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Old 13-12-2007, 23:28   #1
Aborym
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Messaggi: 18
L'Olocausto dei palestinesi [attenzione: foto crude]

Sono passati 60 anni dall'inizio della catastrofe palestinese (Nakba).
Il popolo palestinese ha subito e assaggiato molta sofferenza e molte calamità, quindi, la Striscia di Gaza, in cui vivono 1,5 milioni di persone di cui, all’incirca il 75% sono rifugiati, ha avuto un assaggio ancora più grande di questa sofferenza.

Dall’inizio della seconda Intifada nel 2000, l’Occupazione israeliana ha violato tutti i tabù, ed anche le convenzioni internazionali, torturando i palestinesi con severità.

Nel frattempo, il duro regime imposto sulla Striscia di Gaza continua da sette mesi, ma con ancora più crudeltà.
L’assedio azzera la libertà di movimento di persone e cose da e verso la Striscia di Gaza. Quindi, la situazione umanitaria si è deteriorata ulteriormente, e la già fragile economia di Gaza sta morendo.
L’economia era già debole a causa delle procedure imposte dall’Occupazione, ora la Striscia di Gaza si è trasformata in un grande "Ghetto".

In sostanza, la Striscia di Gaza è interamente dipendente dall’importazione di beni attraverso i Territori Occupati che sono sotto il controllo totale d’Israele. Dall’inizio dell’assedio, l’Occupazione ha proibito l’arrivo di materie prime nella Striscia, ma non solo, nemmeno i beni fatti a casa dei palestinesi possono lasciare la Striscia per il mercato dell’export.
In aggiunta, il numero dei disoccupati ha raggiunto il livello del 70% della popolazione. In queste circostanze, i civili sono esclusi dalla fruizione dei beni essenziali per la loro sussistenza, che si aggiunge alla caduta libera dei loro redditi, che ammontano a meno di $650 annui pro capite.

Fino ad ora, l’Occupazione ha fallito nel suo tentativo di soggiogare la popolazione di Gaza. E’ proprio per questo motivo che l’Occupazione prova ogni mezzo pur di raggiungere questa soggiogazione.

L’Occupazione prende di mira ogni aspetto economico nella Striscia di Gaza. Tutte le imprese, che contavano 3.700 tra botteghe e fabbriche, hanno dovuto chiudere, con il risultato di lasciare 65.000 persone senza lavoro. Mentre l’assedio continua, anche gli agricoltori sono stati danneggiati, soprattutto durante la fase agricola più significativa, con il risultato di altri 20.000 lavoratori senza impiego.

Relativamente ai valichi di Gaza, ci sono cinque valichi e checkpoint alle frontiere che connettono la Striscia di Gaza con il resto del mondo:
quattro valichi con i Territori Occupati e il quinto con l’Egitto, il "Rafah Terminale".
L’Occupazione ha controllo totale dei cinque valichi, quindi, sono lasciati in uno stato d’abbandono e sono stati chiusi.
L’Occupazione non permette a nessuno di lasciare Gaza, nemmeno di entrarvi. Inoltre, permette l’ingresso ad una quantità limitata di alimenti nella Striscia, non possono entrare materie prime ed altri tipi di generi alimentari.

Dicono le statistiche che sono 37 i camion che portavano questi beni in Gaza, mentre il fabbisogno si aggira attorno ai 300 camion ogni giorno per portare materie prime, alimenti e beni d’ogni genere.

Nel campo della salute, il pericolo è grande, siccome la gente ammalata vede le proprie urgenze e sofferenze moltiplicate per due.
L’Occupazione non permette l’ingresso di materiali sanitari nè medicinali. Inoltre, questa Occupazione vieta alle persone ammalate di lasciare Gaza per avere cure più idonee.

Le notizie e statistiche che sono state rilasciate da enti di sanità confermano che ci sono 1.500 persone con urgente bisogno di terapia chirurgica per le malattie dei reni, del cuore e per ogni tipo di cancro. Trecento di queste persone si trovano in una condiziona critica di pericolo di morte.

