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Old 02-09-2005, 13:40   #41
jumpermax
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Originariamente inviato da zerothehero
A parole siamo tutti ambientalisti...ma nessuno è disposto a pagare il quadruplo la bolletta energetica..perchè è quanto costerebbe l'elettricità dal fotovoltaico.
Tanto meno le aziende italiane, che sono in forte crisi di competitività...aumentagli la bolletta energetica (già una delle più alte in europa) così falliscono in massa.
Una fonte alternativa di energia per essere tale deve avere costi comparabili con l'attuale fonte energetica.

Il fotovoltaico è troppo caro, l'idrogeno va estratto o dal metano o dall'acqua e per essere conveniente, bisogna trovare una fonte energetica a basso costo ed economica che permetta di estrarre l'idrogeno.
Qualche piccola osservazione:
il costo di fotovoltaico ed eolico è in continua discesa, l'eolico in modo particolare se continua di questo passo potrebbe diventare più conveniente del petrolio in una decina di anni
Incrementare l'utilizzo di queste fonti determina un calo di prezzo, dovuto allo sviluppo di nuove tecnologie, e la produzione di massa dei componenti necessari, cosa totalmente opposta rispetto alle fonti non rinnovabili.
La soluzione quindi non è in posizioni assolute, quanto piuttosto nell'impostare un passaggio graduale...
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Old 02-09-2005, 13:42   #42
Northern Antarctica
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il proclama è sacrosanto, ma a me piacerebbe vedere un po' d'azione!

"puntiamo sull'idrogeno", "riprendiamo in considerazione il nucleare", "energie alternative", ma diamine, che si faccia qualcosa! Un impianto pilota, un piano energetico, qualsiasi cosa, le centrali non si costruiscono in un anno, intanto bruciamo petrolio e carbone e compriamo energia dall'estero!

Va detto che magari qualcosa è stato fatto e io non lo so (sull'eolico è stato fatto sicuramente ma si tratta sempre di quantitativi prodotti piccoli in percentuale rispetto al totale), una volta mi tenevo aggiornato con i rapporti annuali dell'Enel, so che da diversi anni (una decina) a Milano c'è una centrale a fuel cells da 1 MW, ma quando si ricomincia con le grandi opere, centrali da 600 MW ed oltre?????
__________________
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Old 02-09-2005, 13:42   #43
LightIntoDarkness
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L'Avatar di LightIntoDarkness
 
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Originariamente inviato da jumpermax
Qualche piccola osservazione:
il costo di fotovoltaico ed eolico è in continua discesa, l'eolico in modo particolare se continua di questo passo potrebbe diventare più conveniente del petrolio in una decina di anni
Incrementare l'utilizzo di queste fonti determina un calo di prezzo, dovuto allo sviluppo di nuove tecnologie, e la produzione di massa dei componenti necessari, cosa totalmente opposta rispetto alle fonti non rinnovabili.
La soluzione quindi non è in posizioni assolute, quanto piuttosto nell'impostare un passaggio graduale...
Esatto, e la logica vincente per il fotovoltaico in particolare è quella della decentralizzazione: non una centralona ma tanti piccoli impianti in rete...verso la casa sostenibile
__________________
...Grazie caro Lolek!
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Old 02-09-2005, 13:43   #44
Car|o
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Originariamente inviato da jumpermax
Gli sprechi prolificano solo se le risorse vengono pagate meno di quello che effettivamente costano. Quindi l'unico sistema per rendere la cosa equilibrata è includere nel costo energetico anche il danno ecologico che si causa. Su questo pianeta ci dobbiamo vivere, non ci possiamo permettere di annullare l'effetto che abbiamo su di esso, ne possiamo pensare di tornare indietro, se dovremo riempire gli appennini e le zone costiere di impianti eolici per poter far fronte al fabbisogno lo faremo. In ogni caso se vai a vedere il consumo del nostro paese non solo siamo tra i più parsimoniosi, ma anche quelli che in proporzione al pil consumano meno... e non credo che sia un caso che proprio da noi l'energia costi così cara. La soluzione comunque resta la ricerca di energia a basso costo...
Più che di quel che "costano" preferirei usare il termine "valgono" da un punto di vista ambientale. L'inclusione del danno ecologico nei costi monetari riprende una delle proposte fatte da P. Hawken, A. Lovins e L. H. Lovins nel saggio "Capitalismo Naturale" http://www.reteambiente.it/ra/sosten...alogo/3010.htm . È interessante ed auspicabile come "addolcimento" temporaneo del sistema. Sul lungo termine, comunque, la soluzione che preferirei sarebbe l'economia pianificata.
Non sono sicuro di capirti quando scrivi "Su questo pianeta ci dobbiamo vivere, non ci possiamo permettere di annullare l'effetto che abbiamo su di esso": se su questo pianeta (oddio, direi che vogliamo, perché dovere, in ultima analisi non "dobbiamo" proprio niente) ci vogliamo vivere (e vivere bene, che per i miei gusti significa prima di tutto in armonia con la biosfera) non possiamo non annullare almeno in parte gli effetti della nostra presenza, o meglio, ridurli entro limiti che la biosfera stessa possa rigenerare.
Aumentare la produzione di energia aumenterebbe inevitabilemente il riscaldamento planetario (bilanciato in qualche modo magari dalla eventuale minor produzione di gas-serra ma niente che ci garantisca il mito della crescita illimitata), con qualsiasi sistema essa venisse prodotta (senza contare probabili altri danni derivanti dai processi produttivi) a meno che non si trovi il modo di scaricare sufficiente energia termica lontano dal pianeta in maniera vantaggiosa.
Sul mantenere alti i costi delle bollette sfondi una porta aperta.

