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Old 01-12-2007, 12:59   #21
DVD_QTDVS
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Originariamente inviato da Alien Guarda i messaggi
In questo modo giustifichi l'uccisione di un bambino innocente.
Se son stufo dei suoi traffici me la prendo con lui, non con la moglie o,ancora peggio, con il figlio e due poveracci che passavano di lì.
Quindi il traffico di droga giustifica la giustifica strage?
Assolutamente NO !
Però dico che per scatenare tutta quella furia omiccida, forse qualcosa
c'era... non giustifico, dò solo una piccola possibilità di attenuante..
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Old 01-12-2007, 13:02   #22
plut0ne
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L'Avatar di plut0ne
 
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Originariamente inviato da DVD_QTDVS Guarda i messaggi
Assolutamente NO !
Però dico che per scatenare tutta quella furia omiccida, forse qualcosa
c'era... non giustifico, dò solo una piccola possibilità di attenuante..
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Old 01-12-2007, 13:14   #23
DVD_QTDVS
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Old 01-12-2007, 13:21   #24
ania
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Originariamente inviato da DVD_QTDVS Guarda i messaggi
Oppure forse "gli psicopatici" ne avevano le OO piene di tutti i traffici che questo esimio signore faceva davanti ai loro occhi ?
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Originariamente inviato da Alien Guarda i messaggi
In questo modo giustifichi l'uccisione di un bambino innocente.
Se son stufo dei suoi traffici me la prendo con lui, non con la moglie o,ancora peggio, con il figlio e due poveracci che passavano di lì.
Quindi il traffico di droga giustifica la giustifica strage?
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Originariamente inviato da DVD_QTDVS Guarda i messaggi
Assolutamente NO !
Però dico che per scatenare tutta quella furia omiccida, forse qualcosa
c'era... non giustifico, dò solo una piccola possibilità di attenuante..
Non ho parole.

Quoto Alien, naturalmente.

La furia omicida con sui sono state massacrate quattro persone non trova -IMHO- alcuna possibile attenuante.

Adesso, nutrire dei sospetti sul fatto che una persona sia dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, viene addotto quale "piccola possibilità di attenuante" per commettere quattro efferati omicidi: ammazzare un bimbo, sua madre, sua nonna ed una che passava di lì.

Se si nutrono dei sospetti sul fatto che qualcuno sia dedito a traffici illeciti, ci si rivolge alle Forze dell' Ordine, non ci si improvvisa carnefici della sua famiglia.


Ania

Ultima modifica di ania : 02-12-2007 alle 00:41.
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Old 01-12-2007, 13:22   #25
DVD_QTDVS
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Città: MILANO
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Originariamente inviato da ania Guarda i messaggi
Non ho parole.
La furia omicida con sui sono state masscrate quattro persone nonha IMHO alcuna possibile attenuante.
Adesso, nutrire dei sospetti sul fatto che una persona sia dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, viene addotto quale possibilità di "piccola attenuante" per commettere quattro efferati omicidi: ammazzare un bimbo, sua madre, sua nonna ed uno che passava di lì.

Ania
Se uccito una persona xchè mi ha provocato è una attenuante che in tribbunale ha il suo valore ...
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Old 01-12-2007, 13:23   #26
paulus69
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Originariamente inviato da mt_iceman Guarda i messaggi
ecco cosa ci faceva in tunisia

cmq è propio un genio: sà di essere sotto i riflettori, sà che per certe sue conoscenze non è propio visto bene e continua a spacciare droga.
ma è ben per questo che ha continuato a spacciare:
divenuto personaggio mediatico...ha presuntuosamente ritenuto che difficilmente si sarebbero accaniti per i suoi precedenti considerata la "disgrazia" che l'ha colpito...
infatti...le autorità l'hanno lasciato crogiolare nel suo brodo certi di poterlo pescare come un tonno...mica scemi..
__________________
"ne bis in idem";il ricordare il mio vissuto non mi affrancherà dal commettere sbagli....ma certamente mi impedirà di commetterne gli stessi....

Ultima modifica di paulus69 : 01-12-2007 alle 13:25. Motivo: errato typo
paulus69 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-12-2007, 13:28   #27
ania
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Messaggi: 1886
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Originariamente inviato da DVD_QTDVS Guarda i messaggi
Se uccito una persona xchè mi ha provocato è una attenuante che in tribbunale ha il suo valore ...
Fammi capire, a tuo parere, un bambino di poco più di due anni, sua madre, sua nonna ed una vicina di casa "avrebbero provocato" i loro assassini ?

Ania

Ultima modifica di ania : 02-12-2007 alle 00:42.
ania è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-12-2007, 13:29   #28
sapatai
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L'Avatar di sapatai
 
Iscritto dal: Sep 2003
Città: ABANO TERME (Padova) paninaro inside
Messaggi: 3820
sta notizia non mi ha sorpreso per niente...
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Old 01-12-2007, 13:50   #29
Alexi@
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L'Avatar di Alexi@
 
Iscritto dal: Sep 2004
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Quote:
Originariamente inviato da DVD_QTDVS Guarda i messaggi
Assolutamente NO !
Però dico che per scatenare tutta quella furia omiccida, forse qualcosa
c'era... non giustifico, dò solo una piccola possibilità di attenuante..
non c'è attenuante che tenga nell'ammazzare un bambino indifeso, una vicina sicuramente innocente e due donne che potevano anche non essere coinvolete in affari illeciti. Se hai problemi con qualcuno che commette un reato lo denunci non gli stermini la famiglia.
Alexi@ è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-12-2007, 14:02   #30
ania
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Quote:
Originariamente inviato da Alexi@ Guarda i messaggi
non c'è attenuante che tenga nell'ammazzare un bambino indifeso, una vicina sicuramente innocente e due donne che potevano anche non essere coinvolete in affari illeciti. Se hai problemi con qualcuno che commette un reato lo denunci non gli stermini la famiglia.
Quoto, ed aggiungo che :

1 - ho trovato assolutamente stomachevole come si sia potuto pensare di lucrare sulla morte di quelle che avrebbero dovuto essere le persone più care, "svendendo i sentimenti ed il dolore che si sarebbe dovuto provare" all'indomani dello sterminio della propria famiglia, e