Più di 137 macchinari sanitari sono fuori servizio come conseguenza della mancanza di parti di ricambio, 23 di questi macchinari sono per la dialisi (su un totale di 66 macchinari). 86 tipi di medicinali sono esauriti, e nel futuro immediato, ci sarà l’esaurimento di altri 132 farmaci!

Per quanto riguarda le questioni dei progetti per le infrastrutture, per gli impianti idrici, le scuole e le strutture sanitarie, le attività sono cessate a causa dell’isolamento della Striscia di Gaza.
Materie prime necessarie per l’operazione di questi progetti non sono state permesse d’entrare nella Striscia, 250 milioni di dollari sono stati stanziati per questi progetti, e migliaia di lavoratori avrebbero potuto beneficiarne direttamente dalla loro realizzazione.
Inoltre, sono stati sospesi anche i progetti dell’UNRWA, 93 milioni di dollari sono stati stanziati, per alleviare la situazione disastrosa di 16.000 persone, ma i lavori non possono essere eseguiti.
In questa circostanza già grave di per sé, l’occupazione ha limitato la fornitura di benzina e di altri carburanti, con gravi effetti sull’approvigionamento per uso potabile e sanitario, dato che hanno smesso di funzionare le pompe.
Strutture per l’educazione, per la sanità e altri servizi sono stati chiuse.
Manca anche la carta per scrivere agli studenti. Inoltre, è stato vietato a tutti i giovani che studiano all’estero di viaggiare verso le loro università per continuare con i loro studi, compromettendo il loro futuro. Molte famiglie rischiano di perdere la possibilità di entrare nuovamente in Gaza.

Più di 25 consigli municipali sono nel procinto di sospender i servizi per i residenti di Gaza. Queste cancellazioni includono la sospensione della raccolta dei rifiuti, siccome non c’è carburante per i mezzi.

Quelle di cui sono state appena accennate sono solamente alcune immagini isolate delle sofferenze che patisce il popolo della Striscia di Gaza.

L’Occupazione mette la gente di Gaza sotto assedio, violando i loro diritti: diritti garantiti dalle convenzioni e protocolli internazionali sui diritti umani, inclusi quelli della Quarta Convenzione di Ginevra e la Dichiarazione Internazionale dei Diritti Umani.


Ultima modifica di Aborym : 13-12-2007 alle 23:31.
Aborym è offline  
Old 13-12-2007, 23:55   #2
*sasha ITALIA*
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L'Avatar di *sasha ITALIA*
 
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togli la foto.

è sempre la stessa storia: fino a quando si faranno saltare in aria ne pagheranno le conseguenze.
*sasha ITALIA* è offline  
Old 14-12-2007, 00:01   #3
zuper
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Originariamente inviato da Aborym Guarda i messaggi
Fino ad ora, l’Occupazione ha fallito nel suo tentativo di soggiogare la popolazione di Gaza. E’ proprio per questo motivo che l’Occupazione prova ogni mezzo pur di raggiungere questa soggiogazione.
mi sa che ti devi un po aggiornare

http://www.repubblica.it/2005/h/sezi...oriente18.html

...ma un po tanto....
__________________
"W la foca, che dio la benedoca"
poteva risolvere tutto la sinistra negli anni in cui ha governato e non l'ha fatto. O sono incapaci o sta bene anche a "loro" cosi.
L'una o l'altra inutile scandalizzarsi.[plutus]
zuper è offline  
Old 14-12-2007, 00:02   #4
easyand
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intanto però invece che cercare un intesa continuano a scornarsi con israele...se lo potessero permettere dico io...poi se non si prendono a fucilate con gli israeliani si prendono a fucilate tra di loro, invece che risolvere i problemi....
easyand è offline  
Old 14-12-2007, 00:05   #5
zuper
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Quote:
Originariamente inviato da easyand Guarda i messaggi
intanto però invece che cercare un intesa continuano a scornarsi con israele...se lo potessero permettere dico io...poi se non si prendono a fucilate con gli israeliani si prendono a fucilate tra di loro, invece che risolvere i problemi....
quello che qualcuno fa finta di non capire è che i palestinesi sono utilizzati e tenuti in quelle condizioni da tutto il mondo arabo che hanno alle spalle....che li usano come pretesto per dare addosso ad israele
__________________
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poteva risolvere tutto la sinistra negli anni in cui ha governato e non l'ha fatto. O sono incapaci o sta bene anche a "loro" cosi.
L'una o l'altra inutile scandalizzarsi.[plutus]
zuper è offline  
Old 14-12-2007, 00:09   #6
mt_iceman
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mi piacerebbe conoscere la % di questo "olocausto" provocato dagli stessi palestinesi
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Old 14-12-2007, 00:36   #7
Hitman04
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Old 14-12-2007, 01:02   #8
Ser21
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fifty - fifty e con in mezzo i $$$.