Ultima modifica di Car|o : 02-09-2005 alle 13:52.
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Old 02-09-2005, 14:07   #45
Max2
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L'Avatar di Max2
 
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A mio avviso le strade sono quelle della riduzione dei consumi, quindi uso razionale dell'energia e dell'aumento delel fonti energetiche rinnovabili ... con i nostri attuali consumi è praticamente impossibile eliminare le fonti fossili o fare a meno di sostituirle con altro (vedi nucleare) ... quindi il "bello" dovrà venire al momento in cui termineranno ... allora si che dovranno cambiare le abitudini dei nostri discendenti ... si tornerà semplicemente al passato su molti aspetti della vita .... salvo invenzioni di nuove tecnologie o il "boom" (inteso come aumenti di rendimento o riduzione dei costi di produzione) di tecnologie esistenti ... ricordiamoci che sarebbe sufficiente un piccola percentuale dell'energia che arriva sulla Terra per sodddisfare tuti i nostri bisogni energetici ... se esistessero pannelli fotovoltaici dotati di un efficienza molto più alta e dei costi inferiori a quelli attuali ... allora si potrebbe pensare ad una larga appicazione, ad esempio...

p.s.: l'idrogeno si produce in vari modi: elettrolisi (l'energia elettrica può provenire da qualsiasi fonte), steam reforming del metano, gassificazione del carbone, pirolisi da biomassa ed altri .... leggete qui: http://www.energoclub.it/Produzione%20H.htm
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Old 02-09-2005, 14:35   #46
zerothehero
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Originariamente inviato da jumpermax
Qualche piccola osservazione:
il costo di fotovoltaico ed eolico è in continua discesa, l'eolico in modo particolare se continua di questo passo potrebbe diventare più conveniente del petrolio in una decina di anni
Incrementare l'utilizzo di queste fonti determina un calo di prezzo, dovuto allo sviluppo di nuove tecnologie, e la produzione di massa dei componenti necessari, cosa totalmente opposta rispetto alle fonti non rinnovabili.
La soluzione quindi non è in posizioni assolute, quanto piuttosto nell'impostare un passaggio graduale...

Il fotovoltaico adesso non è fattibile come fonte primaria di energia...in futuro chissà , adesso no. L'eolico è già più promettente.
Può piacere o non piacere, ma bisogna rimanere ai fatti e non alla deontologia, a ciò che potrebbe essere.


Si può sviluppare l'idrogeno, ma bisogna trovare un'energia a buon mercato per estrarlo economicamente.
Il nucleare? il petrolio?
Lo si deve estrarre per idrolisi dall'acqua o dal metano?

