|
|||||||
|
|
|
![]() |
|
|
Strumenti |
|
|
#1 |
|
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
|
le spese pazze del governo berlusconi.......
dall’ archivio del corriere della sera degli articoli interessanti di qualche giorno fa sullo stato della finanza publica italiana
ecco il primo: --------------------------------------------------------------------------------------------------- La Corte dei Conti a Palazzo Chigi: dovete ridurre i costi Il dipartimento di Bertolaso ha seguito vertici europei ma anche la beatificazione di Padre Pio L' organo contabile chiede che la struttura venga posta fuori dalla Presidenza del Consiglio Sulle attività della Protezione civile e sul raddoppio del budget preventivo le osservazioni dei magistrati Sensini Mario ROMA - Difficile programmare i tagli alla spesa pubblica. Soprattutto se a spendere è la Presidenza del Consiglio, se le entrate e le spese del budget preventivo a consuntivo risultano spesso raddoppiate e se, poi, buona parte di questa spesa avviene pure in deroga a tutte le norme di contabilità nazionale. E non si sta parlando di spiccioli, perché nel 2003 Palazzo Chigi ha speso la bellezza di 4,1 miliardi di euro, ottomila miliardi delle vecchie lire, a fronte dei 2,9 previsti dal budget. Spesa che, ovviamente, si è ripercossa sul bilancio pubblico, dal quale la Presidenza del Consiglio l' anno scorso ha tratto risorse complessive per 4,2 miliardi di euro, a fronte dei 2,4 stimati a inizio d' anno. Il bello è che chi dovrebbe controllare i bilanci, la Corte dei Conti, non è in grado di spiegare «le cause sostanziali del fenomeno incrementativo». Né per la verità di capire, ancora prima, in che modo e a che titolo i soldi arrivano a Palazzo Chigi. C' è solo un indizio, la collocazione dentro la Presidenza del Consiglio del Dipartimento per la Protezione civile che assorbe gran parte di quei fondi, e l' assoluta opacità della sua gestione e dei suoi conti. Dai quali spicca solo una voce «con un rilevantissimo stanziamento di competenza e una correlata autorizzazione di cassa per le quali - scrive la Corte - a causa della mera denominazione del fondo sinteticamente qualificato "per la Protezione civile" non è agevole dedurre specifiche finalizzazioni». Al Dipartimento diretto da Guido Bertolaso tutto, o quasi, funziona in deroga alla contabilità nazionale. Grazie alle ordinanze di Protezione civile, che permettono anche di scavalcare molte altre leggi e prescrizioni, dalla normativa sulla concorrenza, fino ai contratti nazionali di lavoro. Logico se fossero legate a situazioni di reale emergenza, ma così non sembra che sia, stando ai rilievi della Corte. Anche sul passante di Mestre, nonostante la legge obiettivo avrebbe dovuto garantire lavori spediti, per andare avanti si è ricorsi a Bertolaso, e a un' ordinanza, con tanto di commissario. Emergenza traffico. Di sicuro, le competenze del Dipartimento sono cresciute a dismisura, tanto che la Commissione Ue ha aperto una procedura d' infrazione sul presunto abuso delle ordinanze, grazie alle quali si evitano anche gli appalti. Soprattutto da quando la legge del settembre 2001 attribuisce al Dipartimento la gestione dei cosiddetti "grandi eventi", le ordinanze fioccano. E coprono un po' tutto, dai grandi vertici internazionali fino quasi alle fiere di paese. La Protezione Civile, negli ultimi anni, ha gestito il vertice Ince di Trieste, quello tra Nato e Federazione Russa di Pratica di Mare e il semestre di presidenza della Ue (che si è concluso con la procedura d' infrazione). Poi la cerimonia di canonizzazione di Padre Pio e di Josè Maria Escrivà, il quarto centenario della nascita di San Giuseppe da Copertino, la beatificazione di Madre Teresa. L' ultima ordinanza, del 5 maggio scorso, attiva Bertolaso per il raduno dell' Azione Cattolica a Loreto, il 4 settembre. La prossima, in preparazione, lo metterà in pista per la firma della Costituzione Europea ad ottobre, a Roma. Niente a che vedere con «calamità naturali» o «situazioni di emergenza», scrive la Corte. Auspicando spiegazioni contabili adeguate sul Dipartimento per «ottenere il necessario grado di trasparenza del bilancio», e sollecitandone la ricollocazione fuori dalla Presidenza. Che con la riforma del ' 99 dovrebbe avere una struttura «essenziale», di poche e preparate persone che aiutino il premier nell' esercizio delle sue funzioni costituzionali, e che continua invece ad accumulare «funzioni improprie». Dalla Protezione civile, al Dipartimento Antidroga, al Commissario per la Corruzione. E