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#41 | |
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Mi rispondo da solo da wikipedia: GPS e Teoria della Relatività Gli orologi satellitari sono affetti dalle conseguenze della Teoria della Relatività. Infatti, a causa degli effetti combinati della velocità relativa, che rallenta il tempo sul satellite di circa 7 microsecondi al giorno, e della minore curvatura dello spaziotempo a livello dell'orbita del satellite, che lo accelera di 45 microsecondi, il tempo sul satellite scorre ad un ritmo leggermente più veloce che a terra, causando un anticipo di circa 38 microsecondi al giorno, e rendendo necessaria una correzione automatica da parte dell'elettronica di bordo. Questa osservazione fornisce un'ulteriore prova dell'esattezza della teoria in un'applicazione del mondo reale. L'effetto relativistico rilevato è infatti esattamente corrispondente a quello calcolabile teoricamente, almeno nei limiti di accuratezza forniti dagli strumenti di misura attualmente disponibili. Possono inoltre esistere altri tipi di errori del GPS che sono appunto di tipo atmosferico e di tipo elettronico Ecco... questo mi mancava, e mi convince molto di più di tanti esperimenti visti in giro!!! Ultima modifica di TonyManero : 02-10-2008 alle 07:32. |
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#42 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Versilia
Messaggi: 569
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Anche i die esperimenti postati che dovrebbero spiegare l'inadeguatezza della fisica "vecchia" non li comprendo. Quello dello specchio semiriflettente non porta a questa conclisuine e quello dei due flussi d'acqua neanche. Sfuggirà qualcosa a me... ![]() Mi manca un passaggio: ma perchè avevano bisogno dell'etere per spiegare le equazioni di maxwell?? Perchè se da questo esperimento ![]() non si producono frange -> non esiste l'etere -> si deduce che la fisica galileiana non è sufficicente? Il fatto che non esista l'etere non capisco come metta in crisi la fisica galileiana! Ultima modifica di TonyManero : 02-10-2008 alle 10:53. |
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#43 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Messaggi: 4383
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Si' e' controintuitiva... pero' una volta capita ci si vive bene insieme.
Non toccherei il asto della meccanica quantistica allora... Semplicemente gli serviva un mezzo tangibile per la propagazione delle onde elettromagnetiche. horror vacui. Persino Michelson era scettico sulla sua assenza. |
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#44 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Versilia
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#45 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 7030
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L'esempio del gps lo tengo come arma segreta di solito
Quel grafico...vediamo un pò cosa dice wikipedia, ok allora Volevano l'etere per aver qualcosa su cui far viaggiare la luce...cioè doveva pur trasmettersi attraverso qualcosa, come le onde nel mare o il suono nell'aria e allora han ideato sto etere Ora, pensando all'acqua o al suono, le onde si propagano nel mezzo quindi se questo mezzo si muove, pure le onde ne sono trascinate quindi se butto un sasso in un fiume, vedrò le onde che vanno a valle muoversi più velocemente di quelle che vanno a monte, non è niente di speciale, vedo così perchè io sono fermo a riva, se fossi su una barca (quindi, cosa importante, nel sistema di riferimento del FIUME) vedrei le onde propagarsi tutte alla stessa velocità Idem il modo in cui il vento trasporta il suono Ora, si pensava che sto etere si muoveva (se non altro perchè la terra si muove) ergo, la luce, che era agganciata a sto etere, doveva avere anche lei sto moto dell'etere ma siccome ste frange non sono sbucate, la luce non è agganciata a niente e la sua velocità era uguale in ogni direzione (nell'esempio del fiume se io sono a riva vedo le onde muoversi a velocità diversa invece) Quindi niente etere e velocità della luce uguale per tutti indipendentemente da dove si sia, cosa si faccia ecc... Questo perchè se proprio in quell'istante, mentre facevano l'esperimento, si è avuto proprio quel risultato (velocità della luce uguale sia su un braccio che l'altro dell'interferometro) non c'è motivo di supporre che altrove sia diverso
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Ultima modifica di gabi.2437 : 02-10-2008 alle 13:01. |
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#46 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
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#47 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 7030
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Che la velocità della luce è indipendente da che tu sei sul treno oppure no... la pallina invece risente del moto del treno, ma la luce no (se non altro quella che entra dai finestrini)
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#48 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Versilia
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#49 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 7030
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Eh questo dell'interferometro, se la luce dei 2 bracci aveva velocità differenti apparivano le frange, se era uguale, niente frange
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#50 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Versilia
Messaggi: 569
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Parimenti il raggio di luce lo vedo andare uguale sia che vada in orizzontale che in verticale essendo anche io sulla terra come lui....