Il mio appunto sta che bisogna necessariamente considerare che una fonte di energia per quanto "elegante" possa essere, se non è a buon mercato non verrà mai adottata.
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Ultima modifica di zerothehero : 02-09-2005 alle 14:37.
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Old 02-09-2005, 15:25   #47
ulk
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Originariamente inviato da LightIntoDarkness
Esatto, e la logica vincente per il fotovoltaico in particolare è quella della decentralizzazione: non una centralona ma tanti piccoli impianti in rete...verso la casa sostenibile
Io mi spingerei più in la e parlerei di una mega-rete che coinvolga anche i paesi extraeuropei.. sfruttare magari alcune lande desolate per avere energia 24h/24h

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Old 02-09-2005, 15:59   #48
spinbird
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Originariamente inviato da Car|o
Per questo dico che il problema è prima di tutto ridurre il fabbisogno con metodi drastici.

è con questi ragionamenti che nascono poi quelli che propongono "l'estinzione volontaria del genere umano per salvare la terra"

i consumi vanno di pari passo con la qualità della vita: se si possono trovare altri modi per utilizzare energia che non abbia le pesanti ricadute ecologiche (e monetarie) del petrolio, contemporaneamente aumentando la qualità della vita, beh, tanto meglio
__________________
Però, va forte quest'auto!
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Old 02-09-2005, 16:15   #49
fabio80
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Messaggi: 2164
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Originariamente inviato da jumpermax
Sensibilizzare? Il metodo migliore è aumentando le tasse sulla corrente elettrica, non c'è zona più sensibile del portafogli...

ah ma te sei fissato con le tasse sui beni di prima necessità eh!!!

paghiamo già la bolletta più cara d'europa, idem la benzina, e gli stipendi sono tra i più bassi.... vuoi la guerra civile ?
__________________
IN ANUBIS WE TRUST
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Old 02-09-2005, 16:21   #50
spinbird
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Messaggi: 634
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Originariamente inviato da Doctor P
Non diciamo cavolate assurde! Il nostro paese è completamente autonomo nella produzione di energia solo che conviene di più acquistarla all'estero e poi rivenderla
http://www.grtn.it/ita/statistiche/d...tigenerali.pdf


autonomo bruciando petrolio qui da noi, petrolio che ovviamente non abbiamo
quindi autonomi per nulla: se domani chiudessero gli oleodotti dovremmo spegnere metà italia

pensare di sostituire oggi la produzione termoelettrica di elettricità con quella eolica e solare è pura follia

l'eolica ha ridottissima possibilità si sviluppo: poche sono le zone in italia hanno vento grantito quasi tutto l'anno, e non sono le zone più densamente abitate ed industrializzate

il fotovoltaico ha invece ottime possibilità di sviluppo, ma nei laboratori, non oggi sui tetti; i pannelli sono costosissimi e, soprattutto, hanno un efficenza molto scarsa, quantificabile in un 20% circa
se, come è prevedibile, avranno un forte sviluppo nei prossimi anni, allor si potrà pensare di ottenere da questi una significativa percentuale della produzione

per chi parla poi del risparmo energetico, gli esempi sono sempre gli stessi: il frigor vecchio, la lampadina lasciata accesa, etc
credete che a qualcuno faccia piacere buttare i soldi nella bolletta elettrica? no ovviamente, anche perchè il costo italiano dell'energia elettrica è uno fra i più alti d'europa;
poi, il ricambio di elettrodomestici obsoleti non è certo dettato dalla loro inefficenza: chi può permettersi di spendere 300€ per cambiare il frigor che funziona perfettamente ma è di classeB con uno di classeA?
pochi, pochissimi

se guardate poi i dati di consumo (anno 2003 che ho postato all'inizio) si vede come su 300000 Gwh totalmente consumati, solo 65000 sono per usi domestici, il resto finisce in industria (intesa come industria vera e propria, agricoltura e terziario)
è folle quindi pensare di tagliare i consumi per risparmiare essendo l'elettricità il motore di qualsiasi attività produttiva
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Old 02-09-2005, 16:28   #51
Max2
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Originariamente inviato da spinbird
http://www.grtn.it/ita/statistiche/d...tigenerali.pdf



il fotovoltaico ha invece ottime possibilità di sviluppo, ma nei laboratori, non oggi sui tetti; i pannelli sono costosissimi e, soprattutto, hanno un efficenza molto scarsa, quantificabile in un 20% circa
magari arrivassero al 20% ... un buon modulo (insieme di più celle) arriva al 12% di rendimento (multicristallino, per un policristalliano abbiamo 2-4% in più) a cui si devono togliere poi altre perdite dell'impianto (circa il 15-25%) ... quindi siamo sotto il 10% ...
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Old 02-09-2005, 17:12   #52
jumpermax
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Originariamente inviato da fabio80
ah ma te sei fissato con le tasse sui beni di prima necessità eh!!!