tutti i ministeri senza portafoglio. Mario Sensini Le funzioni La Corte dei Conti ha funzione di controllo sulla corretta gestione delle risorse pubbliche, sul rispetto degli equilibri finanziari e sulla regolarità ed efficienza dei provvedimenti amministrativi ---------------------------------------------------------------------------------------------------- nel primo articolo si evince la scarsa trasparenza di berlusconi, in linea peraltro col personaggio e la sua attitudine a cercare di sfruttare eventi di risonanza internazionale per farne un po’ di grancassa elettorale oppure chissà per atteggiarsi a ciò che non è, un personaggio di caratura internazionale invece nel secondo balza agli occhi la spesa dei singoli ministeri, soprattutto per la voce “personale” e la riduzione degli investimenti, ecco una delle cause del sproporzionato aumento della spesa corrente, che in effetti non aveva spiegazioni: ------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tetto ai ministeri: si lavora sui tagli Siniscalco pone il limite del 2% alle uscite. Spese del personale nel mirino Ma Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato per settembre la «resa dei conti» CONTI PUBBLICI. VERSO LA FINANZIARIA Bagnoli Roberto ROMA - Che tirasse una brutta aria si era capito fin da quando il governo era stato costretto a varare una manovra correttiva per il 2004 da 7,5 miliardi di euro. Così qualche ministero aveva già cominciato a darsi una regolata. Un esempio per tutti. Nelle scorse settimane alle direzioni del ministero delle Attività produttive è arrivata una lettera che invita i responsabili a frenare il più possibile le spese per le missioni all' estero. Voce che ha contribuito alla forte crescita del costo del personale. IL NODO DEL PERSONALE - Ed è proprio qui il problema. Se il cancelliere dello Scacchiere Gordon Brown ha potuto annunciare, il 12 luglio scorso, il taglio di 104 mila statali per ridurre la spesa pubblica, su quel fronte il suo collega italiano Domenico Siniscalco non ha alcun margine di manovra. E non perché ieri i segretari generali della Cgil Guglielmo Epifani e della Cisl Savino Pezzotta abbiano già bocciato la prossima Finanziaria da 24 miliardi, annunciando per settembre «una resa dei conti». Se per Siniscalco l' Italia non si trova in condizioni paragonabili a quelle del 1992, la Cisl invece sostiene che le misure «prospettate nel Dpef avranno effetti depressivi forse ancora maggiori di quelli della manovra di Giuliano Amato» di 12 anni fa. Ma la gravità dello scenario nel quale Siniscalco si deve muovere per imporre il prossimo anno ai ministeri un tetto del 2% nella crescita delle spese, introducendo il modello inglese dello spending review, resta. E il costo del personale, oltre a essere una delle poste più consistenti, è anche una delle più incontrollabili. Forse persino più di quelle che sono da sempre «istituzionalmente» fuori controllo: la spesa per gli organi costituzionali, salita anche quest' anno del 7,21% a 1,6 miliardi, e quella per il «sostegno alla politica», che potrebbe crescere del 21%. Mentre le spese complessive dei ministeri aumenteranno nel 2004 dell' 1,04%, toccando 394 miliardi, il costo del personale è stimato crescere del 3,66%, con un progresso di 2,3 miliardi di euro. E già incombe il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione per i prossimi due anni, con una richiesta sindacale che sfiora l' 8% di aumento. L' esborso per il personale condiziona pesantemente ogni intervento sui conti pubblici. Come alla Farnesina. I COSTI DI GESTIONE - L' aumento del budget 2004 del ministero degli Esteri è stato del 4,28%, ma determinato in gran parte da una crescita del 13,62% dei costi per i dipendenti, con retribuzioni salite del 33,62%. Nel caso del ministero della Giustizia l' aumento del costo del personale, pur ragguardevole (+7,89%) è stato tuttavia ben inferiore alla crescita registrata dalle altre spese, se si pensa che i costi di gestione di via Arenula quest' anno dovrebbero incrementarsi del 31,35%, mentre l' intero budget del ministero potrebbe raggiungere 7,7 miliardi, il 23,7% in più rispetto al 2003. Non si possono lamentare nemmeno i dipendenti del ministero delle Attività produttive, dove la spesa per le retribuzioni sono cresciute dell' 8,24% e i costi di gestione sarebbero lievitati del 49,13%. Anche se quest' anno il ministro Antonio Marzano dovrebbe spendere il 10,33% in meno del 2003: ma soltanto grazie al taglio di ben 508 milioni di euro dei contributi agli investimenti. E