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#441 |
Bannato
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sinceramente non conoscevo queste Ni-Zn, ma in effetti non mi sembrano tanto competitive.
sono piu' piccole delle Ni-HM, che di per se hanno un carica volumetrica specifica molto superiore alle Litio (le litio sono troppo ingombranti), ma hanno un carica peso specifica decisaemnte inferiore alle litio (le litio sono ingombranti, ma sono pure leggerissime)... l'unico vantaggio che hanno le Ni-HM sulle Litio e' la loro robustezza per le "mezze cariche" o meglio definito "biberonaggio": con le litio e' permesso non caricare fino al massimo della capacita' il pacco per agiungere autonomia, ma facendolo ti giochi comunque una ricarica delle 1000 ipotetiche possibili; le Ni-HM possono invece essere biberonate senza perdere una reale possibilita' di ricarica. in breve una litio ha circa 1000 cicli di carica, che siano essi completi o parziali, in quanto e' proprio il passaggio di corrente per il verso opposto a quello di scarica che degrada l'elettrodo, mentre le Ni-HM hanno 500-700 cicli di ricarica, ma da intendere come energia totale, ossia se faccio mezze ricariche ottengo quasi il doppio delle possibilita' di ricarica, se faccio cariche da 1/3 c'e' quasi il triplo delle possibilita' di carica, in quanto l'elettrodo si consuma per un determinato flusso totale di carica/scarica. e' per questo che la toyota ha usato,e sviluppato, Ni-HM, in quanto la prius e' un ibrido plug in, ossia i due motori cooperano per la trazione, non vengono usati in esclusiva (anche se si puo' forzare il funzionamento esclusivamente endotermico o elettrico), e le batterie vengono continuamente caricate e scaricate. un pacco litio sarebbe durato molto ma molto meno rispetto alle Ni-HM; in effetti, se costassero meno ed avessero una carica specifica (sia in volume che peso) superiore, sarebbero meglio i supercondensatori, per far funzionare una Plug-in. che le Ni-Zn siano piu' piccole, ben venga, ma sarebbe stato piu' bello che fossero state anche piu' leggere e piu' resistenti. in piu' le Ni-HM hanno il problemino di un'autoscarica non proprio minimale, se no sono fatte con tecnologia Sanyo (LSD). comunque piu' tecnologie ci sono meglio e', significa che il mercato si muove... PS: per uno scooter non le vedrei affatto male, le Ni-HM, in quanto gli spostamenti sono corti, e molte citta' orami hanno una buona rete di colonnine di ricarica, percio' dei biberonaggi si possono sempre effettuare, e con un pacco piccolo e leggero si puo' riuscire a ricaricare completamente in poco tempo e comunquee' di facile integrazione su un veicolo del genere (sono molto compatte, rispetto alle litio); si rovineranno sicuramente prima, ma sono anche decisamente piu' economiche! ste' Ni-Zn me le studio un po'....... |
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#442 |
Bannato
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...non lo so', ma la thudersky le vende a 1$ ad Ah per le celle singole, queste che sono pacchi da 4 elementi (di Li-FPO4) costeranno almeno 4$ ad Ah... mettici le tasse d'importazione, il trasporto, l'IVA, e la dicitura "importatore unico", credo che a non meno di 6 euro ad Ah, cioe' per la 20Ah stai sui 120 euro (un'esagerazione!)...
dovro' telefonargli per saperlo. |
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#443 | ||
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le ni-zn sono sui 100Wh/KG e 300Wh/litro quindi più o meno stanno a livello litio e ni-mh a pari robustezza in un auto ben organizzata il volume comunque non è un problema, lo è il peso
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#444 | |
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#445 |
Bannato
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non si parla di un cellulare che ha un consumo irrisorio, ma di un'auto, in cui la scarica arriva facilmente a 1C ed oltre.