2 - non formulo alcuna difesa del soggetto in questione, IMHO indifendibile, ma

3 - non riesco nemmeno lontanamente a rintracciare una benchè minima attenuante al massacro di quattro persone, anche pensando al fatto che il soggetto in questione fosse dedito ad attività illecite,

4 - credo nella Giustizia, non nelle vendette trasversali, nè nella follia omicida che verrebbe slatentizzata da "fantasiose ed ipotetiche provocazioni", nè nel ricorso all'escamotage della semi-infermità mentale, fin troppo spesso invocata ed addotta quale utile artificio per ottenere vantaggiosi sconti di pena.

http://www.lastampa.it/redazione/cms...8049girata.asp
Quote:
Azouz Marzouk arrestato per spaccio
Il tunisino, accusato di essere il responsabile della strage di Erba, era stato poi scagionato


COMO - Azouz Marzouk, il tunisino che nella strage di Erba ha perso la moglie Raffaella Castagna e il figlio Youssef di due anni, è stato arrestato per droga dalla Guardia di Finanza di Como. L’operazione ha portato complessivamente a 9 ordinanze di custodia cautelare, di cui due in carcere. Al momento, una persona è irreperibile. L’operazione è scattata all’alba. L’operazione, scattata all’alba, ha portato all’arresto di Marzouk non lontano dalla sua abitazione dove i carabinieri, la notte della strage dell’11 dicembre scorso, cercavano il tunisino.

A Marzouk gli uomini delle Fiamme gialle contestano una serie di episodi che partono dal 2002 e sono relativi allo spaccio di droga che, presumibilmente, veniva importata dalla Tunisia e poi spacciata attraverso diversi canali nell’intera Lombardia. Una attività di spaccio, che secondo indiscrezioni, viene interrotta prima della strage di Erba.Gli investigatori avrebbero contestato a Marzouk una serie di episodi di spaccio di droga che, a quanto pare, veniva portata in Italia dalla Tunisia dallo stesso Azouz a partire dal 2002 per essere poi spacciata attraverso vari canali in un’ampia area della Lombardia.

Le indagini erano in corso prima del massacro in cui persero la vita la moglie, il figlioletto Youssuf di due anni e la suocera Paola Galli, oltre alla vicina di casa Valeria Cherubini. Poi, proprio per quanto accadde mentre lui si trovava a Zoughuan, il suo paese d’origine, le indagini furono sospese. Azouz era già finito in cella insieme al fratello Fahmi, residente a Merone (Como) per una indagine del 2004 che portò la Guardia di Finanza di Como a far scattare una serie di arresti proprio per un traffico di sostanze stupefacenti. Da quell’indagine ne era nata una successiva con indagati, ancora una volta, i due fratelli e altri loro parenti.

1/12/2007 (8:13)

http://www.corriere.it/cronache/07_d...ba99c53b.shtml
Quote:
Arrestato Azouz per spaccio di droga
Il tunisino fermato con altre 6 persone su ordine della procura di Como.
Altre 2 ordinanze eseguite in carcere
L'indagine va avanti dal 2002.
L'uomo perse moglie e figlio nella strage di erba


COMO - Il tunisino Azouz Marzouk, 36 anni, divenuto celebre a seguito del massacro perpretato a Erba dai suoi vicini di casa nei confronti della moglie Raffaella Castagna e del figlio piccolo, è stata arrestato insieme ad altre 6 persone per spaccio di droga dalla Guardia di Finanza su ordine della procura di Como.

Complessivamente le ordinanze di custodia cautelare sono 10 di cui 2 eseguite in carcere, mentre un altro indagato deve essere ancora arrestato. L'unica donna indagata è stata posta agli arresti domiciliari. L'indagine andava avanti dal 2002. Tra gli arrestati anche il fratello di Azouz, Sadok.

L'INDAGINE - L'operazione, scattata all'alba, ha portato all'arresto di Marzouk non lontano dalla sua abitazione dove i carabinieri, la notte della strage dell'11 dicembre scorso, cercavano il tunisino. A Marzouk gli uomini delle Fiamme gialle contestano una serie di episodi che partono dal 2002 e sono relativi allo spaccio di droga che, presumibilmente, veniva importata dalla Tunisia e poi spacciata attraverso diversi canali nell'intera Lombardia.
In realtà, secondo quanto emerge, Azouz negli ultimi tempi non avrebbe spacciato materialmente la droga, prevalentemente cocaina, ma si sarebbe limitato a prendere telefonicamente le ordinazioni degli stupefacenti. La vendita diretta della droga sarebbe avvenuta invece nel periodo tra l'agosto e il dicembre del 2006, quando sarebbe stata poi interrotta dalla strage di Erba.
Azouz dovrebbe essere teoricamente portato nel carcere di Como, ma è improbabile che questo avvenga, in quanto è lo stesso carcere in cui ci sono Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi che hanno ucciso a Erba, tra gli altri, sua moglie e suo figlio. Infatti, dopo le foto segnaletiche di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Vigevano.

LA STRAGE DI ERBA - La strage di Erba risale all'11 dicembre dell'anno scorso. Furono uccisi, in un appartamento di via Diaz, la padrona di casa, Raffaella Castagna, moglie di Azouz Marzouk, il loro figlioletto Youssef di poco più di due anni, la madre di lei, Paola Galli, e una vicina di casa, Valeria Cherubini. Il marito di quest'ultima, Mario Frigerio, rimase, invece, gravemente ferito. Nelle ore immediatamente successive al massacro, i sospetti si appuntarono proprio su Marzouk, che però aveva un alibi inattaccabile: si trovava in Tunisia. In seguito, l'inchiesta prese in considerazione l'ipotesi di una vendetta proprio nei confronti di Azouz. Ma, a un mese dal massacro, furono arrestati Olindo Romano e Rosa Bazzi, che abitavano nella stessa casa, al piano inferiore. Dopo ammissioni in serie sulle loro responsabilità, subentrò, in occasione dell'udienza preliminare, una sostanziale ritrattazione. Ma il gup li ha ugualmente rinviati al giudizio della Corte d'Assise per il processo che si terrà il 29 gennaio. Azouz Marzouk - divenuto una sorta di personaggio, in quest'ultimo anno, anche per alcune presenze televisive dove era stato chiamato per parlare della strage e della sua tragedia personale - la settimana scorsa era tornato nella casa di via Diaz per un sopralluogo con il suo avvocato. Al termine aveva parlato di sentimenti di «dolore e rabbia, tutto quello che ho visto mi hanno ricordato Youssef e Raffaella. Gli assassini meritano due ergastoli a testa ma penso sempre alla pena di morte».