se il costo per pagare l' esercito dei dipendenti del ministero dell' Istruzione è stato sorprendentemente inferiore a quello dello scorso anno (-0,16%), ecco che l' esercito vero, quello cioè dei militari, farà al contrario registrare maggiori uscite per 1,3 miliardi di euro (+12,15%). Un aumento che potrebbe mandare in orbita le spese della Difesa, facendole salire fin del 10,36%. Più o meno come al ministero della Salute, che ha un budget in crescita del 10,75%, soprattutto per effetto della forte crescita dei trasferimenti correnti (+44,33%). Ma è niente in confronto a quanto dovrebbe accadere al ministero delle Politiche agricole di Giovanni Alemanno, che ha stimato aumenti di spesa per il personale del 33,94% e un incremento delle uscite complessive dell' 87,75%. Del tutto analogo a quello del ministero delle Comunicazioni (+88,01%). LA SCURE SUGLI INVESTIMENTI - In questa situazione è evidente che a finire sotto la scure dei ministri non potranno che essere gli investimenti e le spese per gli acquisti di beni e servizi. E ci vorrà un grande sforzo di creatività. Dice Giuseppe Vegas: «Vogliamo inaugurare un metodo nuovo. Metteremo tutti i ministeri intorno a un tavolo e chi in passato ha avuto di più, dovrà proporre un elenco di riduzioni di spesa da decidere in sede politica». Un passaggio che secondo il sottosegretario all' Economia dovrebbe evitare «quegli accordi a due, fra il Tesoro e i singoli dicasteri, destinati a essere smontati in Parlamento». Ed evitare gli effetti perversi del cosiddetto decreto taglia spese. Un rapporto della Corte dei Conti ha accertato che quel provvedimento ha consentito di bloccare nel 2002 stanziamenti di competenza per 6,4 miliardi, riducendo anche le uscite per cassa di 8,1 miliardi per circa 3.300 capitoli di bilancio. Peccato che l' anno successivo si sia verificato un «effetto rimbalzo» che ha fatto decollare molte spese che l' anno prima erano state tagliate. La spesa corrente, che nel 2002 si era fermata, è così aumentata del 6,5% nel 2003, con un progresso del 27% per i cosiddetti consumi intermedi, saliti anche del 434% per le Attività produttive, dell' 84,7% per l' Istruzione e dell' 81,5% per la Salute. Sbalorditivo il balzo dell' 82,2% delle spese per «rappresentanza, relazioni pubbliche e convegni», che nel 2002 erano calate del 25%. Almeno quanto quelli del 53,1% per le consulenze (diminuite del 55% l' anno prima) e del 45,6% per le spese relative per «utenze, servizi ausiliari e di pulizia» (-3,2% nel 2002). Roberto Bagnoli Sergio Rizzo I BILANCI DEI DICASTERI GIUSTIZIA Crescita del 23,7% L' ultimo budget del ministero di via Arenula prevedeva spese per 8,1 miliardi, il 30,7% in più rispetto al 2003. La previsione è stata poi rivista a 7,7 miliardi, con un incremento sullo scorso anno che si «ridimensiona» al 23,7%. AGRICOLTURA Previsione: +87,7% La previsione di spesa del dicastero di Giovanni Alemanno per il 2004 è dell' 87,7% superiore a quella del 2003. Si parla di un budget di 1,3 miliardi, metà dei quali di «contributi agli investimenti»: voce che è quasi triplicata. ATTIVITA' PRODUTTIVE In salita del 49,1% Sulla riduzione del budget del dicastero di Antonio Marzano (-10,3% sul 2003) influisce il forte calo dei contributi alle imprese, scesi di 508 milioni. Ma i costi di gestione del ministero quest' anno potrebbero lievitare anche del 49,1%. DIFESA Aumenterà del 10% L' aumento previsto per il 2004 delle spese del ministero è di oltre il 10%. Ma dei 16,4 miliardi che costituiscono il budget complessivo, 12,2 rappresentano i costi del personale, che saliranno del 12,1% nei confronti dello scorso anno Nuovo metodo LA TRADIZIONE Il sistema «tradizionale» con cui i governi italiani hanno impostato la Finanziaria partiva dall' aumento tendenziale della spesa (cioè senza interventi legislativi), e da qui venivano individuate poche, singole «voci» dove procedere a tagli LA RIFORMA Il ministro Domenico Siniscalco intende invece partire dalla spesa dell' anno precedente e obbligare i ministeri a scegliere e motivare gli incrementi ritenuti necessari. L' obiettivo è contenere gli aumenti entro l' 1,8-2% Ricetta Brown LISTA DI SPESA Il «modello» introdotto fin dal ' 99 dal Cancelliere dello Scacchiere britannico, Gordon Brown, parte dalle Comprehensive Spending Reviews, i resoconti (periodicamente aggiornati) dei singoli ministeri sull' andamento effettivo delle loro spese REGOLA D' ORO Il secondo cardine della riforma Brown è l' imposizione della golden rule, la regola d' oro secondo cui l' andamento