Milan Clan - Stagione 2008/09 - Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate!

[TeknoMan]

Originariamente inviato da YANEZ84

Peggio di cosi; ambbiamo perso con una squadra come il Lugano ma vi rendete conto in casa con il bologna con il genoa e ancellotti ancora resta io non so che ci ha preso al milan ,sono convinto che il milan veloce e che faceva 4 gol a partita prendendone pochissimi non ci sara se le cose non cambiano subito

il fatto è che, ancelotti a parte, bisognerebbe cambiare anche mezza squadra. abbiamo una difesa inguardabile ed un centrocampo peggio.

[mt_iceman]

Originariamente inviato da cuorern

STAVO SPARANDO MINCHIATE SULLE RETI TV CHE TRASMETTONO LA PARTITA, MI PAREVA OVVIO!

Non ci ho messo di proposito le faccine, ma siete dei totani incalliti!

io l'avevo capito subito .....mi merito il biscottino

[manurosso87]

Terremoto in atto??!!

[TeknoMan]

ancora co ste sceneggiate dei faccia a faccia? ormai non ci crede piu nessuno...

[manurosso87]

Originariamente inviato da TeknoMan

ancora co ste sceneggiate dei faccia a faccia? ormai non ci crede piu nessuno...

io ci spero...

[signo3d]

Originariamente inviato da TeknoMan

ma cos'è adesso sborry è diventato il salvatore della patria? un po' di coerenza, diamine

*




PATO: "Abbiamo giocato male"
14.09.2008 19.07 di Milannews Redazione articolo letto 441 volte

Le dichiarazioni di Alexandre Pato al termine della partita con il Genoa:
"Tutta la squadra si è impegnata e ha giocato per vincere, non abbiamo giocato male, ma purtroppo abbiamo perso. Personalmente ho cercato di fare del mio meglio e sull'occasione del gol che mi si è creata, Rubinho è stato molto fortunato.
La prossima partita dobbiamo fare bene e cercare di vincere."




SHEVCHENKO: "Momento difficile"
14.09.2008 19.09 di Milannews Redazione articolo letto 632 volte

Le dichiarazioni di Andriy Shevchenko al termine della partita con il Genoa:
"Questa sconfitta pesa soprattutto a noi giocatori. E' un momento difficile e dobbiamo cercare di stare tutti uniti e cercare subito una vittoria per ripartire. E' difficile dire cosa sia mancato a questo Milan, è un momento no.
In partita cercavo spazi per liberare i miei compagni, ma i giocatori del Genoa sono stati bravi a chiuderci.
Nello spogliatoio a gara finita, il Mister ci ha detto di stare uniti e che dobbiamo trovare al più presto una vittoria.
E' il Mister che deve prendere la decisione su chi schierare in campo e se gioco, cerco di fare sempre del mio meglio."



Bonera: "Dobbiamo restare uniti"
14.09.2008 19.10 di Milannews Redazione articolo letto 263 volte

Le dichiarazioni di Daniele Bonera al termine della partita con il Genoa:
"In questo momento dobbiamo essere più uniti che mai. Il Milan è sempre stato abituato a vincere e con la forza del gruppo possiamo solo superare un brutto momento.
Sul loro gol il Genoa ha fatto una bella azione e noi potevamo essere più uniti nelle marcature. Forse siamo un po' prevedibili e troviamo un po' di difficoltà contro queste squadre che si chiudono bene dietro.
La nostra condizione fisica non è male. Quando si è sotto si cerca comunque in tutti i modi di andare a fare risultato."

[signo3d]

Io tutto non lo leggo



L'Araba Fenice Milan deve rinascere
15.09.2008 00.11 di Francesco Letizia articolo letto 669 volte

Zero punti in due partite, ultimo posto in classifica, Inter e Juventus già scappano via: che sia crisi Milan lo dicono i fatti, ma più che la sconfitta di Marassi in sè, è il modo in cui è maturata, in maniera nettamente più preoccupante di quella di quindici giorni fa con il Bologna. Squadra abulica, sterile e confusa, non esattamente quello che ti aspetti dal Club più titolato al Mondo, nonchè Campione del Mondo ancora in carica, come ama ricordare Adriano Galliani: il fatto che in Serie A cadano anche Fiorentina e Roma, l'Inter vince senza segnare un gol (caso unico nella storia) e la Juventus pesca un jolly, è solo un'aggravante per la disparità tra ciò che il Milan potrebbe essere (la capolista indiscussa di questo torneo) e ciò che è (il fanalino di coda, al pari con il Cagliari). Mi aggiungo allora all'elenco dei giudici della società rossonera, con una grande premessa: una società come il Milan non ha bisogno nè dei miei consigli nè sinceramente di quelli di altri colleghi (specie se mirati a creare solo polemiche, magari in maniera interessata), visto che è un club (con il Real Madrid, IL club) di assoluto prestigio mondiale, al di là di quante partite con le provinciali si possano perdere in questo campionato.