non per contraddirti, marchigiano, ma purtroppo le litio soffrono proprio di questo effetto di ricarica; e' proprio il senso inverso della ricarica a deteriorare una parte essenziale della cella, la membrana di separazione.... per quanto riguarda i cicli possibili, dipende da quanto vuoi sfruttare la litio: se scarichi al 75% della carica di cut-off (che generalmente e' del 90% della carica teorica), alcune promettono 3000 cicli, altre 2000, se invece vai piu' in profondita' e arrivi al 90%, difficile che superi i 1000 cicli. e' come sulle LSD Ni-HM; dipende dalla piu' accurata fattezza dell'elettrodo e della membrana, non tanto dalla chimica (e' in pratica una questione di "fattore forma" piu' uniforme). le nuove batterie long life ad "elettrodo protetto", che usa anche l'HP hanno incrementato la carica teorica, ma la sfruttano al massimo fino al 70-75%, rendendo la batteria piu' o meno di pari capacita' rispetto ai vecchi elementi, ma con il doppio dei cicli utili di vita, ed allungano anche il "shelf life time" ossia la vita utile dell'elemento. la delicatezza delle litio in effetti e' dovuta esclusivamente al fatto di voler ottenere una capacita' superiore, dovuta principalmente al fatto di usare pellicole (e lamine) sempre piu' fini, ma al tempo stesso anche il loro potere isolante si e' assottigliato, e quando si parla di scariche da diversi ampere, il corto, la foratura, o la perlinatura della pellicola (non e' piu' permeabile ma diventa una barriera) e' sempre in agguato.... la pellicola delle litio e' come quella del goretex. da quanto ho capito il degrado della litio in ricarica e' dovuto alla temperatura dell'operazione; essendo una trasformazione diretta da elemento metallico a sale, con il passaggio di ioni di litio, la resistenza e' decisamente elevata, e le temperature si alzano di parecchio: tempo e temperatura portano a perdere la proprieta' di permeabilita' ionica della membrana (letteralmente si restringono i fori), limitando la diffusione degli ioni in intere zone dell'elemento, quindi la capacita' totale, e costringendo invece le zone che rimangono attive a scaricare con un piu' elevato fattore di C , perche' l'apparecchio non si adeguera' all'inferiore capacita e richiedera' la stessa quantita' di energia per funzionare, riscaldandosi di piu' e degradando ulteriormente la membrana di separazione; visto che le litio possono scaricare a fattori di C decisamente superiori a 1 ( 10-20 ed anche 30C), ma che usando queste scariche l'elemento ne soffre decisamente, ne viene da solo il fatto che se s'innesca questo processo in brevissimo tempo l'elemento non e' piu' utilizzabile. le Ni-HM, usando idrogeno come "trasportatore" di carica, che ricordo essere gassoso, soffrono decisamente meno di questo effetto sulla membrana di separazione... il fatto e' che l'idrogeno gassoso non e' poi cosi' mobile come lo e' il litio (la sua elettronegativita' e' decisamente superiore rispetto al litio, che e' meno della meta', e l'idrogeno viene frenato nel passaggio nella membrana), il che porta a fattori di scarica decisamente inferiori... quando si otterranno membrane robuste ma sufficentemente fini le litio saranno ottime. tempo fa' ho aperto una vecchia batteria di un 3310, giusto per vedere com'era fatta: la membrana era sufficentemente spessa, di 1 metro circa di lunghezza, e ricordava il polipropilene delle buste di plastica (come spessore e fattezza), e pulendola si vedevano intere parti metallescenti; messa sotto l'acqua e' sfumata in una fiammata, segno che le parti metallescenti erano litio metallico intrappolato... |
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#446 |
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come vedi non mi contraddici, abbiamo detto la stessa cosa
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#447 | |
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nella pratica, se ricarichi una litio, e' conveniente che tu la porti a carica completa, e non interrompi la carica dopo poco tempo, magari quando sei arrivato all'80%, perche' comunque 1 dei 1000 cicli che ipoteticamente avra' la cella te lo sei comunque perso... alla fine se fai 1000 cicli partendo dal 30% di carica residua e arrivando al 100% di carica permessa, o fai 1000 cicli dal 30% di carica residua arrivando all'80% di carica permessa e' la stessa cosa, la stessa vita utile, solo che nel primo caso hai sfruttato a pieno la capacita' dell'elemento, nel secondo caso invece hai usato molto meno (ma ci hai messo anche molto meno a caricare l'elemento, anche se oggi, le litio, comunque ci mettono al massimo 2.5 ore per caricarsi, visto che si e' a 0.3C... caricare al solo 1.5 ora) |
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#448 |
Bannato
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e, come e' giusto che sia, s'inizia con le cose piccole e pratiche, per arrivare, in futuro, a cose ben piu' fruibili...