della spesa dei singoli ministeri (e di altri centri di spesa) non può essere superiore a quello del gettito fiscale Per finire un altro articolo sull’andamento del debito pubblico: http://www.corriere.it/Primo_Piano/E...pubblico.shtml ECONOMIA L'analisi di Via Nazionale Bankitalia: «Nuovo record del debito pubblico» A maggio toccata quota 1.466,4 miliardi di euro. Un aumento di 53 miliardi rispetto a un anno fa ROMA - Schizza sempre più in alto il debito pubblico italiano che macina un nuovo record e, in valore assoluto, tocca a maggio quota 1.466,4 miliardi di euro. L'operazione di calcolo è stata fatta da Banca d' Italia nel supplemento «Finanza pubblica» al Bollettino Statistico dell' Istituto. Secondo le analisi compiute dai tecnici di via Nazionale il valore assoluto del debito (ai fine Ue vale però il rapporto con il Pil) è aumentato del 3,78% (53,4 miliardi di euro) rispetto allo stesso mese del 2003 e di 11,7 miliardi rispetto al precedente mese di giugno (+0,8%) che già aveva segnato un record assoluto a quota 1.454,7 miliardi di euro. Il debito della pubblica amministrazione risulta composto per 1.392,235 miliardi da debito delle amministrazioni centrali e per 74,105 miliardi da debito delle amministrazioni locali. Il supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia misura anche il dato per cassa (a differenza del tesoro che calcola le entrate secondo il criterio di competenza). E da esso risulta che le entrate tributarie nel primo semestre dell'anno sono ammontate a 137,189 miliardi. Nello stesso periodo del 2003 le entrate ammontarono a 136,910 miliardi. Se le due rilevazioni fossero comparabili, l'incremento tendenziale sarebbe dello 0,2%. ---------------------------------------------------------------------------------------------------- Ecco un'altra delle triste verità del governo berlusconi, l’attivo primario, cioè quello al netto degli interessi si è ridotto a meno della metà rispetto ai governi dell’ulivo e il debito a ricominciato a correre………………….. riservandomi prossimamente altri commenti, quello che vorrei far notare ai “polisti” del forum è il fatto che secondo alcuni di loro il governo berlusconi avrebbe eliminato o almeno limitato le spese per la burocrazia, le spese inutili, gli sprechi…………. ebbene, lasciate che io sorrida della vostra ingenua credulità verso questo governo i numeri non sono manipolabili dalla sua principale occupazione, cioè fare propaganda, tanto stupida quanto vuota............. su questi numeri e non su altro si giocherà la sopravvivenza di questo governo già dall'anno prossimo la ricreazione è finita e la prossima finanziaria per forza di cose non sarà velluto Ultima modifica di von Clausewitz : 19-08-2004 alle 01:46. |
|
|
|
|
|
#2 |
|
Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Roma Status:Superutente Messaggi totali:38335 Auto:Fiat Stilo 1.9 MJT Moto:Ducati Sport 900 IE
Messaggi: 1524
|
Up per memoria, appena ho tempo mi leggo tutto
![]() LuVi |
|
|
|
|
|
#3 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
Messaggi: 1490
|
che tristezza........ ormai non voterò più per nessuno, tutti i politici mi hanno deluso
|
|
|
|
|
|
#4 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 350
|
|
|
|
|
|
|
#5 | |
|
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
|
Re: le spese pazze del governo berlusconi.......
Quote:
come è stato possibile che il governo berlusconi per anni abbia cntinuato a fare l'allegra cicala facendo aumentare in questo modo la spesa corrente, cioè per il personale e non per gli investimenti, e dovendo riccorrere ai ripari una volta che i buoi sono scappati? come è stato possibile che abbia lasciato andare in malora l'alitalia per anni, quando era chiarissimo che la situazione soprattutto per il traffico aereo dopo l'11 settembre era radicalmente adeguata e l'alitalia si doveva adeguare in fretta senza perdere un minuto invece di aprire tavoli interminabili della durata di anni e cambiando troopo tardi un consiglio d'amministrazione inetto cambiandolo poi di nuovo dopo un paio di settimane? cercando di salvare la situazione quando ormai è praticamente insalvabile e si è visto dai conti semestrali alitalia resocontati ieri con tanto di 620 milioni di perdite "all'attivo" (con attivo sto ironizzando)? le cose sono proprio andate in malora, adesso si tratta di cercare di rimetterle a posto bel risultato dopo tre anni e mezzo di governo |
|
|
|
|
|
|
#6 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
|
Re: le spese pazze del governo berlusconi.......
