che ci sia un generale senso di sfiducia verso il mondo della finanza, ma se davvero si vuole capirne gli errori (innegabili) che ha compiuto negli ultimi anni, almeno si cerchi di avere le basi per poterlo fare, in modo da non ritrovarsi a discutere sulla STRUTTURA di essa (che ricordo è un elemento fondamentale per l'economia), ma piuttosto sugli errori umani di chi se ne occupa. Altrimenti ci si abbassa al livello delle teorie complottistiche.
Ti dico tutto ciò con tutto l'umano affetto possibile e senza rancore.
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Ultima modifica di Schernitore_Di_Paguri : 25-08-2012 alle 20:48.
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Old 25-08-2012, 22:26   #75
adapting
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Stando a sentirti chi lavora in finanza non ha studiato nulla, ignora i principi della macro e microeconomia, ed insomma è poco più che un buffone con una calcolatrice in mano.
Libero di pensarlo, però lascia a me la libertà di dire che hai un po' rotto i cosiddetti con la tua supponenza, e che la tua ignoranza (nel puro senso di non conoscenza) in materia economica è ABISSALE e la si evince da ogni singola frase che scrivi probabilmente unendo teorie complottistiche, ricerche su wikipedia e tuo buonsenso personale.
No, per me il 90% di chi lavora in finanza (come in molti altri lavori, solo che i possibili danni nella finanza sono molto maggiori) segue il motto "si fa così perché si è sempre fatto così".
Molti finanzieri lavorano con i derivati, ma dubito che la gran parte saprebbe derivare la formula di Black-Scholes.
Altrettanto, dicono che la capitalizzazione di borsa è un prezzo di mercato quando è invece una pura astrazione scelta per convenzione. Sono stati abituati così, e continuano a farlo più per pigrizia che altro.

Aldilà di quello, il fatto che si auto-assegnino bonus milionari anche a fronte dei loro immensi fallimenti (AIG chi se la ricorda?), quello sì che grida giustizia!

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Quello che tu DALL'INIZIO stai cercando di spiegare con esempi assurdi è la semplice legge della domanda e dell'offerta.
Te l'ho già detto più volte, E' VERO che se METTESSI SUL MERCATO TUTTE LE AZIONI APPLE ALLO STESSO TEMPO QUESTE DIMINUIREBBERO DI VALORE ENORMEMENTE. Devi smetterla però di pensare che questo significhi che i finanzieri sono dei lobotomizzati o che tu abbia trovato il bug nel sistema della finanza mondiale.
Perché MAI E POI MAI AVREBBE SENSO che tutte le azioni apple vengano messe sul mercato allo stesso tempo.
Ecco i perché:
Grazie per aver chiarito il punto principale: se si mettessero sul mercato tutte le azioni apple allo stesso tempo, il prezzo medio diminuirebbe. E allora ne discende che il valore dell'azienda venduta tutto in un colpo, per il mercato non avrebbe lo stesso prezzo di quello che viene convenzionalmente definita capitalizzazione. Ovvero, la capitalizzazione NON E' un prezzo di mercato. E' solo una possibile stima del valore dell'azienda.
Esattamente quanto intendevo dimostrare.

Btw, so bene che non si può vendere un colosso come Apple in borsa tutto di un colpo, per chi mi hai preso?
Il "prova a buttare un miliardo di azioni in vendita" è infatti una provocazione che è servita allo scopo.

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Per concludere, avere letto su wikipedia un articolo di microeconomia sul funzionamento del meccanismo di domanda-offerta non fa di te un esperto di finanza, né, con tutto il rispetto, ti pone in condizione di poter insultare chi lavora nell'ambiente (per la cronaca, non ci lavoro se vuoi saperlo) ed ha studiato e ne sa ben più di te.
Una volta mi è rimasta impressa una battuta di Rino Tommasi: non bisogna necessariamente essere un cavallo per poter discutere di ippica. La seguo da sempre. Anche se non sono laureato in economia e non lavoro in borsa, mi diletto di finanza di cui ho una discreta conoscenza che comunque non sbatto ai quattro venti.
Del resto, l'assioma che "chi ha studiato più di me ne saprebbe più di me e non posso discutere con lui" può forse avere una certa validità in alcune discipline molto profonde e scientifiche, come la fisica quantistica e la biologia molecolare.