I problemi però ci sono e partono proprio dall'attegiamento collettivo, dal primo tifoso (Berlusconi) all'ultimo, passando per giocatori, allenatore e dirigenza: troppo nervosismo, troppe parole non dette e malcontenti rimasti sotto traccia, troppi sassolini da togliersi dalle scarpe un po' per tutti. "Sarà ora che si inizi a vincere" diceva ieri infaustamente Galliani: preferiamo pensare sia una battuta più che una minaccia, perchè pensare che un grande comunicatore come lui applichi il principio del "Vinciamo-perdono" sarebbe davvero sorprendente. Restando estremamente aderenti alla realtà calcistica, ritengo che gli ultimi match abbiamo presentato due problemi ed un alibi che però non può coprire totalmente i precedenti: ci vuole chiarezza nel modulo che dovrà essere usato e sui suoi interpreti, anche se questi hanno lavorato tutti insieme per soli sei giorni dal giorno del raduno ad oggi tra Nazionale ed infortuni. Una delle migliori armi per una squadra è la duttilità tattica? Vero, ma questo vale per una squadra rodata, sicura, programmata al centimetro: in una massa, seppur di materiale preziosissimo, senza forma come il Milan di oggi, c'è bisogno di decidere assolutamente se è l'albero di Natale con due trequartisti il modulo da applicare sempre e comunque, o le due punte con l'unico trequartista, se i terzini dovranno essere sempre di spinta, oppure uno di copertura e l'altro offensivo, se i centrocampisti dovranno essere necessariamente legati alla figura del regista basso oppure addirittura si può varare il 4-2-3-1. Basta equivoci, il tempo di prendere le decisioni è questo: scelte le varie opzioni, saranno da mantenere fino a quando non si infilerà un filotto di 10-15 partite positive.

In porta, Abbiati ormai ha battuto la concorrenza, mentre la difesa dovrà necessariamente schierare sempre Jankulovski e Zambrotta sulle corsie laterali, visto che eventuali soluzioni come Favalli e Bonera restano improponibili a questo livello: l'ex Parma poi, può essere l'uomo in più a centro difesa, il quinto, il "Rivas" del Milan... Ma viene da chiedersi dove sono i Samuel, Chivu, Cordoba, Materazzi e Burdisso prima di lui: preso Senderos (tanto per prendere qualcuno?), confermato un Kaladze particolarmente scostante, rinnovato il contratto ad un Maldini che dovrebbe dire basta probabilmente per rispetto a sè stesso prima ancora che ai tifosi ed alla maglia, resta, scusate il gioco di parole, Nesta, le cui condizioni fisiche, assieme a quelle di Emerson, sono probabilmente note solo nell'Area 51 degli USA. A centrocampo, Flamini, Gattuso ed Ambrosini hanno la sfortuna di essere probabilmente i tre migliori giocatori per volontà ed orgoglio della rosa, ma di essere troppi già in due in campo, pensate in tre: magari potessero prestarne un po' allo spento Pirlo, forse la delusione maggiore di questa squadra nonostante in pochi lo sottolineino.