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#51 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Londra, UK
Messaggi: 538
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Non so se posso pubblicare l'articolo, probabilmente no visto che lo si scarica da Physical Review Letters solo con un account universitario, comunque questo articolo:
Kenneth Brecher, Is the Speed of Light Independent of the Velocity of the Source?, Phys. Rev. Lett. 39, 1236 (1977) Risolve proprio il tuo problema. In soldoni: Sia data una stella che emette radiazione nel sistema solidale a sè stessa. Questa radiazione viaggierà a velocità c. Se questa stella si muove rispetto alla Terra, con una velocità v, supponiamo che la velocità della radiazione emessa prenda la forma c' = c + k v dove k è un parametro da misurare. Quindi supponiamo che la velocità della radiazione dipenda dalla velocità della sorgente rispetto a noi. Bene: in questo articolo si considera un sistema binario di stelle, che orbitano velocemente intorno al baricentro gravitazionale. Ciò significa che rispetto alla terra si avvicinano e allontanano molto rapidamente. Se una delle due stelle è una pulsar, sappiamo che questa emette un impulso elettromagnetico a intervalli regolari nel suo sistema a riposo (non esiste che lo emetta a intervalli irregolari perchè la regolarità dipende dalla velocità di rotazione sul proprio asse, che è costante). Rispetto alla terra si muove, quindi si può misurare la distanza temporale tra un impulso e l'altro. Questo permette di misurare questo k, a seconda se gli impulsi arrivano con intervalli più o meno regolari. Risultato: k< 10^(-9) dunque la velocità della luce è indipendente dalla velocità della sorgente, a meno di termini dell'ordine 10^(-10). Ciò significa che se anche la sorgente si muove alla velocità della luce, si ha una variazione di una parte su un miliard0 (al più). Direi che se non ti convince questo sei un caso disperato! Ultima modifica di quelarion : 02-10-2008 alle 22:08. |
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#52 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Messaggi: 4383
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Invece la luce viaggia sempre alla stessa velocita', sia che la spariamo secondo il moto della terra che nel verso opposto... le frange di interferenza non si spostano. |
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#53 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 7030
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Se la pallina la lanci dal treno hai un risultato diverso da che se la lanci fuori (prova a lanciare una pallina fuori dal treno e vedi)
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#54 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 2052
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Piu' si e' vicini ad una grande massa piu' il tempo e' rallentato. Il tempo su un satellite scorre piu' velocemente che sulla superficie terrestre. Nei pressi del sole la distorsione e' molto grande e permette di osservare fenomeni interessanti che confermano appunto la relativita'. Precisamente stelle che non dovremmo vedere perche' nascoste dal sole sono invece visibili, in quanto il sole curva lo spazio intorno e la luce viene deviata dal suo percorso. |
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#55 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Firenze, Perugia, Formia(LT)
Messaggi: 9009
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#56 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Versilia
Messaggi: 569
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Come fai a farlo funzionare con un raggio dall'esterno e una da una sorgente solidale che non sai manco con che fase arrivano?
Ultima modifica di TonyManero : 03-10-2008 alle 07:36. |
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#57 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Versilia
Messaggi: 569
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Mi stai dicendo che tra la fase in cui la pulsar si allontana e quella in cui si avvicina osservo lo stesso k? |
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#58 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Città: Londra, UK
Messaggi: 538
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La pulsar in pratica si allontana e si avvicina rispetto alla terra, a velocità elevate (centinaia di km/s? non sono sicuro). Tu ricevi dei segnali da questa pulsar, quello che misuri è il tempo che passa tra un segnale e l'altro. Questo intervallo è funzione della differenza di velocità della stella tra una emissione e l'altra tramite il coefficiente k. La formula è complicata, comunque alla fine rigirandola ottieni una espressione per k. Dunque con i dati di intervalli temporali e di posizione/velocità della stella ottieni una misura di k. Che viene <10^-9. In soldoni comunque: se i segnali ti arrivano ad intervalli regolari, significa che qualsiasi sia la velocità della stella il segnale viaggia alla stessa velocità (cioè c) I segnali di una pulsar sono emessi ad intervalli molto ravvicinati, molto più piccoli del periodo di rivoluzione in un sistema binario, quindi è esclusa la possibilità di emissione sempre dagli stessi punti. E comunque ci sono altre misure simili fatte con altre stelle, il che rende il risultato piuttosto solido. Ultima modifica di quelarion : 03-10-2008 alle 09:31. |
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#59 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
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Mi rimane il dubbio sull'esperimento di Michelson-Morle che non ho ancora capito perchè concluda che c è costante... essendo osservatore e fenomeno osservato all'interno dello stesso sistema... |
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#60 | |
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Iscritto dal: Apr 2004
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In pratica dalla terra ti accorgi che questi segnali ti arrivano con la stessa velocità, nonostante la sorgente si muova rispetto alla terra. Michelson Morley non mi ricordo, dovrei leggermi bene qualcosa, comunque quelle dei fluidi in moto non dimostrava direttamente c costante, ma era a sostegno della formula di addizione delle velocità, che poi ti porta a dire che c non è superabile. |
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