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#21 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Prov. BA
Messaggi: 6934
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Aaaah adesso la colpa è degli scioperi...nn dei motivi x cui si sciopera...nn ci avevo pensato!! nn sarà mica colpa dell' instabilità dei nostri governi, dell' incapacità di creare infrastrutture, dell' incapacità dei sindacati di difendere i diritti dei lavoratori anke contro le proposte assurde del centro\sinistra stesso...MA X FAVORE!
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#22 |
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Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Alfonsine (RA)
Messaggi: 258
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Se uno finisce per la strada dopo 3 mesi, credo che un motivo ci sia. Dov'è la convenienza di lasciare a piedi che lavora bene e porta beneficio al posto in cui lo fa?
E' sempre più facile dare la colpa agli altri piuttosto che fare un minimo di autocritica. Magari con un minimo di voglia di lavorare (ed in giro ne vedo poca) e di serietà il posto di lavoro lo mantieni. Per farti un esempio: nella mia provincia ci sono più ingnegneri che muratori. A questo punto credo ci sia qualcosa che non va in tutto il sistema. |
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#23 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Roma
Messaggi: 13052
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Gia'...imitare il modello tedesco non vuol dire prendere solo cio' di negativo che ha e lasciare perdere il resto...vuol dire prendere sia VANTAGGI che SVANTAGGI...
Non come il modello americano...da cui abbiamo preso la precarieta' del lavoro, ma abbiamo eliminato la RICCHEZZA che loro hanno e che noi non avremo mai... Hai dimenticato il loro potere d'acquisto quant'e' alto? hanno una produzione immensa di beni e uno spreco incredibile di risorse...noi siamo un paese completamente diverso...non abbiamo materie prime,non abbiamo risorse, abbiamo un'inflazione incredibile e la poverta' sta sempre piu' diffondendosi...non dico grazie a CHI. E' vero leviamo pure l'articolo 18...hai ragione i lavoratori i loro diritti che li hanno a fare? trattiamoli come servi della gleba no?... |
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#24 |
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Member
Iscritto dal: Oct 1999
Messaggi: 186
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ciao,
ho gia' scritto alcune cose su questo tema nel post di ieri sullo stesso tema. 1.sono d'accordo sul fatto che chi sciopera non lo fa per divertimento: chi sciopera NON VIENE PAGATO, quindi... 2.Hanno fatto bene a utilizzare i FSE. tuttavia non bastano, infatti quando finiscono e l'azienda non ha piu' convenienza a rimanere in tale zona se ne va o vende (vedi Avezzano con Texas Instruments, ALcatel in Campania ed altri. Tuttavia se si creano delle belle realta' i FSE sono un ottimo strumento e coem ho detto ieri meglio realta' come quella di AMD che soldi FSE spesi in Italia per costosissimi e inutili studi di settori fatti da consulenti sponsorizzati. 3. il modello americano (meglio dire anglosassone). Qualche spunto lo si puo' prendere ma non dimentichiamo che la nostra realta' e' diversa dalla loro). La cosiddetta rivoluzione industriale e' nata nei paesi anglosassoni, l'Italia fino agli anni '50-'60 era un paese agricolo. E poi attuare il sistema altamente flessibile quale quello statunitense nel contesto italiano in cui riposizionarsi per un over40 e' difficilissimo non la reputo una idea fantastica. Prima bisogna creare i presupposti per fare cio'. Non dimentichiamo che chi viene licenziato e' spesso marito/padre di famiglia etc. Facile dire: "tanto un lavoro si trova,... basta accontentarsi,... farei anche il lavapiatti, etc." D'accordo, in condizioni di precarieta' bisogna accontentarsi, ma non e' bello per chi ha avuto un tenore di vita discreto e un lavoro adeguato alla sua preparazione cambiaere in un lavoro senza soddisfazioni e senza la possibilita' di miglioirare. Se uno ha studiato gran parte della vita lo ha fatto anche (se non solo) per avere delle gratificazioni e non solo per piacere intellettuale. Il problema e' che sono problemi complessi e non facilmente risolvibili. Ben venga comunque il fatto che se ne parli e si discuta su tali argomenti. |
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#25 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Messaggi: 426
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Mi permetto di segnalare un bellissimo avvincentissimo libro: Luciano Gallino - La scomparsa dell'Italia industriale - Einaudi 7 euro. Tutti i politici dovrebbero leggerlo. Interessante anche Petrini - Il declino dell'Italia - Laterza. Dati impressionanti. Se non si inverte la rotta.... Per quanto riguarda il modello: il modello c'è già: è quello scandinavo, una civiltà superiore. Ho saputo che se un lavoratore è disoccupato lo Stato si impegna fino a pagare il 75% del suo stipendio ad un'azienda perchè lo assuma. Lavoratori tutelati e istruitissimi, guardare statistiche. Una civiltà superiore, da imitare.
