|
|
|
![]() |
|
Strumenti |
![]() |
#341 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 1999
Città: Faenza
Messaggi: 14756
|
Quote:
![]()
__________________
MarcoM Meglio lasciare qualcosa in più che togliere troppo... |
|
![]() |
![]() |
#342 |
Bannato
Iscritto dal: May 2009
Città: Toscana
Messaggi: 7
|
cmq menomale che phelps non era preparato al meglio
![]() |
![]() |
![]() |
#343 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Fidenza(pr) da Trento
Messaggi: 27479
|
Il buio oltre le sirenette-record
Crescono i tuffi, storico il sincro, male la pallanuoto Il ct: risultati comunque eccezionali ROMA. Due lampi nel buio. Non può essere certo notte fonda per l'Italia che nel mondiale in casa in piscina raccoglie tre medaglie d'oro, di cui due pesantissime, ma è vero che dietro Federica Pellegrini e Alessia Filippi c'è il deserto. O quasi. La rassegna di Roma, edizione numero 13, in vasca ha raccolto quattro medaglie, ma tutte conquistate dalla coppia di regine che tengono a galla l'intera spedizione: dei maschi in acqua si è persa ogni traccia, e oltre a non essere saliti sul podio, gli azzurri hanno fatto vedere anche controprestazioni cronometriche. E' l'anno post-olimpico, ma è anche il mondiale casalingo in cui l'Italia si è presentata con un numero di partecipanti più che raddoppiato. Alla fine i conti sono rosa, ma solo perchè declinati al femminile. Le 10 medaglie complessive non fanno fare grossi passi avanti anche rispetto a Melbourne, dove il totale fu di nove podi, anche se con un oro solo, quello del re dei 100 stile, Filippo Magnini. E poi va fatta la tara anche sulle discipline olimpiche: quattordici le finali di Melbourne, 11 quelle di Roma (4 donne e 7 uomini), in Australia 19 gli eliminati in batterie nelle prove olimpiche e 3 in non olimpiche, qui 23 contro 8. Pesi diversi anche nel totale delle medaglie: delle 10 vinte solo sei sono su prove valide ai Giochi e anche qui tutte hanno il profumo di donna. I due ori della Pellegrini (200 e 400 sl), il bronzo della Filippi negli 800 sl (e non l'oro sui 1500), il bronzo di Tania Cagnotto nel trampolino da tre metri e l'argento vinto nel sincro in tandem con Francesca Dallapè, e ancora il terzo posto di Martina Grimaldi nella 10 km di fondo, l'unica delle tre distanze in acque libere entrata nell'Olimpo. Tanti i flop: primo fra tutti quello di Filippo Magnini, per due edizioni oro dei 100, e stavolta fuori dalla finale. E scivola indietro anche la 4X200, delude Massimiliano Rosolino che dopo una prova in ombra sui 400 stile, non si guadagna nemmeno il posto nella finale della staffetta. Crescono i tuffi nonostante la penuria di impianti, storico il sincro con il primo bronzo per l'Italia, bene il fondo con l'oro di Valerio Cleri e i due bronzi di Grimaldi e Federica Vitale. Un buco nero invece la pallanuoto per il peggior risultato di sempre. Non si parla del rischio dei tagli sul budget. Quanto ai risultati canta vittoria il ct Alberto Castagnetti: «Una spedizione esaltante. Quando un mondiale viene illuminato da prestazioni come quelle delle due ragazze che il mondo ci invidia, il resto passa in secondo piano. Il risultato è eccezionale». Parlano di un movimento in crescita, di un buon ricambio: il futuro è Ilaria Scarcella, Silvia Di Pietro, e tra i maschi Belotti, Giorgetti, Lestingi e Maglia, dice il ct che però ha raccolto bene con la sua atleta prediletta, ma poco con tutta la nazionale. E proprio sul futuro della Pellegrini (andrà negli Usa per qualche mese) Barelli non chiarisce chi pagherà la trasferta: «In questo momento non conosciamo i suoi programmi, ma siamo certi che si sposta per motivi tecnici e quindi la Fin valuterà di conseguenza». E a mondiale chiuso la tregua tra Barelli e Giovanni Malagò è già finita: la guerra fredda non è mai finita e il presidente del comitato organizzatore aspetta che si smonti tutto per «parlare anche 24 ore di tutto quello che è successo». Resa dei conti e scintille garantite. (03 agosto 2009) Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettag...record/2105934 Phelps e Fede da impazzire Roma 2009 nella storia La kermesse mondiale, che si è congedata con numeri irripetibili, sarà ricordata per i record (43 primati), i supercorstumi e per quei campioni che grazie alle straordinarie performance hanno regalato due settimane da raccontare. Su tutti la Pellegrini è il "cannibale" Usa ROMA, 3 agosto 2009 - Il nuoto saluta i Mondiali di Roma