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#21 | |
Bannato
Iscritto dal: Nov 2000
Messaggi: 15500
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#22 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 3900
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Secondo me come specie potremmo ancora campare per centinaia di milioni di anni,l'unico limite sono le catastrofi naturali.Come civiltà invece IMHO sono già tanti 500 anni.Oggi come oggi per ogni litro di acqua che consumiamo ne inquiniamo centinaia e non parliamo poi dell'aria,stessa cosa più o meno per le altre risorse.Perciò la civiltà come oggi la conosciamo è destinata al collasso,la nostra specie invece è ben lungi dall'estinguersi,i più ricchi o,in extremis,i più forti sopravviveranno per forza.
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#23 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2008
Messaggi: 1242
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Diciamo che il problema è la "quantità". Nel senso che purtroppo l'essere umano si sta riproducendo troppo e la terra è già sovrappopolata per consentire a tutta la popolazione di vivere con il nostro stile di vita senza perdere il pianeta. C'è un discorso scientifico dietro a ciò. E' possibile calcolare in modo approssimativo, dato un ecosistema e dato un suo abitante con certi comportamenti predeterminati, quale sia l'"area" necessaria affinché l'ecosistema possa perfettamente assorbire l'impatto senza effetti irreversibili sulle risorse. Ad esempio una popolazione primitiva che vive nell'amazzonia è perfettamente integrata nell'ecosistema nel senso che l'area necessaria per assorbire il loro impatto è addirittura inferiore al territorio che occupano. Questo significa che in teoria quella popolazione potrebbe continuare a vivere "in eterno" in quel modo e in quell'area: l'ecosistema regge perfettamente. Purtroppo la popolazione dei paesi evoluti ha un impatto ambientale devastante, molto maggiore dell'area da esse occupata. Di conseguenza altre popolazioni devono vivere molto peggio affinché tutto il sistema regga. Non so se mi spiego. Queste cose sono ad esempio evidenti negli esperimenti tipo "biosfera". Al massimo ci possono campare bene N persone. Una in più determina il collasso del sistema a meno che tutti o qualcuno rinuncino a qualcosa. Ora già una ventina d'anni fa era apparso uno studio da cui risultava che affinché tutta la popolazione mondiale (e parlo di 20 anni fa, oggi è ancora peggio) possa vivere con lo stile di vita del mondo occidentale, tale popolazione dovrebbe essere distribuita su 7 pianeti come al terra. Altrimenti si ha il collasso di ogni singolo pianeta (l'aria diventa irrespirabile, esauriscono le risorse idriche e alimentari, etc...). Ovvio quindi che la terra da sola non basta per tutti, a meno che, come accade oggi, solo una piccola parte della popolazione viva gioiosamente mentre tutti gli altri ne pagano il prezzo. |
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#24 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 3900
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Ovvio però che se si va avanti a sopravvivere o comunque anche con una sola elite che vive bene, il progresso in campo spaziale è destinato a fermarsi e tanti saluti alle forme di vita extraterrestri. Quindi perciò diventeremo una di quelle civiltà evolute ma che non avranno i mezzi per comunicare con l'esterno, chissà quante ce ne sono già state in questa condizione. Tra l'altro noi siamo una forma di vita molto complessa e in questo "complessa" è racchiusa la nostra più grande pecca.Un mondo di batteri o di esseri comunque relativamente stupidi camperebbe inalterato praticamente in eterno e le stesse calamità che potrebbero metterlo a rischio comunque sono cose contro le quali potremmo poco o niente anche noi. |
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#25 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: Casa mia
Messaggi: 4997
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Noi abbiamo iniziato a inviare e a ricevere trasmissioni radio da poco più di 100 anni, e da molti meno anni abbiamo sistemi sofisticati per ricevere segnali debolissimi dallo spazio. E forse anche i sistemi attuali più evoluti non sono sufficienti.