Non c'è via d'uscita ed in fondo,nessuno la vuole veramente,se non i cittadini Israeliti e quelli palestinesi.Ma tanto si sa,il popolo non conta un cazzo.
Ser21 è offline  
Old 14-12-2007, 01:18   #9
zerothehero
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Rispondo con calma domani al megaproclamo...per oggi mi limito a dire che la causa delle sofferenze palestinesi è Hamas e il suo colpo di stato illegale contro la legittima autorità palestinese.

Quote:
Originariamente inviato da Aborym
Fino ad ora, l’Occupazione ha fallito nel suo tentativo di soggiogare la popolazione di Gaza. E’ proprio per questo motivo che l’Occupazione prova ogni mezzo pur di raggiungere questa soggiogazione.
In effetti con Hamas a Gaza (finchè Tshal permetterà ad Hamas di permanere nella striscia di Gaza, s'intende) e con la fondazione del loro ministaterello le condizioni dei palestinesi sono enormemente migliorate...niente stipendi (fondi bloccati), niente più lavoro frontaliero (bloccato, altrimenti Israele sarebbe colpito quotidianamente dai kamikaze), niente più tasse raccolte da Israele ai valichi...però hanno l'Iran di Khameini che li supporta..(strumentalmente..quando non serviranno più verranno scaricati anche da loro) gran risultato.. invece di governare una Gaza sgomberata da Sharon, si sono messi a lanciare qassam su sderot e a promuovere attentati...