L'economia non ha mai avuto nulla di scientifico inteso come hard science, è una scienza sociale basata su modelli che sono semplificazioni della realtà, e pertanto non funzionano che in teoria e assumendo che il passato si ripeta.
Se controlli quanti premi Nobel per l'economia lavoravano nel fondo LTCM (anche un certo Scholes), ignominiosamente fallito col salvataggio FED, comprendi che il problema dell'economia è di tipo sistemico.
E' bastato che nel 1997-1998 i tassi a breve andassero nella stessa direzione dei tassi a lungo (cosa mai accaduta prima, ma ben possibile) perché il fondo saltasse. Credevano di aver fatto previsioni a lunghissimo termine, gestendo contemporaneamente il rischio. Invece, erano stati Giocati Dal Caso.

Buona serata.
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Old 26-08-2012, 02:51   #76
Schernitore_Di_Paguri
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No, per me il 90% di chi lavora in finanza (come in molti altri lavori, solo che i possibili danni nella finanza sono molto maggiori) segue il motto "si fa così perché si è sempre fatto così".
Molti finanzieri lavorano con i derivati, ma dubito che la gran parte saprebbe derivare la formula di Black-Scholes.
Altrettanto, dicono che la capitalizzazione di borsa è un prezzo di mercato quando è invece una pura astrazione scelta per convenzione. Sono stati abituati così, e continuano a farlo più per pigrizia che altro.

Aldilà di quello, il fatto che si auto-assegnino bonus milionari anche a fronte dei loro immensi fallimenti (AIG chi se la ricorda?), quello sì che grida giustizia!
La finanza è uno strumento, esattamente come lo sono le armi: se la dai in mano a uno scriteriato facilmente finirà male. Una pistola di per sé non ti uccide se non c'è qualcuno che preme il grilletto nella tua direzione: la finanza è uno strumento essenziale per mettere in comunicazione capitali privati con aziende e permettere il finanziamento di tutto il sistema economico. Senza, non esisterebbe l'economia reale.
A prescindere dagli errori compiuti negli ultimi anni e dal distacco che sta avendo appunto dall'economia reale.

Per il resto, non rispondo al tuo sproloquio di velati insulti a chi lavora nell'ambito perché sono discorsi della stessa caratura di "tutti gli italiani sono ladri", discorsi che solo una persona quantomeno chiusa di mente, per usare un eufemismo, può fare.

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Grazie per aver chiarito il punto principale: se si mettessero sul mercato tutte le azioni apple allo stesso tempo, il prezzo medio diminuirebbe. E allora ne discende che il valore dell'azienda venduta tutto in un colpo, per il mercato non avrebbe lo stesso prezzo di quello che viene convenzionalmente definita capitalizzazione. Ovvero, la capitalizzazione NON E' un prezzo di mercato.
E' solo una possibile stima del valore dell'azienda.
Esattamente quanto intendevo dimostrare.
PERCHE'? Rispondimi: perché la capitalizzazione non è un prezzo realistico per valutare la Apple in questo momento? E non ripartire con la manfrina di domanda-offerta dicendo che "se vendessero tutte le azioni bla, bla, bla" perché ne abbiamo già parlato.
Dimmi solo per quale motivo Apple al momento secondo te NON VALE 600 miliardi, e fammi anche il piacere di darmi una TUA VALUTAZIONE personale di Apple, o quantomeno indicami un metodo alternativo alla borsa che useresti per valutarla.

Oltretutto, qualsiasi metodo che tu voglia utilizzare per valutare un'azienda non potrà essere perfetto: anche Buffett che non si è mai rifatto alle valutazioni della borsa ha fallito nel valutare MySpace, e ci ha perso qualcosa come mezzo miliardo di euro investendoceli prima del boom di facebook. Che la borsa non sia perfetta è OVVIO: è un prezzo dato dalla gente che vuole comprare un certo titolo. Il fatto che non sia perfetta lo si evince facilmente dalle varie bolle che sono scoppiate negli anni, riguardanti un titolo o un intero settore (vedere quella del nasdaq ad inizio 2000, o il flop di facebook di poco tempo fa). Ma perché in questo momento non dovrebbe dare una buona valutazione di apple, e perché non dovrebbe essere affidabile? Il pericolo bolla è lontano.