Praticamente le nostre onde radio si sono allontanate dalla terra di 100 anni luce, che confrontati con le distanze tra le stelle e tra le galassie non sono assolutamente nulla. Io penso che possono esserci altre civiltà ma per via delle distanze enormi le possilità di comunicazione sono quasi nulle, chissà forse continuando a restare in ascolto per centinaia o migliaia di anni (se esisteremo ancora) prima o poi potrebbe anche capitare di ricevere qualcosa. Ultima modifica di Giuss : 01-09-2014 alle 21:18. |
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#26 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Ferrara
Messaggi: 1938
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imho,
primo pensiero è banale quanto semplice, se fossero ostili e fossimo già stati "trovati", la civiltà come la conosciamo oggi non esisterebbe più. Che senso avrebbe aspettare per rubarci le materie prime? Oppure per invadere il pianeta? Magari tra 100 anni, l'uomo potrebbe scoprire qualche nuova forma di energia (ergo nuove armi) che potrebbe mettere a rischio la loro esistenza! Quindi o non ci ha ancora trovano nessuno, oppure non sono ostili. Secondo pensiero, credo che ci abbiano già trovato, le bugie difficilmente nascono dal nulla, un fondo di verità c'è sempre, per cui, ok il 99% degli avvistamenti UFO sono balle, ma il restante 1%, possibile che siamo tutti bugiardi che non abbiamo altro da fare che sparare balle? Mia personale conclusione, ci hanno trovato, da un bel pezzo, non sono ostili, però in qualche modo interessati a noi, perchè a quanto pare (parlo dei continui avvistamenti di UFO anche ai giorni nostri) ci controllano. |
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#27 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2012
Messaggi: 978
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una invasione non è per forza tabula rasa della specie autoctona. puoi sempre dominarli in modo occulto, intanto le masse credono di essere liberi.
muahahahah eccellente (Mr. Burns pose) ![]() se hanno migliaia di anni di evoluzione tecnologica rispetto a noi, con una capacità e comprensione dell'universo che per noi è fantascienza, chi ci assicura che usano le onde radio? è come comunicare con i segnali di fumo nell'era tecnologica. dove sono? se come si vocifera (philip j. corso) sono in grado di muoversi tra i vari strati energetici (brane?), sono intorno a noi ma non li percepiamo fin quando loro non passano nello stato energetico che noi chiamiamo materia.
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"la conoscenza è il nostro scopo supremo" |
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#28 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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La scienza è provvisoria -- Jumpjack -- |
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#29 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Messaggi: 1258
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![]() O magari loro usano dei comunicatori a entanglement. ![]() O inviano sonde-postino attraverso wormhole.
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La scienza è provvisoria -- Jumpjack -- |
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#30 | |
Member
Iscritto dal: Mar 2011
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SPIDR: aggregatore di notizie |
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#31 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2013
Città: Nel cuore dell'8 Mile di Detroit
Messaggi: 3719
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siamo ormai oltre i 7 miliardi
100 anni prima eravamo poco più della metà se allo stato attuale avessimo la tecnologia per emigrare altrove su una "terra" dove supponiamo vi sono altri come noi messi circa come eravamo ai tempi degli egizi o babilonesi e cioè non in grado di sfruttare adeguatamente i vari tipi di energia, pensate ci faremmo particolari scrupoli nei loro confronti o approfitteremmo tranquillamente dei loro territori ? ![]() è già successo in scala più ridotta... quando si scopri' l'america, abitata all'incirca da zulu' che fine fecero costoro ? ![]()
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"Se devi mangiare merda non assaporarla: mordi, mastica, ingoia, ripeti. Fai presto, e te la cavi con poco" ![]() |
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#32 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 13425
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va beh ma si presuppone che civiltà cosi avanzate da un punto di vista scientifico lo siano anche da un punto di vista civile.