Quote:
La sinistra lo contesta, ma non perchè aumenta.. perchè non aumenta abbastanza! 09.10.2004 Maroni all'attacco dei sindacati. «Per gli statali non più del 2% di aumenti» di red Le spesa per i contratti del pubblico impiego deve crescere «del 2% e basta». Il ministro del Lavoro, Roberto Maroni, sbarra la strada a qualsiasi ipotesi di incremento di risorse a favore degli statali e sottolinea che «i sindacati sono diventati il partito della spesa pubblica». Maroni attacca i sindacati a testa bassa, tanto da far ricordare il Berlusconi vecchia maniera. Dice «I sindacati criticano il governo perché non tiene sotto controllo i conti, però sono loro ormai il partito della spesa pubblica. Loro vorrebbero l'aumento della spesa per i contratti, l'aumento della spesa per il pubblico impiego, l'aumento della spesa per i patronati, ma così non funziona. Per quanto ci riguarda per il pubblico impiego, siccome è spesa pubblica, dovrebbe essere garantito l'aumento della spesa del 2% e basta. Altrimenti - sottolinea il ministro - chiunque si sente autorizzato a chiedere un aumento superiore, e non vedo francamente il perché». Del resto solo due giorni fa il Tesoro aveva smentito l'ipotesi di un possibile aumento del 5,5% per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Da parte loro i sindacati hanno ribadito la richiesta già avanzata, dell'8% di aumenti, che serve solo «a recuperare il potere d'acquisto ampiamente eroso in questo biennio», come ha confermato il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, secondo il quale per altro il susseguirsi «ogni giorno voci contrastanti alimenta la confusione e non favorisce l'avvio delle trattative». Ma certo se quella di Maroni di oggi è da ritenere come la proposta ufficiale del governo e non un ballon d’essai, la trattativa si annuncia assai difficile anche solo da iniziare. Le posizioni sono appaiono davvero troppo distanti. E Maroni ha anche proseguito il suo affondo contro il sindacati definendo il loro ruolo come «struttura fondamentalmente conservatrice che difende lo status quo ed infatti critica e combatte ogni riforma, e che punta ad aumentare la spesa, in particolare quella per i contratti del pubblico impiego. Ma queste direzioni di marcia sono l'esatto contrario rispetto a quello che vuole il governo e che serve all'Italia», che ha bisogno di ammodernarsi, fare le riforme e diminuire la spesa pubblica. Certo, sottolinea il ministro, «è vero che il sindacato svolge un ruolo insostituibile a tutela dei diritti dei lavoratori. Nessuno mette in discussone questo ruolo, ma rispetto al governo ha senza dubbio una posizione diametralmente opposta, ragion per cui le richieste sindacali non sono accoglibili. Le abbiamo contrastate e continueremo a contrastarle». PUBBLICO IMPIEGO (AGI) - Roma, 14 ott. - "Fini sbaglia, i lavoratori del Pubblico impiego hanno ragione". Lo dice il segretario Pdci, Oliviero Diliberto, che aggiunge: "Le dichiarazioni di Fini, che giudica 'immotivata' la richiesta dei sindacati del pubblico impiego e' la dimostrazione dell'insensibilita' e del livore di questo governo nei confronti dei diritti dei lavoratori. Le condizioni materiali di vita di milioni di lavoratori peggiorano ogni giorno. Non a caso l'Istat, proprio in queste ore, ha lanciato l'allarme poverta'. Il 10,6% delle famiglie Italiane vive sotto la soglia di poverta', mentre un altro 7,9% e' sopra il limite per un soffio, in sostanza una famiglia su cinque convive con questo dramma". "Nonostante cio' - rileva Diliberto - il governo Berlusconi continua ad ignorare il problema e ad attuare politiche economiche e sociali che favoriscono i ricchi, mentre i poveri aumentano sempre piu'. Voglio esprimere la solidarieta' mia personale e del mio partito alle lavoratrici e ai lavoratori del pubblico impiego che lottano per il diritto al rinnovo del contratto. La richiesta avanzata di incremento dell'8% delle retribuzioni non solo e' del tutto motivata e sacrosanta, ma deve diventare il riferimento per il rinnovo di contratti di lavoro". |
|
|
|
|
|
|
#7 | |
|
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
|
Re: Re: le spese pazze del governo berlusconi.......
Quote:
SaMu qui stiamo discutendo di cosa ha fatto questo governo, non cosa farebbe la sinistra il centrosinistra al governo lo abbiamo visto e tutto sommato mi sembra che le cose andassero meglio la finanza pubblica godeva di una maggiore salute, senza tasse aggiuntive e senza condoni e senza unatantum, con la sola eccezione dell'eurotassa (in quel frangente però inevitabile) ps che poi l'opposizione con questa finanziaria cerchi di mettere alla berlina al governo, mi sembra ovvio, fa il suo mestiere, la CDL ai tempi in cui era opposizione lei fece altrettanto, se non peggio |
|
|
|
|
|
|
#8 |
|
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
|
Detto che il governo ha aumentato la spesa pubblica invece di tagliarla, che si fa?