a bologna si e' presentata la Tazzari Zero, che sembra essere un gustoso progetto. telaio in doppia culla in alluminio incollato, con telaietti supplementari anteriori e posteriori, sempre in alluminio, per le sospensioni e gli assi. motore asincrono (probabilmente un 15KW), ed alimentazione con batterie LI-FePO4. 18.000 euro , piu' un full optional da 6000 euro che comprende un caricabatteria FAST a 380v da 50minuti per l'80% (forse e' per questo che garantiscono le batterie solo per 1 anno?). 145Km in economy, ed un dignitoso 5" per lo 0-50km/h.. una velocita' massima di 90Km/h, biposto, con 180liti di bagagliaio. peso totale senza batterie di 400, 542 con il pacco, che dovrebbe pesare 142Kg, e con 2 rapidi conti si arriva a 15.4KW sporchi, e, diciamo circa 10KW di autonomia. 4 calcolini portano a constatare che, per arrivare a 90Km/h, questa macchinetta dovrebbe consumare all'incirca 9KW, il che porta ad avere un'autonomia "full load" di 100Km, quindi e' piu' che probabile che mantenendo una guida rilassata (accellerazioni blande e una velocita' di crociera di 70Km/h), i 145 dichiarati ci siano tutti. che dire, un bel prodotto, o quantomeno a me piace molto, sulla carta. c'e' da considerare che un pacco di Li-FePO4 da 15KW, commercialmente, arriva a costare 7-9.000 euro, quindi non e' che si discosti molto dai normali quadricicli (perche' e' omologato come quadriciclo veloce, quindi guidabile da 16 anni), come prezzo... altra macchinetta, ma dalle pretese inferiori: http://www.angolomotori.com/nice-myc...trica-818.html |
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#449 | |
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#450 |
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si, come motorino col tetto per girare in citta'...
in effetti, se analizzi le abbitudini dei tuoi famigliari, amici, ecc, a quanti potrebbe essere utile un tale aggeggio? io credo a molti, anche se il difetto reale e' il prezzo finale. almeno 1/3 del prezzo e' dovuto alle batterie, e in effetti, io proporrei allo stato d'incentivare le auto elettriche proprio sulle batterie, e non su tutta l'auto; sarebbe l'esplosione di questi mezzi da citta', luogo che in effetti e' il proprio il piu' adatto... l'altro 1/3 del prezzo e' dovuto alla "finitura a mano"... considera che non e' un'auto industrializzata, ma costruita piu' o meno come una dream car; l'industrializzazione non ha efficenze su piccoli numeri; questo avviene praticamente su tutti i quadricicli a motore... 1/6 del prezzo e' dovuto alla commercializzazione, poco penetrante, quindi non si trasporta una bisarca di auto al concessionario, ma praticamente una per volta; 1/6 del prezzo e' dovuto agli oneri d'ingegnerizzazione... le tasse sono il 20%... in pratica credo che con quest'auto ci facciano 2 lire... e' questo il colmo. sinceramente io sono dubbioso solo sulla buona riuscita delle batterie... se prende piede la "fast recharge" credo che 2 anni non li spunti, e pagare altri 9000 euro per fare il cambio (perche' come privato non credo si riesca a spendere di meno)... non e' mica un cellulare! il reale problema sono i pochi numeri ... la tata fa' un'auto a 2500 euro non solo perche' gli costa 2 lire la manod'opera, ma perche' ha una linea da milioni di pezzi... economia di scala. io uso il mio cinquino del '70 per andare in giro in citta' (si parcheggia dove vuoi), e per andare a lavoro, mentre le altre auto le uso solo per spostamenti a piu' lungo raggio. l'unico difetto che ha il cinquino e' che inquina quanto 20 auto moderne... avevo pensato di trasformarlo in elettrico, ma non c'e' verso.. non te lo omologano (e poi, costa uno sproposito). |
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#451 | |
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#452 | |
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#453 |
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con il caricabatterie standard ci si mettono 9h a 220v,