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Il "prova a buttare un miliardo di azioni in vendita" è infatti una provocazione che è servita allo scopo.
Sarà,

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Una volta mi è rimasta impressa una battuta di Rino Tommasi: non bisogna necessariamente essere un cavallo per poter discutere di ippica. La seguo da sempre. Anche se non sono laureato in economia e non lavoro in borsa, mi diletto di finanza di cui ho una discreta conoscenza che comunque non sbatto ai quattro venti.
Del resto, l'assioma che "chi ha studiato più di me ne saprebbe più di me e non posso discutere con lui" può forse avere una certa validità in alcune discipline molto profonde e scientifiche, come la fisica quantistica e la biologia molecolare.

L'economia non ha mai avuto nulla di scientifico inteso come hard science, è una scienza sociale basata su modelli che sono semplificazioni della realtà, e pertanto non funzionano che in teoria e assumendo che il passato si ripeta.
Modelli che se non si conoscono però, sarebbe meglio stare zitti.
Ulteriore esempio della tua povertà in materia è il citare il fatto che i modelli assumano il ripetersi del passato: falso. Moltissimi modelli, dalla curva di Phillips che mette in relazione disoccupazione e inflazione fino alla macroeconomia Keynesiana, sono stati cambiati col tempo, perché avevano in sé assunzioni errate (appunto perché si guardava al passato): appreso l'errore si modifica il modello e si migliora.

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Se controlli quanti premi Nobel per l'economia lavoravano nel fondo LTCM (anche un certo Scholes), ignominiosamente fallito col salvataggio FED, comprendi che il problema dell'economia è di tipo sistemico.
E' bastato che nel 1997-1998 i tassi a breve andassero nella stessa direzione dei tassi a lungo (cosa mai accaduta prima, ma ben possibile) perché il fondo saltasse. Credevano di aver fatto previsioni a lunghissimo termine, gestendo contemporaneamente il rischio. Invece, erano stati Giocati Dal Caso.
Ci sono modelli che hanno funzionato, altri che sono falliti. Se non ricordo male anche nella fisica la teoria delle stringhe è stata scartata dopo decenni di lavoro, e quindi? Finché ci saranno degli umani dietro, fallaci per natura, l'errore sarà sempre presente e sarà anzi mezzo per arrivare a migliorarsi. Non vedo proprio come il fatto che ci siano stati modelli falliti possa sminuire una materia.

Aldilà della battuta sull'ippica poi, la scienza economica sta proprio nel sapersi destreggiare tra l'ambito scientifico e l'errore umano, l'imprevisto che può sempre verificarsi. Non mi sembra che nella sua missione e difficoltà abbia da invidiare ad altre scienze.
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Old 26-08-2012, 09:27   #77
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x Schernitore_Di_Paguri

Credo sia inutile continuare a ripetere la realtà dei fatti all'infinito a chi non la vuole accettare per motivi legati alla semplice antipatia per un marchio. Si stesse parlando di Samsung starebbe affermando una tesi esattamente opposta. I dati li abbiamo forniti, e sono inconfutabili.

x adapting

Tutto il tuo discorso verte su tue convinzioni sbagliate. Ti ho detto Apple non è in vendita, mentre tu cerchi di dimostrare il contrario. Se qualcuno la vuole comprare, mette in piedi un OPA.... con il risultato che il valore salirebbe ulteriormente, dimostrando che tutto ciò che hai detto non sta in piedi.
Con tutte le conoscenze che hai in finanza non sei arrivato ancora al paragrafo dove viene spiegato che lanciando un OPA il valore è pari a quello della valutazione di borsa.... e quando un titolo ha più richieste che offerte cosa succede? Risponditi da solo cercando di dimenticare per un minuto che stiamo parlando di Apple.
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Old 26-08-2012, 11:28   #78
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@Schernitore di Paguri: Ci sono dei parametri macroeconomici* che non capisco.
1- la capitalizzazione totale del mercato azionario rispetto GDP totale, in tutta la storia della borsa fino agli ultimi 15/20 anni (diciamo '95/'96) si è sempre tenuta attorno a una media del 50% (ovvero la capitalizzazione metà del gdp), con picchi dell'80% e fosse fino a 20%.
Alla fine del '96 ha superato il 100% (mai successo in 70 anni di storia della borsa), e da quel momento si è abbassata sotto al 100% solo in rare occasioni, raggiungendo picchi anche del 180%.
Perchè?
2- Gli studi che valutano il volume di high speed trading nella borsa riportano che l'high speed trading arriva a coprire anche 78% del volume di trading (altri studi sono più bassi, ma tutti sopra al 50%).
Gli elogiatori di tale pratica sostengono che porta liquidità al mercato, ma se così fosse dovrebbe essere rigorosamente sotto al 50% (e il 50% è un caso limite), che il sia superiore al 50% significa che c'è una parte che sta facendo high-speed trading sopra altro high-speed trading, disassociando completamente il concetto stesso di fluttuazione borsistica.