Ultima modifica di SaMu : 15-10-2004 alle 16:48. |
|
|
|
|
|
#9 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: Firenze-Parigi
Messaggi: 442
|
Quote:
L'unico modo per poter diminuire le tasse era continuare a tenere un atteggiamento virtuoso nei confronti dei conti pubblici. In quel modo si poteva ridurle le tasse. ma con la politica dei condoni e dell'incopraggiamento all'evasione i risultati sono in tutt'altra direzione. Quando ve ne acorgerete temo che sarà troppo tardi! Quindi basta col difendere per principio il governo ma cerchiamo di vedere la cosa con un'ottica più imparziale. Che si fa? Intanto bisognerebbe rivendicare che COSA NON SI DOVEVA FARE. Troppo facile mettere di fronte al fatto compiuto e dire "che si fa?" Allora cosa si dovrebbe fare? Perchè non inizare con la fine dei condoni? nei prossimi anni per colpa del condono edilizio non ci sarano i soldi per le infrastrutture urbanistiche e questo provocherà altro aumento di spesa, Che si dovrebbe fare? Smetterla di fare propaganda parlando di cose assurde tipo il ponte sullo stretto e puntare su cose veramente utili per il sud. Cosa si dovrebbe fare? Invece di "tagliare le tasse anche ai redditi più alti così si rilancia lo sviluppo" (uno col reddito alto e meno tasse potrebbe benissimo pensare di comprarsi un'auto nuova invece di investire in sviluppo) allora detassiamo in modo mirato, cioè dove vogliamo creare sviluppo. Così non si creano iniquità e sprechi. Lo diceva anche tremonti nel 1994 e adesso lo dicono solo bersani ed enrico letta, ovvero l'ulivo! Insomma, basta credere alle stronzate ed esigiamo che chi ci governa si prenda le proprie responsabilità |
|
|
|
|
|
|
#10 | ||||||
|
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
|
Quote:
Perchè c'era il centrosinistra al governo dal 1997 al 2001 giusto? E quindi i condoni su quegli anni, vuol dire che oggi qualcuno paga per non avere pagato le tasse in quegli anni, giusto? Può piacerti o non piacerti come idea, ma per favore, non presentarci il quadretto della sinistra virtuosa e della destra evasiva, perchè se ai tempi del centrosinistra l'evasione fosse stata sconfitta, non ci sarebbe stato alcunchè da condonare. Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Sinistra che incidentalmente mi sembra rappresenti meglio di Bersani e Letta il pensiero economico e sociale della maggior parte del centrosinistra forumistico. Con l'eccezione forse del buon Prio, speriamo si ricordi di questa captatio benevolentiae Quote:
|
||||||
|
|
|
|
|
#11 |
|
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Milano Tokyo , purtroppo Utente con le palle fracassate
Messaggi: 2371
|
intanto stanno rivedendo gli studi di settore,ovviamente al rialzo,ma probabilmente il buon SaMu non immagina neppure cosa siano
__________________
Kotoshi mo yoroshiku onegai-itashimasu |
|
|
|
|
|
#12 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: Firenze-Parigi
Messaggi: 442
|
Quote:
ma ti devo spiegare tutto io ogni volta? il condono edilizio si fa quando si edifica abisivamente. Quando quindi NON SONO STATI PAGATI AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE. Le due lire (o i due euro) che si pagano col condono (che tra l'altro vanno a finanziare le casse centrali dello stato) non colmeranno mai le mancate entrate (molto ma molto più ampie) da destinare agli oneri di urbanizzazione. Quindi in quelle aree dove si è condonato TUTTI i costi di urbanizzazione saranno a carico dello stato aumentando ancora di più il disavanzo. |
|
|
|
|
|
|
#13 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2000
Città: Salerno
Messaggi: 416
|
A proposito del condono edilizio...