paghiamo già la bolletta più cara d'europa, idem la benzina, e gli stipendi sono tra i più bassi.... vuoi la guerra civile ?
Voglio che si paghino le cose per quello che realmente ci costano. Semplifichiamo un po' il discorso, immagina che ci sia un solo governo, una serie di risorse finite ed un'altra serie di risorse in grado di essere rigenerate: secondo te è meglio considerarle a costo zero e consumarle come se niente fosse o dare a queste riserve il giusto valore in modo che l'economia venga bilanciata? L'alternativa è quella che propone Car|o pianificazione economica... peccato che sia un modello già provato e già fallito nei regimi comunisti, genera molta più inefficenza e sprechi e controlla i consumi giusto perché mortifica l'economia.
già che ci sono visto che l'ho citato
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Originariamente inviato da Car|o
Più che di quel che "costano" preferirei usare il termine "valgono" da un punto di vista ambientale. L'inclusione del danno ecologico nei costi monetari riprende una delle proposte fatte da P. Hawken, A. Lovins e L. H. Lovins nel saggio "Capitalismo Naturale" http://www.reteambiente.it/ra/soste...talogo/3010.htm . È interessante ed auspicabile come "addolcimento" temporaneo del sistema. Sul lungo termine, comunque, la soluzione che preferirei sarebbe l'economia pianificata.
Non sono sicuro di capirti quando scrivi "Su questo pianeta ci dobbiamo vivere, non ci possiamo permettere di annullare l'effetto che abbiamo su di esso": se su questo pianeta (oddio, direi che vogliamo, perché dovere, in ultima analisi non "dobbiamo" proprio niente) ci vogliamo vivere (e vivere bene, che per i miei gusti significa prima di tutto in armonia con la biosfera) non possiamo non annullare almeno in parte gli effetti della nostra presenza, o meglio, ridurli entro limiti che la biosfera stessa possa rigenerare.
Aumentare la produzione di energia aumenterebbe inevitabilemente il riscaldamento planetario (bilanciato in qualche modo magari dalla eventuale minor produzione di gas-serra ma niente che ci garantisca il mito della crescita illimitata), con qualsiasi sistema essa venisse prodotta (senza contare probabili altri danni derivanti dai processi produttivi) a meno che non si trovi il modo di scaricare sufficiente energia termica lontano dal pianeta in maniera vantaggiosa.
Sul mantenere alti i costi delle bollette sfondi una porta aperta.
E' proprio costano il termine da usare. E' facile essere per la tutela ambientale quando non si lotta per la sopravvivenza, io credo però che non si possa chiedere ai paesi emergenti di non sfruttare a fondo le risorse se ne vale la loro stessa vita. Le riserve naturali sono un lusso che non è detto che ci potremmo permettere a lungo se non mettiamo sotto controllo l'incremento demografico. Per cui si preferisco parlare di costo più che di valore. Per il discorso energetico l'energia che riceviamo dal sole è di diversi ordini di grandezza superiore a quella che produciamo. Il fenomeno mi sembra trascurabile per le grandezze in gioco nell'immediato futuro... un domani con centrali a fusione chissà... di sicuro però non possono essere le centrali da fonti rinnovabili ad essere il problema, visto che catturano energia che il pianeta riceve dal sole...
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Old 02-09-2005, 17:17   #53
Car|o
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Originariamente inviato da spinbird
è con questi ragionamenti che nascono poi quelli che propongono "l'estinzione volontaria del genere umano per salvare la terra"