Ultima modifica di zerothehero : 14-12-2007 alle 01:21.
zerothehero è offline  
Old 14-12-2007, 01:26   #10
zerothehero
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GERUSALEMME - Arrivano in Israele le notizie convulse della disfatta dell'Autorità palestinese, insieme con le immagini, scelte per intimidire, della vittoria militare di Hamas. Bandiere verdi islamiche sventolano sugli edifici delle Forze di sicurezza, caduti in poche ore. Prigionieri a torso nudo, in mutande e con le braccia alzate costretti a sfilare davanti ad una telecamera. Obitori pieni di cadaveri. È questa quella che i portavoce del movimento islamico hanno definito la "liberazione di Gaza dalle orde dei collaborazionisti".
Paradossalmente, il trionfalismo del movimento islamico ha tratto maggior enfasi dall'imbarazzante silenzio del presidente Abu Mazen. Il quale, per tutta la giornata dal suo quartiere generale di Ramallah non ha emesso un ordine. In serata, però, una precipitosa inversione. Abu Mazen ha deciso di sciogliere il governo d'unità nazionale e proclamare lo stato d'emergenza indicendo "elezioni anticipate non appena la situazione lo consentirà". Sarà interessante vedere come reagirà Hamas, e in particolare il premier Haniyeh, se cioè sarà varato subito un governo del movimento islamico a Gaza che equivarrebbe alla fondazione di quello che gli osservatori israeliani hanno definito spregiativamente "Hamastan".
La mossa di Abu Mazen appare comunque tardiva. Il governo, a Gaza era stato da mesi ridotto all'impotenza dallo scontro fra le fazioni e lo Stato d'Emergenza non c'è più chi possa metterlo in pratica, perché le forze di sicurezza fedeli al presidente sono evaporate. Non solo Hamas ha conquistato in rapida successione le roccaforti del potere presidenziale ma ha annunciato anche di aver cominciato la caccia ai "collaborazionisti" (d'Israele, degli Stati Uniti, dell'ancient regime), approntando una lista con 53 nomi da colpire, uno dei quali, a capo di non meglio precisati "squadroni della morte" di al Fatah sarebbe stato "giustiziato ieri stesso".
Con un'accelerazione improvvisa tipica di un conflitto che non ha mai tollerato i tempi lunghi, la storia palestinese sta cambiando e quello che sarà domani non somiglierà per niente a ciò che è stato fino ad oggi. "Gaza è perduta", s'è lasciato sfuggire di primo mattino uno degli uomini del presidente. In serata s'è saputo che centinaia di politici, burocrati e alti ufficiali con la tessera di al Fatah hanno abbandonato la Striscia con ogni mezzo, anche via mare, e, secondo la tv commerciale israeliana, Canale 10, hanno trovato rifugio a Ramallah, alcuni in hotel. Passeranno degli anni prima che possano rimettere piede a Gaza.
Lo smembramento di quelli che furono i Territori palestinesi, Cisgiordania e Gaza, sembra a questo punto inevitabile, ma forse non tramonterà il progetto di un mini-stato palestinese nella West Bank. Condoleezza Rice ha, infatti, telefonato ad Abu Mazen, con un gesto che vuole dimostrare sostegno ai moderati. Ma che ne sarà del milione e 400 mila palestinesi che si ritrovano a Gaza?
Le immagini diffuse da Hamas mostrano i miliziani islamici intenti a scagliarsi contro i simboli del nemico che lì, nell'edificio della Sicurezza preventiva, porta il nome di Mohammed Dahalan, il proconsole di al Fatah, da alcune settimane opportunamente riparato in Egitto per motivi di salute.
La religione, si sa, motiva i vincitori. Con accenti rivelatori, Sami Abu Zuhri, uno dei portavoce di Hamas ha inneggiato alla "seconda liberazione di Gaza", una definizione che è parsa echeggiare la "seconda liberazione della Mecca" ad opera di Maometto. Lo sceicco Nizar Rayan ha affermato che oggi, venerdì, entrerà nel quartiere presidenziale, la Muntada, per pronunciare un sermone ed ha aggiunto che gli uffici dell'odiato Dahalan saranno trasformati in un centro di studi islamici. Ma presto Hamas dovrà pensare a come sfamare centinaia di migliaia di persone che dipendevano dagli aiuti umanitari.
(a. s.)


http://www.repubblica.it/2007/06/sez...nce-hamas.html

Mago Zurlì e Cristina D'avena.


Ultima modifica di zerothehero : 14-12-2007 alle 01:33.
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Old 14-12-2007, 04:23   #11
komak00
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Alla fine a quando la fine di questo pseudo stato israeliano.Devono solo scomparire....cazzzo se ci penso mi prendo sospensioni solo quando intervengo sulla questione palestinese,come in questo caso..ahhahah ma vabene lo stesso

e cmq alla fine beccatevi questo e che l'intifada continui

INTIFADA

http://www.youtube.com/watch?v=jlr3eqlxSGs

INTIFADA
komak00 è offline  
Old 14-12-2007, 04:40   #12
komak00
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Se gli israeliani scompaiono dalla faccia della terra un bel 30% dei problemi verranno risolti
komak00 è offline  
Old 14-12-2007, 07:49   #13
Aborym
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Bambini palestinesi sotto il tiro del Reich giudaico.

La notizia è passata su Repubblicanews con poche righe di agenzia l'11 dicembre 2007 alle 12:36: «E' salito a otto morti palestinesi e quattro soldati israeliani feriti, il bilancio delle incursioni israeliane in mattinata nel sud della Striscia di Gaza dove gli uomini di Tsahal sono intervenuti con almeno 30 carri armati. Martedì 4 dicembre erano stati tre i militanti di Hamas morti ammazzati e altri tre feriti in un raid aereo israeliano nel sud della Striscia di Gaza».