LA DIFESA DELL'AVVOCATO DI AZOUZ - «Azouz Marzouk si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, coinvolto in un’indagine che non lo riguarda». Sono queste le prime parole di Roberto Tropenscovino, avvocato del tunisino. «L’indagine che ha portato alle ordinanze di custodia cautelare di oggi è figlia di quella partita nel 2004, nella quale Marzouk era rimasto coinvolto finendo anche in carcere. Ma lui ha chiuso con quell’ambiente dopo i noti fatti che sono accaduti» ha detto l’avvocato. Marzouk, fa sapere il legale, è detenuto nel carcere di Vigevano ed è sereno: «L’ho appena incontrato, è sereno anche alla luce dell’ordinanza di custodia cautelare, dove ci sono pochi rilievi a suo carico. Si tratta degli stessi reati per cui era stato arrestato in precedenza. Ma ora lui non avrebbe nessuna ragione di restare di nuovo coinvolto in una vicenda del genere». Marzouk, secondo Tropenscovino, si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato: anche se ha smesso di frequentare l’ambiente dello spaccio di droga cui era legato in precedenza, continua infatti a frequentare alcune persone che sono coinvolte nell’inchiesta che ha portato agli arresti. Il tunisino - afferma ancora l’avvocato - oggi si trovava insieme al fratello e al cugino arrestati e ad alcuni amici, che continua a vedere pur essendo estraneo ai loro "traffici". L’avvocato ribadisce dunque che Marzouk non è coinvolto e il fatto che si trovasse con loro non significa che continui a trafficare stupefacenti.

01 dicembre 2007
http://www.repubblica.it/2007/12/sez...sto-azouz.html
Quote:
Arrestato Azouz Marzouk per spaccio di stupefacenti
In manette il tunisino marito di Raffaella Castagna uccisa insieme al loro figlio nella strage di Erba
In carcere sono finite anche altre sei persone fra cui il fratello Sadok
"Non c'entro, ho la possibilità di guadagnarmi da vivere senza commettere certe stupidate"


COMO - Azouz Marzouk, 27 anni, il tunisino marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef, due delle quattro vittime della strage di Erba, è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza per spaccio di stupefacenti. Assieme a lui è finito in carcere il fratello Sadok ed altri cinque persone. Due provvedimenti sono stati notificati a persone già in carcere mentre un indagato è tuttora ricercato. Complessivamente le ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip sono state dieci. Tra gli arrestati anche una donna.

Gli uomini della Guardia di finanza hanno arrestato Azouz intorno alle sette, lungo una strada vicino a quella casa dove, non più di un anno fa, gli agenti lo andarono a cercare perchè inizialmente lo sospettavano di essere stato lui l'autore della strage famigliare. Era solo stamane; non ha opposto resistenza. E' stato portato nel carcere di Vigevano; nei prossimi giorni sarà ascoltato dal giudice.

"Io non c'entro niente", ha detto al suo avvocato Azouz. "Non ha senso che io commetta questi reati perchè ho la possibilità di guadagnarmi da vivere senza che debba fare certe stupidate". L'avvocato Roberto Tropenscovino si mostra fiducioso sul futuro del suo assistito: "Non aveva droga con sé né è stato trovato stupefacente nella sua casa. Azouz Marzouk tornerà presto libero".

L'inchiesta, relativa allo spaccio di cocaina e hascisc nell'Erbese, era cominciata prima della strage di Erba. Le 400 pagine dell'ordinanza firmate dal gip Luciano Storaci, si basano principalmente su intercettazioni telefoniche e ambientali, proseguite anche dopo il massacro. E' lo stesso pm Massimo Astori che indagò sulla strage, il sostituto procuratore che oggi ha chiesto di arrestare il marito di Raffaella Castagna.

Già l'anno scorso, Azouz era finito in carcere per un'altra vicenda di droga: aveva scontato alcuni mesi in cella ma poi era uscito grazie all'indulto. "Sono stato dentro per droga - ammise in un'intervista concessa dopo che gli inquirenti lo scagionarono dal sospetto di essere l'omicida della moglie, del figlio, della suocera e della vicina di casa. "Io non c'entravo in quella storia di droga: lo giuro. Non avevo addosso niente quando ci hanno beccati. Era la persona che stava con me ad avere droga, non io". L'hanno condannata a quattro anni: una pena severa, per chi non ha commesso reati..., gli domandò il reporter. "E' perché ho dato retta al mio avvocato e ho patteggiato. E' stato un errore: in dibattimento sarei stato assolto".

(1 dicembre 2007)

Ania

Ultima modifica di ania : 02-12-2007 alle 09:02.
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Old 01-12-2007, 14:27   #31
Thunderfox
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Non mi ha mai convinto, la notizia di oggi non mi ha sorpreso più di tanto.
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Il sentiero del lupo è sempre impervio, ma libero da padroni.
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Old 01-12-2007, 20:03   #32
Blaster_Maniac
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Originariamente inviato da Bastian UMTS Guarda i messaggi
Una attività di spaccio, che secondo indiscrezioni, viene interrotta prima della strage di Erba.

Quote:
Originariamente inviato da paulus69 Guarda i messaggi
ma è ben per questo che ha continuato a spacciare:
divenuto personaggio mediatico...ha presuntuosamente ritenuto che difficilmente si sarebbero accaniti per i suoi precedenti considerata la "disgrazia" che l'ha colpito...
infatti...le autorità l'hanno lasciato crogiolare nel suo brodo certi di poterlo pescare come un tonno...mica scemi..
Le leggete per intero le notizie?
Parrebbe di no.
Certi commenti non stanno nè in cielo nè in terra.
Mi pare un pò presto per parlare.