http://www.corriere.it/edicola/index...INA&doc=STELLA PARADOSSI Il mattone avanza la ruspa meno di GIAN ANTONIO STELLA Un cinquantasettesimo del previsto: la scelta di scassare con il condono edilizio quel po' di senso civico che sopravviveva negli italiani non pare esser stata premiata. La tabella di preconsuntivo dell'Agenzia delle entrate, che dovrebbe essere presentata nel novembre prossimo, avrebbe numeri da far cadere le braccia. Totale dei soldi entrati in cassa al 31 agosto 2004: 54 milioni di euro. L'1,7 per cento di quei 3,1 miliardi preventivati. Per carità, colpa dei ricorsi di alcune regioni, della sentenza della Corte costituzionale che dava loro in larga parte ragione e della conseguente incertezza che ha turbato tanti abusivi: mi autodenuncio o no? Fatto sta che, se dovesse essere confermata la tendenza, la sanatoria sul mattone fuorilegge andrebbe a battere perfino un record tra Cassandre che pareva imbattibile. Quello conquistato un quarto di secolo fa da Franca Falcucci, la leggendaria Ministra della Pubblica istruzione che aveva qualcosa di Nonna Abelarda e nel 1982 propose alle Camere di inquadrare nel ruolo i precari della scuola. «Quanto costerebbe?», chiese qualche grillo parlante preoccupato dei conti. Rispose: sui 31 miliardi di lire. Due anni dopo, il ministro del tesoro Giovanni Goria avrebbe ammesso che c’era stato un piccolo errore: la norma approvata era venuta a costarne 1.580. Cinquantuno volte di più. Intendiamoci: può anche darsi che il condono ora rilanciato con qualche ritocco possa far comodo a Silvio Berlusconi per la sua villa in Sardegna. Senza le proroghe via via varate nella scia di una tradizione tutta italiana, infatti, sarebbe imbarazzante perfino per lui che, come scrive il suo amico Giuliano Ferrara, è «un adorabile mattocchio che non conosce i confini tra i soldi, la politica, la legge e il teatro», far passare per opere imposte dai servizi segreti, oltre al «pontile 007», anche lavoretti abusivi quali ad esempio la talassoterapia, quello spettacolare sistema di cinque piscine degradanti verso il mare. Come spiegare che le grandi vasche erano già state descritte in un reportage di «Libero» e poi fotografate e pubblicate in un libro mesi e mesi prima di essere state autorizzate dal comune di Olbia il 17 dicembre 2003? Eppure, anche al di là degli interessi del capo del governo, il provvedimento ora varato contiene altri risvolti piuttosto sconcertanti. Primo fra tutti il punto 32, dove si dice che «in considerazione del grave pregiudizio arrecato al paesaggio da vasti interventi di lottizzazione abusiva», il comune di Bari ha 60 giorni di tempo per buttar giù i mostri di cemento di Punta Perotti e nel caso che il comune non si muova deve farlo la Regione Puglia. Dopodiché, se entrambi dovessero tirarla in lungo, sarà il governo stesso a provvedere avvalendosi «del decreto-legge 30 settembre 2003». Non solo: si aggiunge più avanti che la stessa procedura potrà essere adottata per altri ecomostri dei quali dovrà esser fatta una lista. Direte: era ora. Come si fa a non essere d’accordo con chi mostra finalmente il pugno di ferro? Eppure... Eppure la «virtuosa» leggina, temono gli avvocati ambientalisti, contiene proprio lì un germe che potrebbe infettare l’intero sistema. La sentenza che stabilisce l’abbattimento dei palazzoni di Punta Perotti infatti, come ricorda la stessa legge di cui parliamo, è già passata in giudicato. Per mandare le ruspe, dunque, non c’era bisogno di una normativa ulteriore. A meno che, ipotizzano i maliziosi come Beppe Arnone, non si voglia far passare il principio che per le demolizioni non bastano più le leggi esistenti ma ce ne vuole volta per volta una ad hoc . Con quali risultati potete immaginare. La faccia dura verso gli abusi insanabili, che questo «lifting» al condono si picca di mostrare, ha infatti dei precedenti tali da far nascere qualche diffidenza. Basti ricordare le dichiarazioni che avevano accompagnato l’anno scorso il varo del condono. Gianni Alemanno assicurava che, di pari passo con le regalie agli abusivi, sarebbe dovuta scattare «una campagna di demolizioni contro gli ecomostri e lo scempio ambientale». Altero Matteoli tuonava che era «un’autentica sciocchezza dire che l’abusivismo è aumentato perché c’è il condono» e assicurava che d’ora in avanti sarebbe cambiato tutto. La forzista Maria Teresa Armosino, sottosegretario all’Economia, assicurava che grazie ad alcune decine di milioni di euro, stavolta c’erano «le risorse, per chi ha voglia di assumersi responsabilità, per procedere alle demolizioni». E Maurizio Gasparri prometteva baldanzoso: «Gli atti concreti, più che le parole, dimostreranno che non si vuole legittimare alcuno scempio ma regolarizzare piccole anomalie e attuare azioni di bonifica in modo tale che tutti capiscano l’intenzione vera del governo, tesa a tutelare territorio e ambiente». Traduzione: avanti ruspe. Un anno dopo, a battere sconsolatamente gli archivi dei giornali e delle agenzie, le sospirate demolizioni, sospese proprio in attesa della scadenza dei termini del condono via via rinviati, si possono contare in una manciata. Eppure, dice una ricerca del Cresme, ci ritroviamo grazie all’«effetto sanatoria» con circa 40 mila costruzioni abusive in più. Che sommandosi a quelle tirate su dal ’94 (primo condono polista) portano il totale a 402.676 case e capannoni e negozi e laboratori fuorilegge per un totale di 168 milioni di metri cubi. Per capirci: come un palazzo largo dieci metri, alto quattro piani e lungo 1.400 chilometri. Un mostro per il quale, secondo Legambiente, i comuni sarebbero chiamati a spendere in opere di urbanizzazione quasi dieci miliardi di euro per ricavarne sulla carta (ammesso che tutti gli abusivi paghino l’obolo del condono, anche in quelle aree del Paese dove l’evasione sulla spazzatura arriva al 93% e quella sull’acqua al 96%) meno di quattro e mezzo, con una perdita secca di 5.234.788.000 euro. Onestamente: ne valeva la pena?
