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Senior Member
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Città: Prov. Bari
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I conti incerti della fantasia
Riporto questo articolo dell'economista Francesco Giavazzi, apparso oggi sul Corriere, anche se si tratta di giornale schierato dalla parte dei bolscevichi
se se ne è già parlato scusatemi, ma non mi funziona la ricerca nel forum Quote:
Commenti ?
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Bergamo
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Sostanzialmente l'idea della Nuova Patrimonio SPA mi trova d'accordo.
Come già emerso in articoli precedenti di economisti sul Sole24Ore la vecchia tesi del: "non riduciamo il debito perchè non cresciamo" si è dimostrata poco esplicativa e utile. Ribaltare la proposizione e ripartire da un "non cresciamo perchè non riduciamo il debito" apre la porta a una serie di nuove considerazioni che indicano una nuova modalità di uscire dalla secche. Una dismissione secca di parte del patrimonio dello stato (immobili, partecipazioni,..) in cambio di titoli azionari sia su mercati nazionali che esteri [usando come veicolo una società esterna alla PA] ridurrebbe il servizio del debito in modo rilevante, liberando così risorse. Non è una cosa semplice e di sicuro richiede un propedeutico accordo con regioni ed enti locali (->introduzione di federalismo fiscale?), ma è attualmente l'unica strada realistica per avere in tempi umani un debito intorno al 60/70% del PIL. La strada dell'avanzo primario, tentata da Prodi '96, non è IMHO percorribile in quanto troppo legata ad andamenti macro che, in un L/P come quello che richiederebbe tale strategia, attraverebbero anche fasi negative in cui l'avanzo si riduce [per non parlare del fatto che la via del precedente governo ulivo di *risparmi per costruire l'avanzo* aveva di fatto bloccato gli investimenti statali in infrastrutture].
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: palermo
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che se questi risalgono si venderenno a poco a poco anche i nostri deretani...
l'articolo è dedicato a tutti quelli che denigrano il programma dell'unione |
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#4 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Roma Status:Superutente Messaggi totali:38335 Auto:Fiat Stilo 1.9 MJT Moto:Ducati Sport 900 IE
Messaggi: 1524
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Non avrei mai pensato di leggere una analisi così schietta e precisa. LuVi |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: Prov. Bari
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Si parla sempre e solo di vendere in toto o in parte le proprietà dello stato, operazione che mi convince ben poco...
Sarà che sono ignorante in materia, ma quando una persona acquista una proprietà, è perchè intende fare un investimento che porta profitti; quando la si vende, è perchè si è ridotti tanto male da aver urgentemente bisogno di liquidi per poter andare a comprare almeno il pane e il latte la mattina... Oltre a questo ragionamento terra terra, la questione è che qui si parla ancora di finanza straordinaria, quando sembrava che questa politica avesse già esaurito i suoi benefici effimeri.
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#6 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: AnTuDo ---------- Messaggi Totali: 10196
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Il programma della Casa delle libertà costa tra 36 e i 101 miliardi di euro all’anno, dunque tra due punti e mezzo e sette punti e mezzo di Pil. Quello dell’Unione costa tra i 20 e i 24 miliardi, tra 1,4 e 1,7 punti di Pil. La forbice tra valori minimi e massimi si spiega col fatto che i programmi sono reticenti su molti dettagli importanti, fondamentali per valutare i costi delle diverse misure. In questi casi abbiamo voluto stimare i costi delle ipotesi più estreme (meno o più costose per l’erario).
