Project Bromo, Europa unita nello spazio: il piano segreto di Airbus, Leonardo e Thales per battere SpaceX

Project Bromo, Europa unita nello spazio: il piano segreto di Airbus, Leonardo e Thales per battere SpaceX

Airbus, Leonardo e Thales hanno firmato un Memorandum of Understanding per creare una nuova società europea nel settore spaziale, denominata Project Bromo. La joint venture, operativa dal 2027, riunirà le divisioni satellitari dei tre gruppi per rafforzare l'autonomia strategica dell'Europa e competere con SpaceX e i colossi cinesi.

di pubblicata il , alle 14:21 nel canale Scienza e tecnologia
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Dopo mesi di negoziazioni, Airbus, Leonardo e Thales hanno ufficializzato la nascita di una nuova società congiunta nel settore spaziale, denominata Project Bromo, destinata a riunire le rispettive attività in ambito satellitare e dei servizi spaziali. L'obiettivo è ambizioso: creare un campione europeo capace di competere con SpaceX di Elon Musk e con i nuovi operatori cinesi.

Il Memorandum of Understanding, firmato oggi, rappresenta uno dei passi più significativi degli ultimi anni per l'industria spaziale del continente. La nuova entità, con sede a Tolosa, nascerà dal conferimento delle divisioni Space Systems e Space Digital di Airbus, della Divisione Spazio di Leonardo (che include Telespazio e Thales Alenia Space) e delle partecipazioni di Thales in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales SESO.

La governance prevede una struttura azionaria asimmetrica ma bilanciata, con Airbus al 35% e Leonardo e Thales al 32,5% ciascuna. La società sarà gestita congiuntamente e avrà circa 25.000 dipendenti distribuiti in Europa, un fatturato pro forma di 6,5 miliardi di euro e un portafoglio ordini superiore ai tre anni di ricavi.

Project Bromo si ispira al modello di MBDA, il consorzio missilistico europeo fondato nel 2001 da Francia, Italia e Regno Unito. Anche in questo caso, l'idea è mantenere la cooperazione industriale su progetti comuni pur salvaguardando gli interessi nazionali e le tecnologie sensibili. La struttura federata consentirà di condividere ricerca, sviluppo e investimenti, evitando sovrapposizioni e frammentazioni industriali.

Le tre aziende stimano sinergie operative nell'ordine delle centinaia di milioni di euro annui entro cinque anni dalla piena operatività, grazie a economie di scala, razionalizzazione delle attività e una più efficace gestione dei programmi. Il debutto operativo è previsto nel 2027, previa approvazione delle autorità antitrust e completamento delle consultazioni con i rappresentanti dei lavoratori.

Il progetto arriva in un momento critico per l'industria spaziale europea. Airbus Defence and Space ha annunciato fino a 2.500 tagli entro metà 2026, a fronte di perdite per quasi un miliardo di euro nel primo semestre 2024, dovute anche ai ritardi del progetto OneSat. Anche Thales Alenia Space ha ristrutturato pesantemente i siti francesi di Tolosa e Cannes, riducendo complessivamente oltre 1.300 posti.

La crisi del mercato dei satelliti geostazionari - passati da circa 20 ordini annui a meno di 10 - ha reso necessario un cambio di paradigma verso le megacostellazioni in orbita bassa (LEO), segmento in cui SpaceX domina con Starlink, che ha recentemente raggiunto il traguardo del lancio di 10.000 satelliti in orbita.

In confronto, l'Europa è ancora alle fasi iniziali del programma IRIS², la costellazione sovrana da 10,6 miliardi di euro che dovrebbe contare circa 170 satelliti tra il 2025 e il 2027: un numero modesto se paragonato ai piani americani e cinesi, che prevedono decine di migliaia di unità.

Mentre l'Europa cerca di consolidare le sue risorse, la Cina accelera con due megaprogetti: la costellazione GuoWang (GW), da 12.992 satelliti, e la G60 di Shanghai, con altri 12.000. Secondo ABI Research, il numero totale di satelliti in orbita bassa passerà da 7.400 nel 2023 a oltre 42.000 entro il 2032, con un mercato globale dominato da attori extraeuropei.

Project Bromo rappresenta un tentativo di colmare un divario tecnologico e industriale sempre più evidente. Come ha dichiarato Guillaume Faury, CEO di Airbus, "questo progetto segna una svolta per l'autonomia strategica europea nello spazio", sottolineando la necessità di nuovi fondi pubblici per competere con le risorse introdotte da Stati Uniti e Cina.

Con un investimento complessivo stimato intorno ai 10 miliardi di euro, Project Bromo non punta a replicare la scala di Starlink, ma a creare una piattaforma industriale sovrana e sostenibile, capace di garantire servizi spaziali per la difesa, la navigazione e le comunicazioni civili europee.

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