Casomai dopo Annapolis a qualcuno venisse in mente davvero di concedere qualcosa ai palestinesi che non sia la schiavitù, è opportuno tenerli sotto pressione, salvo lasciarli al momento giusto reagire lanciando qualche razzo, per dimostrare al mondo che la pace è impossibile.
Così altri tre palestinesi il «glorioso» Tsahal, l'esercito di Giuda, ne ha ammazzati il 5 dicembre e un contadino l'ha freddato il 7 dicembre (terrorista anche lui?).
Quattro, oltre nove feriti, li aveva massacrati il 1 dicembre, tre il 27 novembre e altri quattro nei giorni precedenti… tanto per mantenere l'allenamento.
Nove poi erano stati uccisi a fine ottobre, mentre come misura «umanitaria» rivolta verso il «lager di Gaza» e per contribuire alla riduzione delle emissioni in atmosfera lo Stato ebraico aveva pensato di tagliare il 25% di benzina, gasolio e gas.
Quando si dice la sensibilità… anche ambientale!

Queste tragiche notizie passano sulle nostre agenzie (a proposito, di chi ne è la proprietà?) con la stessa rilevanza con cui dalla medesima fonte siamo stati informati che Britney Spears ha intenzione di affidarsi al chirurgo plastico per un completo «restyling» da 81 mila dollari (20mila per il naso, 25mila per le tette, 18mila per far scomparire la pancia e altri 18mila per la liposuzione totale delle cosce).
Per il cervello niente preventivo, l'agenzia tace: ammesso che sia possibile, il costo dev'essere proibitivo, quindi per ora non se ne parla.

Maggiore spazio è stato dato ad un'altra notizia, senza la quale la nostra vita non sarebbe stata più la stessa: viene da Sydney e ci informa che l'antico progenitore del canguro non saltava, si muoveva a quattro zampe, aveva zanne simili a quelle dei cani e forse si arrampicava sugli alberi.
Questa sì che è informazione!
Se i morti fossero stati ebrei, anziché palestinesi, Davide Frattini su Il Corriere della Sera ci avrebbe sparato tre pagine di cronaca e lacrime, Magdi Allam avrebbe sfornato un «istant book» dal titolo «Viva Israele 2» (magari con sottotitolo «La vendetta»), Fiamma Nirenstein ci avrebbe ricordato «l'immane tragedia della shoah» e Massimo Introvigne avrebbe editato magari un breve saggio su «Il martirio come categoria di azione politica».

Mi domanderete: forse che se i morti fossero stati ebrei, non sarebbe stato un crimine altrettanto orrendo?
Certo che sì!
Solo vorremmo sapere, visto che i morti ammazzati sono stati palestinesi, se il sangue palestinese vale o no come quello ebreo.
Ma avere risposta dalla stampa di casa nostra (nostra si fa per dire…) è un miraggio.
A noi evidentemente interessano di più i canguri o la cellulite delle cosce di quella vacca di Britney Spears.
Per sapere un po' di verità, ai gazzettieri di casa nostra dobbiamo preferire - pensate un po' - la stampa israeliana.

Gideon Levi, coraggioso giornalista ebreo che scrive su Haaretz, con amaro realismo ci informa che nell'anno in corso sono stati uccisi 457 palestinesi di cui 92 bambini: «E' l'anno ebraico 5767. Quasi 100 bambini che erano vivi e che stavano giocando nel passato Anno Nuovo, ma che non sono sopravissuti per vedere quello attuale. Un anno. Sono stati percorsi quasi 8.000 chilometri con il piccolo, corazzato, Rover del giornale - senza contare le centinaia di chilometri sul vecchio taxi Mercedes, giallo, di proprietà di Munir e di Sa'id, i nostri attenti autisti di Gaza. Questo è il nostro modo di celebrare il 40mo anniversario dell'occupazione. Nessuno può ormai più sostenere che è solo un fenomeno temporaneo, passeggero. Israele è l'occupazione. L'occupazione è Israele».