Riciclato, con scarsi risultati, "dieci" da Lippi in Nazionale, ora Pirlo è direttore di un'orchestra di primi violini dal pedigree nettamente più pregiato del suo: Seedorf, Kakà e Ronaldinho sono assolutamente autosufficienti nel creare gioco per sè stessi e per la punta, specie l'olandese che, il ruolo del regista, lo ha svolto splendidamente con la maglia del Real Madrid in carriera. E qui si arriva appunto ad un altro equivoco: si può davvero fare a meno di un giocatore dal carisma, la qualità, il palmares ed il genio di Clarence Seedorf? Croce e delizia dei tifosi milanisti, sul centrocampista di Paramaribo io prendo posizione in maniera provocatoria: Ronaldinho, Kakà (entrambi da recuperare fisicamente), Seedorf, un portiere e sette maglie lanciate a caso. Attenzione, che una delle sette però eviti attentamente uno Shevchenko che non fa notizia, nel senso che solo chi non lo ha visto negli ultimi 750 giorni londinesi può meravigliarsi della lentezza, la prevedibilità e la sterilità dell'ucraino, che ricorda il peggior Vieri visto a Milanello: meglio Pato, massacrato senza ragione dalla stampa (a meno che i giornalisti italiani non pensino che Dunga sia un genio: in tal caso, sarebbe curioso discuterne coi colleghi brasiliani), oppure un Borriello che scalpita e che merita spazio anche per quanto fatto vedere nei 45 minuti di ieri.

Infine, una riflessione sul mercato: urge assolutamente trovare un centrale ed un terzino nel mercato di gennaio, ma l'acquisto di Shevchenko, oltre a non aver portato degli evidenti benefici tecnici in campo, ha guastato anche il possibile arrivo di giocatori extracomunitari. Certo, pensare che il tutto sia ancora in mano a chi è stato artefice di successi decennali, dovrebbe mettere fiducia e buon umore per i tifosi del Milan: ma per evitare un clamoroso buco nell'acqua, tutto dovrà essere pianificato al millimetro, con magari qualche piacevole novità tattica (il 4-2-3-1?) che dia nuovo ossigeno ed azzeri la prevedibilità. Carletto, "Special" perchè umano, un Supereroe alla Spiderman più che alla Superman-Mourinho, è pronto: l'Araba Fenice è pronta a rinascere... Perchè se il Milan dimostrerà di non essere completamente ko dopo questi match, le avversarie dovranno preoccuparsi: se non uccide, fortifica.

[ninja750]

Originariamente inviato da manurosso87

io ci spero...

gli dirà la formazione per la coppa

[TeknoMan]

Originariamente inviato da manurosso87

io ci spero...

i loro faccia a faccia sono sedersi ad un tavolo tirare fuori una bottiglia di whisky e berla fino a capire più un cazzo. e devo dire che bevono proprio tanto visti i risultati

[ninja750]

perchè il meeting lo fanno in sede e non da giannino?

[TeknoMan]

..leggo sempre di un kaladze fuori forma di qui e di là...ma quando mai lo è stato? nella sua carriera al milan avrà fatto bene 10 partite, guarda caso tutte con nesta di fianco...

[markus_81]

Originariamente inviato da signo3d

Io tutto non lo leggo



L'Araba Fenice Milan deve rinascere

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[Deadoc3]

Dietrofront di Lo Monaco:

Catania, Lo Monaco: "Mourinho? Il mio era un modo di dire siciliano..."
15.09.2008 15.16 di Stefano Sica articolo letto 148 volte
"Nessun incitamento alla violenza, ma soltanto un modo di dire colorito siciliano per invitare Mourinho ad avere rispetto degli altri". Il ds del Catania Pietro Lo Monaco torna su quelle dichiarazioni così pepate che avevano preso di mira senza mezzi termini The Special One. Quello del dirigente etneo è un chiarimento quanto mai opportuno, seguito comunque da una considerazione abbastanza categorica: "Con le sue dichiarazioni il tecnico dell'Inter ha mancato di rispetto alla città, alla società e ai tifosi del Catania. Non è ammissibile sentire certe cose da un allenatore che guadagna da solo quanto la nostra azienda spende per pagare tutti i suoi giocatori. Spero che Mourinho riesca a ottenere successi anche sul campo in Italia e non soltanto, come finora accaduto, per le sue dichiarazioni da personaggio che fa comodo ai giornali".

[markus_81]

MILAN, UN PRESENTE DA BUTTARE


Ci sono giorni per sognare e giorni per capire che si è sognato: adesso sono già arrivati i secondi.

Che il Milan non fosse da corsa c’era il sospetto, ora c’è la certezza.

Il primo tempo di Genova è stato penoso, con Sheva e Ronaldinho a guardarsi l’un l’altro e chiedersi cosa ci facevano in un caldo pomeriggio di settembre in quel di Marassi.
L’interrogativo è durato sino all’intervallo quando Ancelotti ha capito che sarebbe stato meglio non rimandarli in campo.