stordita dai record (43): non ci sarà più forse un altro Mondiale con questa cascata di primati, causati dall’irruzione dei supercostumi. "Non eravamo nuotatori ma gommonauti" diceva con una battuta fulminante Massimiliano Rosolino, il capitano di un’Italia da dieci medaglie. Roma 2009 sarà ricordata per i numeri record, per le polemiche del prima, per come ha dato un’immagine positiva al mondo, e per quei campioni che grazie alle straordinarie performance hanno regalato due settimane da raccontare. il RE — Michael Phelps, l’eroe degli 8 ori di Pechino, anche con un programma ridotto e una sconfitta nei 200 sl, è tornato a essere l’inesausto fenomeno, raccogliendo il miglior bottino di titoli (5, per un totale di 21 in carriera). Ha vinto la gara più tirata e tesa contro il serbo Cavic nella rivincita dei 100 farfalla e nella quale è stato infranto il muro dei 50" (da entrambi). Ha perso da Paul Biedermann, che a livello maschile passerà alla storia per aver strappato i record mondiali ai più grandi - da Gross a Van den Hoogenband, da Thorpe a Phelps -, tedesco potente emerso anche grazie ai body. la REGINA — Federica Pellegrini, con 2 ori e 3 record mondiali nei 200 e 400 sl, ha fatto impazzire l’Italia del nuoto: era questo il suo unico obiettivo dopo il titolo olimpico. Federica ha dimostrato di avere numeri superlativi (infrangendo il muro dell’1’53" e dei 4’), di tenere la scena come nessun’altra, di ribadire la sua forte personalità e classe da numero uno assoluta dividendo anche per la famosa frase ("sono io l’italiana più forte di sempre") ma in questo momento si può considerare la più popolare, forte anche di prestazioni altisonanti. In questo ha vinto il confronto con Alessia Filippi, che dopo l’oro nei 1500 (specialità non olimpica) s’è fermata al bronzo negli 800 sl, senza toccare i primati mondiali della compagna ma considerando che gareggiava in casa e aveva pressioni moltiplicate. Fino ai Giochi di Londra 2012, Alessia dovrà recitare nel posto d’onore e dovrebbe cominciare a fare scelte più nette: essendo infatti polivalente, per dominare una specialità o al massimo due, deve sacrificare qualcosa. Magari puntando tutto sullo stile libero, e ingaggiando davvero un confronto tecnico con Federica nei 400. Le due medaglie della vicecampionessa olimpica degli 800, sono stati gli altri momenti di emozioni al diapason per l’Italia delle corsie. EQUILIBRI — La Cina è tornata ad alti livelli, gli Usa si sono confermati perdendo però qualche gara di troppo (leggi Peirsol nei 100 dorso, la Soni nei 200 rana) come l’Australia che senza Sullivan e le occasioni mancate da Libby Lenton si consola con l’oro nei 200 farfalla della Schipper. La Russia salva il bottino con il titolo della piccola Efimova nei 50 rana, e la Francia dei supervelocisti addirittura pur salendo sul podio più volte manca, clamorosamente l’oro. ![]() TUFFI — Tania Cagnotto con il bronzo dai 3 metri e l’argento nel sincro con Francesca Dallapè, è stata l’altra azzurra che nella prima settimana di gare ha attirato curiosità e attenzione nella disciplina dominata dalla Cina. Per Tania, averne battuta una, è stato un momento storico. FONDO — L’oro di Valerio Cleri nella 25 km, brilla doppiamente: perché è l’unica medaglia al maschile azzurra. Il fondo così torna a riprendersi le attenzioni grazie anche a Martina Grimaldi, sul podio nella 10 km "olimpica". ![]() PALLANUOTO — L’oro della Serbia premia una scuola e 15 anni dopo il trionfo, il Settebello patisce l’onta del peggior risultato della sua storia. Agli ottavi è fuori anche il Setterosa. Urge rinnovamento, ma anche pazienza. La pallanuoto si gioca davvero il suo futuro. SINCRO — Beatrice Adelizzi è diventata la prima italiana sul podio del nuoto sincronizzato: uno sport difficile, dove anche sorridere fa parte della prova, durissimo per l’impegno che costa 8 ore di allenamento al giorno. Anche in questo, il successo mediatico e di pubblico del Mondiale, può aiutare le sincronette a uscire dall’anonimato. Basta non farsi sfuggire l’occasione. Stefano Arcobelli Fonte: http://www.gazzetta.it/Speciali/Mond...38902937.shtml
__________________
"Visti da vicino siamo tutti strani..." ~|~ What Defines a Community? ~|~ Thread eMule Ufficiale ~|~ Online Armor in Italiano ~|~ Regole di Sezione ~|► Guida a PrivateFirewall
Ultima modifica di xcdegasp : 03-08-2009 alle 16:48. |
![]() |
![]() |
Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 07:45.