Se mi togliessi questi due dubbi te ne sarei grato...


*quindi no, i marchi non c'entrano una beata fava, e nei miei discorsi non ho MAI (MAI) tirato in ballo NESSUN marchio, non capisco perchè su hwupgrade dovete vedere TUTTO in funzione del marchio anche se uno non lo cita, solo perchè espone un argomento generale all'interno di una discussione con un titolo.
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Old 26-08-2012, 13:25   #79
unfaced12
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@Schernitore di Paguri: Ci sono dei parametri macroeconomici* che non capisco.
1- la capitalizzazione totale del mercato azionario rispetto GDP totale, in tutta la storia della borsa fino agli ultimi 15/20 anni (diciamo '95/'96) si è sempre tenuta attorno a una media del 50% (ovvero la capitalizzazione metà del gdp), con picchi dell'80% e fosse fino a 20%.
Alla fine del '96 ha superato il 100% (mai successo in 70 anni di storia della borsa), e da quel momento si è abbassata sotto al 100% solo in rare occasioni, raggiungendo picchi anche del 180%.
Perchè?
2- Gli studi che valutano il volume di high speed trading nella borsa riportano che l'high speed trading arriva a coprire anche 78% del volume di trading (altri studi sono più bassi, ma tutti sopra al 50%).
Gli elogiatori di tale pratica sostengono che porta liquidità al mercato, ma se così fosse dovrebbe essere rigorosamente sotto al 50% (e il 50% è un caso limite), che il sia superiore al 50% significa che c'è una parte che sta facendo high-speed trading sopra altro high-speed trading, disassociando completamente il concetto stesso di fluttuazione borsistica.

Se mi togliessi questi due dubbi te ne sarei grato...


*quindi no, i marchi non c'entrano una beata fava, e nei miei discorsi non ho MAI (MAI) tirato in ballo NESSUN marchio, non capisco perchè su hwupgrade dovete vedere TUTTO in funzione del marchio anche se uno non lo cita, solo perchè espone un argomento generale all'interno di una discussione con un titolo.
Si in generale qualcosa che non funzione c'è sicuramente, e infatti sono esplose molte bolle e ne esploderanno altre a breve. Ma la notizia parlava in particolare della capitalizzazione di un'azienda e si discuteva nel particolare. Ogni caso va valutato singolarmente. Si fosse parlato di Google avrei preso i bilanci di Google e li avrei confrontati con l'andamento del titolo e avrei tratto delle conclusioni. Converrai con me che bilanci come quelli di Apple sono il sogno di qualsiasi imprenditore, ma purtroppo credo sia unico al mondo. Un'azienda di queste dimensioni e fatturato che non sia esposta con le banche non so se esiste.
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Old 26-08-2012, 15:34   #80
Schernitore_Di_Paguri
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@Schernitore di Paguri: Ci sono dei parametri macroeconomici* che non capisco.
1- la capitalizzazione totale del mercato azionario rispetto GDP totale, in tutta la storia della borsa fino agli ultimi 15/20 anni (diciamo '95/'96) si è sempre tenuta attorno a una media del 50% (ovvero la capitalizzazione metà del gdp), con picchi dell'80% e fosse fino a 20%.
Alla fine del '96 ha superato il 100% (mai successo in 70 anni di storia della borsa), e da quel momento si è abbassata sotto al 100% solo in rare occasioni, raggiungendo picchi anche del 180%.
Perchè?
Per cominciare vorrei sottolineare che il fatto che la capitalizzazione superi il PIL mondiale non è di per sé indicativo di nulla, perché il PIL è per definizione ciò che si produce in un'economia in un DATO PERIODO, mentre la capitalizzazione è un valore che si da ad un'azienda anche considerando ciò che ha prodotto in passato (per esempio i propri asset) e le possibilità di crescita in futuro.
Per essere più chiari: Apple in un anno fattura circa 140 miliardi di dollari (questo il suo contributo al PIL mondiale), ma non per questo è sensato pensare che la sua valutazione debba essere per forza di 140 miliardi di dollari massimo, anche perché come detto ne ha 100 in cash, più 136 in asset.