i consumi vanno di pari passo con la qualità della vita: se si possono trovare altri modi per utilizzare energia che non abbia le pesanti ricadute ecologiche (e monetarie) del petrolio, contemporaneamente aumentando la qualità della vita, beh, tanto meglio
Guarda, quelli del VHEMT li trovo dei simpatici idealisti, un po' Gaiani, un po' ecolatri, insomma, e non ho molto a che vedere con loro.
L'equazione: + qualità della vita + consumi è un po rozza, ammetterai.
Si può migliorare la qualità della vita e ridurre o eliminare molte abitudini dispendiose in termini di risorse e dannosi sia per noi che per gli altri viventi.
Certo, poi, che una società tecnologicamente avanzata richiede più risorse pro capite per individuo di una di taglio neolitico.
È anche per questo che una drastica inversione di tendenza demografica è auspicabile. Voler estendere anche senza sprechi la nostra qualità di vita a 6 miliardi e lascia di umani in modo ecocompatibile è senza dubbio più difficile (ammesso che sia fattibile) che estenderlo a 500 milioni.
Il calo demografico avrebbe innumerevoli altri vantaggi, ma questa non è la sede per esporli.
Car|o è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-09-2005, 17:17   #54
-kurgan-
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Originariamente inviato da spinbird
ma nessuno ha fatto un corso di fisica-chimica base alle superiori?

la benzina (o meglio tutti gli idrocarburi derivanti +- dal petrolio) sono si fonti di energia
è fonte di energia perchè fai un buco ed esce petrolio, fai un buco ed esce metano, etc....
non devi spendere energia per ricavarne, o meglio non ne devi spendere più di quanta ne ricavi

l'idrogeno non è una fonte proprio perchè bisogna spendere energia per ottenerlo dall'elettrolisi dell'acqua e, soprattutto, bisogna spenderne più di quanta poi se ne riesce ad immagazzinare nell'idrogeno

l'idrogeno non risolve e non risolverà alcun problema energetico, può solo avere un effetto palliativo per l'inquinamento dei grandi centri urbani
non sono d'accordo, per me l'inquinamento è MOLTO più controllabile se lo si circoscrive in un unico punto, usando dei depuratori prima di rilasciarlo nell'aria.
in particolare non credo come dici tu che sarà un palliativo per l'inquinamento nei centri urbani, ma risolverà completamente il problema, trasferendolo altrove dove lo si potrà meglio controllare.
-kurgan- è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-09-2005, 17:53   #55
Car|o
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Originariamente inviato da jumpermax
Voglio che si paghino le cose per quello che realmente ci costano. Semplifichiamo un po' il discorso, immagina che ci sia un solo governo, una serie di risorse finite ed un'altra serie di risorse in grado di essere rigenerate: secondo te è meglio considerarle a costo zero e consumarle come se niente fosse o dare a queste riserve il giusto valore in modo che l'economia venga bilanciata? L'alternativa è quella che propone Car|o pianificazione economica... peccato che sia un modello già provato e già fallito nei regimi comunisti, genera molta più inefficenza e sprechi e controlla i consumi giusto perché mortifica l'economia.
già che ci sono visto che l'ho citato