Per un ebreo onesto e coraggioso che chiama le cose col loro nome, da noi invece il silenzio è assoluto.
Assoluto su tutto, se si tratta di palestinesi: uomini, donne, bambini!
Oh, come siamo sensibili quando sentiamo parlare di diritti umani!
Oh, come siamo indignati quando sentiamo parlare di violazioni dei diritti dei minori!
Facciamo petizioni, votiamo risoluzioni, organizziamo sottoscrizioni, raccogliamo donazioni, attiviamo televisioni, facciamo campagne di sensibilizzazioni, abbiamo almeno una delle Carlucci a farci venire i lucciconi, uno stracacchio di don Gallo a tenere sermoni, i Pooh a cantare le canzoni, la solidarietà di Prodi e Berlusconi, l'UNICEF a rompere i c…i,… s'intende, purchè i bambini siano quelli buoni…
Perché, se sono palestinesi, la cosa cambia.

Voi non lo sapete, essendo molto, molto meno importanti loro rispetto alle liposuzioni di Britney Spears, ma secondo i dati forniti da B'tselem, (che è il Centro israeliano per i diritti umani nei territori occupati fondato nel 1989 da accademici, avvocati, giornalisti e membri della Knesset, mica da quel cattivone di Blondet!) alla fine di settembre erano ben 341 i minori palestinesi detenuti nelle carceri dell'Idf e dell'Israel Prisons Service, senza contare i neonati e i bimbi piccolissimi detenuti insieme alle loro madri.

Io vorrei vedere un intellettuale, un giornalista, un parlamentare, un conduttore, mezza Simona Ventura, una Milly Carlucci qualsiasi e non dico un Roby Fachinetti, ma almeno uno Stefano D'Orazio dei Pooh gridare il proprio orrore per questo!

Vorrei che un direttore (ebreo se non erro) de Il Corriere della Sera regalasse proporzionalmente a questi 341 minori le stesse lenzuolate che ha regalato a Vladimir Luxuria quando è stato stropicciato a Mosca dai poliziotti di Putin!

Vorrei che l'ebreo «infedele» Gad Lerner, oltreché intrattenerci sull'ordinanza anti-clandestini del sindaco di Cittadella, ci parlasse, una volta almeno nella vita, dei diritti dei palestinesi espulsi dalla loro terra!

Vorrei che tutti coloro che giustamente sono indignati per la defezione scolastica e lo sfruttamento dei bimbi rom ai crocicchi delle strade (salvo far nulla per reprimere l'immondo commercio), si indignassero anche per i 26 bambini palestinesi di Tel'Adasa, che a scuola non ci possono andare da quando i loro carcerieri ebrei gli hanno costruito intorno un muro!

Vorrei che guardaste questo filmato http://it.youtube.com/watch?v=Ux4wC1krmvg e le decine di altri filmati che sono in rete e che il 27 gennaio prossimo, «Giorno della Memoria», dopo esservi sorbiti per l'ennesima volta Schindler's list, inondaste la rete con un diluvio di mail indirizzate a lorsignori, per ricordare che ce ne ricordiamo benissimo: oh, se ce ne ricordiamo!
Vorrei che ogni volta che vi mostreranno le immagini dei corpi di ebrei denudati nei lager nazisti guardaste questo video, dove il 29 Agosto scorso a Qalqiliya il «glorioso» Tsahal, la «Wehrmacht di Giuda», demolite le case dei palestinesi, li trascina via nudi e incatenati: «Achtung Banditen!»
http://www.youtube.com/watch?v=A4wiry2V2dI

Vorrei che dopo aver visto questi filmati e girato la «rete» per vedere come le ex-vittime hanno bene imparato dai tedeschi di 65 anni fa, capiste perché su questo sito, tra l'orrore dei benpensanti, gli esorcismi anti-Blondet, si usa, per indicare il sistema di potere mondiale messo in piedi dalla Israel-british-american lobby, quello tabù di Quarto Reich.