__________________
Detesto questa faccina |
|
|
|
|
|
#14 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
|
Quote:
Mi pare di ricordare alcuni amici forumisti descriverla così, nei thread in cui ne abbiam parlato. Ti risparmio i nomi, che li sai benissimo. |
|
|
|
|
|
|
#15 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Nov 1999
Città: Falconara M.ma - Ancona
Messaggi: 257
|
Porca miseria!!!!
A questo punto non so più cosa dire. I miei dubbi si stanno sempre più trasformando in realtà, anzi stanno diventando un incubo. Roba da ignoranti non solo di economia ma della realtà. Studi di settore Gli studi di settore sono uno strumento in grado di determinare la capacità di produrre ricavi o conseguire compensi delle imprese e dei lavoratori autonomi all’interno dei singoli settori economici. Permettono di rappresentare la situazione economica ed aziendale del contribuente e di superare la modalità di controllo di ricavi o compensi basata esclusivamente sulle scritture contabili. Obiettivo dello studio di settore è l’individuazione delle variabili che colgono al meglio la capacità di un’azienda di produrre ricavi, da intendersi non come i ricavi effettivamente conseguiti, ma come ricavi maggiormente probabili per l’impresa. Concordato fiscale Aderendo al concordato fiscale non vi sarà più obbligo di emettere scontrini e ricevute. E' questa una delle novità della nuova normativa fiscale attualmente in via di definizione. Al fine di un più snello rapporto con l'amministrazione fiscale dello Stato, viene infatti previsto che - aderendo al concordato fiscale si dichiari un reddito preventivo, sul quale si pagheranno le tasse e per il periodo previsto dalla nuova normativa, due anni poi probabilmente estesi a tre (e quindi sino al 2005, 2006) si sarà esonerati dall'emissione di scontrini e ricevute fiscali. Questo è il contenuto della norma. Sono quindi assolutamente destituite di fondamento le voci diffusesi in queste settimane secondo le quali scontrini e ricevute fiscali erano stati aboliti. Invece si è esonerati dall'emissione di tali documenti solo aderendo al concordato fiscale. Invitiamo quindi le aziende a voler contattare il servizio fiscale di Confartigianato al fine di una corretta valutazione della possibile adesione al concordato stesso, evitando atteggiamenti scorretti e comunque sanzionabili in caso di accertamento. Ricordiamo che l'adesione al Concordato fiscale si può effettuare entro il prossimo 28 febbraio 2004.
__________________
c'avemo i moscioli, c'avemo i moscioli, c'avemo i moscioli e ce piace el vì..el vì roscio de morro è bono, è bono, è bono, ma tigne un bel pò...cavalier banana: " miseria, morte, terrore. Per la miseria parlate con me...".La bandiera a stelle e strisce ti conquista e ti rapisce, puoi macchiarla anche di sangue poi la lavi e non sbiadisce. La bandiera a stella e strisce sei buono e ti colpisce e non avrà pietà |
|
|
|
|
|
#16 |
|
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
|
Hai ragione scusami, erano quel regalo di Berlusconi ai suoi amici idraulici ed elettricisti per fare i lavori senza fattura e non pagate più le tasse.
|
|
|
|
|
|
#17 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Nov 1999
Città: Falconara M.ma - Ancona
Messaggi: 257
|
Va bé, è inutile.........
__________________
c'avemo i moscioli, c'avemo i moscioli, c'avemo i moscioli e ce piace el vì..el vì roscio de morro è bono, è bono, è bono, ma tigne un bel pò...cavalier banana: " miseria, morte, terrore. Per la miseria parlate con me...".La bandiera a stelle e strisce ti conquista e ti rapisce, puoi macchiarla anche di sangue poi la lavi e non sbiadisce. La bandiera a stella e strisce sei buono e ti colpisce e non avrà pietà |
|
|
|
|
|
#18 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
|
Quote:
Gli scandali quelli veri ti assicuro che non han bisogno di condoni. Basta avere un ex compagno di scuola come sindaco e non hai nemmeno bisogno del condono. Io mi chiedo a volte se davvero abitate in Italia per fare di questi discorsi. Il marcio lo vedo tutti giorni e abito in una regione che passa per essere tra le più integerrime. Non oso immaginare cosa avvenga altrove. |
|
|
|
|
|
|
#19 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: Firenze-Parigi
Messaggi: 442
|
Quote:
in più considera il danno della mancata pianificazione e siamo al caos urbano totale. ma poi guarda che quella degli oneri di urb. non è una mia invenzione. |
|
|
|
|
|
|
#20 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
|
Quote:
|
|
|
|
|
|
| Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 05:12.




