Al di là dei proclami sul recupero dell’evasione fiscale o sugli effetti della crescita, la Casa delle libertà non ha voluto fornire alcun dettaglio sulle presunte coperture. Il ministro Tremonti si è limitato a sostenere che le misure potranno essere coperte da un piano di massicce dismissioni di beni pubblici. L’alienazione di attività possedute dalla pubblica amministrazione può sì portare a un abbattimento del debito pubblico e conseguente riduzione della spesa per interessi, ma provoca allo stesso tempo una perdita di entrate da dividendi per l’erario e un aumento delle spese per riaffittare gli immobili eventualmente ceduti. In valore presente scontato, sotto ipotesi del tutto ragionevoli, il beneficio netto per i conti pubblici è negativo. Quindi si tratta di coperture inesistenti, se non negative. Anche se i tagli venissero messi in pratica, si trasformerebbero in tasse aggiuntive di altra natura, o in minori spese, per lo stesso importo. L’Unione ha proposto coperture per circa 7 miliardi di euro, fra aumento della tassazione delle rendite finanziarie, aumento dei contributi previdenziali degli autonomi e ripristino dell’imposta di successione sui patrimoni più alti. Dunque circa un terzo degli impegni dell’Unione è in qualche modo credibile. Note: in allegato dettagli sull’elenco degli impegni (secondari) non inclusi in queste stime. Un accorgimento utile da seguire nel leggere i programmi è guardare le omissioni, i temi non toccati. Segnalano riforme che non verranno fatte del tutto perché non sono una priorità per la coalizione. Per questo le omissioni significano molto di più di tante promesse. Ciò che non potremo scegliere Speriamo che queste informazioni vi possano essere utili per scegliere. Ma ci sono anche cose che, purtroppo, non potremo scegliere. Questa volta non potremo decidere le persone al di là dei partiti. È doppiamente un problema. Primo, perché le persone contano spesso molto più dei partiti. Secondo, perché sarà forte la tentazione da parte dei nuovi eletti a usare la delega che viene loro concessa a proprio esclusivo vantaggio personale. Già ora i deputati eletti con il sistema proporzionale, soprattutto i liberi professionisti, ottengono forti incrementi di reddito da "attività esterne" al loro compito di parlamentare e hanno un rapporto molto labile col collegio che li ha eletti. Se gli elettori continueranno a non poter scegliere i deputati, la situazione non potrà che peggiorare. Per questo ci auguriamo che il Governo che si insedierà dopo il voto metta mano subito alla legge elettorale, ripristinando il sistema maggioritario. O almeno il diritto di esprimere preferenze su chi deve rappresentarci alla Camera e al Senato. (1) Fonte Isae Analisi del trattamento fiscale delle famiglie in Italia e prospettive di riforma, ottobre 2004. Altri lavori (Tutino, Indagine conoscitiva sul trattamento fiscale del reddito familiare e sulle relative politiche di sostegno, Audizione alla Commissione finanze e tesoro del Senato, 15 febbraio 2005; Rapallini, Quoziente familiare: valutazione di un’ipotesi di riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, WP Siep, n. 475, gennaio 2006) forniscono stime intermedie. (2) Il termine di paragone preso è stato il costo della Tremonti-bis che è stato pari a 2,2 miliardi di euro nei sei mesi in cui è stata in vigore nel 2001 ed è stato stimato (Isae, ottobre 2001) attorno a 5 miliardi di euro nel 2002. Il costo annuo ipotizzato di 5 miliardi è comunque sottostimato, in quanto dal programma sembra che la detassazione riguardi tutti gli investimenti e non solo i loro incrementi o parte di essi (come era il caso della Tremonti-bis). Se così fosse il costo sarebbe ben più alto. (3) Il gettito Irap attribuibile al settore privato è attorno a 25 miliardi di euro. Di questo circa la metà è imputabile alla parte dell'imposta che grava sul costo del lavoro. Ipotizzando una riduzione della base imponibile pari al 20% del costo del lavoro (ipotesi avanzata nel 2001 come primo modulo della riforma fiscale, che prevedeva l'abolizione dell'IRAP e che non è mai stata attuata) il costo è circa 2,5 miliardi. (4) Il calcolo è effettuato a partire dal gettito Istat delle "ritenute sugli interessi e sui redditi di capitale" (pari a 8802 milioni di euro nel 2004) e ipotizzando che per il 40% (3521) questo gettito sia imputabile a interessi assoggettabili all'aliquota del 27%. Portare questa aliquota al 12,5 significherebbe perdere 1891 milioni, mentre portarla al 20% limiterebbe il minor gettito a 913 milioni. ALLEGATO: (1) Impegni non considerati nel programma della Casa delle libertà - detassazione integrale degli straordinari - sviluppo ulteriore della nuova legge sui distretti industriali - basic tax del 5 per cento per microiniziative di giovani o anziani - raddoppio della detassazione degli utili reinvestiti per investimenti in ricerca e innovazione tecnologica - abolizione della tassa sulle piccole insegne commerciali - obbligo di versamento Iva solo dopo l'incasso della fattura - riduzione Iva sul turismo - incentivi fiscali per l'attrazione in Italia di residenti esteri - detassazione degli investimenti in riscaldamento e/o difesa termica - detassazione per la costruzione di posti auto sotterranei - incentivi a nuove fonti di energia - abolizione del canone Tv per gli ultra settantenni - introduzione di un nuovo 5 per mille a sostengo delle famiglie con disabili - misure di fiscalità di sviluppo (compensativa) a favore delle aree svantaggiate - detassazione degli asili aziendali e sociali A questi incentivi fiscali si aggiungono i bonus: - bonus bebè - bonus locazioni - accesso gratuito a teatri, cinema, stadi, trasporti ferroviari, etc. per gli ultrasettantenni (2) Impegni non considerati nel programma dell’Unione - credito di imposta automatico sulle spese di ricerca e riconoscimento di agevolazioni automatiche per le assunzioni di ricercatori. - crediti di imposta pari al 50 per cento delle commesse dalle imprese alle università o agli istituti pubblici di ricerca. - garantire coperture previdenziali ed assistenziali ai titolari di contratti post-dottorato o di forme diverse di contratti a tempo determinato presso università ed enti di ricerca - forme di deducibilità fiscale delle spese di ricerca (con garanzia di affidabili meccanismi di verifica), incentivando la nascita di nuove imprese attraverso strumenti fiscali, logistici e finanziari.