Ultima modifica di Blaster_Maniac : 01-12-2007 alle 20:11.
Blaster_Maniac è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-12-2007, 20:19   #33
paulus69
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Città: Mega Direttore Gran Figl. di Putt. & Lup.Mann.
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Originariamente inviato da Blaster_Maniac Guarda i messaggi
Le leggete per intero le notizie?
Parrebbe di no.
Certi commenti non stanno nè in cielo nè in terra.
Mi pare un pò presto per parlare.
mi par un pò strano che la finanza operi un'accanimento nei confronti dell'azouk...ci sono intercettazioni,e l'indiretta conferma del suocero.
qualcosa avran ben trovato.
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paulus69 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-12-2007, 20:20   #34
DVD_QTDVS
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Originariamente inviato da Alexi@ Guarda i messaggi
non c'è attenuante che tenga nell'ammazzare un bambino indifeso, una vicina sicuramente innocente e due donne che potevano anche non essere coinvolete in affari illeciti. Se hai problemi con qualcuno che commette un reato lo denunci non gli stermini la famiglia.
il bambino non c'entra, nella loro follia qualcosa che ha scatenato il tutto
è sicuramente presente no ?
DVD_QTDVS è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-12-2007, 20:27   #35
:.Blizzard.:
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L'Avatar di :.Blizzard.:
 
Iscritto dal: Jan 2006
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Quote:
Originariamente inviato da DVD_QTDVS Guarda i messaggi
il bambino non c'entra, nella loro follia qualcosa che ha scatenato il tutto
è sicuramente presente no ?

Beh, direi che hai scoperto l'acqua calda.

La pazzia, ecco che ha scatenato il tutto.

Tutto il resto è fuffa.
:.Blizzard.: è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-12-2007, 08:29   #36
fluke81
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Iscritto dal: Aug 2006
Città: Messina
Messaggi: 9294
Vivo i miei mesi più belli
Mi offrono soldi per sesso»
Le telefonate che accusano Azouz, arrestato per droga


ERBA (Como) — È il 5 aprile dell' anno scorso. Azouz Marzouk parla al telefono con un amico. «Sai che ti dico? Che sono stati i mesi più belli della mia vita. Pensa che mi hanno perfino proposto soldi in cambio di sesso. Sono arrivati a dirmi quanto vuoi per una scopata?». La celebrità appena assaggiata ha un sapore che sembra piacergli molto. Interviste, apparizioni in televisione, inviti a feste modaiole, serate in discoteca. Tutti pazzi per Azouz, e lui a volte si fa pagare, altre no. Ogni volta, comunque, fatica a frenarsi, come gli consigliano amici, avvocati, parenti. «Guarda che non puoi andare al Grande Fratello, chissà cosa diranno di te. Non esporti così tanto. Fahmi, diglielo anche tu...» gli ha spiegato in più di un'occasione il cugino Bohren, chiedendo il conforto del fratello di Azouz, appunto, Fahmi (Bohren e Fahmi sono fra gli arrestati di ieri). Nelle oltre 500 pagine di ordinanza di custodia cautelare il capitolo su Azouz Marzouk è lungo, dettagliato. Per descrivere la sua personalità e per far capire al giudice delle indagini preliminari chi è quel ragazzo, il pubblico ministero scrive che alcune delle intercettazioni allegate all' inchiesta «lasciano allibiti». Per la spregiudicatezza dell'indagato, sottintende la procura, soprattutto alla luce dell'immagine pubblica che Azouz ha fatto passare di sé. E nelle carte si citano alcuni dei fatti accertati. Per esempio l'intercettazione ambientale registrata nella macchina di Azouz il 4 gennaio 2006. Raffaella Castagna, sua moglie, e Youssef, il suo bambino di due anni, non erano ancora stati sepolti. Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due vicini di casa autori della strage, non erano ancora stati arrestati. Di Azouz si parlava e si scriveva ormai da settimane come del «tunisino accusato ingiustamente del massacro ». Ecco. Lui la sera del 4 gennaio era appartato in auto con un'amica italiana per una pausa di sesso. Niente di illecito. Quello che «lascia allibiti» gli investigatori è che lei, amica della moglie uccisa di Azouz, dice «non so se facciamo bene. Io mi sento in colpa».

E lui: «Perché? Non devi sentirti in colpa. Non hai colpe. Facciamolo senza raccomandazioni...», dove per raccomandazioni si intuisce che voleva invece dire «precauzioni». Poi il tunisino confessa che «è la prima volta che lo faccio in macchina» e lei lo redarguisce: «E allora avresti potuto anche portarmi in un posto più bello». La tragedia. E il suo passato da spacciatore. Forse si sentiva già protetto dalla sua improvvisa notorietà, Azouz. E avere a che fare ancora con la droga non lo preoccupava più di tanto. Le cimici e i telefoni l'hanno registrato: «Tanto non ci prenderanno mai». Arrestato per droga nell' aprile del 2005 e rilasciato con l'indulto ad agosto del 2006, Azouz si sentiva al sicuro, convinto di aver già pagato il suo conto alla giustizia. Non più di un mese fa un'amica ave va messo in guardia lui e i suoi parenti: «Con quella roba state facendo delle grandissime stronzate. Avevate giurato di non farlo più». Lui le aveva riso in faccia e aveva continuato a parlare con i suoi cugini. In un'altra intercettazione ambientale è sempre lui che spiega al suo interlocutore del momento: «A me quando qualcuno mi dice di non sniffare sniffo ancora di più, per ripicca ».

Tre giorni fa è tornato da Napoli dov'era andato a sbrigare «alcuni affari », come diceva ormai spesso in questi ultimi mesi. «Che nottata», si era vantato con qualcuno degli altri oggi indagati. «Ho pippato tutta la notte...». E ancora: in una conversazione telefonica della primavera scorsa parlava di quanto gli girasse tutto bene. «Ho conosciuto gente importante» spiegava. Tutto perfetto, se non fosse stato per un unico rammarico: «Ho fatto sesso sporco», confidava a un amico, espressione che evidentemente hanno colto al volo, dall'altro capo del filo. Perché l'argomento non è stato approfondito.