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#26 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
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Scusate ma se voi dovete fare un investimento di 2,4 miliardi di € e 1,5 ve li danno praticamente a fondo perduto per giunta nei pressi di un altro vostro stabilimento, potete forse rifiutare?
E' facile da capire. Qui invece se ne sono lette di tutti i colori: nei commenti alla prima news che riportava la notizia qualcuno diceva che così AMD tutelava l'ambiente!!!! Poi qualcun altro è passato a dare la colpa ai sindacati sul perchè non ve ne sono in Italia; l'accusa è ridicola e smentita dai fatti. Per puntualizzare la ST è una manultinazionale ed ha investito massicciamente a Catania anche perchè il CEO Pistorno è siciliano di origini, ma statene certi che non ha deciso solo con il cuore. Ancora: sul fatto che il treno AMD distrugge Intel; mi sembra che Intel abbia circa 15 fabbriche nel mondo, non 2+1. Ciao Federico |
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#27 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Verona
Messaggi: 4957
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2)io non avevo parlato di abolire necessariamente l'art.18 copiando così il modello diffuso in tutta europa (quello drastico sei stato te), avevo solo detto che una sperimentazione che avrebbe toccato una categoria molto ristretta di lavoratori (per di più prima disoccupati) non era il caso di farla apparire come l'inizio della fine...non trovi? 3)sul termine precarietà dobbiamno intenderci: alcuni la chiamano flessibilità ed in europa sembra funzionare...certo la linea di demarcazione non è così evidente ma non puoi per un momento prendere in considerazione l'eventualità che forse qualcuno si stia sbagliando e che flessibilità forse non vuol dire necessariamente precarietà? non ti chiedo poi di fare il passo della fede: ti chiedo di guardare la legislazione del lavoro negli altri stati dell'unione...io credo che visti i risultati fallimentari del mito del posto fisso (in rapporto a quanto accade all'esetero) una sperimentazione almeno si potrebbe fare 4)come già è stato detto da altri è un dato di fatto che i capitali (anche quelli nazionali) stanno migrando all'estero...qualcosa bisogna fare ed ho l'impressione che la piazza non aiuti gli investitori a sceglire il nostro paese...quello che voglio cioè fare con i miei interventi non è offrirti soluzioni ma instillarti un ragionevole dubbio che forse non sempre chi scende in piazza lo fa per coprirti il c**o, ma spesso lo fa anche per coprire il proprio agli occhi di chi lo ha messo in posizione di primo piano. x Jena plissken: non travisare quanto ho detto (che sei un politico?
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case lian li; Intel pro/1000pt quad port pci-express; 9 dischi fissi WD RE3 320gb Ultima modifica di Spectrum7glr : 21-11-2003 alle 13:26. |
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#28 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Reggio Calabria -> London
Messaggi: 12112
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X billabong
Allora: 1) volevo vedere se tu abitavi da quelle parti dove devono fare la discarica di scorie radioattive se nn facevi tutto quello ke era in tuo potere x impedirlo. 2) quelli dello stabilimento FIAT non c'entreranno niente forse, ma quando hanno fatto loro i vari scioperi se non lo sai hanno bloccato anke l'accesso alla sicilia da messina.... in pratica hanno isolato una regione dal resto d'italia, e ti assicuro che non era molto simpatico se in quei giorni, come me, dovevi andare in sicilia...... Loro non avranno sbagliato, ma non stanno neanke sbagliando quelli ke scipoerano x evitare ke la loro zona diventi una discarica radioattiva.... CMQ alla fine mi sa ke questa discussione sta iniziando a puzzare di politica da certe battute ke vedo..... |
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#29 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
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Co.CO.CO. ti dice niente? Forse ti ricorda che per il datore di lavoro è più conveniente utilizzarne parecchi piuttosto che assumere in pianta stabile alcuni lavoratori? Ciao Federico |
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#30 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Messaggi: 10395
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In Germania non ci sarà l'articolo 18 ma ci sono una serie di norme giuridiche e di ammortizzatori sociali che qui non sono stati nemmeno preso in considerazione, senza voler considerare i salari notevolmente più alti. Ma finitela di buttare la cosa in politica: questo è un forum tecnico. |
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#31 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: TS/TV
Messaggi: 308
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----Proprio come facciamo in Italia. Mi sembra ovvio che se il CEO di AMD deve venire in Italia per un mese di lavoro e deve aspettare per il permesso 6 mesi non ci fa la fabbrica in Italia. Non credo che ad un colosso come AMD importi poi molto degli sicoperi dei sindacati, in quanto le acque mi sembrano abbastanza agitate anche in Germania, evidentemente gli faceva più comodo metterla lì, altrimenti sarebbero andati in Romania o in Ungheria. Cmq vorrei anche ricordarvi la "SIMILITUDINE" tra operaio FIAT e operaio WOLKSWAGEN, poi che cazzo ci lamentiamo sei lavoratori scioperano. |
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#32 |
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Iscritto dal: Jun 2003
Città: Fovèa-Alta Plavis
Messaggi: 113
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i sindacati sono inutili! servono solo a far propaganda politica! in Italia sono tutti politicizzati! aprite gli occhi!