E' proprio costano il termine da usare. E' facile essere per la tutela ambientale quando non si lotta per la sopravvivenza, io credo però che non si possa chiedere ai paesi emergenti di non sfruttare a fondo le risorse se ne vale la loro stessa vita. Le riserve naturali sono un lusso che non è detto che ci potremmo permettere a lungo se non mettiamo sotto controllo l'incremento demografico. Per cui si preferisco parlare di costo più che di valore. Per il discorso energetico l'energia che riceviamo dal sole è di diversi ordini di grandezza superiore a quella che produciamo. Il fenomeno mi sembra trascurabile per le grandezze in gioco nell'immediato futuro... un domani con centrali a fusione chissà... di sicuro però non possono essere le centrali da fonti rinnovabili ad essere il problema, visto che catturano energia che il pianeta riceve dal sole...
Piccola premessa: il non lottare per la sopravvivenza credo che permetta di ragionare meno con lo stomaco e più con la testa, detta molto in soldoni. Chi muore di fame non sempre ha le solizioni migliori, anche per la propria condizione, anzi.
Essere per la tutela ambientale, come la intendo io non è facile, è necessario. La nostra sorte è legata a doppia corda a quella della biosfera (almeno con le tecnologie e il livello di popolazione attuale), di chi sta bene e di chi ha fame.
Comunque si stava facendo un discorso a livello più locale, a livello mondiale stiamo più o meno dicendo cose simili: "se non mettiamo sotto controllo l'incremento demografico...". È uno dei problemi principali, al quale sono legati, in un modo o nell'altro, tutti gli altri problemi. Anche qui da noi.
Non afferro la tua scelta di termini: "costo" è un termine legato all'economia, campo dove non sempre l'uso avveduto delle risorse è più conveniente in termini di "costi" strettamente monetari, anzi (basta pensare al proliferare di qualche anno addietro delle merci usa e getta: un successo economico, un fallimento ecologico). Lasciamo stare le questioni di termini comunque, dettagli.
Sì chiaramente il fattore calore emesso/tempo del pianeta non riusciamo a modificarlo drasticamente (che sennò saremmo su un pianeta simile a Mercurio o Venere) tuttavia è possibile che piccole discrepanze indotte influenzino in maniera sensibile l'andamento del sistema.
In quanto all'"energia che arriva dal sole": tutte le fonti energetiche su Terra derivano da Sole. Anche il petrolio. Tuttavia sappiamo bene come questo possa causare danni all'ecosistema. È un problema di emissione di calore fratto unità di tempo (o della mancata o diminuita quantità di calore "espirata" dal pianeta sotto forma di radiazione infra-rossa).
In quanto alla fusione controllata, è meglio non contarci troppo (senza per questo smettere di provarci, non fraintendiamo ).
Car|o è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-09-2005, 18:17   #56
jumpermax
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Originariamente inviato da Car|o
Piccola premessa: il non lottare per la sopravvivenza credo che permetta di ragionare meno con lo stomaco e più con la testa, detta molto in soldoni. Chi muore di fame non sempre ha le solizioni migliori, anche per la propria condizione, anzi.
Essere per la tutela ambientale, come la intendo io non è facile, è necessario. La nostra sorte è legata a doppia corda a quella della biosfera (almeno con le tecnologie e il livello di popolazione attuale), di chi sta bene e di chi ha fame.
Comunque si stava facendo un discorso a livello più locale, a livello mondiale stiamo più o meno dicendo cose simili: "se non mettiamo sotto controllo l'incremento demografico...". È uno dei problemi principali, al quale sono legati, in un modo o nell'altro, tutti gli altri problemi. Anche qui da noi.
Non afferro la tua scelta di termini: "costo" è un termine legato all'economia, campo dove non sempre l'uso avveduto delle risorse è più conveniente in termini di "costi" strettamente monetari, anzi (basta pensare al proliferare di qualche anno addietro delle merci usa e getta: un successo economico, un fallimento ecologico). Lasciamo stare le questioni di termini comunque, dettagli.
Sì chiaramente il fattore calore emesso/tempo del pianeta non riusciamo a modificarlo drasticamente (che sennò saremmo su un pianeta simile a Mercurio o Venere) tuttavia è possibile che piccole discrepanze indotte influenzino in maniera sensibile l'andamento del sistema.
In quanto all'"energia che arriva dal sole": tutte le fonti energetiche su Terra derivano da Sole. Anche il petrolio. Tuttavia sappiamo bene come questo possa causare danni all'ecosistema. È un problema di emissione di calore fratto unità di tempo (o della mancata o diminuita quantità di calore "espirata" dal pianeta sotto forma di radiazione infra-rossa).
In quanto alla fusione controllata, è meglio non contarci troppo (senza per questo smettere di provarci, non fraintendiamo ).
Quasi tutte, perchè il nucleare è totalmente "produzione locale". Il problema del petrolio stando agli studi attuali è per l'effetto serra, non conosco studi sull'aumento del calore prodotto, mi fa pensare che l'effetto sia trascurabile.
poi giusto per quantificare
il consumo di energia umano annuale è di 400EJ la radiazione solare ci investe con circa 3'000'000 di EJ. Moltiplicando il consumo di 70 volte sarebbe comunque inferiore ad 1 centesimo di quello che riceviamo...
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-09-2005, 18:25   #57
Car|o
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Riguardo all'esempio del governo unico: il fatto è che "il giusto valore in modo che l'economia venga bilanciata", questo fantomatico governo unico (i vari governi) non lo sta dando alle risorse. Perché non è il governo, nell'economia di mercato, a decideri i costi, è il mercato stesso (in diversa misura a seconda di quanto il mercato è "temperato" dal'azione di governo per dirla alla Prodi :ARRRGH!!: ).
Riguardo all'economia pianificata: per favore non facciamoci troppo influenzare dalla fretta e furia con cui la si vorrebbe liquidare in base ad esempi storici poco calzanti, in cui si tentò di applicarla male e nelle peggiori condizioni possibili perché l'esperimento andasse a buon fine. Ovunque ciò è avvenuto, era sempre in situazioni di arretratezza sociale.
Prendiamo la Russia zarista: una delle monarchie più becere e conservatrici di tutta l'Europa, dove l'inefficienza e l'arretratezza la facevano da padrone, socialmente molto arretrata a confronto con le altre nazioni europee: lo Stalinismo non ha fatto che riproporre in diversa chiave quelle che erano le deficienze del sistema preesistente, più simile al fascismo che a quello che sognava Marx (e pure Marx è da rivedere e criticare). Simili osservazioni si potrebbero fare per tutti i paesi dove si è tentato un regime comunista. Una società non può essere migliore degli individui che la compongono, qualunque ordinamento essa abbia.
Se qualche secolo fa qualcuno si fosse messo a parlare di democrazie in termini contemporanei lo avrebbero preso per pazzo o per idealista utopico o per pericoloso sovversivo. E quanti esperimenti sanguinosamente falliti si sono consumati per giungere a dove siamo oggi (ancora, ahimé, con diversi problemi).
Chiudo qui che sono scandalosamente fuori tema. Gradirei solo che non si tentasse di liquidare la questione come hai fatto tu.

