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#681 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2003
Città: 45°38' 00"N - 8°23' 25"E
Messaggi: 390
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E cmq «Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia.»
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La sezione Sport e Motori è morta ... viva la sezione Sport e Motori !!! Migna è colpevole !!! LOL - SuperGIF Clan - FIX - "Una piccola senzazione per un uomo, un grande culo per l'umanità" Dr. Greg House |
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#682 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Visto che ho letto post più lunghi sul forum, incollo qui...
Link con documento pubblico e ben formattato Conferenza Episcopale Italiana Nota del Consiglio Episcopale Permanente a riguardo della famiglia fondata sul matrimonio e di iniziative legislative in materia di unioni di fatto L’ampio dibattito che si è aperto intorno ai temi fondamentali della vita e della famiglia ci chiama in causa come custodi di una verità e di una sapienza che traggono la loro origine dal Vangelo e che continuano a produrre frutti preziosi di amore, di fedeltà e di servizio agli altri, come testimoniano ogni giorno tante famiglie. Ci sentiamo responsabili di illuminare la coscienza dei credenti, perché trovino il modo migliore di incarnare la visione cristiana dell’uomo e della società nell’impegno quotidiano, personale e sociale, e di offrire ragioni valide e condivisibili da tutti a vantaggio del bene comune. La Chiesa da sempre ha a cuore la famiglia e la sostiene con le sue cure e da sempre chiede che il legislatore la promuova e la difenda. Per questo, la presentazione di alcuni disegni di legge che intendono legalizzare le unioni di fatto ancora una volta è stata oggetto di riflessione nel corso dei nostri lavori, raccogliendo la voce di numerosi Vescovi che si sono già pubblicamente espressi in proposito. È compito infatti del Consiglio Episcopale Permanente «approvare dichiarazioni o documenti concernenti problemi di speciale rilievo per la Chiesa o per la società in Italia, che meritano un’autorevole considerazione e valutazione anche per favorire l’azione convergente dei Vescovi» (Statuto C.E.I., art. 23, b). Non abbiamo interessi politici da affermare; solo sentiamo il dovere di dare il nostro contributo al bene comune, sollecitati oltretutto dalle richieste di tanti cittadini che si rivolgono a noi. Siamo convinti, insieme con moltissimi altri, anche non credenti, del valore rappresentato dalla famiglia per la crescita delle persone e della società intera. Ogni persona, prima di altre esperienze, è figlio, e ogni figlio proviene da una coppia formata da un uomo e una donna. Poter avere la sicurezza dell’affetto dei genitori, essere introdotti da loro nel mondo complesso della società, è un patrimonio incalcolabile di sicurezza e di fiducia nella vita. E questo patrimonio è garantito dalla famiglia fondata sul matrimonio, proprio per l’impegno che essa porta con sé: impegno di fedeltà stabile tra i coniugi e impegno di amore ed educazione dei figli. Anche per la società l’esistenza della famiglia è una risorsa insostituibile, tutelata dalla stessa Costituzione italiana (cfr artt. 29 e 31). Anzitutto per il bene della procreazione dei figli: solo la famiglia aperta alla vita può essere considerata vera cellula della società perché garantisce la continuità e la cura delle generazioni. È quindi interesse della società e dello Stato che la famiglia sia solida e cresca nel modo più equilibrato possibile. A partire da queste considerazioni, riteniamo la legalizzazione delle unioni di fatto inaccettabile sul piano di principio, pericolosa sul piano sociale ed educativo. Quale che sia l’intenzione di chi propone questa scelta, l’effetto sarebbe inevitabilmente deleterio per la famiglia. Si toglierebbe, infatti, al patto matrimoniale la sua unicità, che sola giustifica i diritti che sono propri dei coniugi e che appartengono soltanto a loro. Del resto, la storia insegna che ogni legge crea mentalità e costume. Un problema ancor più grave sarebbe rappresentato dalla legalizzazione delle unioni di persone dello stesso sesso, perché, in questo caso, si negherebbe la differenza sessuale, che è insuperabile. Queste riflessioni non pregiudicano il riconoscimento della dignità di ogni persona; a tutti confermiamo il nostro