in Giappone lo sciopero non porta danno se non al padrone: nessuna interruzione del servizio, nessuna paralizzazione di traffico, autostrade, piazze... una fascia al braccio e si sovraproduce, così da mettere in crisi il "just in time" tipico delle aziende giapponesi! cmq questi discorsi nn c'entrano nulla con la news! chiaro che AMD apre vicino alla FAB30! altrimenti, che senso ha spendere cifre assurde maggiori per le spese di trasporto, spedizione?!?! apriamo gli occhi!!! |
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#33 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Messaggi: 1107
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x quanto riguarda gli scioperi, come tante cose, ci sono i lati positivi e quelli negativi, e da caso a caso prevalgono gli uni o gli altri.
concordo con ph03nixsk x quanto riguarda il luogo di nascita della fab36. Tanto x fare un esempio italiano, la STM ha aperto a Catania, accanto alla Nokia, di cui è il principale fornitore di chip... |
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#34 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Verona
Messaggi: 4957
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case lian li; Intel pro/1000pt quad port pci-express; 9 dischi fissi WD RE3 320gb Ultima modifica di Spectrum7glr : 21-11-2003 alle 14:17. |
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#35 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Messaggi: 1107
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Sarebbe stato bello riuscire a far aprire uno stabilimento nuovo in Italia, sono xfettamente d'accordo.
xò non si può pretendere che a parità di condizioni AMD non apra fab36 accanto a fab30. Sarebbe stupido: - hai già un'organizzazione logistica collaudata, che può dare una mano all'avvio della nuova fabbrica - risparmi sui costi di spedizione - risparmi su alcuni costi fissi, che possono essere comuni a entrambi - si tratta di allargare una realtà già esistente, non rifare tutto ex-novo - ti tieni lo stesso commercialista eccetera Per farli venire in Italia li devi invogliare, e soprattutto li devi beccare all'inizio, altrimenti diventa + difficile x i motivi di cui sopra |
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#36 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Kendermore
Messaggi: 6660
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Io non so chi tu sia, non so che fai nella vita ne quanti anni hai, però la prossima volta che vuoi dire una castroneria dilla su una cosa che conosci, o che cmq riguarda solo te... Abbi almeno il rispetto per gli altri, per chi si è sacrificato per migliorare la situazione di tutti (i lavoratori in questo caso), semmai non lo sapessi il sindacato è composto da queste persone; si può essere d'accordo o meno con le idee che propongono ma il rispetto deve essere COMPLETO e ASSOLUTO, perchè ragazzo mio c'è anche chi ci ha lasciato le "penne" per quello che tu definisci inutile. Ricordo quando da ragazzino ai primi anni delle scuole superiori, durante le vacanze scolastiche ero costretto dai miei genitori ad andare a lavorare, non per questioni economiche, ma per imparare un po' a stare al mondo. A quei tempi odiavo i miei per questa cosa, ora non ho parole per ringraziarli; ho visto di tutto lavorando per cooperative e aziende come operaio generico, ho visto cose che alle soglie del terzo millennio non dovrebbero esistere, cose che si pensavano relegate a 40-50 anni fa, ai tempi del padronato, e questo nel cuore della pianura padana... Quell'esperienza mi ha letteralmente rivoltato come un guanto, mi ha arricchito veramente, ti auguro di tutto cuore di provare quello che ho provato io a quei tempi Modifica: Chiedo scusa agli amministratori, la mia intenzione non è quella di fomentare il dibattito politico che so chiaramente essere OT
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https://tasslehoff.burrfoot.it | Cloud? Enough is enough! | SPID… grazie ma no grazie "Arguing that you don't care about the right to privacy because you have nothing to hide is no different than saying you don't care about free speech because you have nothing to say." Ultima modifica di Tasslehoff : 21-11-2003 alle 14:45. |