Vorrei infine che anche Santa Romana Chiesa, la quale dopo anni di prostrazioni ai piedi dei rabbini ha trovato il coraggio di alzare la voce con Israele per lo stallo delle trattative inerenti la pur significativa questione dello status fiscale della Chiesa cattolica, dei suoi beni in Israele e dei problemi esistenti circa l'arrivo in Terra Santa di personale cattolico dall'estero, lo facesse perlomeno con altrettanta energia per i figli di Palestina, schiacciati dal tallone di Giuda.
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Old 14-12-2007, 08:57   #14
Hitman04
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Old 14-12-2007, 09:05   #15
FabioGreggio
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Dal nostro corrispondente
GERUSALEMME - Arrivano in Israele le notizie convulse della disfatta dell'Autorità palestinese, insieme con le immagini, scelte per intimidire, della vittoria militare di Hamas. Bandiere verdi islamiche sventolano sugli edifici delle Forze di sicurezza, caduti in poche ore. Prigionieri a torso nudo, in mutande e con le braccia alzate costretti a sfilare davanti ad una telecamera. Obitori pieni di cadaveri. È questa quella che i portavoce del movimento islamico hanno definito la "liberazione di Gaza dalle orde dei collaborazionisti".
Paradossalmente, il trionfalismo del movimento islamico ha tratto maggior enfasi dall'imbarazzante silenzio del presidente Abu Mazen. Il quale, per tutta la giornata dal suo quartiere generale di Ramallah non ha emesso un ordine. In serata, però, una precipitosa inversione. Abu Mazen ha deciso di sciogliere il governo d'unità nazionale e proclamare lo stato d'emergenza indicendo "elezioni anticipate non appena la situazione lo consentirà". Sarà interessante vedere come reagirà Hamas, e in particolare il premier Haniyeh, se cioè sarà varato subito un governo del movimento islamico a Gaza che equivarrebbe alla fondazione di quello che gli osservatori israeliani hanno definito spregiativamente "Hamastan".
La mossa di Abu Mazen appare comunque tardiva. Il governo, a Gaza era stato da mesi ridotto all'impotenza dallo scontro fra le fazioni e lo Stato d'Emergenza non c'è più chi possa metterlo in pratica, perché le forze di sicurezza fedeli al presidente sono evaporate. Non solo Hamas ha conquistato in rapida successione le roccaforti del potere presidenziale ma ha annunciato anche di aver cominciato la caccia ai "collaborazionisti" (d'Israele, degli Stati Uniti, dell'ancient regime), approntando una lista con 53 nomi da colpire, uno dei quali, a capo di non meglio precisati "squadroni della morte" di al Fatah sarebbe stato "giustiziato ieri stesso".
Con un'accelerazione improvvisa tipica di un conflitto che non ha mai tollerato i tempi lunghi, la storia palestinese sta cambiando e quello che sarà domani non somiglierà per niente a ciò che è stato fino ad oggi. "Gaza è perduta", s'è lasciato sfuggire di primo mattino uno degli uomini del presidente. In serata s'è saputo che centinaia di politici, burocrati e alti ufficiali con la tessera di al Fatah hanno abbandonato la Striscia con ogni mezzo, anche via mare, e, secondo la tv commerciale israeliana, Canale 10, hanno trovato rifugio a Ramallah, alcuni in hotel. Passeranno degli anni prima che possano rimettere piede a Gaza.
Lo smembramento di quelli che furono i Territori palestinesi, Cisgiordania e Gaza, sembra a questo punto inevitabile, ma forse non tramonterà il progetto di un mini-stato palestinese nella West Bank. Condoleezza Rice ha, infatti, telefonato ad Abu Mazen, con un gesto che vuole dimostrare sostegno ai moderati. Ma che ne sarà del milione e 400 mila palestinesi che si ritrovano a Gaza?
Le immagini diffuse da Hamas mostrano i miliziani islamici intenti a scagliarsi contro i simboli del nemico che lì, nell'edificio della Sicurezza preventiva, porta il nome di Mohammed Dahalan, il proconsole di al Fatah, da alcune settimane opportunamente riparato in Egitto per motivi di salute.
La religione, si sa, motiva i vincitori. Con accenti rivelatori, Sami Abu Zuhri, uno dei portavoce di Hamas ha inneggiato alla "seconda liberazione di Gaza", una definizione che è parsa echeggiare la "seconda liberazione della Mecca" ad opera di Maometto. Lo sceicco Nizar Rayan ha affermato che oggi, venerdì, entrerà nel quartiere presidenziale, la Muntada, per pronunciare un sermone ed ha aggiunto che gli uffici dell'odiato Dahalan saranno trasformati in un centro di studi islamici. Ma presto Hamas dovrà pensare a come sfamare centinaia di migliaia di persone che dipendevano dagli aiuti umanitari.
(a. s.)


http://www.repubblica.it/2007/06/sez...nce-hamas.html

Mago Zurlì e Cristina D'avena.