Giusi Fasano
http://www.corriere.it/cronache/07_d...ba99c53b.shtml

fluke81 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-12-2007, 08:37   #37
ania
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http://www.lastampa.it/redazione/cms...8066girata.asp

Quote:
Il vedovo allegro è uscito dall’album
Dalla strage ai riflettori andata e ritorno

STEFANIA MIRETTI

No, non era poi diventato «un personaggio». La fabbrica del gossip pesta sassi, t’arruola e ti scarica appena smetti di fare share, e alla fine per Azouz Marzouk non s’era rimediato granché: un paio di ospitate in discoteca, una serata in pizzeria organizzata dall’agente Lele Mora, che lo fece arrivare in Porsche Carrera - c’erano i giornalisti, e ne avrebbero scritto - e una poltrona tutta per lui a «Matrix», ma solo finché gli italiani avessero mostrato di gradire lo spettacolo della strage di Erba e la dolce cadenza di quell’enigmatico maghrebino che diceva «la mia moglie» e intercalava con troppi «sicuro». Poi, nell’album dei famosi, la figurina del vedovo allegro ha lasciato il posto a quelle delle gemelline senza cuore e dello zingaro assassino, e oggi è Amanda che si vorrebbe mettere sotto contratto: sai chissenefrega del tunisino in occhiali da sole che ancora smania per andare a ballare all’Hollywood, il locale dei calciatori e delle veline, e aveva pregato Fabrizio Corona di procurargli tre inviti per questa sera?

A una carriera da showman per il marito della povera Raffaella Castagna, salta fuori che non ci aveva pensato proprio nessuno, neppure quelli che gli avevano offerto una ribalta: «Mi era stato presentato come un ragazzo bisognoso d’aiuto», diceva ieri sera l’agente Lele Mora, «e io gliel’ho offerto: aiuto economico, sia chiaro, piccole cifre... e sono pronto a farlo ancora, se si dimostrerà che non è uno spacciatore. Ma gli ho sempre spiegato che doveva trovarsi un lavoro serio, perché di affrontare una carriera nello spettacolo non se ne parlava: non era il caso e non ne aveva le capacità. Azouz è un bel ragazzo, è vero, l’ho detto. Ma sa quanti ce ne sono di bei ragazzi, in Italia?». Appunto. E dunque Azouz, quando la guardia di finanza ha bussato alla sua porta con un’ordinanza di custodia cautelare, era già tornato a essere quello che sempre era stato: né tagliagole musulmano né futuro divo della televisione, ma un giovane tunisino che fiuta l’aria, spaccia droga perché tutti lo fanno compresi i suoi fratelli, incontra una donna italiana sola e pronta ad offrire a lui e a se stessa una chance, acquisisce un suocero che una sera lo prende da parte e gli dice «se vuoi mia figlia a me sta bene, ma vedi di rigare dritto», rifiuta lavori perché sgobbare per mille euro al mese è roba da sfigati, viene arrestato, esce con l’indulto e torna a inventarsi la giornata. Uno come tanti.

Dentro lo schermo popolato dai personaggi-figurina che sono il mito di tanti giovani maghrebini così come dei coetanei italiani, Azouz ci finisce per caso, vittima della banalità del male: tutta l’Italia sotto choc assiste al suo sbarco all’aeroporto di Malpensa, quando lui da qualche ora non è più il mostro, ma è pur sempre un tunisino pregiudicato i cui traffici potrebbero aver messo a repentaglio la vita della sua famiglia italiana; e però, sorpresa, lo spacciatore è carino, ha una felpa col cappuccio e un giubbotto da rapper, sfoggia la prima di una serie di griffe vistose sulle stanghette degli occhiali da sole. E l’audience s’impenna quando, nello zapping dei giorni successivi, c’è di nuovo e sempre Azouz in tv, non più inseguito dalle telecamere in strada ma seduto nel salotto di Magalli, ospite d’onore da Mentana, telegenico nella sua divisa da tronista.

L’ipotesi che lo spettatore distratto finisca per scambiarlo per uno dei ragazzi del «Grande Fratello» si rivela presto una facile profezia: al funerale tunisino di Raffaella e Youssef c’è anche Fabrizio Corona venuto a trattare un’esclusiva che qualcuno avrà ben commissionato, anche se non verrà rivendicata perché la famiglia Castagna inoltra pubbliche diffide. Ma a quel punto il vedovo allegro, sospettato d’essersi venduto la veglia funebre, si sente già in pista e replica a muso duro a chi lo accusa di voler speculare su una tragedia che, dopo tutto, è anche la sua: «Che male ci sarebbe, se dopo quel che ho sofferto mi rifacessi una vita nel mondo dello spettacolo?». Seguono le ospitate in discoteca, un servizio fotografico su Eva Tremila, il memoriale a puntate su «Diva e donna», le voci poi smentite d’un possibile ingaggio per «L’isola dei famosi».

Assicura ora Lele Mora di non essersi mai sognato di mettere sotto contratto uno come lui, «in televisione», dice, «ci vanno quelli che sanno fare qualcosa», però Azouz, poveretto, c’è da capirlo, «oggi come oggi è facile montarsi la testa, figurarsi per un ragazzo che viene dal nulla e di colpo si ritrova con la gente che per strada lo fotografa col telefonino». Nell’ultima istantanea, mentre Azouz si prepara ad affrontare la notte nel carcere di Vigevano, c’è invece Fabrizio Corona in visita ai parenti, nella palazzina popolare dove il tunisino era tornato ad abitare dopo lo sterminio della sua famiglia (una «vita miserevole» secondo il titolare della rinomata agenzia di paparazzi, prova certa «che Azouz non è uno spacciatore»). Accorso là dove sono accesi i riflettori di giornata per testimoniare solidarietà e vicinanza «in questo momento difficile». E anche un po’ per annunciare che farà un disco con Patrick Lumumba.