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#37 |
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Iscritto dal: Feb 2002
Messaggi: 120
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x TassleHoff
Mi hai praticamente letto nel pensiero. Sottoscrivo e rilancio tutto, ogni parola. Inoltre aggiungo anche che è pietoso vedere un forum tecnico trasformato in un dibattito politico che non c'entra assolutamente nulla. Per quanto riguarda la news, qualcuno mi spiega come amd fa a dare i nomi alle fabbriche? Fab36? Ma non ne ha solo altre 2???? |
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#38 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Messaggi: 1107
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il 6, secondo l'articolo, deriva dal fatto che dovrebbe aprire nel 2006. Se la Fab30 doveva aprire nel 2000 secondo i progetti, allora coincide... |
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#39 |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Città: Dalle montagne a Settentrione spingo vele verso il caldo Sud, e sulle onde mi dirigo veloce fin nei dorati capelli di Lei, e le sussurro storie di guerre e di antichi eroi in cerca di una meta...
Messaggi: 514
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E apriamo 'sti occhi
Ooooh visto che sono tornato a casa aggiungo la mia.
Per quanto riguarda il declino industriale italiano temo che questo abbia a che fare con le dismissioni delle grandi aziende di Stato. Aziende, per esempio l'ENI, che davano filo da torcere alle sette sorelle del cosiddetto "modello americano" (ma per piacere: anche l'America ha avuto le sue espansioni coloniali: e siccome ha vinto le due guerre mondiali le ha mantenute). Indubbiamente per un'azienda di stato è più difficile aprire fabbriche all'estero, ossia diminuire la ricchezza complessiva italiana e/o rendendola meno diffusa (le due cose che ci stanno a cuore in questo thread). Un privato invece (ossia uno di quelli che molto patriotticamente vanno a prendere la cittadinanza a Montecarlo) appena può scappa lì dove il mercato del lavoro è più favorevole. Ecco perchè la povertà è necessaria ai ricchi: solo l'estrema povertà costringe gli uomini a svolgere mansioni allucinanti e a essere sottopagati. Gli imprenditori non faranno mai nulla per agevolare il libero mercato nel mondo del lavoro! La svendita delle aziende di stato (monopoli di fatto) ha ridotto le entrate e favorito il processo di impoverimento e si scollamento delle diverse fasce economiche della popolazione, che solo in parte (rispetto ad altre nazioni) è stato colmato dalla new economy (per esempio con le assunzioni in massa degli help desk). La svendita di queste aziende ha inoltre ridotto il peso delle grandi aziende nell'economia complessiva del Paese. Aggiungo che la svendita delle aziende di stato non ha portato alla diminuizione del debito di stato, che anzi continua a crescere. Lo dico perchè le grandi organizzazioni internazionali (per esempio il Fondo Monetario o l'UE) ci hanno praticamente costretto a rinunciare a quelle che costituivano praticamente la grande industria italiana (la Fiat non fa testo: a differenza del nonno, Agnelli si comportò da latifondista e Romiti ha rovinato i marchi spostando i dovuti investimenti verso aziende che nulla c'entravano col core business). Per quanto riguarda i trasporti dobbiamo deciderci: o hanno ragione, in singolare alleanza, i verdi e i vip di Capalbio e di altre località turistiche intoccabili, o ha ragione il Paese che ha bisogno di crescere. Io non metto in dubbio che un viadotto sia antiestetico (ma dubito che deturpi la vita quotidiana della natura), ma allora le bellezze naturali devono darci un reddito importante, oppure non costituire un freno rispetto agli altri paesi. I quali paesi che si arricchiscono sui nostri troppi cavilli sono sempre gli stessi: se noi ci impoverissimo che so a favore di un mali o di un senegal mi starebbe bene, perchè vorrebbe dire che la ricchezza almeno di ridistribuisce, ma il fatto che noi andiamo a arricchire ulteriormente con i nostri soldi i soliti noti - la Germania o il Giappone o la Francia o gli USA/UK - non mi va giù. Sul settore informatico: il caso Olivetti è emblematico. L'Olivetti era