con quello FAST (optional) 5/9/14h a 220v a seconda del tipo di carica che si vuole dare (contando un rendimento del 75% significa usare 2.6KW in FAST, il che e' pure giusto, se la fai di notte, in quanto il carico su una normale utenza di casa da 3KW e' decisamente ridotto, essendo solo un frigo e qualche altra piccola cosa). con quello SUPERFAST (optional) 50 minuti per l'80% della carica a 380v... per la tecnologia litio, si puo' caricare anche a 1C, ma la degradazione dell'elemento e' elevata, e comunque per il restante 20% si deve aspettare ancora altri 15 minuti, allo stesso regime di carica (ma credo che abbassino a 0.3C, percio' ci s'impiega comunque piu' di 1 ora e mezza anche con la 380v). 2 conticini sul tuo bilancio: 1KWh=0.2 euro 1 carica circa 10KW, che alla fine della catena, con un rendimento 75% dell'alimentatore, costano 2.7 euro. 18.000 euro l'auto, senza incentivi. fai 20Km/giorno per andare a lavoro, piu' ammettiamo 10Km per uso cittadino, ossia 30Km/giorno (e sei in media con lo spostamento degli europei); l'auto ha un'autonomia stimabile in 120Km a pie' leggero (piu' o meno l'andatura di uno scooter 125), quindi ogni 4 giorni una ricarica. consideriamo che lavori 245 giorni all'anno (da contratto nazionale medio italiano), con una percorrenza di 7500Km/anno. diciamo che ricarichi ogni giorno, in carica lenta, con il caricabatteria standard, impiegando circa 2,5 ore, e ammettiamo che le batterie durino 10 anni, contando che dopo 10 anni la carica residua e' di gran lunga inferiore per degradazione degli elementi, perdendo fino al 50%, ma a te che fai 30Km/giorno e ricarichi tutti i giorni non importa. in 10 anni farai 75000Km, cambierai le gomme 2 volte (una volta ogni 3 anni) con una spesa totale di circa 600 euro; cambierai le pasticche 1 volta , con una spesa di circa 200 euro. altra manutenzione e' "accidentale" (lampadine, piccole riparazioni...), mentre la manutenzione "pesante" di un'auto elettrica (pacco batterie, manutenzione del motore, ecc) non la farai, perche' si effettua ogni 10 anni. alla fine dei 10 anni la tua auto avra' un valore commerciale di 3000 euro, grosso modo. ed avrai speso in totale: 18000 per l'auto senza incentivi (che non so' se sono pieni con 6000 euro, per tale modello, essendo un quadriciclo) 1600 euro per l'energia utilizzata 800 euro di manutenzione 6000 euro per bollo (50% piu esenzione 3 anni) ed assicurazione (fino al 75% di sconto sulla tua tariffa ordinaria, considerando poi che e' un quadriciclo). circa 26500 euro, valore residuo dell'auto 3000 euro spesa viva 23500, ossia 2350 euro all'anno (o 9.6 euro al giorno per i giorni che la usi)... con un'auto di piccola cilindrata, come una FIAT 600 1.1 avresti: costo dell'auto 8000 euro; 6500 eruo carburante, considerando 14km/litri media e un costo di 1.230; 2000 euro di manutenzione ordinaria, comprese le gomme e i freni) 8000 euro tra' bollo e assicurazione totale 24500; valore residuo dell'auto 1500 euro spesa viva 23000 euro ossia 2300 al mese (o 9.3 euro al giorno di utilizzo). tecnicamente le opzioni si equivalgono, se usi l'auto solo in quel senso... ci sono delle pecisazioni da fare: un'auto elettrica dovrebbe avere gli incentivi statali, fino a 6000 euro, anche se non so' se si riescano a prendere con questa, sia per decorrenza dei termini, sia per categoria d'appartenenza... consumare circa 2.5KW al giorno di corrente aumenta la tariffazione, e i 0.2 euro al KW costeranno di piu', pero' ci dovrebbe essere la possibilita' di aprire un contatore particolare solo per questo, a costo anche ridotto... devo leggere bene sul sito dell'enel. come contro hai una ridotta capacita' dell'auto, sia come persone che come bagaglio... e' piu' uno scooter con il tetto, che una vera auto, ma se ti serve solo a quello, avrai anche altri mezzi per muoverti piu' agevolmente. io ho la fortuna di avere una percorrenza media molto inferiore alla tua, sia come lavoro, sia come spostamenti medi, e non arrivero' mai a 75000 km in 10 anni, e per questo che il mio unico dubbio sono le batterie... con il mio andazzo ci andrei in pensione prima di farli per andare tutti i giorni a lavoro! e le litio non durano piu' di 10 anni... certo, fra' 10 anni costeranno di meno, ma... credo che in fin dei conti il bilancio sia pari, se non a vantaggio dell'auto elettrica. |