2/12/2007 (8:28)

http://qn.quotidiano.net/2007/12/02/...ovo_guai.shtml
Quote:
COMO, BLITZ DELLE FIAMME GIALLE
Azouz Marzouk di nuovo nei guai: arrestato per spaccio di droga
E Corona si precipita a casa sua
Carlo Castagna, papà di Raffaella, uccisa col figlioletto Youssef nella strage di Erba: "Ha perso l'occasione di redimersi".
Il tunisino 27enne è finito in manette con altre sei persone.
L'indagine è partita prima del massacro


COMO, 1 dicembre 2007 - Azouz Marzouk, il ventisettenne tunisino marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef tra le vittime della strage di Erba, è stato arrestato questa mattina dagli uomini della Guardia di Finanza di Como per spaccio di stupefacenti.

Assieme a lui in carcere sono finite altre sei persone. Secondo il suo avvocato, Roberto Tropenscovino, Marzouk, che ora è detenuto nel carcere di Vigevano, è sereno. "L'ho appena incontrato, è sereno anche alla luce dell'ordinanza di custodia cautelare, dove ci sono pochi rilievi a suo carico. Si tratta degli stessi reati per cui era stato arrestato in precedenza. Ma ora lui non avrebbe nessuna ragione di restare di nuovo coinvolto in una vicenda del genere".

Marzouk, secondo Tropenscovino, si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato: anche se ha smesso di frequentare l'ambiente dello spaccio di droga cui era legato in precedenza, continua infatti a frequentare alcune persone che sono coinvolte nell'inchiesta che ha portato agli arresti.

Le manette per Azouz Marzouk sono scattate questa mattina all'alba quando gli uomini della Guardia di Finanza di Como si sono presentati nell'appartamento del comasco dove viveva. A pesare sul suo conto l'accusa di spaccio di stupefacenti importati verosimilmente dalla Tunisia a partire dal 2002 e distribuiti in tutta la Lombardia. Di fatto il tunisino, già finito in carcere lo scorso anno sempre per una vicenda di droga e poi scarcerato grazie all'indulto, negli ultimi tempi, secondo gli inquirenti, non si occupava più direttamente dello spaccio ma si limitava al ruolo di "centralinista", smistando le richieste di stupefacenti.

L'attività, secondo le prime indicazioni, tuttavia, sarebbe stata interrotta prima della strage di Erba, avvenuta l'11 dicembre del 2006. In quella occasione, quando la furia omicida dei vicini di casa della famiglia Marzouk aveva portato alla morte la moglie di Azouz, Raffaella Castagna, il figlioletto Youssef, la nonna del piccolo, Paola Galli e una vicina di casa, Valeria Cherubini, i principali sospetti da subito si erano concentrati su Marzouk.

Solo in un secondo momento si era individuato nei vicini Olindo Romano e Rosa Bazzi gli autori del massacro, finiti in carcere un mese dopo la strage. Dopo una prima ammissione del reato, durante l'udienza preliminare del 10 ottobre scorso Olindo Romano si è dichiarato innocente e la moglie ha ritrattato. Ma questo non è servito ad evitare il rinvio al giudizio da parte del gup, Vittorio Anghileri, che ha fissato la data del processo per il 29 gennaio prossimo.

L'inchiesta, che oggi ha portato all'arresto di Marzouk, rientra in una ordinanza di custodia cautelare disposta per altre dieci persone: per 6 di queste sono immediatamente scattate le manette, due risultano già in carcere, una riguarda una donna attualmente ai domiciliari mentre l'ultima persona non è al momento reperibile. L'ordinanza porta la firma del gip Luciano Storaci, mentre l'inchiesta è condotta dal pm Massimo Astori.

IL SUOCERO: DOVEVA REDIMERSI
"Azouz Marzouk non ha saputo cogliere l'occasione di redimersi che gli era stata offerta da mia figlia». A dirlo è Carlo Castagna, papà di Raffaella, la moglie del tunisino arrestato stamani dalla Guardia di Finanza e una delle vittime della strage di Erba.

"Mia figlia gli aveva dato una grossa opportunità di mettersi sulla strada giusta" ha proseguito l'anziano commerciante che ancora una volta ha ribadito di "non nutrire alcun sentimento di vendetta" nei confronti dei coniugi Romano come anche verso il genero: "Azouz ha sbagliato molto nella sua vita. Ma non per questo se uno ha pagato con moneta falsa debba essere ripagato con la stessa.
Non dico che l'arresto di oggi sia 'moneta falsa. Non spetta a me dirlo, ma di certo sono convinto che, nonostante tutto quanto sia accaduto, Azouz non sia mai cambiato".

Anche il cognato, Giuseppe Castagna sottolinea come "Azouz non ha capito che anche noi, nonostante i rapporti non fossero buoni potevamo aiutarlo a non mettersi ancora nei guai. Un giorno - ha aggiunto Giuseppe - lo presi da parte per dirgli di mettere la testa a posto. Mettiamo da parte ogni rancore. La strage ha colpito tutti allo stesso modo. Ma non ho mai avuto la sensazione che avesse recepito il mio messaggio". Marzouk dopo essere stato portato in caserma per le formalità di rito è stato trasferito al carcere di Vigevano.

CASTELLI: E ORA NON DIVENTI TESTIMONIAL
''Mi auguro che non arrivi un nuovo 'illuminato' manager che voglia utilizzare Azouz come testimonial di qualche nuovo prodotto da lanciare, come recentemente avvenuto per il cittadino rom che, per aver guidato ubriaco fradicio al volante della propria autovettura, si e' reso protagonista dell'uccisione di quattro innocenti ragazzi ascolani''. Lo afferma il presidente dei senatori della Lega Nord Roberto Castelli, commentando l'arresto per spaccio di droga di Azouz Marzouk.

CORONA
Fabrizio Corona, il fotografo coinvolto nell'inchiesta 'Vallettopoli', è entrato nell'altro della palazzina di via Cavour a Merone, in provincia di Como, dove vive Azouz Marzouk. Corona è entrato nella palazzina popolare e si è intrattenuto con il legale di Azouz, Roberto Tropenascovino.