all'avanguardia negli anni '60. L'Olivetti degli anni '80 ancora produceva PC (p.e. il PRODEST). Aggiungo che se De Benedetti invece di incapricciarsi con la SME (da cui il processo SME) e con la Mondadori (di cui gli rimane il gruppo l'Espresso) avesse reinvestito quell'ingente capitale nello sviluppo e nella ricerca in Olivetti, beh, forse la storia dell'informatica degli anni '90saebbe stata un po' più Italiana. Oggi invece l'Olivetti non esiste neppure più come finanziaria detentrice di Telecom! La quale Telecom è stata comprata da Tronchetti Provera in parte vendendo settori strategici Pirelli (indovinate a chi? a Cisco!!!) e in parte con prestiti bancari che restituirà con i ricavi Telecom (in pratica di suo non ha speso nulla: che belle le banche eh?). Sugli scioperi: non credo che il diritto di mangiare sia minore del diritto di autoaffermarsi: anzi! Per me, sarebbe giusto che chi ha bisogno lavori, e chi invece può farne a meno ne faccia a meno. Di lavoro non ce n'è per tutti e dunque non tutti hanno diritto di lavorare nella stessa misura. Così come la pensione non lo vedo come una rendita, ma come un'assicurazione da riscuotere o meno a secondo del bisogno reale. La pensione è nata per i poveri che non potevano più lavorare, sia perchè vecchi, sia perchè invalidi. La darei solo a costoro, e la negherei a quelli che hanno fonti di sostentamento alternative. Il giusto welfare dovrebbe intervenire solo quando si verifica l'effettivo bisogno del cittadino. Altrimenti è ovvio che il debito pubblico aumenta a prescindere. Con questo rispondo sia all'argomento sciopero che all'argomento debito pubblico. Per quanto riguarda i vari modelli di sviluppo. La Germania ha una rendita di posizione geografica favorevolissima e inoltre è pianeggiante: dico, le città tedesche (come quelle francesi) hanno una struttura a rizoma, a matrice, a network, insomma mi avete capito: sono comodissime per i commerci. L'Inghilterra ha potuto contare sia su paesi che occupava (per esempio Scozia e Irlanda) sia sulla vastità del suo Impero che in parte ancora sfrutta: ricordiamoci dei vantaggi del Commonwealth britannico (a cui aderisce la maggior parte dei paradisi fiscali del mondo, che strano caso...), del favore degli Stati Uniti che la vedono come il loro 52° Stato (e hanno anche la stessa lingua, e sul fronte dei mass media non c'è soluzione di continuità fra i due paesi) sia dei vantaggi dell'unione europea. Inoltre condivide con la Norvegia il petrolio del Mare del Nord. Un po' troppo. Il Benelux stà fra Germania, Francia e porto di Londra. I porti di Anversa e Rotterdam sono i più importanti dell'Unione Europea. Molte sono le industrie che ruotano intorno al petrolio, e molte petroliere sbarcano lì. Lo dico perchè per la sua posizione geografica, il Sud Italia dovrebbe essere un luogo principe per tutte le industrie di trasformazione legate al petrolio e alle altre materie prime che provengono da Africa, MedioOriente e area del Pacifico - attraverso Suez. Voi capite bene che il SudItalia, così come il NordAfrica, NON devono svilupparsi e NON SI SVILUPPERANNO. È una mission critical delle maggiori potenze industriali del mondo, nordItalia compreso (non sono sudista nè antileganord). Inoltre, credo che molte aziende italiane preferiscano imbarcare a Rotterdam e Anversa le loro merci piuttosto che a Genova o Trieste. I paesi del nord hanno pochi milioni di abitanti, tipo quattro/cinque (Norvegia - che ha il petrolio, la Finlandia del colosso Nokia) o nove (Svezia), a fronte di una superficie immensa, sempre superiore a quella italiana. Ora, immaginiamoci che in Italia ci siano 10 milioni di abitanti e capiremo che saremmo molto ma molto ricchi. Aggingo che Londra ha un notevole peso sulla politica estera dei paesi scandinavi (vedi EFTA): altrimenti la Svezia starebbe nell'Euro e la Norvegia nell'Unione Europea. Sugli Stati Uniti: loro sono partiti come colonie, 13, sulle rive dell'atlantico. Hanno rubato le terre agli indiani, hanno fregato il West al messico (oro, petrolio), hanno comprato la Louisiana da Napoleone e l'Alaska (altro petrolio) dalla Russia. Hanno avviato la loro potenza economica con le risorse interne (il partito dei petrolieri texani è trasversale da