rispetto e la nostra sollecitudine pastorale. Vogliamo però ricordare che il diritto non esiste allo scopo di dare forma giuridica a qualsiasi tipo di convivenza o di fornire riconoscimenti ideologici: ha invece il fine di garantire risposte pubbliche a esigenze sociali che vanno al di là della dimensione privata dell’esistenza. Siamo consapevoli che ci sono situazioni concrete nelle quali possono essere utili garanzie e tutele giuridiche per la persona che convive. A questa attenzione non siamo per principio contrari. Siamo però convinti che questo obiettivo sia perseguibile nell’ambito dei diritti individuali, senza ipotizzare una nuova figura giuridica che sarebbe alternativa al matrimonio e alla famiglia e produrrebbe più guasti di quelli che vorrebbe sanare. Una parola impegnativa ci sentiamo di rivolgere specialmente ai cattolici che operano in ambito politico. Lo facciamo con l’insegnamento del Papa nella sua recente Esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum Caritatis: «i politici e i legislatori cattolici, consapevoli della loro grave responsabilità sociale, devono sentirsi particolarmente interpellati dalla loro coscienza, rettamente formata, a presentare e sostenere leggi ispirate ai valori fondati nella natura umana», tra i quali rientra «la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna» (n. 83). «I Vescovi – continua il Santo Padre – sono tenuti a richiamare costantemente tali valori; ciò fa parte della loro responsabilità nei confronti del gregge loro affidato» (ivi). Sarebbe quindi incoerente quel cristiano che sostenesse la legalizzazione delle unioni di fatto. In particolare ricordiamo l’affermazione precisa della Congregazione per la Dottrina della Fede, secondo cui, nel caso di «un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge» (Considerazioni della Congregazione per la Dottrina della Fede circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, 3 giugno 2003, n. 10). Il fedele cristiano è tenuto a formare la propria coscienza confrontandosi seriamente con l’insegnamento del Magistero e pertanto non «può appellarsi al principio del pluralismo e dell’autonomia dei laici in politica, favorendo soluzioni che compromettano o che attenuino la salvaguardia delle esigenze etiche fondamentali per il bene comune della società» (Nota dottrinale della Congregazione per la Dottrina della Fede circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, 24 novembre 2002, n. 5). Comprendiamo la fatica e le tensioni sperimentate dai cattolici impegnati in politica in un contesto culturale come quello attuale, nel quale la visione autenticamente umana della persona è contestata in modo radicale. Ma è anche per questo che i cristiani sono chiamati a impegnarsi in politica. Affidiamo queste riflessioni alla coscienza di tutti e in particolare a quanti hanno la responsabilità di fare le leggi, affinché si interroghino sulle scelte coerenti da compiere e sulle conseguenze future delle loro decisioni. Questa Nota rientra nella sollecitudine pastorale che l’intera comunità cristiana è chiamata quotidianamente ad esprimere verso le persone e le famiglie e che nasce dall’amore di Cristo per tutti i nostri fratelli in umanità. Roma, 28 marzo 2007 I Vescovi del Consiglio Permanente della C.E.I.
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...Grazie caro Lolek! |
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#683 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Messaggi: 1334
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Colpa nostra che mettiamo sulle poltrone dei SERVI del Vaticano. Se l'elettore medio fosse più sveglio saprebbe benissimo che votare certi partiti piuttosto che altri fa la differenza eccome. Siccome ci sono truppe di persone che votano partiti come Udc, Udeur, Forza Italia, Margherita e compagnia bella non lamentiamoci dei risultati: anzi sarebbe strano il contrario.
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#684 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Certo che da un post con questo titolo mi aspettavo di trovare la nota completa, visto che è pubblica, per discutere seriamente su quanto contenuto.
Comunque forse è il caso di continuare QUI.
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#685 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: La Capitale
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Poi si critica l'islam...