"Sono qui -ha detto Corona- per esprimere la mia solidarietà ad Azouz» che si trova rinchiuso nel carcere di Vigevano. «Io e Azouz siamo amici -ha spiegato il fotografo- e questo è un modo per dimostrargli che gli sono vicino".

Secondo Corona, il tunisino ''non ha una vita di lusso e chi spaccia generalmente non fa questa vita. Basti pensare che vivono in sei in un appartamento''. Non ha potuto non ricordare che, proprio in conseguenza di fatti di cronaca, e' diventato anche amico delle gemelle Cappa, le cugine di Chiara Poggi, la giovane uccisa lo scorso 13 agosto a Garlasco, e di Patrick Lumumba, arrestato e poi rilasciato per il delitto di Perugia. E con Lumumba ''presto incideremo un disco''.

Marzouk aveva in programma di andare a ballare domani sera all' Hollywood, la nota discoteca nel cuore di Milano. Lo ha detto Fabrizio Corona: ''Voleva tre inviti all'Hollywood per andare a ballare domani sera con dei suoi amici''. Corona ha sostenuto che l' arresto di oggi, ''mi sembra assurdo'' perche' Azouz gli era sembrato molto tranquillo e senza alcuna preoccupazione.

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Old 02-12-2007, 08:38   #38
Bastian UMTS
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Vivo i miei mesi più belli
Mi offrono soldi per sesso»
Le telefonate che accusano Azouz, arrestato per droga


ERBA (Como) — È il 5 aprile dell' anno scorso. Azouz Marzouk parla al telefono con un amico. «Sai che ti dico? Che sono stati i mesi più belli della mia vita. Pensa che mi hanno perfino proposto soldi in cambio di sesso. Sono arrivati a dirmi quanto vuoi per una scopata?». La celebrità appena assaggiata ha un sapore che sembra piacergli molto. Interviste, apparizioni in televisione, inviti a feste modaiole, serate in discoteca. Tutti pazzi per Azouz, e lui a volte si fa pagare, altre no. Ogni volta, comunque, fatica a frenarsi, come gli consigliano amici, avvocati, parenti. «Guarda che non puoi andare al Grande Fratello, chissà cosa diranno di te. Non esporti così tanto. Fahmi, diglielo anche tu...» gli ha spiegato in più di un'occasione il cugino Bohren, chiedendo il conforto del fratello di Azouz, appunto, Fahmi (Bohren e Fahmi sono fra gli arrestati di ieri). Nelle oltre 500 pagine di ordinanza di custodia cautelare il capitolo su Azouz Marzouk è lungo, dettagliato. Per descrivere la sua personalità e per far capire al giudice delle indagini preliminari chi è quel ragazzo, il pubblico ministero scrive che alcune delle intercettazioni allegate all' inchiesta «lasciano allibiti». Per la spregiudicatezza dell'indagato, sottintende la procura, soprattutto alla luce dell'immagine pubblica che Azouz ha fatto passare di sé. E nelle carte si citano alcuni dei fatti accertati. Per esempio l'intercettazione ambientale registrata nella macchina di Azouz il 4 gennaio 2006. Raffaella Castagna, sua moglie, e Youssef, il suo bambino di due anni, non erano ancora stati sepolti. Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due vicini di casa autori della strage, non erano ancora stati arrestati. Di Azouz si parlava e si scriveva ormai da settimane come del «tunisino accusato ingiustamente del massacro ». Ecco. Lui la sera del 4 gennaio era appartato in auto con un'amica italiana per una pausa di sesso. Niente di illecito. Quello che «lascia allibiti» gli investigatori è che lei, amica della moglie uccisa di Azouz, dice «non so se facciamo bene. Io mi sento in colpa».

E lui: «Perché? Non devi sentirti in colpa. Non hai colpe. Facciamolo senza raccomandazioni...», dove per raccomandazioni si intuisce che voleva invece dire «precauzioni». Poi il tunisino confessa che «è la prima volta che lo faccio in macchina» e lei lo redarguisce: «E allora avresti potuto anche portarmi in un posto più bello». La tragedia. E il suo passato da spacciatore. Forse si sentiva già protetto dalla sua improvvisa notorietà, Azouz. E avere a che fare ancora con la droga non lo preoccupava più di tanto. Le cimici e i telefoni l'hanno registrato: «Tanto non ci prenderanno mai». Arrestato per droga nell' aprile del 2005 e rilasciato con l'indulto ad agosto del 2006, Azouz si sentiva al sicuro, convinto di aver già pagato il suo conto alla giustizia. Non più di un mese fa un'amica ave va messo in guardia lui e i suoi parenti: «Con quella roba state facendo delle grandissime stronzate. Avevate giurato di non farlo più». Lui le aveva riso in faccia e aveva continuato a parlare con i suoi cugini. In un'altra intercettazione ambientale è sempre lui che spiega al suo interlocutore del momento: «A me quando qualcuno mi dice di non sniffare sniffo ancora di più, per ripicca ».

Tre giorni fa è tornato da Napoli dov'era andato a sbrigare «alcuni affari », come diceva ormai spesso in questi ultimi mesi. «Che nottata», si era vantato con qualcuno degli altri oggi indagati. «Ho pippato tutta la notte...». E ancora: in una conversazione telefonica della primavera scorsa parlava di quanto gli girasse tutto bene. «Ho conosciuto gente importante» spiegava. Tutto perfetto, se non fosse stato per un unico rammarico: «Ho fatto sesso sporco», confidava a un amico, espressione che evidentemente hanno colto al volo, dall'altro capo del filo. Perché l'argomento non è stato approfondito.