almeno 60 anni e non è poi così estraneo al delitto kennedy) e poi hanno cominciato a fare il bello e il cattivo tempo in America latina: possono contare sul petrolio venezuelano in modo costante (eppure è nota l'instabilità politica venezuelana, lo dico per coloro che credono che l'instabilità politica sia determinante: non è l'instabilità in sè, quanto il fatto che l'Italia non può discostarsi dal ruolo che le è stato assegnato e soprattutto nel primo dopoguerra tutti avevano negli occhi la potenza militare americana di Hiroshima e nagasaki - ci dimentichiamo sempre che combattevamo al fianco del Giappone) e hanno, sto facendo solo un esempio sulla voce TRASPORTO MERCE, il costo della benzina infimo rispetto al nostro. Gli Stati Uniti si sono sostituiti come unica potenza coloniale alle varie potenze coloniali europee. Qui bisogna capirci: la potenza coloniale del passato occupava un paese per sfruttarne le risorse a scapito della popolazione locale che ne aveva diritto e che invece veniva posta in condizione di miseria. Gli Stati Uniti, vincendo le due guerre mondiali, garantiscono agli stati una formale indipendenza ma li assoggettano o con la dittatura o con la corruzione. Non sono comunista (nel modo più assoluto) ma credo che l'Unione Sovietica non sarebbe crollata finanziariamente se si fosse comportata anch'essa in questo modo. Il modello americano contempla il WARFARE, ossia lo sviluppo industriale basato sulla guerra, e di guerre da combattere non se ne fanno scappare una. Ancora una volta un'enorme superficie a disposizione, più la capacità di strappare a prezzi infimi le materie prime a paesi molto poco sovrani pur non avendone bisogno. Quando il petrolio finirà in Arabia o in Iraq gli americani avranno ancora il loro (ossia quello di alaska ex-russa e texas ex-messicano) e ci faranno ciao ciao con la manina. Gli Stati Uniti hanno il dollaro, e il dollaro è la moneta che quota il petrolio. Bisognerebbe farci un paio di riflessioni alla Sherlock Holmes, secondo la logica della causa e degli effetti. Ah, dimenticavo: i migliori cervelli italiani se ne vanno in America. Quando Tremonti dice che non si può gareggiare con la Cina perchè la Cina non ha regole dice la pura verità: ma la Cina è solo una metafora. Per finire: due sono i motori di sviluppo di un paese. Assumendo che i ricchi non si assumono i rischi d'impresa ma li fanno assumere ad altri (perchè altrimenti pagare poco gli operai o chiedere sempre meno tasse), qualcuno deve cacciare i soldi al posto del ricco. Dunque o sfrutti gli altri paesi, vedi colonialismo, non pagando nè la forza lavoro nè le materie prime, come accade nel Sud del mondo, oppure crei un enorme debito pubblico che fa da volano all'economia. E in effetti il debito pubblico italiano prese il posto del Piano Marshall, il quale Piano Marshall a sua volta non consisteva solo in aiuti finanziari ma anche in commesse affidate a ditte americane incaricate della ricostruzione. Da ciò si evince che l'economia concepita come disciplina scientifica è una presa per i fondelli mondiale. Un vero e proprio bluff. Già il fatto che i sindacati siano contemplati come costo antieconomico fa capire il punto di vista non proprio obiettivo delle teorie economiche. Oggi abbattere i costi vuol dire vivere sulle spalle degli altri. Tutto qui. altrimenti, ma non è una battuta ironica, come essere premiati in Borsa e ai circoli del golf? Ah, dimenticavo: www.movisol.org Ultima modifica di Fan-of-fanZ : 22-11-2003 alle 08:30. |
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#40 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2555
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x spectrum
OK che negli USA c'è il 5% di disoccupazione..ma raccontala tutta la patata se la conosci. In USA o lavori o sei OUT (se non sei americano)
Se sei americano se non lavori sei un barbone senza tetto e quindi non sei contato nel 5%. Il 5 % è solo un dato fittizio credimi. C'è molta roba che luccica laggiù ma c'è anche molta roba pessima, in campi come il sociale dove l'europa per fortuna è avanti anni luce. Se hai vissuto là te ne accorgi subito. L'importante è farsi distrarre dalle lucine... |
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