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#686 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
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#687 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Paris
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#688 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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C'è qualcuno o qualcosa che ha il diritto di dire cos'è il "bla bla" e cosa è significativo e "degno di lettura". Bella libertà.
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#689 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Messaggi: 1334
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#690 |
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Bannato
Iscritto dal: Apr 2006
Città: Nei dintorni di Pisa
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#691 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Nessun fraintendimento.
Semplicemente si argomentano le proprie posizioni. Solo che per qualcuno questi documenti diventano delle frasi imperative, slegate da un contesto e quindi con aspetto di sentenza inappellabile. Se poi davvero vuoi farti 2 risate, (amare per chi crede nelle discussioni civili), fatti un salto qui.
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#692 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Paris
Messaggi: 535
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ma che c'entra la democrazia??????????
un riassunto riassume c'è qualcosa di errato in quell'articolo e nelle frasi sottolineate? non credo che aggiungere paragrafi del genere sia significativo alla discussione in un forum Comprendiamo la fatica e le tensioni sperimentate dai cattolici impegnati in politica in un contesto culturale come quello attuale, nel quale la visione autenticamente umana della persona è contestata in modo radicale. Ma è anche per questo che i cristiani sono chiamati a impegnarsi in politica. Affidiamo queste riflessioni alla coscienza di tutti e in particolare a quanti hanno la responsabilità di fare le leggi, affinché si interroghino sulle scelte coerenti da compiere e sulle conseguenze future delle loro decisioni. Questa Nota rientra nella sollecitudine pastorale che l’intera comunità cristiana è chiamata quotidianamente ad esprimere verso le persone e le famiglie e che nasce dall’amore di Cristo per tutti i nostri fratelli in umanità. bla bla |
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#693 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: La Capitale
Messaggi: 776
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Non mi sembra che ci sia da ridere sul fatto che alcune religioni fanno pressioni sulla vita politica di alcuni paesi...
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#694 |
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Bannato
Iscritto dal: Apr 2006
Città: Nei dintorni di Pisa
Messaggi: 3585
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Mi è bastata la levata di scudi all'epoca delle staminali, bella gente....vogliono dettar legge? Perfetto che inizino ad applicarla ai loro pedofili invece di salvargli il culo ogni volta, e invece no vogliono fare i moralisti quando la loro morale è da bordello di 3 scelta con un omertà che nemmeno la mafia si sogna
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#695 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2000
Città: La città più brutta della Toscana: Prato
Messaggi: 6711
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non commento per decenza
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#696 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Este (PD)
Messaggi: 2908
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Ma solo il sottoscritto ricorda dei famosi patti lateranensi atti proprio per avere la chiesa fuori dai coglioni per quanto riguarda la vita politica dell'italia???
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<<La Verità non richiede fede.>> |
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#697 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Quote:
Il rispetto delle idee altrui non ammette quel tuo bla bla. Mi pare poi evidente come, parlando di un documento rivolto ai cristiani, quello che definisci come bla bla è fondamentale per capire il senso di tutto il documento, a chi è rivolto e con che scopo. Ma se tutto diventa "bla bla", allora impossibile discutere.. i miei post sarebbero tanti bla bla con qualche estrapolazione.
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#698 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Sarebbe una politica dis-umana.
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#699 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2000
Città: Roma
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La mia config: Asus Z170 Pro gaming, Intel i5 6600k @4.5Ghz, cooler master 212x, corsair vengeance 8Gb ddr4 2133, SSD sandisk ultra II 480Gb, Gainward GTX960 4Gb, Soundblaster Z, DVD-RW, ali Corsair CX750M, Case Thermaltake Suppressor F31 |
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#700 | |
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Moderatore
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 16211
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Ad ogni modo: anch'io suggerisco di unire al thread preesistente.
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Ubuntu è un'antica parola africana che significa "non so configurare Debian" Scienza e tecnica: Matematica - Fisica - Chimica - Informatica - Software scientifico - Consulti medici REGOLAMENTO DarthMaul = Asus FX505 Ryzen 7 3700U 8GB GeForce GTX 1650 Win10 + Ubuntu |
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