Giusi Fasano
http://www.corriere.it/cronache/07_d...ba99c53b.shtml

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Old 02-12-2007, 09:09   #39
ania
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http://www.corriere.it/cronache/07_d...ba99c53b.shtml
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Il massacro era diventato il modo per conquistare la popolarità
Dai tronisti ai vecchi guai: ascesa e declino di un superstite
Donne, tv, contratti: così si è fermata la corsa di Marzouk


«Guarda che al Coconut è pieno di figa, prima o poi dovresti farci un salto». Erano i primi di settembre, Azouz Marzouk sedeva sulle panchine fuori dal Radetzki. In quel locale milanese popolato da agenti di borsa e avvocati in happy hour, il tunisino di Erba faceva la figura del carciofo in un roseto, del parvenu. Era in sosta in un mondo non suo, aspettando che il suo amico Fabrizio Corona si decidesse a scendere da casa. In un panorama di abiti di buon taglio e cravatte pudicamente allentate, lui indossava una camicia rosa aperta sul petto rasato e coperto di catene d'oro, sotto ad un gessato a righe larghe. Roba da film di Scorsese e non da borghesone in libera uscita. In mano aveva un pacco di depliant del Coconut di Eupilio, il locale di Franco Ribaro, un altro dei suoi nuovi meravigliosi amici. Ristorante, pizzeria, discoteca «e sempre tanta figa» sottolineava lui mentre allungava i depliant a sconosciuti. Gli altri lo guardavano come si guarda un insetto strano, una blatta che misteriosamente è comparsa sul muro del salotto di casa. Era lo stesso genere di occhiate che il 13 gennaio di quest'anno gli riservarono i suoi concittadini di Erba ai funerali di Paola Galli, la nonna di Youssef. Quando Azouz arrivò sul sagrato della chiesa, una signora estrasse il telefonino dal visone e scattò una foto. Una ragazza lo guardava estasiata, «è più bello di Zidane».

Ma nessuno si spingeva a mettergli una mano sulle spalle. Solo all'uscita, sull'onda effimera della commozione, qualcuno si era cimentato nel gioco della riabilitazione, con il tunisino ex spacciatore, cattivo ma non assassino, vittima di pregiudizi e di un delitto orrendo. Lo avevano abbracciato sussurrandogli «comportati bene», con lo stesso atteggiamento di chi dà due euro a un questuante e poi aggiunge «mi raccomando, non se li beva».
Azouz si era prestato a tutto questo, ben sapendo che era una finzione, che nulla sarebbe cambiato. Fu l'ultimo giorno della sua prima vita. Quella nuova e in apparenza scintillante cominciò a Zaghouan, ai funerali musulmani di Youssef e Raffaella, con Fabrizio Corona che si materializza tra le tombe bianche del cimitero sulla collina. Azouz gli aveva promesso di indossare la maglia con il logo della sua agenzia durante la tumulazione dei feretri e l'esclusiva sulle foto della cerimonia.
Rosi e Olindo, i carnefici, Raffaella, Paola, Youssef, le vittime, uscirono presto dai notiziari su Azouz. Vi entrarono invece Lele Mora, qualche tronista, un sottobosco variopinto, in odore di trash e con Vallettopoli che incombeva. Lui si è sempre trovato bene con questa compagnia di giro, ricchi e reietti al tempo stesso. Gli calzava come un guanto. In quel mondo dove essere è apparire, l'unico requisito necessario è la bellezza. E poi, era portatore di valore aggiunto, la sua condizione di superstite in vendita, vittima pronta all'uso e al glamour. La popolarità era sempre legata al fatto di avere addosso l'odore del sangue di quella notte. È per questo che chiamava Mentana, per la fiction su Erba con annesso dibattito, e lo share che arriva al 27 per cento solamente al suo ingresso in scena. Ma era una gloria di passaggio, tanto prima o poi qualche altro delitto si sarebbe portato via scena e notorietà. Di tutte le promesse patinate, la conduzione di un talk show, un libro di memorie, l'Isola dei famosi, rimaneva solo la pizzeria Coconut di Eupilio e la Porsche prestata dal proprietario per le gite a Milano. In qualche remoto luogo dell'anima, Azouz dava l'impressione di coltivare un dolore, simbolizzato dal ciondolo d'oro con la foto di Youssef. Prima dell'estate, era ancora un uomo che soffriva, e somatizzava il tormento in un tremolio che dalla gamba destra gli saliva su tutto il fianco. Quella sera di settembre, sembrava soltanto la brutta imitazione di Fabrizio Corona. Nessun tremolio. Neppure una parola dedicata alla sua famiglia, ad un ricordo da coltivare. Un uomo ancora bello, ma imbolsito da una bella vita di plastica. La sua trasformazione si stava definitivamente compiendo.

Una volta scolorito il ricordo del sangue, sarebbe saltato fuori un posto anche per lui, tra soubrette da pizzeria e presentatori sul viale del tramonto. Dopo aver scolato un analcolico e aver provato a chiamare Fabrizio, che aveva il cellulare spento, Azouz disse che pensava di prender casa a Milano, che il passato era alle spalle, compresi i suoi lutti. Lui era pronto a prendersi quel che la vita — e i nuovi amici — gli avrebbero concesso. Ma il passato certe volte torna, sotto forma di vecchie abitudini. Forse è vero quello che dice ora Azouz dal carcere, che lui non aveva più bisogno di quello spaccio da pezzenti. L'Azouz diventato famoso rimaneva pur sempre il capo dei tunisini di Merone e di Erba, erano l'unico punto fisso della sua vita, nonostante le amicizie sventolate sui rotocalchi. Tutti sapevamo che c'era solo da aspettare. Oggi Azouz si riprende quel ruolo di cattivo che gli è sempre rimasto addosso, anche dopo esser stato scagionato dalle accuse della prima notte. Tutti noi lo abbiamo sempre osservato da lontano donandogli una finta solidarietà che invece era semplice attesa di una caduta che sarebbe inevitabilmente arrivata. La cosa peggiore è che Azouz sapeva tutto. E accettava l'ipocrisia, pensando che era pur sempre meglio dell'indifferenza, del nulla.

Marco Imarisio
02 dicembre 2007

Ultima modifica di ania : 02-12-2007 alle 09:16.
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Old 02-12-2007, 09:20   #40
danny2005
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In questo paese c'è qualcosa che non va.............

D'altronde fino a quando le discoteche faranno il pieno di gente pronta a pagare fior di euro per vedere sti personaggi.....(pagati pure profumatamente)

I vari corona, lele mora, azouz prospereranno alla faccia di chi si alza alle 5 e si spacca la schiena....
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Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia [Mark Twain] [Romantico Inside][Thread prof. gnocche]
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