Forse il problema del Milan è la difesa troppo vecchia, forse è il centrocampo troppo imbolsito, forse è l’attacco che ha solo gente smemorata (nel senso che non si ricorda più come si segna un gol) e forse il vero problema prendere una decisione di quelle nette e senza sfumature.

C’è la necessità di reinventare un modo di giocare e Ancelotti, che in questi anni è stato grandioso nel gestire tutto e il contrario di tutto, non sembra essere la persona adatta: lui è solo un allenatore, bravo, bravissimo, immenso, ma non è il Padre Eterno.

Risollevare il Milan e farlo tornare competitivo per lo scudetto in breve tempo è un qualcosa di soprannaturale e non bastano slogan trionfalistici nei quali l’aggrapparsi al passato serve solo a ingannare i tifosi.

Dell’attuale rosa sono pochi i giocatori possono servire alla rinascita: forse i soli Flamini (che è buono), Pato (che ancora deve capire cos’è il professionismo calcistico, fatto di sacrifici, di allenamenti piuttosto che di giochetti da spiaggia, ma ha tempo per capirlo) e Kakà.

Il resto può servire per un presente di alti e bassi, non certo per guardare al futuro con ottimismo.

[Deadoc3]

Originariamente inviato da markus_81

Voglio vedere quando ci cuciremo lo scudetto sul petto cosa dirai...

[markus_81]

INTER: SENZA LA JUVE TUTTO SAREBBE NOIA

CNeA

sono bastate due partite per confermare le sensazioni di un’Inter destinata a vincere ancora lo scudetto chissà per quanto tempo ancora.

L’anno scorso dissi che questa squadra era destinata a battere il record della Juve di cinque scudetti consecutivi e molti pensarono che questa previsione fosse dettata dalla mia amicizia con Mancini.

Adesso all’Inter c’è un altro allenatore, ma la sostanza resta: la rosa che Mourinho ha a disposizione è troppo più forte delle altre per farmi cambiare idea.

Il merito di Mancini è’ stato quello di far tornare l’Inter vincente (sette trofei in quattro anni in una società che nei precedenti diciassette anni ne aveva vinto solo uno, restano pur sempre un’impresa) e il merito di Mourinho sarà quello di continuare su questa strada.

Sabato sera contro il Catania sono entrati dalla panchina tre giocatori (Zanetti, Cambiasso e Mancini) che altri non hanno, senza parlare di tre infortunati (Samuel, Chivu e Stankovic) che altrove sarebbero titolari fissi.

Rispetto al passato c’è una novità: non sarà più la Roma l’anti Inter, come è accaduto negli ultimi anni, la sarà la Juve.

Nell’arco delle prossime trentasei partite la Roma è destinata a dissolversi, il Milan avrà fiammate, ma non continuità e la Fiorentina sarà continuamente vittima del complesso di Peter Pan.

Resta, appunto, la Juve.

Non avesse preso un gol quasi ridicolo a Firenze (bastava che Mellberg si staccasse da Gilardino per renderlo innocuo) oggi sarebbe in testa alla classifica: niente di trascendentale, ma un grande segnale di risveglio per una squadra che dà sempre una sensazione di concretezza che solo l’Inter riesce a dare.

Camoranesi e Nedved, purtroppo non hanno sostituti, ma finchè reggeranno consentiranno alla Juve di rimanere assieme all’Inter.

Per l’Inter un testa a testa con la Roma è una cosa, un testa a testa con la Juve è un’altra cosa.

Alla lunga i nerazzurri prenderanno il sopravvento, ma fino al giorno in cui non lo faranno il campionato avrà un minimo di interesse.

Altrimenti ci aspetta solo la noia.

[juninho85]

Originariamente inviato da Boostern

Fa bene, pioverà

...sul bagnato

[markus_81]

Originariamente inviato da Deadoc3

Voglio vedere quando ci cuciremo lo scudetto sul petto cosa dirai...

ridevo per il titolo....molto simile a quello del thread dell'anno più disgraziato degli ultimi tempi

[manurosso87]

leggo io e poi ti faccio sapere se c'è qualcosa di intelligente..(dubito)

[markus_81]

"emmeti uomo di ghiaccio" ti consiglio di non entrare nei thread di f1