Ultima modifica di Car|o : 02-09-2005 alle 18:42.
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Old 02-09-2005, 18:40   #58
Car|o
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Originariamente inviato da jumpermax
Quasi tutte, perchè il nucleare è totalmente "produzione locale". Il problema del petrolio stando agli studi attuali è per l'effetto serra, non conosco studi sull'aumento del calore prodotto, mi fa pensare che l'effetto sia trascurabile.
poi giusto per quantificare
il consumo di energia umano annuale è di 400EJ la radiazione solare ci investe con circa 3'000'000 di EJ. Moltiplicando il consumo di 70 volte sarebbe comunque inferiore ad 1 centesimo di quello che riceviamo...
Beh, considerando come, a quanto ne so, Terra si è formata per distacco dalla massa solare, anche l'energia nucleare contenuta nella materia (che la materia non è altro che una forma stabile di energia) è di derivazione solare.
Scusa il mio cavillare.
Riguardo alla radiazione solare (e ai pannelli) il problema credo, e qui non sono sicuro, che risieda non nell'energia ricevuta ma in quella restituita allo spazio.
Molta energia radiante viene riflessa non appena ricevuta.
I pannelli solari fotovoltaici, invece, "catturano" l'energia luminosa, convertendola in energia elettrica, restituendone di meno (suppongo).
La questione di base è comunque se sia auspicabile un decremento demografico, questione sulla quale mi pare siamo sostanzialmente d'accordo.
Car|o è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-09-2005, 18:43   #59
ChristinaAemiliana
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Quote:
Originariamente inviato da Car|o
Beh, considerando come, a quanto ne so, Terra si è formata per distacco dalla massa solare, anche l'energia nucleare contenuta nella materia (che la materia non è altro che una forma stabile di energia) è di derivazione solare.
In genere noi diciamo che l'energia solare è di origine nucleare perché deriva dalle reazioni di fusione.

Per il resto sapete già come la penso
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You have been cut down to the earth, You who have weakened the nations!
(Isaiah 14:12)
ChristinaAemiliana è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-09-2005, 18:43   #60
fabio80
Senior Member
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
tzè, provate ad andare nel terzo mondo a dire di tenere a bada il regale augello, o in cina

il boom demografico è tutto lì, i paesi sviluppati come incremento stanno prossimi allo zero. paradossalmente l'aumentato benessere blocca le nascite, in virtù del fatto che un figlio, triste dirlo, ma costa, e nessuno si sognerebbe di allevare conigli per metterli in strada..

quando i cinesi si stuferanno della ciotola di riso o vorranno corrente per il televisore al plasma voglio vedere il grande paese rosso come se la sbriga... e noi fessi pure a portare tutto laggiù, così se fanno il botto loro noi saltiamo in simbiosi
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