Premesso ciò, i motivi della crescita vertiginosa della borsa dagli anni '90 sono molteplici e provo a immaginarne qualcuno (mi baso comunque su mie conoscenze, quindi non è oro colato):
  • Un primo motivo sicuramente è l'abolizione da parte del governo Clinton del Glass-Steagal Act, la legge che dopo la crisi del '29 sancì la divisione tra banche commerciali (banche che si occupano solo di attività di finanziamento e sono radicate all'economia reale) e banche d'investimento (banche che si occupano di investimenti finanziari di svariato genere).

    E' opinione comune (nonché dato oggettivo) che con tale divisione in vigore la crisi del 2008 non si sarebbe verificata (visto che l'esplosione della bolla immobiliare non avrebbe contagiato l'economia reale, ma soltanto le banche di investimento. In una parola: non esisterebbero banche "too big to fail", perché il loro fallimento non avrebbe conseguenze sull'economia reale).
  • Un secondo elemento è il vero e proprio boom delle IPO (aziende che si quotano per la prima volta in borsa) verificagtosi esattamente in quegli anni. Boom che riguardava sopratutto il nascente settore tecnologico, e che ha causato l'esplosione della bolla-tecnologica del NASDAQ nel 2001. Addirittura ricordo di aver letto di un'azienda che era sostanzialmente un sito internet (senza nessuna funzione particolare) ma che quotandosi in borsa a fine anni '90, solo per appartenere al nascente settore, era cresciuta nelle quotazioni del 200% in pochi giorni. Sostanzialmente la gente si scannava per comprare azioni di un'azienda senza nessun fatturato né senso, per il solo fatto che avesse a che fare con internet.
  • Da non dimenticare anche che nel 1989 crolla il muro di berlino, due anni dopo crolla l'URSS ufficialmente. Se prima il mondo della borsa riguardava sostanzialmente Europa, Stati Uniti e Giappone, da lì si aggiungono le grandi borse asiatiche (oltre a tutti gli stati satellite dell'est europa), con grandissime possibilità di crescita (seppure all'epoca avessero un PIL in termini assoluti ridotto).

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2- Gli studi che valutano il volume di high speed trading nella borsa riportano che l'high speed trading arriva a coprire anche 78% del volume di trading (altri studi sono più bassi, ma tutti sopra al 50%).
Gli elogiatori di tale pratica sostengono che porta liquidità al mercato, ma se così fosse dovrebbe essere rigorosamente sotto al 50% (e il 50% è un caso limite), che il sia superiore al 50% significa che c'è una parte che sta facendo high-speed trading sopra altro high-speed trading, disassociando completamente il concetto stesso di fluttuazione borsistica.
Onestamente di questo argomento non ne conosco abbastanza per potermi esprimere (come detto non lavoro in finanza, semplicemente faccio riferimento a principi abbastanza elementari appresi nel mio corso di studi ed esperienze).

Ancora una volta comunque mi preme sottolineare come il problema odierno della finanza non stia, a mio parere, nel sistema borsistico ma più in quello bancario. Basti vedere il recente scandalo del LIBOR inglese, che coinvolge Barclays.

Dalla fine degli anni '90 il sistema bancario funziona col principio del "cercare di prevenire gli errori che, per sbaglio o per avidità, possono verificarsi nel sistema". Peccato che chi si occupi di questo, nello specifico le autorità regolatorie, siano enti statali e quindi deboli (poiché relegati ai confini nazionali), pieni di conflitti d'interessi (solitamente chi viene incaricato di presiederli è un ex-dipendente di qualche banca che deve sorvegliare) e pachidermici (come qualsiasi ente statale, non riescono a stare al passo coi tempi e dietro alla velocità con cui la finanza si muove).
Questi organi regolatori hanno fallito nel 2007 in USA fingendo di non sapere cosa stava avvenendo, e continuano a fallire quotidianamente con ogni scandalo che si verifica (anche in Italia, vedere Monte dei Paschi di Siena).
Oltretutto si trovano a sorvegliare un sistema bancario ENORME, con banche di dimensioni insensate e che non possono permettersi di far fallire: anche chi lavora in queste banche, quindi, non ha paura delle conseguenze delle proprie azioni perché da una parte (detto francamente) non rischia il carcere, e dall'altra sa che il governo non potrà vedere la propria banca fallire. Il peggio che può capitare è di doversi dimettere nell'onta pubblica, per poi scappare ai tropici con i risparmi di una vita.
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Ultima modifica di Schernitore_Di_Paguri : 26-08-2012 alle 15:36.
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