L'essere Umano non è in grado nemmeno di viaggiare a corto raggio nello spazio ora come ora... Imo il giorno che scopriremo un pianeta abitabile simile alla terra e ci potremo andare in tempi "accettabili" senza che l'equipaggio muoia per vecchiaia nel mentre, avremo già scoperto fonti di energia, o modi di utilizzare la stessa, sulla terra tali per cui degli altri pianeti ce ne fregherà unicamente per scopi scientifici. |
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#33 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 3900
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Se troviamo un pianeta abitabile e in questo c'è una specie a noi ostile,secondo te ci faremo dei problemi a sterminarla?Probabilmente inizieremo a uccidere per legittima difesa e poi sarebbero stragi su stragi per ottenere il controllo di tutto. Personalmente non sono a favore di ste manovre ma se so che il nuovo pianeta può dar da vivere alla mia specie,che si trova in difficoltà sulla Terra e non ci sono alternative,non mi farei troppi problemi a sporcarmi le mani. Alla fine purtroppo non è solo una questione di chi ha cosa,bensì anche di cosa si riesce a prendere o a difendere. La sopravvivenza della propria specie viene sempre per prima. |
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#34 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Tra la mia amata Trento e Curitiba
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#35 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2012
Messaggi: 3733
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Riguardo al discorso "se esistono tanti avvistamenti almeno qualcuno sara vero"per come la vedo io e' solo una fantasia su cui la gente proietta propri bisogni, che possono essere i piu' diversi, a partire dal bisogno di evadere o di fantasticare su qualcosa di sconosciuto fino a gente che nasconde disagi o problemi psicologici dietro a fantasie come queste Esistono anche storie sui vampiri e sulle sirene Secondo me che altre forme di vita nell'universo esistano o no e' un 50 - 50... non mi stupirei ne se scoprissimo che non ci sono ne se scoprissimo che esistono Mi stupirei se me li trovassi davanti, non credo mi farebbe molto piacere... contando che non ho una grandissima adorazione manco per molte delle specie animali che gia ci troviamo sul pianeta :P
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#36 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2010
Messaggi: 2777
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Provo a dire la mia.
Quando penso all'immensità dell'Universo (di fatto la mente umana non riesce a crearsi una rappresentazione adeguata) penso, istintivamente, in termini di Tempo e non di Spazio. Sulla Terra esiste solamente il concetto di Spazio (distanza) ma nello "Spazio" è molto più utile (e psicologicamente più significativo) usare il concetto di Tempo per definire la distanza. Ecco che abbiamo astri a 4 anni luce da noi (Proxima Centauri) così come abbiamo stelle distanti 238 milioni di anni luce (SN 2006gy). Un anno luce è una misura di grandezza talmente immensa per l'Uomo che, quasi sempre, dice poco o nulla sulla REALE distanza che separa la Terra dagli altri corpi celesti. La cosa a cui spesso la massa non pensa è che osservare la Spazio vuol dire "viaggiare nel Tempo". Per esempio, quando diciamo che Proxima Centauri dista 4,23 anni luce da noi, IN REALTA' vuol dire che l'immagine che noi vediamo di tale stella risale a, circa, 4 anni e mezzo rispetto al tempo reale (stessa cosa dicasi per il Sole le cui immagini risalgono a 8 minuti e mezzo prima del tempo reale; se il Sole si spegnesse all'improvviso godremmo della sua luce per altri 8 minuti). In sostanza quindi osservare l'Universo vuol dire vedere nel passato e mai nel presente. Se la teoria della relatività è UNIVERSALMENTE vera allora nell'Universo non è possibile superare la velocità della Luce per nessun corpo ergo questa unità di misura (anno luce) è utile per convertire in SCALA UMANA il Tempo che occorrerebbe per raggiungere un qualsiasi corpo astrale. Per esempio, il Voyager è stata una delle primissime sonde ad essere lanciate nello Spazio e pur procedendo ad una velocità di circa Mach 60, ci vorranno quasi 18000 anni terrestri per percorrere 1 Anno Luce. In 18000 anni può cambiare tutto di un pianeta, una civiltà può tranquillamente estinguersi eppure, quella povera sonda, è come se fosse appena uscita da casa chiudendo la porta quando ancora deve partire per fare una ultramaratona... Ovviamente il discorso è anche valido al contrario: chiunque tenti di osservare la Terra (magari dal di fuori del Sistema Solare o anche all'esterno della Via Lattea), osserverebbe ciò che la Terra ERA e non E' quindi potrebbe (anzi il condizionale lo eliminerei