Bambina israeliana che scrive su una bomba destinata ai Palestinesi auguri particolari...








Un bambino israeliano a Hebron prende a sassate i bambini delle scuole palestinesi mentre i militari e i famigliari guardano divertiti. VEDI QUI


Un bambino israeliano consegna le armi all'Esercito israeliano prima del ritiro da Gaza:


Risultato delle bome sorriso firmate dalla simpatica bimba israeliana:



fg

Ultima modifica di FabioGreggio : 14-12-2007 alle 09:07.
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Old 14-12-2007, 09:07   #16
sider
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Sappiamo benissimo che le colpe stanno da entrambe le parti.
Per cui chi fa l'equazione che passano i medi israele= buono palestinese=cattivo è in errore.
Cmq consiglio un viaggetto da quelle parti, prima di postare a vanvera.
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Old 14-12-2007, 09:14   #17
ferste
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Bambina israeliana che scrive su una bomba destinata ai Palestinesi auguri particolari...
Un bambino israeliano a Hebron prende a sassate i bambini delle scuole palestinesi mentre i militari e i famigliari guardano divertiti. [b

fg
Parole sante! mentre quei poverini disarmati e pacifici vengono devastati dagli assassini imperialisti americo-britannico-sionisti il mondo resta a guardare.........

ah...ma forse sbagliamo:

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Originariamente inviato da sider Guarda i messaggi
Sappiamo benissimo che le colpe stanno da entrambe le parti.
A troppa gente fa comodo pensare che la colpa stia solo dalla parte degli "imperialisti" o dalla parte dei "terroristi"....basta vedere qualche post qui sopra..........mi chiedo solo cosa ci guadagnino.....
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Addio Pierpo, motociclista.
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Old 14-12-2007, 09:16   #18
sider
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Parole sante! mentre quei poverini disarmati e pacifici vengono devastati dagli assassini imperialisti americo-britannico-sionisti il mondo resta a guardare.........

ah...ma forse sbagliamo:



A troppa gente fa comodo pensare che la colpa stia solo dalla parte degli "imperialisti" o dalla parte dei "terroristi"....basta vedere qualche post qui sopra..........mi chiedo solo cosa ci guadagnino.....

Devi però ammettere che l'immagine che passa è di una Israele povera vittima di feroci attentatori.
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Old 14-12-2007, 09:40   #19
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Alla fine a quando la fine di questo pseudo stato israeliano.Devono solo scomparire....cazzzo se ci penso mi prendo sospensioni solo quando intervengo sulla questione palestinese,come in questo caso..ahhahah ma vabene lo stesso

e cmq alla fine beccatevi questo e che l'intifada continui

INTIFADA

http://www.youtube.com/watch?v=jlr3eqlxSGs

INTIFADA
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Originariamente inviato da komak00 Guarda i messaggi
Se gli israeliani scompaiono dalla faccia della terra un bel 30% dei problemi verranno risolti
Forse prendi sospensioni perché flammi?

5 gg.

E mi auguro che la discussione da questo momento proceda come si deve.
nomeutente è offline  
Old 14-12-2007, 09:41   #20
ferste
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Originariamente inviato da sider Guarda i messaggi
Devi però ammettere che l'immagine che passa è di una Israele povera vittima di feroci attentatori.
Io non vedo i tg generalmente, ma sui giornali (e La Stampa in particolare che leggo tutti i giorni) l'analisi è "semplice": Israele approfitta dei disordini interni palestinesi per fare quello che vuole. Hamas e Al Fatah si stanno scannando e gli israeliani sono li in prima fila ad assistere allo spettacolo, approfittando della disorganizzazione e della propensione alla violenza palestinese, traducibile con "deficenza", per raidare a scopo di ordine pubblico e fare quello che gli pare. (diciamo che così è moooolto semplificata)
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Addio Pierpo, motociclista.
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