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#454 | |
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- Io ho già 4,5 KWh di contatore e tariffazione conseguente, perchè con forno elettrico e lavatrice, il ferro da stiro è un miraggio con il 3 KW... - Consumando così poco (il 20% della carica), ho idea che le batterie durino un bel po'... - Sei sicuro che l'auto elettrica paga il bollo? Immatricolata per di più per quadricilo, anche se ci fosse, sarebbe misero... - Analogamente l'assicurazione, mi pare che sia più bassa di un'auto. - Nel traffico di Napoli i 14 Km/l te li scordi... Facevo i 16-17 Km/l con una seat ibiza del 94, diesel, ma perchè me ne andavo alle 6 di mattina al lavoro, senza traffico... Nel mio caso il risparmio sarebbe enorme, visto che vado al lavoro con l'auto in avatar... ![]()
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#455 |
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Parte la sperimentazione Enel-Smart, a chi interessa:
http://www.e-mobilityitaly.it/ io nel questionario ho risposto che compro la smart elettrica solo se costa quanto vale, invece di essere come la smart attuale, che è mezza macchina al prezzo di due. ![]() Pero' se me la danno gratis per fare da beta-tester.... ![]()
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#456 |
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#457 |
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Ho fatto una ricerca veloce nel thread: non ho trovato riferimenti alla bluecar di pininfarina
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#458 |
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#459 | |
Bannato
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in effetti quando ho aperto il therad volevo basarlo su quello che c'e' di concreto, che io, tu, o qualsiasi altra persona puo' andare ad acquistare "con semplicità" (e possa poi anche usarlo). seguo il ramo delle auto elettriche da oltre 25 anni (giusto per passione), e di cose concrete ne ho vista una sola: la GM EV1; e puoi andare a cercare anche com'e' andata a finire: GM se ricomprata tutte le ultime EV1 che giravano per impilarne una sull'altra. ![]() sono circa un decennio che ci provano e poi si fermano (fiat con la 500, PSU con le 106 e saxò, e qualche piccolo costruttore che non ha mai fatto fatturato), e la Tazzari rischia parecchio proprio in prospettiva dei fiaschi degli altri (hanno praticamente sputtanato la cosa). leggevo della Tata Nano europea, giusto per rimanere in probabili fiaschi annunciati; a 2500 euro aveva un senso pratico, a 6000 euro non ha piu' senso. alla Tazzari riconosco delle peculiarita' non da poco (che in effetti ho da tempo esposto, e che prossimamente vedremo sempre piu' spesso nella produzione dei modelli in grande scala): - e' in composito nella maggior parte delle sue strutture, il che svincola in parte dall'approvigionamento delle materie prime e dalla loro lavorazione (e' chimica e non metallurgia, che e' sensibilmente differente, ad esempio, per un paese come il nostro); - le parti sono assemblabili per incollaggio, che non e' una novita' assoluta, ma si parla piu' specificatamente di macro-moduli (avantreno, culla centrale sdoppiata e retrotreno), che permettono una modularita' decisamente piu' versatile di quanto visto fin'ora (considera che il concetto di modulare e' nato in FIAT con il progetto UNO nel 1983, ma solo su motore, pianale e sospensioni, ed e' praticamente rimasto a questi punti); - e' nata elettrica, nel senso che e' stata progettata espressamente con questo "handycap", sfruttandone le potenzialita' e non le debolezze, come