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#8 |
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commenti su quale sara' la copertura del taglio Ici, Irap? a si gia so la risposta Prodi dove trovera quelli del Cuneo fiscale, risposta il cuneo fiscale da solo vale 10mld di € irap e ici fanno circa 28mld di € e l'irap porta il 63% delle entrate alle regioni, vero ci sta pure la tassa sulla spazzatura(da togliere)
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#9 | |
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@ dantes76: In quell'analisi manca qualche cifra... e i 200 € al mese per ogni bebè dove li metti? (già fatto il calcolo, 3.7 mld di € ora, 30-35 € quando arriverà alla fine) La copertura di 7 mld di € mi sembra un po' alta, credo che 6 mld con tutte le politiche elencate siano già abbastanza... Per quanto riguarda il programma di dx manca la storia della tassa rifiuti: non so quanto possa costare. Comunque la riduzione della casa delle libertà del cuneo fiscale è di 1 punto all'anno, dunque annualmente la cosa costa solo 2 mld di €: se i 5 punti dell'Unione valgono 10 mld, il calcolo è presto fatto. Inoltre l'IRAP verrebbe ridotta gradualmente, quindi il primo anno la cosa costerebbe sui 2.5 mld di €. Chiarito questo, concludo dicendo che nell'articolo del primo post io vedo solo la sostanziale riprova di quanto vado dicendo da tempo: dicono balle entrambi. Due persone entrano in un negozio e pagano entrambe con un assegno scoperto: che differenza c'è se uno dei due ha un po' + di soldi in banca rispetto all'altro (quindi è un po' meno scoperto dell'altro)? Ve lo dico io... nessuna. Se poi per voi la sx è meno peggio, beh, su questo potrei anche darvi ragione. Ma da qui a dire che l'economia risorgerà grazie al Professore mi sa che ce ne passa... o no?
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Idem per il csx, però: hanno furbescamente fatto meno promesse, mantenendosi volutamente vaghi. Comunque per certe politiche non troveranno mai i fondi, se non aumentando le tasse o robe così. Non ti preoccupare, comunque: tra 3 giorni il csx vincerà e così tra qualche tempo si inizieranno a tirare le somme anche per loro.
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#13 |
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scusate ma già i bot sono un sistema per finanziare il debito. Questo mi sembra più che altro un artificio contabile, per non dire che si continua ad aumentare il debito pubblico...
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#14 | |
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Perchè invece tu ora non mi dici dove il csx troverà il denaro necessario per le sue proposte (quello mancante)? Ah, il fantomatico recupero di denaro dall'evasione non vale.
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#15 | |
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visto che Giavazzi piace... ecco un altro bell'articolo...
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#16 | |
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#17 | |
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Proprio di questo parlavo oggi a pranzo. I posti politicizzati nelle Asl si sono moltiplicati, il malcostume di una volta ha ripreso vigore, altro che lotta agli sprechi. A livello locale purtroppo nemmeno i partiti di csx si sono sottratti alla spartizione di certi bottini, anche se per quanto vedo ( sempre parlando a livello locale, almeno della mia zona ) i veri campioni in questo sport sono quelli di Forza Italia, gente che con la politica ha poco a che fare, e usa il potere nel peggior modo possibile... Alla faccia della lotta agli sprechi, il Cav. vuole convincerci che stanno tutti nelle regioni rosse, proprio là dove tutto funziona un po' meglio e gli sprechi sono molti di meno. Si vede che Berlusconi il sud l'ha visto solo dall'alto di un palco, durante i suoi comizi
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#18 | |
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#19 | |
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