del tutto) vedere la Terra del tutto disabitata (l'Uomo non è ancora comparso); la stessa cosa varrebbe per noi terrestri ossia vedere dei pianeti totalmente disabitati solo perché le immagini ci giungono con centinaia di migliaia di anni di ritardo. E' come se, dopo aver visto la foto di un bellissimo luogo, iniziassi il mio viaggio verso di esso per arrivare a destinazione 1000 anni dopo (dando per scontato che riesco a non morire nel frattempo): vi pare plausibile che troverei le stesse condizioni di quello che ho visto? Queste sono solo delle banalissime riflessioni che fanno capire che una civiltà aliena (almeno che non fosse già presente all'interno del Sistema Solare), per quanto avanzata possa essere, avrebbe parecchie difficoltà a venirci a fare visita almeno che non abbiano scoperto una sorta di "stargate" che permetterebbe di annullare le limitazioni della relatività einsteniana. Eh si, perché non si può viaggiare nell'Universo evitando di viaggiare contemporaneamente nel Tempo (che comunque non è lineare come diceva Newton): uno implica l'altro. |
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#37 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Messaggi: 5986
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tecnicamente ( e ci sono studi basati su teorie più o meno concrete, nonchè un progetto della nasa per arrivare a un prototipo funzionante entro i prossimi 100 anni circa ) una civiltà che fosse arrivata a padroneggiare la cosidetta propulsione a curvatura potrebbe viaggiare per lo spazio fregandosene relativamente del problema " tempo " , quindi potrebbe arrivare a farci visita in tempi relativamente brevi anche partendo da distanze " grandi " in ambito stellare.
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Steam : azatoth81 Nikon D610 + Tamron SP 24-70mm F/2.8 Di VC USD + Nikkor 105 Ai F/2.5 + Nikkor 50 AF-S F/1.8 |
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#38 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2010
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D'accordo ma siamo sempre nel campo dei "fosse arrivata", dei "prototipi funzionanti entro 100 anni circa", etc.
Attualmente la distanze/tempo siderali non consentono, oggettivamente, un viaggio interstellare almeno che, come ho scritto, qualche Einstein "alieno" non abbia trovato il modo di rendere il Tempo una variabile del tutto secondaria. ![]() |
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#39 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
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Quote:
Tempo fa leggevo che l'energia rischiesta per piegare lo spazio per un viaggio di una certa distanza era quella che si sarebbe ottenuta convertendo in energia la massa di non so che pianeta ![]() Che la NASA dica che fra 100 anni sarà pronto un prototipo funzionante non è di nessuna utilità secondo me.È come se uno adesso mi chiedesse 1000 euro con la promessa che nel 2100 mi darà un profumo che se usato mi farà andare a letto con qualsiasi donna ![]() |
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#40 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 36473
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Si il problema è che come al solito sono cose che funzionano su carta. Anche i wormhole e i buchi bianchi su carta esistono, ma nel concreto le cose sono diverse... la questione del motore a curvatura è vero che un fisico ha detto "è possibile" ma poi nella realtà vedremo, io dubito che tra 100anni sarà una realtà.
Inoltre butto li una considerazione, il Sole è una stella di seconda generazione e ad oggi sono passati circa 2.5-3 miliardi di anni circa dalla sua nascita, questo per dire che noi siamo l'ultima ruota del carro... appurato che la fisica, al di la della nostra comprensione e dei nostri modelli matematici, è uguale per tutti, ci sono sicuramente civiltà molto più antiche ed evolute della nostra la fuori e se nonostante tutto fino ad oggi non c'è uno straccio di prova della loro esistenza forse vuol dire che la cosa non è fattibile... Pechè è vero che un insetto non può comprendere l'intelletto e avere un dialogo con l'uomo, ma è pur vero che lo vede e può scappare... Non dico che noi siamo in grado di comprendere tutte le forme di vita (sopratutto quelle non a base di carbonio) ma i numeri sono tutti contro ogni ipotesi. Oltre a questo c'è poi il problema delle radiazioni, il casino di andare su Marte sono le radiazioni solari, extrasolari ed extragalattiche... un viaggio su Marte dicevano che avrebbe sottoposto gli astronauti alla quantità di radiazione massima che sono ad oggi considerate sicure per un uomo in tutta la sua vita (da astronauta). Immaginiamoci un viaggio in giro...
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