ad esempio le batterie nel pianale, che ne abbassano il baricentro e la sicurezza, dove altre auto (come la sopracitata smarth, ma anche classe A, Fiat multipla) hanno un pianale rialzato lasciato vuoto o che si e' sfruttato per la propulsione multifuel ma che in realta' viene poco o per nulla sfruttato se non per la sicurezza passiva; c'e' un video della volvo che' fa' vedere la deformazione di una 850SW con 200Kg di batterie nel vano carico sulle prove di crash... se lo vedi, pur essendo Volvo, sinonimo di sicurezza passiva in auto (ed io ne testai la bonta' con una 760 messa fuori dima di 5cm all'avantreno e 6 al posteriore uscendo indenne da un incidente dove persi addirittura le ruote), ti rifiuteresti di sedere nei sedili posteriori di un'auto cosi' configurata. sotto al pianale non hai problemi da questo punto di vista. - e' studiata senza l'inutile, con l'esigenza di risparmiare peso ed di conseguenza aumentare l'autonomia, cosa che oggi si guarda poco anche nelle ultra utilitarie. lo svantaggio? una sottostima prudenziale della produzione, che fa' lievitare il prezzo a 18.000 euro. a 12.000, pensando ad una produzione con catena di montaggio, e in buoni numeri finali, avrebbe colto nel segno piu' di una smarth, che con i suoi quasi 1.000.000 di esemplari, per allettare il pubblico ha dovuto subire 7 diversi restyling con 3 diversi cambi di motorizzazione sulla sola benzina base (600-670 e l'ipocrita 1000), a cui si sono aggiunti roadster e segmento B con altre 3 motorizzazioni, per non far fallire il marchio. alla fine si sono adeguati al mercato proponendo un'auto snaturata nel concetto iniziale del progetto smarth (che nacque elettrico). in effetti, se avessi avuto la fortuna di fare da consulente markeing alla tezzari, avrei proposto l'industrializzazione e la razionalizzazione del modello, unico e base pieno pero' di predisposizioni, avrei fatto progettare dalla tezzari stessa gli optional (aria condizionata, magari a peltier, o con motore elettrico, alzacristalli e qualsiasi altro gadget) e avrei intrapreso dei rapporti commerciali di licenza di questi gadget con gli afther-market. Tezzari avrebbe fornito il modello base in economia di scala, e avrebbe ricevuto denaro per licenze dai gadget che i propri patners commerciali avessero venduto, con la propria rete di distribuzione, senza interessare direttamente la fabbrica, variegando il prodotto e le destinazioni (economico, lusso o sportivo), che poi, i singoli concessionari, avrebbero potuto allestire in richiesta delle esigenze della clientela. all'inizio ci sarebbe stato un mercato piccolo per le licenze, ma nel momento in cui si e' gia' sfornato un cospicuo numero di auto, sarebbe impazzito anche il settore gadget con un buon rientro di liquidi anche dalle licenze. costo dell'auto 10-12.000 euro, costo dei gadget altri 10.000? ma a carico comunque del cliente e delle scelte che fa' questo. e' un po' come un PC desktop: tu lo acquisti e poi puoi fare gli upgrade che vuoi, anche nel tempo, mentre con un portatile compri il prodotto, ma gli upgrade li poi fare solo marginalmente (e devi esserne anche capace) , come nelle auto di grande serie. Ultima modifica di lucusta : 13-12-2009 alle 10:39. |
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#460 |
Bannato
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ho cercato in lungo e in largo!
non ci sono e non ci sono mai stati incentivi per l'erogazione di elettricita' ad uso autotrazione! incentivi sull'acquisto si, ma per l'energia elettrica, no... anzi, a ben guardare, ad oggi, avere un auto elettrica porta la bolletta ad un costo esagerato, perche' sommando il consumo normale dell'abitazione al consumo giornaliero dell'auto si supera abbondantemente la soglia oltre la quale il prezzo al KW diventa molto svantaggioso, anche durante la notte, in cui l'energia dovrebbe costare di meno. ipocrisie del nostro paese... |
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